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Roma, due minorenni morti per metadone

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AVV.Gianni Dell’Aiuto

I DUE MINORENNI MORTI PER METADONE RISVOLTI GIURIDICI E CONTESTI SOCIALI ALLARMANTI

La morte dei due adolescenti per droga a Terni, ha aperto pesanti interrogativi e pone questioni giuridiche non semplici da risolvere, che confliggono, con quello che istintivamente è il
pensiero di molti. La notizia è nota: due ragazzi, di 15 e 16 anni, sono morti nel proprio letto dopo aver assunto sostanza stupefacente, verosimilmente metadone ceduto loro da un tossicodipendente
quarantenne in cura presso un centro di disintossicazione, secondo quanto avrebbe dichiarato dallo stesso.
Il metadone è un oppioide sintetico, utilizzata come analgesico nelle cure palliative e per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza. E’ stato inserito dall’OMS nella
lista dei farmici essenziali, per gli effetti positivi nella cura delle dipendenze, ma resta sostanza drogante.
Le indagini sono ancora in corso e la Procura di Terni ha disposto esami tossicologici e l’autopsia sui due giovanissimi per ricostruire quanto accaduto. Nella casa del fermato è stata
sequestrata un’altra bottiglietta che parrebbe essere ancora metadone. Non sarebbe neppure stata la prima volta che quest’ultimo cedeva ai due giovani il metadone consegnatogli dal Sert.
Il reato ascrivibile potrebbe essere lo spaccio nel primo episodio ma per quest’ultimo, tuttavia le tragiche conseguenze portano all’ipotesi di omicidio come conseguenza di altro reato,
contemplata dall’articolo 586 del Codice Penale che, considerata la gravità del fatto prevede addirittura un aumento della pena minima di ventuno anni per omicidio.
Impossibile, in questo momento, avanzare ipotesi che non muovano dai titoli dei giornali, ma quello che emerge è un quadro inquietante se davvero venisse confermato che la bottiglietta di un farmaco, che doveva servire a disintossicare, è stata venduta a quindici euro a due giovani che, probabilmente, non avevano la consapevolezza delle possibili conseguenze del loro comportamento.
Vengono alla mente scene viste anche in alcuni programmi televisivi che dimostrano come i minorenni possano procurarsi con estrema facilità alcoolici e sigarette grazie ai documenti di chi li procura per loro. Le dichiarazioni degli inquirenti sono significative: si è parlato di una responsabilità collettiva, sottolineando come non si sia fatto abbastanza per arginare il problema.
Una dirigente della locale ASL ha parlato di un aumento delle famiglie di adolescenti con problematiche composite, legate spesso all’assunzione combinata di alcolici, droghe di vario genere, comprese le sintetiche, farmaci, ma anche con altre dipendenze gravi come quelle da Internet e videogiochi. Un quadro allarmante con segnalazioni persino tredicenni, che si barricano in camera e non escono neppure per mangiare, che la mattina non vanno a scuola dopo essere stati
tutta la notte al computer. Quanto alle droghe si sono rivolte alla stessa ASL famiglie con figladolescenti per assunzioni di cannabis e cocaina, magari associate a problemi di alcol. Anche tra gli adolescenti il tasso di poliassuntori è alto.

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