Mese: Marzo 2020
Caronno Pertusella (Va), via Adua. Incendio cascinale in corso. Diversi automezzi sul posto
31/03/20 ore 22:00 Gorla Maggiore (Va), via Europa incendio tetto. Per cause ancora in fase di accertamento una porzione di copertura di un condominio di tre piani è stata interessata da un incendio. I vigili del fuoco dei distaccamenti di Saronno, Tradate e Busto sono intervenuti con cinque automezzi: tre autopompe, un autobotte e un autoscala. Gli operatori hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.
31/03/20 ore 21:00 Fagnano Olona (Va), via G. Mazzini incendio tetto. Per cause da accertarsi una porzione di copertura di una casa di corte è stata interessata da un’incendio. I vigili del fuoco dei distaccamenti di Busto e Ispra intervenuti con tre automezzi, hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.
No ai pesci d’aprile sul coronavirus. L’appello del ministero della Salute tedesco che invita a non scherzare su un problema così drammatico e a non diffondere pericolose fake news È arrivato il 1° aprile e dovrebbe essere giunto anche tempo di “pesci d’aprile”. Ma a differenza degli altri anni, oggi viviamo un momento così tragico a causa del “coronavirus” che qualsiasi notizia falsa sul tema, anche solo per scherzo, potrebbe causare pericolosi effetti e diffondersi attraverso i media ed i social determinando ulteriori paure o fallaci aspettative. A questo ha pensato anche il ministero della Sanità tedesca che ha invitato espressamente la cittadinanza a evitare di creare e diffondere “pesci d’aprile” sul tema coronavirus per non far circolare fake news pericolose su un tema così delicato per la salute di tutti. «Storie inventate e scherzi d’aprile sul tema coronavirus possono portare insicurezza ed essere usati per diffondere informazioni false». Ed è addirittura un messaggio postato sull’account Twitter ufficiale del ministero teutonico a farci riflettere. «Per favore non scherzate sul tema coronavirus e aiutateci a evitarne la diffusione». Vi è da dire, per la verità, che già da un po’ il ministro della Salute Jens Spahn è apertamente impegnato nella battaglia contro le fake news sul tema Covid-19 e sulle teorie del complotto che spesso le accompagnano. Un’iniziativa, questa twittata in data di oggi, che non potremmo definire più seria, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che si augura che ne sia colto il senso per ingenerare analogo spirito di responsabilità da parte di tutta la cittadinanza, non solo per il primo aprile, ma anche per tutta la durata dell’emergenza.
Milano 31 Marzo 2020
Questa sera l’Arcivesovo Mons.Mario Delpini ha Presieduto il rito della Via Crucis per la zona Pastorale I di Milano. Lo stesso rito Celebrato nella Cappella Feriale del Duomo “senza conconrso di popolo” come prevede il DPCM.
Di seguito l’Omelia dell’Arcivescovo Mons.Mario Delpini
Via crucis – Zona I Duomo di Milano – marzo (invece che nella parrocchia s Maria di Lourdes – Mi) In assenza di fedeli per misure di cautela contro la diffusione del virus
La Madre, sulla via della croce
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Occhi e cuore di madre. Più semplici, più veri, più poveri, più straziati sono gli occhi e il cuore della Madre che incontra Gesù. Maria, la Madre, accompagna la passione del Figlio, con occhi e cuore di madre, fin sotto la croce, fino al compimento. Chi segue Maria, chi vuole vivere la via crucis nel mondo più intenso, più essenziale, deve accompagnare la madre. Vicino alla madre i discorsi e le teorie, i distinguo e i calcoli si rivelano di cattivo gusto, inappropriati. Certo la vita, l’organizzazione della comunità hanno bisogno anche di discorsi e protocolli, di elaborazioni teoriche e di precisazioni. Ma c’è una partecipazione al mistero di Cristo, alla sua vita, passione, morte e risurrezione che possiamo imparare da Maria, la madre. Perciò preghiamo Maria con il ritornello ad ogni stazione: “Santa Madre, deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore”. Maria, la madre, ci può insegnare come noi, figli adottivi, possiamo entrare in un legame di fraternità con Gesù, il figlio unigenito, attraverso la partecipazione credente al suo soffrire.
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Occhi e cuore di Madre nello spettacolo dell’ingiustizia e della crudeltà. Gesù è condannato a morte: il giusto è vittima dell’ingiustizia. Gesù subisce la crudeltà del supplizio e dell’insulto: il mite è vittima della crudeltà Dobbiamo protestare, dobbiamo contrastare, dobbiamo lottare per sradicare ingiustizia e crudeltà: siamo troppo timidi e vili, siamo troppo distratti, siamo troppo ottusi. Ma questo pio esercizio della via crucis non è l’occasione per un discorso sociale e politico, piuttosto è per chiedere a Maria di aiutarci a condividere il suo sentire, il suo vedere questo giusto che è il Figlio, questo mite che è il Figlio. E la Madre in questo dramma ha ancora le parole del cantico: ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni (Lc 1,51-52). Lo strazio che spezza il cuore non alimenta nella Madre la rabbia che cerca vendetta e rivincita, ma la contemplazione delle grandi cose che fa l’Onnipotente (cfr. Lc 1,49), la certezza di una superiore giustizia e la pietà, l’immensa pietà per il male che si fanno coloro che fanno il male.
3. Occhi e cuore di Madre nell’esperienza della prossimità dei miti. Simone di Cirene è costretto a portare la croce di Gesù: il mite si fa prossimo al mite. Imparate da me che sono mite e umile di cuore (Mt 11,29). Veronica asciuga il volto di Gesù: la commozione rende prossimi, anche nel gesto minimo. E la Madre assiste a questi gesti: il soccorso di Veronica che nasce da sentimenti di commozione di fronte al troppo soffrire o l’umiliazione del Cireneo che suscita sentimenti di commozione nella condivisione dello stesso peso, della stessa umiliazione. Dallo sguardo e dal cuore della Madre vengono ancora le parole che dichiarano l’impotenza: Non hanno vino (Gv 2,3): non siamo capaci di risolvere i problemi, non siamo in grado di liberare l’oppresso, non siamo in grado di salvare il desiderio di essere felici. La Madre dichiara l’impotenza e insieme indica la via della salvezza: qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2,5). Simone e Veronica sono chiamati sulla via della croce con parole diverse a portare l’acqua dell’impotenza e dell’insignificanza perché si compia il segno del vino buono. Il gesto minimo diventa glorioso, il bicchiere d’acqua offerto all’assetato diventa partecipazione all’opera di Dio. La Madre invita ancora a compiere qualsiasi cosa il Signore dica, fosse pure semplicemente d’attingere un po’ d’acqua. In questo tempo drammatico più che di chiacchiere, di numeri, di immagini e di allarmi, abbiamo bisogno di accogliere ancora la parola della Madre, ascoltare ancora che cosa dice il figlio perché il vino nuovo salvi il desiderio di essere ammessi alla festa che non ha fine. 4. Occhi e cuore di Madre sotto la croce del Figlio. La Madre sotto la croce raccoglie le ultime parole del Figlio. La testimonianza evangelica non insiste sul dolore, sulla scena cruenta, sul penoso soffrire e morire, piuttosto raccoglie le parole, trova il senso del dramma in quello che dice Gesù. E la Madre resta là, ancora pensosa: a queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo (cfr Lc 1,29); sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore (cfr. Lc 2,51). E le sue parole più che una resa sono il compimento della libertà, come l’immergersi non senza vertigine e commozione nel mistero: Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola (cfr. Lc 1,38). E se noi avremo costanza e fede, fortezza e docilità per stare sotto la croce riceveremo l’annunciazione, la nostra vocazione e, per grazia potremo dichiararne il compimento.
La Russia ha sviluppato un metodo per trattare i malati di COVID-19 con medicinali contro la malaria. L’Agenzia Federale Medico Biologica della Russia ha sviluppato un trattamento efficace basato nel farmaco antimalarico meflochina. Specialisti dell’Agenzia Federale Medico Biologica della Rusia (FMBA, la sigla in russo) hanno presentato un nuovo trattamento per l’infezione con coronavirus, sviluppato un trattamento basato nel farmaco antimalarico meflochina.Il Centro dell’Investigazione e Produzione Pharmzaschita della FMBA ha creato lo schema del trattamento, «considerando l’esperienza degli specialisti cinesi e francesi», ha informato il servicio stampa di Rusia Today in un comunicato. Il trattamento è stato sviluppato in accordo con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ed è già proposto per la sua inclusione tra le raccomandazioni metodologiche del Ministero di Salute della Russia per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del Covid-19. «Il farmaco ha un’alta seletività e blocca l’effetto citopatico [il danno cellulare] del coronavirus nella coltivazione cellulare e inibisce la loro replica e l’effetto immunosoppressore della meflochina che previene l’attivazione della risposta infiammatoria causata dal virus», hanno spiegato dalla FMBA. Inoltre la presenza di «antibiotici macrolitici e penicilline sintetiche, non solo previene la formazione di una sindrome di batteri virale secondaria, ma aumenta la concentrazione di un agente antivirale nel plasma nei polmoni».Secondo la FMBA, questo permetterà un trattamento efficace per i pazienti con Covid-19 che si trovano vari stadi. Con base nella meflochina attualmente si sta sviluppando uno schema efficace e sicuro per la prevenzione del contagio con il coronavirus, conclude il comunicato. Precedentemente gli specialisti dell’Ospedale Universitario Méditerranée Infection di Marsiglia (Francia) hanno annunciato risultati favorevoli delle prime prove cliniche di un rimedio contro il Covid- 19.Si tratta di una combinazione di due medicinali che esistono: la idroxiclorochina (un farmaco contro la malaria) e l’antibiotico di amplio spettro azitromicina.Gli effetti di questo cocktail di medicinali, , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si stanno studiando nella cornice dei saggi clnici a Nuova York. Lo ha annunciato il presidente statunitense Donald Trump, che ha assicurato al principio di questa settimana, che questa combinazione potrebbe essere una buona forma per lottare contro il coronavirus.
COVID-19, consigli su come utilizzare
ascensore, scale e scale mobili in sicurezza
in un video di Anacam
Qual è il modo più sicuro per viaggiare sull’ascensore in questo periodo di emergenza da COVID-19? Quali comportamenti sono consigliati? Anacam, l’Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori, ha realizzato un video per spiegare cosa fare e a cosa bisogna stare attenti quando si prende l’ascensore, quando si utilizzano scale e scale mobili ma anche quando si deve entrare in uno stabile. “La parola d’ordine naturalmente è #restateacasa – ha detto il presidente nazionale di Anacam Andrea Codebò – ma nel caso in cui vi fosse la necessità di uscire, allora meglio seguire pochi ma preziosi suggerimenti per cercare di limitare il contagio. Potrebbero sembrare indicazioni scontate, quasi banali. Tuttavia è bene non abbassare mai la guardia, nemmeno quando si indossano guanti e mascherine o quando gli ambienti sono stati sanificati”.
Per scaricare il video https://www.anacam.it/news-ed-
Chi è Anacam
L’Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori-Anacam rappresenta oltre 400 imprese industriali e artigiane che operano nel settore degli impianti elevatori (ascensori, montacarichi, scale e tappeti mobili ecc.). All’interno dell’Associazione, costituita nel 1972 e articolata in 18 sezioni regionali, sono presenti tutte le componenti della filiera: costruttori, installatori, manutentori, progettisti e fornitori di servizi specialistici alle imprese. Le imprese associate eseguono la manutenzione su circa il 50 per cento del parco impianti nazionale, stimato in 900mila unità, ed occupano circa 12mila dipendenti ad elevata qualificazione tecnico-professionale.
Il coronavirus somiglia all’influenza di Hong Kong del 1968. Ne piangiamo i morti e contemporaneamente ci chiediamo quali altri danni procuri a tutti noi
Fondo di Solidarietà Alimentare ai Comuni
In merito al Fondo di solidarietà Alimentare stanziato dal Governo ai Comuni, e destinato all’acquisto di buoni spesa alimentari e di generi o prodotti di prima necessità, l’Amministrazione Comunale di Verbania segnala che si definirà in questi giorni la regolamentazione necessaria per le modalità di utilizzo del Fondo.
Tenuto conto che le risorse hanno un vincolo di destinazione ben preciso, e che il Ministero indica tra la platea dei destinatari la priorità a coloro che non sono già beneficiari di sostegno al reddito, ci sono necessariamente i tempi tecnici (che saranno i più brevi possibili) per definire la platea e le modalità di erogazione.
Inoltre è necessario accordarsi con i soggetti esterni coinvolti (enti, associazioni, catene alimentari, negozi ecc) a supporto dell’ufficio politiche sociali nella gestione dell’emergenza, che stanno già gestendo interventi di carattere socio assistenziale, anche domiciliare, alle fasce più fragili della cittadinanza.
Ricordiamo che comunque il Comune ha provveduto in queste settimane a garantire il servizio della spesa alle persone in difficoltà e che il servizio dell’Emporio dei Legami, il negozio per la spesa gratuita alle persone in difficoltà economica, è sempre attivo con le persone che ne hanno diritto (in via Roma 15 a Intra).
Faremo sapere al più presto le modalità per l’erogazione del fondo.
Per informazioni ufficio politiche sociali: 0323 542244.
Cordiali saluti
Il Sindaco
Silvia Marchionini