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Cocquio, capriolo salvato dai vigili del fuoco

12/06/20 ore 11:30 Cocquio-Trevisago (Va), località strada Roncaccio, soccorso animale. Un capriolo è rimasto incastrato in una recinzione. I vigili del fuoco del distaccamento di Ispra intervenuti con un’autopompa mediate l’uso di un di un divaricatore hanno liberato l’animale.

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Cocquio, Sacra Famiglia, gesto volontario: si è gettata

Episodio pesante a Cocquio, una donna di 47 anni è caduta da cinque metri d’altezza, era ospitata alla Sacra Famiglia.

Ricordiamo che “la sede di Cocquio offre servizi residenziali e diurni per disabilimini alloggi per anzianiCure intermedieambulatori riabilitativi e il Counseling territoriale per l’autismo.”

E’ stata portata all’ospedale di Varese in codice rosso

aggiornamento del 25.05.2020, ore 14,10

la fondazione Sacra Famiglia precisa che la persona non è morta

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Cocquio Trevisago

Cocquio, Centrella contro il 5G, divieto di sperimentare, installare e diffondere sul territorio

NON FINISCE MAI DI STUPIRE IL SINDACO CENTRELLA, le sue posizioni sono sempre ferme e decise, ed apripista come è avvenuto nella gestione del coronavirus.

Sul 5g i pareri sono discordanti come su tante tecnologie nuove per noi, anche in altre nazioni sono già al 6g! Nel suo caso, nel dubbio preferisce utilizzare delle precauzioni, anche se 

“Nessun rischio per la salute”afferma l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

Centrella prosegue imperterrito: 

ORDINANZA SINDACALE N° 13 DEL 18.05.2020 – DIVIETO DI SPERIMENTAZIONE E\O ISTALLAZIONE DEL 5G

Il Sindaco, con proprio provvedimento n. 13 in data odierna, ha disposto il divieto, in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, che evidenziano l’estrema pericolosità per la salute dell’uomo.

“Gentili concittadini,
da tempo si è acceso un dibattito a livello nazionale e internazionale sulla tecnologia cosiddetta 5G, ossia di quinta generazione, con prestazioni e velocità superiori a quelli della precedente tecnologia 4G. Questa nuova tecnologia si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, e attualmente siamo in mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana. Nel dubbio, e per prevenire qualsiasi rischio per la popolazione, la nostra Amministrazione ha deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale, in attesa che gli organi competenti abbiano modo di valutare l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia. Richiamando tra gli altri il “principio di precauzione” sancito dall’Unione Europea, spiegato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’UE (in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita), ed essendo il Sindaco responsabile della salute dei propri cittadini, è stata emessa un’ordinanza che vieta di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati.
Poiché siamo fermamente convinti che il progresso tecnologico sia un importante traguardo e non volendo in alcun modo che il nostro territorio “resti indietro” rispetto a innovazioni di questo genere, siamo pronti a revocare l’ordinanza qualora la comunità scientifica fosse in grado di fornire risposte chiare e comprovanti l’assoluta sicurezza della tecnologia 5G. Nel frattempo, ci sentiamo obbligati a tutelare la cittadinanza da qualsiasi possibile rischio per la salute, e con questa ordinanza desideriamo dare un segnale di cura del territorio, che mai come in questo periodo deve essere prioritaria su qualsiasi altro interesse.

Il Sindaco”

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Cocquio,Centrella:finalmente si potrà bere un caffe’ o andare dal parrucchiere

come tutti sappiamo lunedì 18 maggio in tutto il territorio nazionale riapriranno molte attività commerciali, e anche a Cocquio Trevisago potremo finalmente bere un caffè al bar, andare dal parrucchiere, o acquistare un capo di abbigliamento.
Per aiutare i commercianti che hanno subito un grave danno economico per il lungo periodo di chiusura, la nostra Amministrazione ha emesso alcune ordinanze che ci auguriamo possano essere di aiuto ai fini di una ripartenza più agevole.
Ai bar e ristoranti è stato offerto di utilizzare gratuitamente spazi all’aperto vicini alla propria attività, dove posizionare sedie e tavolini per accogliere un maggior numero di clienti, che per rispetto delle regole di distanziamento sociale non possono sostare negli spazi interni: ebbene, alcuni hanno colto con favore questa iniziativa e sono state individuate aree loro adiacenti sulle quali non graverà alcuna imposta.
Con una ordinanza che entrerà in vigore a partire da lunedì 18, abbiamo inoltre stabilito che i parrucchieri e gli estetisti possano svolgere la loro attività durante un arco temporale molto ampio, ossia dalle ore 7 alle ore 24, per tutti i giorni della settimana (rendendo quindi facoltativa la chiusura di riposo settimanale). In questo modo il professionista può modulare il suo orario di lavoro in base alle prenotazioni e alle esigenze dei clienti, garantendo minori tempi di attesa e gestendo autonomamente la sua attività.
Anche la piattaforma ecologica tornerà ad essere aperta negli orari consueti, così come i cimiteri comunali.
Ad ogni esercizio commerciale che riaprirà, la nostra Amministrazione donerà una fornitura di 25 mascherine, in segno di supporto e per garantire una ripartenza in totale sicurezza.
Infatti, riteniamo opportuno sottolineare ancora una volta che ora più che mai ciascuno di noi dovrà rispettare le regole imposte dal Governo in periodo di pandemia, ossia l’uso di sistemi di protezione individuale e il distanziamento sociale di almeno un metro tra le persone: solo così infatti potremo lentamente tornare alla normalità, consapevoli che l’impegno di ciascuno di noi è utile a tutta la comunità.
Per qualsiasi informazione potete contattare la Polizia Locale al num. 0332/975151 int. 7

PERCHE’ RIPARTIRE INSIEME E’ PIU’ FACILE!
Il sindaco e l’Amministrazione Comunale

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Cocquio-Trevisago , via Milano principio di incendio presso un centro commerciale

Nota ufficiale

Oggi 26/04/20,alle ore 07:30 Cocquio-Trevisago (Va in  via Milano principio di incendio presso un centro commerciale. Per cause in fase di accertamento si è verificato un principio di incendio all’interno di un locale tecnico di un punto vendita. I vigili del fuoco del distaccamento di Laveno intervenuti con un’autopompa e un fuoristrada hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Non si sono registrati danni alla struttura.

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Coquio Trevisago: principio d’incendio al centro commerciale

Coquio Trevisago 26 Aprile 2020

L’allarme è scattatato intorno alle 7.30 di questa mattina, 26 Aprile 2020, in Via Milano in un Centro Commerciale di Coquio Trevisago. Il principio d’incendio si è sviluppato all’interno di un locale tecnico di un punto vendita dello stesso Centro Commerciale, ancora in fase di accetamento le cause dell’incendio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Laveno con un’autopompa e un fuoristrada, spegnendo le fiamme e mettendo in sicurezza l’area. Non si sono registrati danni alla struttura.

Alessio Luisetto

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Cocquio Trevisago, la vittoria di Centrella con la fotografia del territorio

COMPLETATO LO SCREENING SIEROLOGICO: COCQUIO PRONTA ALLA FASE 2 Sono giunti i referti della campagna epidemiologica gratuita effettuata nel Comune di Cocquio Trevisago dal 14 al 17 aprile 2020 su 1094 cittadini (residenti e non residenti) con mobilità lavorativa o appartenenti a categorie a rischio.

I dati verranno analizzati a scopo scientifico dai ricercatori dell’Università di Genova e CNR di Roma , confrontati con quelli ricevuti da altri comuni lombardi.

I dati sono stati forniti dalla Societa’ che si è occupata dei prelievi e dell’analisi degli stessi.

Ulteriori indagini sono in corso da parte del laboratorio per valutare l’incremento anticorpale e le patologie correlate dei soggetti nella fase attuale di contagiosita’ pandemica, oltre ad una analisi statistica e scientifica completa che verra’ consegnata nei prossimi giorni. I dati offerti dalla indagine epidemiologica offrono una “fotografia” dei possibili soggetti affetti da COVID e asintomatici nel nostro territorio, e possono fornire utili indicazioni per valutare quanto la contagiosità nel nostro paese sia stata determinata dal focolaio sviluppatosi nella struttura Residenziale Sacra Famiglia.

Per una completa analisi dei dati, aggiorniamo intanto i casi positivi nel nostro paese alla data odierna: Totale casi dichiarati da ATS: 102 Ospiti di Sacra Famiglia positivi al Covid19: 83 Dipendenti di Sacra Famiglia Covid positivi e residenti a Cocquio: 11 (su 40 dipendenti positivi) Parenti dei dipendenti di Sacra Famiglia Covid positivi e residenti a Cocquio: 3 Altri cittadini di Cocquio Trevisago Covid positivi: 5 In merito allo screening sierologico, sono stati sottoposti all’indagine 1094 soggetti, così suddivisi: – residenti a Cocquio Trevisago: 847 – non residenti a Cocquio Trevisago (ma con attività lavorativa nel nostro comune): 247 I soggetti con incremento anticorpale risultano essere, dalle valutazioni riportate dal laboratorio, 22 (ai quali vanno aggiunti i 5 concittadini di cui sopra, già dichiarati positivi e già in isolamento). Ovviamente i 22 soggetti con incremento anticorpale sono rappresentativi di 22 famiglie della nostra comunita’.

 La percentuale di sospetti positivi residenti o con attivita’ lavorativa a Cocquio Trevisago risulta quindi pari al 2,4 % del campione analizzato.

Una percentuale quindi relativamente bassa dei soggetti residenti o con attivita’ lavorativa a Cocquio Trevisago è probabilmente venuta sino ad ora in contatto con il virus (ricordiamo infatti che l’indagine eseguita non offre un “patentino di immunita” al soggetto) , e il notevole incremento dei soggetti positivi del nostro comune sino ad oggi è stato determinato dal focolaio infettivo della Struttura Residenziale per disabili “Istituto Sacra Famiglia”, ma con una minima ripercussione sulla diffusione virale nei cittadini del nostro comune .

Abbiamo comunicato telefonicamente l’esito del test ai soli soggetti positivi a cui consegneremo il referto stesso; per loro il Centro Operativo Comunale (COC) è attivo per fornire supporto informativo (secondo le regole della privacy) e i sistemi di protezione individuale, consigliando norme di autoisolamento, in attesa delle opportune azioni che ATS deciderà di compiere. I dati raccolti infatti sono a disposizione di ATS Insubria per ulteriori provvedimenti (indagini epidemiologiche, eventuale precoce trattamento o conferma diretta con tampone), per prevenire il possibile incremento di contagiosità virale e per tutte le azioni che riterrà opportune.

Confermiamo infatti l’invio dei dati in forma strettamente riservata alla piattaforma ATS, dopo comunicazione avvenuta da parte dei dirigenti sanitari preposti. Dai dati raccolti e dalla bassa percentuale di sospetti contagi nel nostro comune sino ad oggi, si evince il successo dell’operazione di “lockdown” attuato nel nostro territorio, in primis il completo rispetto delle regole di autoisolamento dei nostri concittadini effettuate nelle scorse settimane, grazie anche all’importante supporto garantito dagli operatori della Protezione Civile e dei volontari per favorire in ogni modo la protezione dei cittadini (consegna spesa e farmaci a domicilio, consegna anticipata di mascherine, ecc.).

La bassa percentuale di contagi ci porta anche a confermare la validità dell’azione preventiva di igienizzazione e sanificazione del territorio che il comune di Cocquio Trevisago ha effettuato frequentemente e precocemente: azione che in precedenza era stata definita di non sicura utilità dagli enti superiori, e che invece ora viene confermata dalle direttive ministeriali.

Ma i risultati della nostra indagine possono dare adito anche ad altri diversi spunti di riflessione, primo tra tutti il fatto che proprio perché ancora pochi soggetti sono venuti in contatto con la patologia virale, come amministratori riteniamo che vi sia la necessità che venga aumentato il supporto del sistema sanitario territoriale, per evitare il rischio che durante la fase 2 il grande numero di soggetti non ancora positivizzati possa incorrere nel contagio senza un solido apparato che permetta il trattamento domiciliare, evitando quindi le criticità del recente passato.

Non vanno dimenticate infatti le dichiarazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza: “I pazienti vanno trattati il più presto possibile sul territorio, prima che si instauri la malattia vera e propria, ossia la polmonite interstiziale bilaterale, che quasi sempre porta il paziente in rianimazione”.

Questi dati inoltre ci portano anche a riflettere su quale dovrà essere la gestione territoriale nella prossima “Fase 2”, ossia quella della “riapertura”, durante la quale il distanziamento sociale e l’uso dei sistemi di protezione saranno fondamentali per scongiurare nuovi contagi in una comunita’ dove solamente una piccola percentuale di soggetti ha dimostrato un incremento dei livelli anticorpali, indice di possibile contatto virale.

Infine, i dati verranno analizzati a scopo scientifico dai ricercatori dell’Università di Genova e CNR di Roma , confrontati con quelli ricevuti da altri comuni lombardi e paragonati con le successive e specifiche azioni di screening regionale nel nostro territorio.

La nostra azione ha avuto come fine quello di fotografare il nostro territorio in un periodo immediatamente precedente alla possibile riattivita’ della popolazione (Definita come Fase2) con una indagine epidemiologica comprendente un ampio numero di soggetti. Cio’ al fine di poter dare il nostro contributo ad una una ripartenza più sicura della nostra comunita’, nell’ottica di una proficua collaborazione con le strutture sanitarie superiori atte alla tutela della nostra popolazione.

Il Sindaco Danilo Centrella

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Cocquio Trevisago: oggi screening gratuito e volontario per mille persone

L’iniziativa parte dal Sindaco Danilo Centrella il quale ha organizzato una campagna di screening epidemiologico gratuito e volontario che riguarderà sia il personale sanitario impiegato nel comune che semplici cittadini e permetterà di raccogliere dati fondamentali per studiare la diffusione dell’epidemia da coronavirus.
Centrella sostiene che l’iniziativa è in linea con l’art. 32 della Costituzione Italiana che tutela la salute e garantisce cure gratuite agli indigenti e il Centro Operativo Comunale, costituito appositamente per affrontare l’emergenza coronavirus, ha deciso di aumentare la cura per la comunità lanciando l’iniziativa di sottoporre gratuitamente tutti coloro che lo richiederanno ad un .test sierologico di ricerca anticorpale immediata e tardiva 
“ho il dovere di tutelare in ogni modo la salute degli individui della mia comunità” sostiene il Sindaco di Cocquio dove è emerso un focolaio infettivo presso l’Istituto Sacra Famiglia e la mobilità dei lavoratori che vengono da fuori paese potrebbero aumentare il rischio di contagio per la popolazione data la impossibilità oggettiva di procedere all’isolamento precoce dei soggetti sospetti infetti ma asintomatici.
Il Sindaco Danilo Centrella sottolinea che i test di screening, anche se possiedono la certificazione CEE e la relativa autorizzazione all’utilizzo, anche se il loro uso è molto diffuso in altri paese e regioni italiane, non sono ancora avvallati da Regione Lombardia e hanno il solo scopo di studio epidemiologico, in aiuto a tutte le norme che si possono attuare per evitare il diffondersi della malattia. 
Il Comune di Cocquio ha deciso di estendere i criteri per aderire in maniera volontaria e gratuita, estendendo lo screening anche ad altre categorie:
1) cittadini di qualsiasi età residenti a Cocquio Trevisago che necessitano di mobilità per attività lavorativa
2) cittadini non residenti a Cocquio Trevisago ma che lavorano a Cocquio Trevisago
3) personale di banche, poste, supermercati e negozi e tutte le attività commerciali del comune di Cocquio Trevisago
4) parenti di sanitari
5) polizia, vigili del fuoco, carabinieri, guardia di finanza che agiscono sul territorio
6) membri di ogni forma di volontariato comunale e polizia locale
7) cittadini posti in isolamento domiciliare che non hanno eseguito il tampone (il prelievo verrà fatto a domicilio)
8) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di malattia tumorale
9) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di insufficienza renale cronica, BPCO e patologie polmonari
10) cittadini in trattamento chemioterapico
11) cittadini affetti da disabilità
12) ogni familiare delle categorie evidenziate con più di 65 anni e residente a Cocquio Trevisago
Coloro che rientrassero nelle categorie elencate potranno eseguire 
i test, gratuitamente, fissando preventivamente l’appuntamento chiamando uno dei seguenti numeri, da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00: – 0332975018 – 0332975151 interno 1 – 0332975151 interno 2
 
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Cocquio: Laura Orlandi e il suo impegno sul coronavirus.

L’impegno e la dedicazione a una causa importante deve essere riconosciuto.

Ci sono tante persone che lavorano concretamente facendo solidarietà: tante associazioni, aziende e personaggi dello spettacolo.

A Cocquio Trevisago, in occasione della campagna gratuita e volontaria di screening sierologici, e’ stata raccolta una cifra importante dai dipendenti dell’ufficio di Poste Italiane.

L’impegno e la dedizione all’iniziativa coordinata dalla direttrice dell’ufficio, Laura Orlandi, ha avuto il plauso del sindaco di Cocquio, Danilo Centrella.

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Coquio Trevisago: due decessi alla sacra famiglia

Coquio trevisago 5 Aprile 2020

La notizia è stata data dal Primo Cittadino di Coquio Trevisago, Danilo Centrella, che da giorni sta seguendo la vicenda della struttura residenziale per disabili. Lo stesso primo Cittadino, ha annuncianto che nei prossimi giorni verranno effettuati tamponi su tutti gli ospidi della Rsd, che ufficialmente oggi conta diversi positivi al tampone: tre fra i ricoverati (erano quattro, uno purtroppo è deceduto) tra qui nove Operatori sanitari della stessa struttura; 33 i soggetti sintomatici in attesa di tampone e ieri è stato eseguito l’esame su ulteriori 44 degenti non sintomatici presenti nel padiglione Rampi che condividono lo spazio con chi ha febbre e sintomi di infezione. Questa mattina, Domenica 5 Aprile 2020, si è tenuta una giunta urgente ede è stato deciso di contribuire economicamente ai fabbisognosi della struttura sanitaria. Il Sindaco, Danilo Centrella, ha fatto sapere: “fà parte della comunità ci sentiamo in obbligo di aiutare tutti i soggetti.” Da Martedì 7 Aprile, verrà realizzato lo screening su tutti gli ospiti e il personale che non è stato ancora monitorato, per effettuare un isolamento completo sulla base di informazioni certe.

 

Da tutta la redazione di Varesepress, giungano le più sentite condoglianze ai Famigliari delle persone decedute.

 

Alessio Luisetto