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Fenomeno Fake “Jonathan Galindo”. L’allarme della Polizia Postale

Fenomeno Fake “Jonathan Galindo”. L’allarme della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio ai profili del falso “Pippo” truccato che ricattano i nostri bambini e ragazzi. A rischio la loro salute ed equilibrio mentale

L’uso di smartphone e dispositivi connessi alla rete da parte di bambini e ragazzi è un fenomeno ineluttabile che sta comportando cambiamenti epocali nell’educazione dei più piccoli e nel controllo parentale da parte di genitori ed educatori. Il compito di tutti i più grandi cui sono affidati i giovani è quello di controllarli quando navigano in rete e fargli evitare delle pericolose trappole come quella denunciata dalla Polizia Postale come pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post che noi dello “Sportello dei Diritti” riteniamo dover pubblicare integralmente per comprendere e arginare il fenomeno del fake “Jonathan Galindo”:

“Da qualche tempo sono comparsi sui social (Facebook, Twitter, Istagram, Tik tok, whatsapp, etc) alcuni profili fake denominati Jonathan Galindo, con la foto di una persona truccata da Pippo, il famoso cane di topolino.

Si tratta di più persone che, usando questo nome, vogliono spaventare bambini e ragazzi inducendoli a partecipare ad alcune sfide, attraverso l’invio di messaggi privati e link. I contatti con nome Jonathan Galindo possono richiedere di compiere vari tipi di azioni come il procurarsi dei tagli sul corpo con la forma di lettere o numeri simbolici.

Al momento non si esclude che si possa trattare di un troll creato per spaventare i ragazzi e guadagnarsi popolarità attraverso la viralizzazione dei profili e delle immagini ma è anche possibile che, attraverso questo nome, soggetti adulti con cattive intenzioni cerchino un contatto con minori fragili e/o spaventati, con l’intento di agganciarli e manipolarli, magari anche per fini sessuali.

Alcuni ragazzi ritengono un vanto avere tra i contatti un account con quel nome: in realtà si tratta di un fake dietro al quale può nascondersi chiunque, anche chi rappresenta un pericolo reale.

CONSIGLI SU COME COMPORTARSI:

– Anche se il messaggio non è ancora arrivato a vostro figlio, parlategli del “fenomeno” Jonathan Galindo così che possa essere informato e preparato sul da farsi.

– Indicate ai più piccoli che i messaggi inviati da sconosciuti devono essere ignorati e che le eventuali minacce ricevute in rete non debbono spaventarli ma indurli a chiedere il vostro aiuto immediatamente.

– Consigliate ai bambini e ai ragazzi di non diffondere la notizia dell’esistenza di questi profili con l’idea che avere contatti con Jonathan Galindo sia un vanto: in realtà si corre il rischio di favorire l’accesso ai profili personali a sconosciuti di cui si ignorano le intenzioni.

– È importante inoltre che i bambini e i ragazzi non aprano mai i link contenuti nei messaggi inviati da profili sconosciuti denominati con Jonathan Galindo: in molti casi in questo modo vengono inoculati virus o altri tipi di malware che incidono negativamente sul funzionamento dei supporti.

– Se vostro figlio ha ricevuto un messaggio da uno o più profili denominati Jonathan Galindo, bloccate il contatto, raccogliete tutte le informazioni relative al tentativo (piattaforma su cui è avvenuto il contatto, nome dell’account, orario in cui è stato inviato il messaggio etc.) e fate una segnalazione a commissariatodips.it oppure recatevi in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia.”

Già l’immagine pubblicata la dice tutta sui soggetti che pensano di soggiogare i nostri ragazzi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il problema principale è sempre, in questi casi, l’aspetto emulativo di vittime e carnefici che intrigati da questi fenomeni fanno di tutto per imitarli fino a finire nei guai. Come ripetiamo incessantemente, il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale che nel corso di questi anni ha dato grande prova di essere la principale autorità nella lotta a questi fenomeni, ma anche nella prevenzione degli stessi.

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Consumatori

Londra, cede una tubatura: Supercar Ferrari FF galleggia su fiume d’acqua sulla North Circular – VIDEO

Cede una tubatura dell’acqua, la strada diventa un fiume in piena e sfortunatamente una supercar Ferrari FF V12 è rimasta bloccata. È successo ieri sera a Londra sulla North Circular Road.  A causare la rottura della condotta idrica sarebbero state le forti piogge di ieri che hanno fatto salire la pressione dell’acqua. L’autista della supercar deve aver creduto che l’acqua fosse abbastanza bassa da passare, tuttavia, la sua auto e di molti altri sono rimaste bloccate. I soccorritori hanno impiegato più di un’ora per agganciare il veicolo. Non è la prima volta che la rottura di una tubatura della rete idrica ha portato alla inondazione di questa particolare carreggiata, con l’ultimo incidente simile avvenuto nel 2018. La Ferrari FF è una granturismo con 4 posti comodi e un abitacolo rifinito come quello di una lussuosa berlina. Il motore è un 6.3 V12 da 660 CV. Il video pubblicato su Youtube, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale. Ecco il video: https://youtu.be/TD7rzjK5oE8

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Twitter in stato di shock dopo il post della foto del pipistrello “a misura d’uomo” diventata virale.

Twitter in stato di shock dopo il post della foto del pipistrello “a misura d’uomo” diventata virale. La fotografia di un “pipistrello di dimensioni umane” è in realtà reale. Ecco il video Notizie non verificate e innumerevoli post sui social media hanno collegato la pandemia di coronavirus in corso con i pipistrelli. Mentre il dibattito sull’origine del virus continua, l’immagine di un pipistrello “a misura d’uomo” delle Filippine diventa virale su Internet. Un utente di Twitter ha pubblicato una foto e ha scritto: “Ricordi quando ti ho detto che tutte le Filippine avevano pipistrelli a misura d’uomo? Sì, era di questo che parlavo.”. Bene, un’altra fotografia virale di un pipistrello davvero gigantesco sta facendo il giro su Twitter. L’immagine, presa d’assalto su Internet, mostra un pipistrello “a misura d’uomo” appeso a testa in giù, lasciando francamente tutti sbalorditi.  Gli utenti hanno commentato il post e hanno cercato di condividere informazioni sul mammifero gigante. Tuttavia, molti sono ancora confusi sul fatto che l’animale sia un pipistrello o qualcos’altro. La foto in realtà è reale ed è di una volpe volante, conosciuta come “pipistreloi della frutta”, un mammifero in via di estinzione che si trova nelle Filippine, di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 259 e 340 mm, la lunghezza dell’avambraccio tra 179 e 220 mm, la lunghezza delle orecchie tra 28 e 57 mm, un’apertura alare fino a 1,5 m e un peso fino a 1,1 Kg.. Non sono noti per essere una minaccia per l’uomo. La loro dieta consiste principalmente di fichi e altri frutti. La volpe volante gigante incoronata d’oro è endemica nelle Filippine. Preferisce le aree disabitate dall’uomo. Si rifugia sopra grandi alberi spogliati del fogliame, dove forma colonie rumorose di diverse migliaia di individui che è facile vedere alzarsi in volo in grandi stormi verso l’ora del tramonto quasi oscurando il cielo. Può volare giornalmente per oltre 50 km per raggiungere località dove nutrirsi, solitamente verso il tramonto per poi tornare ai siti di riposo prima dell’alba. Effettua migrazioni stagionali legate alla disponibilità di frutta. In alcune parti del suo areale è cacciato intensamente per la sua carne.. Mentre le immagini sono davvero reali, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono ancora dare una prospettiva leggermente irrealistica su quanto siano grandi questi pipistrelli giganti, dato che i post sui social media li hanno etichettati come “a misura d’uomo”. Questa specie è diffusa in Indocina, Sumatra, Giava, Borneo, Isole della Sonda e nell’Arcipelago delle Filippine. Vive nelle foreste primarie, secondarie e mangrovie, ma anche frutteti e piantagioni di Palma da Cocco, fino a 1.250 metri di altitudine. Ecco il video: https://youtu.be/sqhjum5r4ig

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Calciatore di 16 anni colpito da un fulmine durante l’allenamento – VIDEO

Calciatore di 16 anni colpito da un fulmine durante l’allenamento – VIDEO Ivan Zaborovsky, un calciatore di 16 anni della squadra giovanile della terza lega del club russo Znamia Truda Oriechowo-Zujewo sabato, è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da un fulmine durante l’allenamento. Il video pubblicato sul profilo Twitter del più antico club russo mostra che la tempesta ha sorpreso i giocatori. Il direttore generale Igor Majorov ha affermato che in questi casi la squadra si allena in un luogo chiuso, ma questa volta non sono riusciti a rifugiarsi. Sfortunatamente, durante l’allenamento Ivan Zaborovsky fu colpito da un fulmine. A seguito dell’incidente, l’adolescente ha perso conoscenza ed è stato rianimato sul campo. Tutto ha funzionato molto rapidamente e professionalmente. L’ambulanza è arrivata allo stadio circa otto minuti dopo l’allarme. Nel video, il calciatore, in piedi sulla linea di rigore, viene visto crollare a terra dopo che un fulmineo lampo lo ha colpito. Altri giocatori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, erano in piedi dietro la linea del campo e non sono stati interessati dal fulmine. Zaborovsky è stato portato in un reparto di terapia intensiva e poi è stato trasportato in un altro ospedale dove è stato messo in coma indotto. Secondo il direttore generale della squadra, il cielo era nuvoloso il giorno dell’incidente, ma non c’era tempesta. Ecco il video: https://youtu.be/EEgdWUFqax4

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I trafficanti di droga messicani abbandonano l’aereo sull’autostrada – VIDEO    

I trafficanti di droga messicani abbandonano l’aereo sull’autostrada – VIDEO Domenica, un aviogetto sospettato di trasportare 5 milioni di dollari in cocaina è atterrato su un’autostrada nello stato di Quintana Roo, in Messico.

                                                                     

Secondo la stampa locale, l’aereo da 15 posti è decollato dal Venezuela ed è stato seguito da due aerei dell’aeronautica messicana. I suoi occupanti presumibilmente lo hanno abbandonato dopo l’atterraggio per evitare di essere arrestati dopo aver realizzato che erano stati sorvegliati dalle autorità. Un veicolo abbandonato che trasportava quasi 400 chili di cocaina è stato scoperto più tardi sulla stessa strada. Non sono stati effettuati ancora arresti., La clip, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventata subito virale e ha suscitato le reazioni degli utenti. Ecco il video: https://youtu.be/aCYFVYIoZok

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Grandi squali bianchi banchettano con un delfino – VIDEO

Grandi squali bianchi banchettano con un delfino – VIDEO Grandi squali bianchi banchettano con un delfino. La scena è stata ripresa sulle coste della California con i bagnanti vicini al luogo del banchetto – VIDEO La crudeltà della natura riassunta in questo breve video ripreso il 15 giugno 2020 nei pressi di una spiaggia della California, USA. Nella clip ripresi da un drone due grandi squali bianchi si nutrono di un delfino morto. La scena è stata filmata, con i bagnanti vicini apparentemente ignari di quanto si stava consumando nei pressi. Nel video si vede il mammifero già morto, circondato prima da uno e poi dall’altro squalo che a turno se ne nutrono. Il video pubblicato su Youtube, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale e ha suscitato le reazioni degli utenti che hanno sottolineato la crudeltà della “legge della giungla”. “È la natura”, ha scritto un utente. “È una scena molto triste da vedere”, gli ha fatto eco un altro. Ecco il video: https://youtu.be/59j7GSm0zTQ

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Richiamato YOGURT GRECO Despar

Richiamato YOGURT GRECO Despar: nella confezione c’è un prodotto diverso con allergeni non dichiarati

 

Il ministero della Salute, oggi 5 luglio, ha pubblicato il richiamo del 3 luglio, di due lotti di YOGURT GRECO DESPAR FREE FROM per un problema di confezionamento: le confezioni, infatti, contengono lattosio, un allergene non dichiarato in etichetta. Nello specifico si tratta dello YOGURT GRECO SENZA GRASSI senza lattosio e dello YOGURT GRECO CON PEZZI DI FRAGOLA senza lattosio. I prodotti interessati sono venduti in confezioni da 150 grammi con lotto di produzione 26/07/2020  e con stesso termine minimo di conservazione. Gli YOGURT sono stati prodotti per DESPAR ITALIA CONSORZIO A R.L. da NEOGAL S.A. dal produttore DAIRY INDUSTRY OF DRAMA S.A.”NEOGAL” con sede dello stabilimento a Drama in Grecia. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche al lattosio di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Gli YOGURT richiamati sono sicuri per i consumatori che non sono allergici al lattosio, pur non corrispondendo al prodotto indicato in etichetta.

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Ambiente

Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare

Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare. Scoperto a Porto Cesareo in provincia di Lecce nido di tartaruga marina Caretta caretta. Si tratta del primo nido scoperto nel Mar Jonio questo 2020. Ora è monitorato H24.

Le tartarughe hanno nidificato sulle spiagge del Salento in zone vicine a quelle frequentate dai bagnanti e Porto Cesareo (Lecce) e il mar Jonio si confermano luogo ideale per deporre le uova dalle tartarughe marine Caretta caretta. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina quando il gestore di un lido balneare “Le Dune” di Porto Cesareo si è accorto della presenza di un nido posto tra il lido e la spiaggia libera. L’esercente ha immediatamente contattato la Guardia Costiera e sul posto sono giunti gli operatori dell’Amp (Aree marine protette) e dell’Ufficio locale marititmo. Le uova di tartaruga marina Caretta caretta sono state prontamente messe in sicurezza prima dell’arrivo dei bagnati per evitare che inavvertitamente qualcuno potesse calpestare il nido distruggendolo irreparabilmente. Gli operatori dell’AMP hanno installato un sistema di videosorveglianza e nelle prossime ore verrà potenziato il servizio di monitoraggio per evitare manomissioni e furti. Si tratta del primo avvistamento dell’anno sulle coste del Salento e in generale in tutto il Mar Jonio. Il ritrovamento dei due nidi di tartarughe Caretta caretta è una notizia accolta con molta felicità da parte di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” poiché il Salento e la Puglia stanno diventando un ambiente privilegiato per la nidificazione delle Caretta Caretta. Invitiamo pertanto i bagnanti a fare attenzione quando si recano in spiaggia e a segnalare la presenza di ogni eventuale nidificazione. La Caretta caretta, pur essendo la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo, è fortemente minacciata in tutto il bacino ed è al limite dell’estinzione nelle acque italiane. Chi dovesse trovare nidi di tartaruga marina lungo le spiagge può chiamare la Guardia Costiera al numero 1530 o in alternativa avvisare il 112.

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Taranto: tromba d’aria disperde polveri dell’Ilva.

Taranto: tromba d’aria disperde polveri dell’Ilva.Preoccupante fenomeno di una tempesta tossica video ripresa ieri a Taranto che ha fatto alzare le polveri di minerale e carbone stoccate all’Ilva di Taranto riversandosi sul quartiere Tamburi e su tutto il Salento. Su Facebook è apparso un video di un automobile che viaggia lungo la statale a pochi metri dall’impianto siderurgico Ilva, gestito da ArcelorMittal, mentre una colonna di carbone e minerale viene portata in aria da una violenta tromba d’aria. Non si tratta di un nuovo problema, tenendo conto dei venti caratteristici della zona, ma le nuove gigantesche coperture costruite sul parco minerario non sono state in grado di neutralizzare la dispersione di polveri che ha provocato il disastro ecologico e umano della città dei due mari. Non sappiamo se alla presenza di fumo corrisponda anche uno sforamento dei livelli di guardia   dell’inquinamento atmosferico ma esprimiamo comunque preoccupazione per uno “ spettacolo “ a dir poco sconcertante che ha investito tutto il Salento. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  chiede che siano monitorati costantemente i livelli di sostanze nocive presenti nell’aria di Taranto e del Salento ed anche quindi nelle ore notturne. Respirare aria pulita è un diritto fondamentale per la salute e il benessere di tutti e soprattutto per i più piccoli per i gravi rischi per l’infanzia derivanti da una mal’aria. E’ il momento di passare dalla presa d’atto alle azioni possibili. Al ministro dell’Ambiente chiediamo di farsi garante della salute della popolazione e dei lavoratori tarantini facendo in modo che lo stabilimento dell’Ilva venga riautorizzato con prescrizioni che prevedano tempi certi e serrati per l’ammodernamento dell’impianto e per la riduzione delle emissioni a partire dagli inquinanti più pericolosi per la salute, come le diossine, i furani e gli Ipa. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=dK_fMyO7wSc

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Multe record, anzi scioccanti: multata perché andava a 703 km/h

Multe record, anzi scioccanti: multata perché andava a 703 km/h

Guidare a quasi 703 km / h con un’auto, vi sembra possibile? La battaglia di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, contro le multe seriali ed a raffica utilizzate dagli enti allo scopo di “far cassa” prima che per la sicurezza stradale, utilizzando strumenti di rilevazione elettronica tipo autovelox, telelaser, tutor e photored oggi trova una conferma in un altro caso alquanto singolare che è stato portato all’attenzione su internet. Il fatto ancora una volta ad Osimo, in provincia di Ancona: un’auto Ford Focus è stata beccata dalla polizia di Osimo, alla velocità, udite udite di ben 703 km/h (ma di fatto ridotta a Km/h 598 considerando la decurtazione del 5% applicata). Non ci credevamo finché non abbiamo visto con i nostri occhi il verbale che è stato notificato alla proprietaria del mezzo, una cittadina di Jesi, che risulta chiaramente non essere un aeroplano ma bensì una piccola berlina. La polizia non sembra nemmeno essere stata allertata da queste immagini vertiginose poiché la velocità è stata addirittura corretta automaticamente a 598 km / h. Se l’autista ha ammesso di aver superato un po’ il limite dei 70 km / h previsti, non si aspettava però di dover andare davanti ai giudici per difendersi per tale eccesso di velocità. Una multa molto salata (142 comma 9bis del CdS), peraltro, visto che stiamo parlando di 863 euro (comprensivi di spese postali e notifica) oltre la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente di guida. La conducente, chiaramente, non ha alcuna intenzione di pagarla e perciò dovrà agire per vie legali, avviando una procedura con il suo avvocato per contestare l’errore della polizia. Le alternative sono due: un’istanza di annullamento al Comando di Polizia municipale o un ricorso al Giudice di Pace. La foto della sanzione è stata postata su Facebook  sulla pagina ” Comitato per il Rispetto del Codice della Strada”, dove è stata condivisa migliaia di volte e ha ricevuto migliaia di commenti. Ancora una volta appare sempre più evidente come questi strumenti elettronici e lo stesso sistema di gestione di questo tipo d’infrazioni faccia acqua da tutte le parti non consentendo la certezza fattuale, oltreché giuridica, di una sempre corretta rilevazione e contestazione delle infrazioni, poiché la necessità di rimpinguare i bilanci comunali, molto spesso spinge i comuni e gli alti enti locali a mettere al primo posto esigenze di cassa con conseguenti errori materiali, vizi di forma e violazioni della normativa e dei regolamenti per la contestazione delle infrazioni, piuttosto che la sicurezza stradale e la certezza delle verbalizzazioni ed il diritto alla difesa dei cittadini. Non ci resta che continuare a denunciare casi di errori simili, ormai decine per non dire centinaia non solo in tutta Italia ma anche all’estero e continuare a predisporre i ricorsi gratuitamente ai cittadini, sempre più  beffati dalle pubbliche amministrazioni accertatrici.