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COVID-19, mortalità troppo alta in Italia: appello da EveryOne Group a OMS e Nazioni Unite

Riceviamo dall’amico Roberto, la sua denuncia internazionale
Pesaro, 12 marzo 2020

EveryOne Group, fra le prime organizzazioni umanitarie che hanno chiesto severe misure di contenimento nei paesi colpiti dall’epidemia di COVID-19, sul modello di quelle adottate in Cina (fatto salvo il rispetto dei diritti fondamentali della persona), ha trasmeso un appello urgente all’Organizzazione Mondiale della Sanità e al Segretario Generale delle Nazioni Unite. 
Gli operatori umanitari di EveryOne rilevano attualmente un dato preoccupante nella gestione del fenomeno epidemico in Italia. Negli ultimi giorni la percentuale di mortalità che colpisce le persone infette ha superato abbondantemente il livello di guardia e in Italia la gente muore di COVID-19 in misura assai più elevata di come non sia avvenuto in Cina quando i contagi imperversavano. Notiamo come vi sia carenza di presidi sanitari e attrezzature negli ospedali italiani e come essi non seguano un protocollo teraputico coordinato. Il sistema sanitario cinese ha operato in sinergia, avvalendosi di volta in volta dei farmaci rivelatisi più efficaci e ottimizzando l’opera dei medici e di tutto il personale sanitario. EveryOne, come l’intero popolo italiano, apprezza l’enorme lavoro dei medici e degli infermieri del nostro paese, che in condizioni difficilissime compiono veri e propri miracoli. Il tasso di mortalità così alto non è certo collegato alla loro professionalità, ma proprio alla precarietà delle condizioni in cui operano. Nel testo dell’appello all’Organizzazione Mondiale della Sanità e al Segretario Generale delle Nazioni Unite, EveryOne Group chiede a tali istituzioni internazionali di aiutare il nostro paese ad avvalersi delle preziose esperienze che sono attualmente patrimonio del sistema sanitario cinese, le cui scelte terapeutiche, messe a punto su un ampio campione di pazienti, hanno salvato e salvano migliaia di vite. Dobbiamo avvalerci in Italia e in tutte le nazioni colpite dal COVID-19 di connessioni internazionali, dei farmaci e dei modelli terapeutici che hanno limitato la mortalità degli infetti in Cina, con protocolli comuni sempre aggiornati in base all’esperienza e alla ricerca sanitaria internazionali.

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