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Pontificale 2020 in onore di San Giorgio Martire

Pontificale 2020 in onore di San Giorgio MartireServizio di previsioni e anticipazioniAlcune attività svolte recentemente

Le Sante Messe Costantiniane periodiche Sacro Militare Ordine Costantiniano di San GiorgioReal Commissione per l’ItaliaPontificale in onore di San Giorgio MartirePatrono della Sacra Milizia Costantiniana

25 aprile 2020 Il Pontificale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in onore di San Giorgio Martire per l’anno 2020 verrà presieduto dall’’Arcivescovo Metropolita di Napoli, S.Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Crescenzio Sepe, alla presenza del Gran Maestro S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, sabato 25 aprile 2020 alle ore 11.00 nella Basilica di Santa Chiara in Napoli.

Testo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/25-04-2020-pontificale-2020-in-onore-di-san-giorgio-martire

Servizio di previsioni e anticipazioniN. 5 – 2020 – 26 febbraio 2020 ore 18:00

26.02.2020 – Celebrazioni Costantiniane per la Quaresima 2020 a ViterboLa Quaresima è uno dei momenti più significativi dell’anno liturgico poiché i “40 giorni” rappresentano il cammino che conduce alla Resurrezione del Signore, fonte e causa della nostra salvezza. Per i Cavalieri Costantiniani, che “si gloriano della croce di Gesù Cristo”, il periodo quaresimale significa un forte impegno sotto il profilo spirituale e caritativo.Ulteriori informazioni: Cav. Alessio Lamoratta – alessio.lamoratta@smsocsg.it

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/26-02-2020-celebrazioni-costantiniane-per-la-quaresima-2020-a-viterbo

26.02.2020 – Donazione di derrate alimentari di prima necessità a TorinoLa Delegazione del Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio effettuerà alle ore 19.30 di mercoledì 26 febbraio 2020 una donazione di derrate alimentari di prima necessità presso la “Mensa del Povero” in via Brugnone 3 a Torino, condotta dai volontari parrocchiani.Ulteriori informazioni: Cav. Gabriele Gregorio Sarlo – sarlo.gabrielegregorio@gmail.com

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/26-02-2020-donazione-di-derrate-alimentari-di-prima-necessit%C3%A0-a-torino

15.03.2020 – Santa Messa e Cerimonia di Benedizione dei mantelli dei nuovi Cavalieri a TorinoDomenica 15 marzo 2020 nella splendida cornice della seicentesca Cappella dei Mercanti a Torino si celebrerà la Santa Messa Costantiniana, con Cerimonia di Benedizione dei mantelli di 20 nuovi Cavalieri del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio della Delegazione del Piemonte e Valle d’Aosta.

Ulteriori informazioni: Cav. Gabriele Gregorio Sarlo – sarlo.gabrielegregorio@gmail.comTesto integrale e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/15-03-2020-santa-messa-e-cerimonia-di-benedizione-dei-mantelli-dei-nuovi-cavalieri-a-torino

28.03.2020 – Ritiro Spirituale della Delegazione della Lombardia nel Duomo Vecchio di BresciaCon l’approssimarsi della Santa Pasqua la Delegazione della Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano organizza il consueto ritiro spirituale che quest’anno si terrà sabato 28 marzo nel Duomo Vecchio di Brescia in Piazza Paolo VI,Ulteriori informazioni: Cav. Luca Di Francesco – luca.difrancesco@smoclombardia.net

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/28-03-2020-ritiro-spirituale-della-delegazione-della-lombardia-nel-duomo-vecchio-di-brescia Alcune attività svolte recentemente

23.02.2020 – Santa Messa Costantiniana e Cerimonia di consegna di Medaglia di Benemerenza “Militantis Ecclesiae”La scorsa domenica 23 febbraio 2020, nella suggestiva cornice barocca della Pontificia Basilica Collegiata di Catania dedicata a Santa Maria dell’Elemosina, è stata solennemente celebrata dal Cappellano Capo della Delegazione della Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Mons. Carmelo Salvatore Asero, Prevosto della Pontificia Basilica Collegiata e Vicario Giudiziale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catania, la Santa Messa mensile della Delegazione.Il Delegato, dopo aver rivolto a tutti i partecipanti i saluti e i ringraziamenti per l’organizzazione della Cerimonia, sia suoi personali sia da parte di S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sia da parte di S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Balì Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, Presidente della Real Commissione per l’Italia, ha proceduto alla consegna del diploma della Medaglia di Benemerenza “Militantis Ecclesiae” dell’Ordine Costantiniano alla Signora Ignazia Concetta Piazza, residente a Barrafranca in provincia di Enna, concessale da S.A.R. il Gran Maestro “per aver donato in vita un rene al fratello che ne necessitava quoad vitam”.

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/23-02-2020-santa-messa-costantiniana-e-cerimonia-di-consegna-di-medaglia-di-benemerenza-militanti

15.02.2020 – Festività della Madonna del Conforto ad ArezzoIn occasione della festività della Madonna del Conforto – tra le più solenni ed importanti ricorrenze della Chiesa aretina, cortonese e biturgense -, i Cavalieri della Delegazione della Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati dal Pro Delegato, Cav. Massimo Planera, hanno partecipato alla Novena di preparazione spirituale, alla Santa Messa Pontificale presieduta da S. Em. Rev.ma il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ed alla Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo S.E.R. Mons. Riccardo Fontana.

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/15-02-2020-festivit%C3%A0-della-madonna-del-conforto-ad-arezzo

11.02.2020 – XXIII Giornata Mondiale del Malato ad ArezzoSu invito della pastorale sanitaria diocesana, i Cavalieri del Coordinamento per la Toscana orientale della Delegazione della Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati nella circostanza dal Delegato, Cav. Gran Croce di Merito Carlo Testi, martedì 11 febbraio 2020, in occasione della “XXVIII Giornata mondiale del malato”, hanno prestato la loro assistenza per la sistemazione “logistica” all’interno della Cattedrale dei circa 280 ammalati ed anziani, giunti da tutta la Diocesi di Arezzo-Cortona e Sansepolcro per partecipare alla Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo, S. E. Mons. Riccardo Fontana.

Testo integrale e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/11-02-2020-xxiii-giornata-mondiale-del-malato-ad-arezzo

07.02.2020 – A sostegno della Croce Rossa della Mongolia: presentazione del libro di Flavio SerafiniProsegue l’impegno dei Cavalieri della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio a sostegno della Croce Rossa della Mongolia. Lo scorso 7 febbraio, nella splendida cornice della “Sala dei dodici” del Palazzo dei Cavalieri di Pisa, il Cav. Marco Gramigni, Coordinatore per la Toscana nord-occidentale, ha presentato il saggio “Eugenio Ghersi – Un Medico di Marina sulle vie del mondo”, scritto dal Comandante Flavio Serafini (edito dalla “CLD Libri”).

Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/07-02-2020-a-sostegno-della-croce-rossa-della-mongolia-presentazione-del-libro-di-flavio-serafini

01.02.2020 – Un donativo di capi di abbigliamento ad EmpoliSi è svolta alle ore 16.00 di sabato 1° febbraio 2020, presso la nuova sede della Croce Rossa Italiana-Comitato di Empoli in via Arnolfo di Cambio ad Empoli, la donazione a cura del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – rappresentati nell’occasione dal Coordinatore per la città di Pisa, il Cav. Damiano Landi -, di molti capi di abbigliamento sequestrati (in quanto oggetto di contraffazione) dalla Guardia di Finanza-Compagnia di Pisa, durante le attività di repressione del commercio illecito.Testo completo e foto: https://www.ordinecostantinianoitalia.org/post/01-02-2020-un-donativo-di-capi-di-abbigliamento-ad-empoli Le Sante Messe Costantiniane periodiche

Il prospetto con le informazioni circa le Sante Messe celebrate periodicamente nelle Delegazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (in aggiornamento): clicca qui

“Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore” (Gal 6,14).

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TEATRO FOTOGRAFICO BLINK CIRCUS

TEATRO FOTOGRAFICO BLINK CIRCUS
E’ un’installazione d’arte/teatro viaggiante UNICA AL MONDO!

il circo fotografico unico nel suo genere con 400 repliche all’attivo!
Uno spettacolo itinerante in stile vittoriano…in un piccolo chapiteau di 35 Mq (7mtx5mt) .

BLINK CIRCUS TEATRO FOTOGRAFICO TOUR 2020

All’ingresso , una breve introduzione e spiegazione ai visitatori (15 alla volta)con consegna delle lenti d’ingrandimento che verranno usate per osservare oltre 100 immagini in miniatura con effetto 3D , all’interno un palco che accoglie 9 installazioni/libro in stile circense tutte contenenti fotografie in stile surrealista in miniatura..e 8 gigantografie dei personaggi narrati; tutto realizzato dall’artista Lorenzo Mastroianni (fotografie scenografie e costumi).

Lo spettatore verra’ avvolto in questo percorso onirico da un audio-racconto musiche luci e suoni sincronizzati che accompagneranno il tragitto alla scoperta di questo mondo per 30 minuti di tempo.

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02.02.2020 data palindroma

Cos’è una parola palindroma ? Quella che si legge allo stesso modo sia da destra che da sinistra.

Prima di questa, l’ultima data palindroma è stata l’ 11.11.1111 nel pieno Medioevo e la prossima sarà il 12.12.2121.

Fra 72 anni avremo una data palindroma bisestile il 29.02.2092.

Per pura cronaca indico, qui di seguito, alcuni nomi palindromi : Ada, Anna, Adda, Otto, Emme, Oro, Sos ecc.

Divertitevi a trovarne altri.

Franco Simonetti

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Sconfitti senza l’onore delle armi

Sconfitti senza l’onore delle armi

  • IndustriaChi la fa, l’aspetti! Herr Eternit alias Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero proprietario della Eternit, condannato a 18 anni di carcere per disastro colposo dalla C.A. di Torino e in attesa dell’esito del ricorso per Cassazione, insulta l’Italia: “Un Paese fallito, io vi odio“.
  • ReligioneScherza coi fanti, ma lascia stare i santi! In chiesa adesso si canta “Bella Ciao” invece dell’Ave Maria.
  • EconomiaL’erba del vicino è sempre più verde! Le arance siciliane rimangono invendute perché più care a causa dei maggiori controlli di qualità e costi di produzione di quelle importate dal Nord Africa e dalla Spagna.
  • ExportLo sceicco del lapideo! Il marmo di Carrara è ora nelle mani degli arabi: la holding dei Bin Laden controlla il 50% della Marmi Carrara; l´export è nelle mani dei cinesi.
  • Politica“Sic transit gloria mundi”! Da vincente a zavorra. E la Casaleggio cestina Di Maio.
  • ModaPassaggio di proprietà! Cavalli è passata agli arabi, Versace agli USA, Crizia alla Cina, Valentino al Katar, Bulgari, Fendi e Gucci alla Francia.
  • ArteGli asini litigano e i barili si sfasciano! Il Castello di Sammezzano (a solo titolo esemplificativo), un gioiello del nostro Paese, sta cadendo a pezzi per una lite tra i vari acquirenti. Cinesi, Arabi e Inglesi si sfidano a colpi di carta bollata.BusinessFuori gioco! Tra gas e inetta politica estera l’Italia sempre più fuori dalla Libia.
  • SpettacoloE il popolo paga! I cachet di Sanremo: il buon Benigni, per una sola serata, avrebbe chiesto 300mila euro. E Amadeus? Come anticipato da Laura Rio su il Giornale, il conduttore si intascherà la modica cifra di 500mila euro.
  • IdentitàChi siamo! Niente bandiere in Parlamento. È una notizia che è passata quasi in silenzio: l’Unione Europea ha vietato le bandiere nazionali dentro l’aula del Parlamento Europeo. Questa norma fa parte del piano di distruzione preordinata di ogni identità nazionale. Ci vogliono sterilizzati, “qualunquizzati” e omologati alla mondializzazione capitalistica di cui l’Unione Europea è esecrabile espressione.Queste sono le notizie degli ultimissimi giorni.Orbene, lo svizzero – proprietario di Eternit – ci definisce falliti. Magari non avrà tutti i torti, ma certamente non gli compete ergersi a giudice della saccheggiata Italia, dal momento che a essere “sub iudice” in questo momento è lui e non l’Italia, sul cui territorio, alla faccia dei tumori polmonari, si è fatto una fortuna vendendo le famigerate piastre ondulate di amianto.Ma, detto tra noi, siamo davvero falliti? Ad un attento esame sembrerebbe di sì o quasi sotto diversi aspetti: nei valori, nelle tradizioni, nella politica, nell’arte, nell’economia, nella religione e nell’identità.Cosa resta, infatti, dell’Italia d´altri tempi, quando eravamo la quarta, si ripete quarta, potenza economica mondiale?All’alba degli anni Novanta eravamo più ricchi sia degli inglesi che dei francesi. I salari, è vero, non erano granché, ma il boom economico permetteva ad una grande parte della popolazione di avere un lavoro decoroso e una casa propria e se l’auto non era alla portata di tutti, Vespa e Lambretta offrivano locomozione e felicità.

In sostanza eravamo più avanti ed emancipati dei vicini d’Oltralpe e di altri popoli europei. Non avevamo, come non abbiamo tuttora, materie prime, ma il manifatturiero italiano, contando su una popolazione di circa 50 milioni di abitanti, era all’apice della scala mondiale. Leggi e regolamenti europei oggi castigano la nostra industria e, parlando con i numeri alla mano, il fatturato interno della stessa oggi ha perso il 15,9% rispetto al 2008.Beh, allora quale arcano segreto si nascondeva in quell’Italia?Nessun segreto! “La democrazia – insegna l’intellettuale Giovanni Sartori – è sempre una “ideocrazia” (cioè, costruita sulle idee, dove le idee contano e si confrontano) e la sua qualità così come la sua sopravvivenza dipendono delle teste che dovrebbero pensarla e capirla”.

E qui cominciano i problemi: negli anni Novanta le forze politiche al governo si trovavano in una fase di maturità democratica, oggi esse, per la loro composizione (acefale), sono purtroppo ritornate all’infantilismo e al dilettantismo politico.Non è facile ritornare alle buone pratiche del parlamentarismo e rendere operante una democrazia parlamentare se non ci sono parlamentari consapevoli del loro ruolo e delle loro funzioni: molti neofiti non hanno neanche l´idea di cosa si vada a fare e di come ci si comporti in Parlamento. L´ideologia non basta, ci vogliono i necessari ingredienti: onestà, cultura e preparazione. Si tratta di amministrare la “res publica” e non la “res privata”.Le alchimie di alcuni politologi, a tal proposito, suggeriscono la necessità di una forte operazione pedagogica, ma perché arrivare a tanto? Rimane pur sempre una via d’uscita: basta eleggere chi è già capace e merita di rappresentarci per le caratteristiche personali e per il programma di governo.Per Gramsci una classe diventa dirigente quando sa indicare la soluzione concreta dei problemi e una diversa visione del mondo già prima di conquistare il potere. Ed è esattamente su questo punto che, allo stato attuale, la sinistra sta perdendo lo scontro politico con la destra!A guidare il Paese negli “anni dorati” dell´economia c’era gente con gli attributi: un tale Andreotti e un certo Craxi, personaggi non proprio “senza peccati” (e così si taglia ogni polemica con chi vorrebbe soltanto esecrarli), ma indiscutibilmente gli ultimi veri leader e statisti italiani di grande valore. Ed è questo l’aspetto che interessa per la nostra disamina.Il tandem Craxi-Andreotti consentì all’Italia, in tempi difficili, di riacquistare prestigio e reputazione in campo internazionale, attraverso una politica estera completamente autonoma e non imposta dall’esterno.“Non si sta in Europa se non si risolvono i problemi nazionali”. È uno dei punti fermi di quel magico tandem Craxi-Andreotti.

È la prima di molte altre condizioni che lascia un chiaro segno ai burocrati di Bruxelles: il pensiero unico non avrà il sopravvento sul pensiero identitario!Durante il governo Craxi, l’economia italiana è riuscita a riprendersi dai danni causati dalla seconda crisi petrolifera (1979) con dinamiche molto simili a quella del 1973 -1974: una forte impennata del prezzo del petrolio dovuto a un evento politico nello scacchiere asiatico (in quest’occasione si trattò della presa del potere da parte di Khomeini in Iran e della successiva guerra con l’Iraq di Saddam Hussein).Il governo Craxi è stato inoltre caratterizzato da importanti risultati economici: calo dell’inflazione e crescita del PIL italiano, che nel 1987 supera il PIL inglese, facendo così dell’Italia la quinta economia più forte del mondo, dopo Stati Uniti, Giappone, Germania e Francia.Andreotti, dal canto suo, supportato da una diplomazia preparata ed efficiente, sapeva trattare sapientemente e senza lasciare nulla al caso le questioni internazionali. In realtà, Craxi era pienamente sciente di essersi affiancato ad “uno degli uomini politici più brillanti e più durevoli nel tempo” dello scenario italiano e col maggior numero di incarichi governativi nella storia della repubblica.

V´è di più, oltre che dalla cultura diplomatica, Andreotti era sorretto da una comprovata esperienza e da ottime relazioni internazionali che garantivano all’Italia una rispettabile presenza in politica estera.Purtroppo la tribunalizzazione della politica e le inchieste giornalistiche che avvennero dal 1992 al 1994 produssero come risultato il collasso del sistema politico già in vigore da un cinquantennio, in seguito etichettato come “prima repubblica”.Il giustizialismo ha sovvertito e profanato il corso della storia italiana riformulandolo ed ha per giunta fatto apparire tutta la classe politica in auge come un’associazione delinquenziale, da condannare, punire ed eliminare.Oggi il Paese si è ridotto ad una canna al vento nell’immensa giungla internazionale. Questo è avvenuto perché a una classe dirigente matura ed esperta, ma coventrizzata dai magistrati e dagli untorelli di turno ne sono succedute altre formate nella cultura imposta dal mondo giustizialista e dal grigio pensiero unico che sta uccidendo la nostra civiltà.Adesso più che mai, a 20 anni esatti dalla morte dell’ex leader del Partito Socialista Bettino Craxi, si sente il bisogno di discutere e di indagare su chi abbia veramente architettato il primo colpo di Stato in stile postmoderno, conclusosi con il noto maxiprocesso denominato “Mani Pulite”.

Avversari politici, gruppi economici?Non trascurabile, tra le varie ipotesi, una pista e cioè la manina complice degli USA, il cui servizio segreto soffiava alle Procure che Craxi era corrotto e Andreotti mafioso. E anche se l’informazione sapeva di vendetta ebbe un certo peso nell’ambito giudiziario. I fatti di Sigonella, in realtà, non andarono mai giù all’Amministrazione americana, abituata a imporre la propria volontà ai governi amici e non solo.Inoltre, Andreotti e Craxi – tra tutti i leader europei – sono stati coloro che di più hanno simpatizzato con i palestinesi.

Si ricorda all’uopo la vicenda dei miliardi di All Iberian, che furono fuorviati da Craxi all’Olp. E quest´ atto “sgarbato” i capoccioni di Langley non lo hanno mai scordato!Infine, come se quanto sopra non bastasse, gli organi di stampa di proprietà di determinati gruppi economici fecero la loro parte supportando a tutto vapore la “purga” giudiziaria.Concludendo, la serie di notizie in epigrafe riportata è l’eredità di quel “giustizialismo”: un’Italia tecnicamente fallita, senza un governo stabile e senza leader politici capaci di governare resistendo a forze e pressioni esterne. In altre parole, un Paese svenduto, saccheggiato e ridotto a sorvegliato speciale di quell´Europa di cui, colmo dei colmi, è stato cofondatore.Un Paese, diremmo, non soltanto sconfitto, ma ahinoi, senza neppure l’onore delle armi!

G.& G. Arnò

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Cucciolo di foca monaca “salentina”. Arriva il comunicato dell’ISPRA: “Iniziate le analisi dei patologi veterinari sul cucciolo di foca monaca”

Un evento così spettacolare, ma finito con la notizia più triste. Ecco perché tutti, ambientalisti e non, vogliamo conoscere le ragioni della morte del cucciolo di foca monaca “salentina”. La risposta, rileva , Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non potrà non arrivare dalla scienza e dai riscontri che si avranno perché si spera che non si ripeteranno più epiloghi così drammatici, se si avrà la possibilità, come ci si augura, di poter ritenere ritornato nella nostra fauna, un animale che pensavamo tutti completamente sparito. Proprio per tali ragioni siamo interessati a conoscere gli esiti delle indagini scientifiche che l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) ha avviato come dichiarato nel comunicato che pubblichiamo integralmente di seguito.”Già ieri sera, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) di Foggia, sono iniziate le analisi necroscopiche sull’esemplare di Foca monaca (Monachus monachus) ritrovato nel brindisino e morto il 28 gennaio scorsa. Le indagini sono state effettuate dai patologi veterinari dello stesso Istituto, del CREDIMA (Centro di Referenza Nazionale per la Diagnostica dei Mammiferi Marini), del CERT (Cetacean stranding emergency response team) dell’Università di Padova e dell’IZS di Teramo, insieme al personale specializzato dell’ISPRA e della Stazione Zoologica Anton Dohrn che era intervenuto il giorno precedente.L’esame, effettuato applicando protocolli internazionali, ha evidenziato un generale stato di debilitazione dell’animale, con compromissione del sistema immunitario, unito ad un quadro infiammatorio delle vie respiratorie. Presente anche un’importante parassitosi intestinale. Sono stati prelevati e conservati tessuti utili ad identificare l’esatta causa della morte. Gli esami, che prevedono complesse analisi di laboratorio, si concluderanno nei prossimi due mesi. Lo scheletro e la pelliccia sono conservati temporaneamente presso l’IZS di Foggia.”

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Lauree online: fare la scelta giusta

Lauree online: fare la scelta giusta

Tra le novità che il web ha portato nella nostra era ci sono, sicuramente, le università telematiche. “Telematico” è un termine che indica la possibilità di studiare in qualsiasi luogo ci si trovi tramite l’utilizzo di una rete internet, un computer o un dispositivo mobile e piattaforme dedicate agli studenti.

In Italia questa nuova tipologia di università si è diffusa negli ultimi anni e sempre più studenti, infatti, decidono di iscriversi ad atenei online, comodi per i fuorisede che non vogliono spostarsi dalla propria città o per chi ha già un lavoro e cerca un modo efficiente per conciliare studio e attività lavorativa. Effettivamente, i corsi di laurea di questi atenei digitali si distinguono dalle università tradizionali perché permettono un accesso alle lezioni ompletamente libero dal punto di vista dello spazio e del tempo.

Le università telematiche online sono degli istituti di alta formazione che rilasciano titoli validi a tutti gli effetti di legge ed equivalenti ai titoli rilasciati dalle università tradizionali. Nel nostro Paese sono 11 le università telematiche riconosciute dal MIUR tra cui spicca l’Università Niccolò Cusano, una delle prime per data di fondazione e delle più frequentate.

Come gli atenei tradizionali, anche quelli online offrono una vasta scelta di facoltà, da Economia, Scienze della Formazione, Giurisprudenza, Ingegneria, Psicologia, Scienze politiche, Lettere, Scienze della Comunicazione o Beni Culturali. Ma come scegliere l’università telematica giusta?

I vantaggi delle università telematiche

Indubbiamente ci sono dei vantaggi nel frequentare a distanza o nello studiare presso un’università online:

  • Le iscrizioni sono aperte più o meno tutto l’anno o ad ogni trimestre.
  • Le lezioni restano disponibili sulla piattaforma online, ci si può collegare in qualunque momento (tutti i giorni della settimana, 24 su 24 ore) e con diversi dispositivi (telefono, tablet o pc).
  • Le dispense, gli appunti e tutti i materiali sono sempre disponibili online così da poterli consultare in ogni momento e utilizzarli per studiare.
  • Durante la fase di apprendimento a distanza, si è affiancati da un tutor che è a disposizione dello studente per qualsiasi esigenza.

L’importanza delle sedi sul territorio

Un elemento fondamentale da ricordare, e che certifica la qualità della preparazione ottenuta tramite i corsi online, è il fatto che tutti gli esami debbano essere sostenuti in sedi fisiche, dinanzi ad un docente. Quando ci accingiamo a scegliere tra una delle università telematica riconosciute dal MIUR, diventa importante quindi individuarne una che possegga delle sedi vicino alla propria abitazione, altrimenti sarà necessario spostarsi per ogni esame,  annullando uno dei principali vantaggi delle telematiche.

La varietà dei corsi di laurea fruibili online

Un altro aspetto determinante per la scelta dell’università online è l’offerta formativa di cui questa dispone, ovvero quanti e quali tipi di corsi di laurea e post-laurea sono disponibili. Un’offerta formativa più vasta risulta, di sicuro, un grosso punto a favore di un ateneo perché, in questo modo, riesce a rispondere a numerose esigenze di studio dei diversi iscritti, in base al settore disciplinare, ma anche alla tipologia di corso o curriculum.

Quanto costa un’università telematica?

Anche la parte economica dell’iscrizione a un ateneo online non va sottovalutato: le rette vanno da poco più di 1000 € fino a circa 4000 € all’anno, importi non proporzionati al reddito come nelle università pubbliche. Da tenere d’occhio invece le Borse di Studio, spesso erogate dagli atenei privati telematici (come ad esempio i “Click Days Unicusano”), che consentono agli studenti meritevoli di laurearsi senza sostenere alcun costo. Per via della particolare efficienza nell’erogazione dei corsi, le telematiche vantano comunque in generale dei prezzi più bassi rispetto alle private “tradizionali”.

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Rimandato l’incontro a Germignaga previsto per questa sera sul tema “Funivia di Monteviasco”

Rimandato l’incontro a Germignaga previsto per questa sera sul tema “Funivia di Monteviasco”. Ecco
le motivazioni dell’organizzatore Gianfranco Cipriano
Prendo atto e desidero rispondere punto su punto alla Sindaca Nora Sahnane sottolineando che, oltre a non avere nulla di personale nei suoi confronti, la mia pressione è diretta affinché si abbia una rapida risoluzione del problema senza assistere nuovamente ad inspiegabili cambi di direzione che, inevitabilmente hanno finora determinato, dopo lungo tempo, un nulla di fatto.

Il pezzo firmato da Nora comincia con l’affermare che Regione ha appena
stanziato 270.000 euro. Quindi per oltre un anno abbiamo scherzato? Cioè
stiamo dicendo che i soldi messi a disposizione fino a ieri dalla Regione non
erano abbastanza? No, perché non ho mai sentito nessun reclamo in merito.
Anzi! Questa domanda ha scaturito il mio bisogno di chiarezza.
Il 6 Gennaio 2019 la consigliera provinciale ai Trasporti, Paola Reguzzoni,
annunciava che la riapertura della funivia sarebbe avvenuta dopo poche
settimane. Dichiarazione che sembrava voler silenziare il rumore dell’elicottero
che lo stesso giorno si alzava verso monte in aiuto del borgo grazie alle
donazioni di privati cittadini, facendo sfigurare i poteri forti.
Dopodiché, un plauso ad enti, istituzioni ed alle persone che, come dice
Sahnane, da sempre si danno da fare per ottenere risultati, ma dopo tanto la
situazione è al palo! Anzi ancora più indietro. Chi c’è al timone? Il comune
forse ha qualche responsabilità? Non per altro ma avere tutti dalla propria
parte e non muovere un passo è un aggravante e non una consolazione.
Prendo atto della promessa di istituire un incontro pubblico nella prima metà di marzo e mi compiaccio per aver raggiunto l’obbiettivo di aver ottenuto finalmente il primo incontro ufficiale dato che la storia che “non è il momento di spiegare” ai concittadini non basta più.






Credo che di novità c’è ne siano in abbondanza ma anche risposte da dare a molte domande, soprattutto dopo oltre un anno di dichiarazioni e
contraddizioni capaci di fare impallidire anche la politica. Altro che
strumentalizzazione!
In merito alle accuse di maltrattare la vicenda nata da una tragedia,
strumentalizzarla al fine di ottenere ribalta, visibilità, interesse personale,
rispondo che questa vicenda pare mal-trattata nel vero senso del termine da chi se ne sta occupando senza aver avuto risultati fino ad oggi e non fa onore chiedere silenzio mischiando una tragedia con l’incapacità (o peggio) nel gestire determinate criticità nei fatti.
Invece che attaccare a caso e tergiversare basterebbe la verità, proprio perché questo non è un gioco e bisogna metterci la faccia. Bisogna restituire i soldi delle tasse a chi non ha potuto usufruire delle case e spiegare:

  1. Perché non è stato firmato il primo accordo con TPL e AVT annunciato a febbraio?
  2. Per quale motivo Regione ha dato i soldi direttamente al comune mentre inizialmente pareva dovesse gestire direttamente i fondi?
  3. Perché il bando per l’assegnazione della funivia lanciato dal comune di Curiglia con Monteviasco ha necessitato di ben due rilevanti correzioni
    prima di essere riproposto? E quali?
  4. Per quale motivo lo stesso non prevedeva un indennizzo per la prima
    fase, cioè da quando il contraente firmava al giorno del collaudo,
    lasciando quindi scoperto una imprevedibile lasso di tempo, nel quale il contraente doveva sopportare a pieno i costi senza alcuna contropartita mentre avrebbe dovuto occuparsi di tutto l’iter tecnico e burocratico per l’ottenimento del nullaosta alla ripresa delle attività?
  5. Perché l’amministrazione era soddisfatta con lo stanziamento di circa
    140.000 euro ad Aprile 2019 ed ora ne occorrono 270.000?
  6. Che si vuole fare con la teleferica per il trasporto delle merci, dato che
    sulla funivia non si potranno trasportare per legge altro che persone?
  7. Quale nuovo iter il comune intende avviare per arrivare alla soluzione?
  8. Chi gestirà i rapporti con USTIF?
  9. Qual’è la nuova modalità di gestione prevista?
    Non vorrei che il piano sia che ancora una volta non c’è un piano e si
    navighi a vista.
    Questo, Sindaca, ai concittadini bisogna spiegarlo! Altro che dichiarazioni non appena ci sono novità. Come sa, io conosco le risposte a queste domande ma accetto la proposta di attendere marzo in modo che siate voi amministratori a fornirle ufficialmente.
    Chi legge deve sapere che il sottoscritto, pur non avendo un ruolo istituzionale, ha seguito con impegno e costanza la vicenda assistendo a continui inspiegabili episodi che hanno all’ultimo momento impedito la svolta in più di un’occasione che avrebbe consentito la partenza dell’iter di riavvio dell’impianto.
    Quindi mi scuso con chi mi ha invitato a creare la serata prevista per stasera e chi si aspettava delle risposte. Attenderemo marzo, fiduciosi.
    Gianfranco Cipriano
    Luino 5 Stelle

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Lettera al mondo – I poeti scrivono ai potenti della Terra

Lettera al mondo – I poeti scrivono ai potenti della Terra

I poeti scrivono un messaggio ai potenti della Terra: restituite un futuro al nostro pianeta e una speranza alle generazioni che verranno dopo di noi. Non si può accettare che l’indifferenza e l’ignavia da parte dei potenti, dei leader delle nazioni conducano la civiltà e l’ambiente al disastro.

Non si può accettare che la loro ipocrisia e la loro paura siano causa di sofferenza e morte per un numero enorme di profughi. Non si può accettare che ai progressi della scienza e della tecnologia non corrisponda un’evoluzione morale e siamo ancora circondati da razzismo, antisemitismo, omofobia, xenofobia e altre forme di intolleranza. Non si può accettare che le future generazioni e le specie viventi diverse dall’uomo non abbiano diritti fondamentali. Con queste premesse alcuni poeti di diversi continenti, tutti impegnati a difesa dei diritti umani e dell’ambiente, hanno scritto la presente “Lettera al mondo” in cui chiedono con i loro versi ai governi, alle istituzioni internazionali, a coloro che gestiscono il destino del pianeta di abbandonare egoismo, avidità e indifferenza e di iniziare a lavorare, con responsabilità e dignità, per restituire un futuro al nostro pianeta e una speranza a coloro che verranno dopo di noi.

Lettera al mondo

Caro mondo, perdonaci
il sangue, il veleno e le lacrime
che abbiamo sparso su di te,
perdonaci il potere
che accordiamo ai tuoi carnefici.

Quando percorriamo le tue strade
vediamo l’ingiustizia
rivestire i muri delle nostre case.

La povertà è scritta
coraggiosamente sui libri;
siamo seduti, soli e desolati.

Potremo mai guarire le tue ferite,
le ferite della gente?

Dicci che non vivremo senza amore.
C’è gente che uccide e altra che muore,
una tendenza al riarmo nucleare
e
e ovunque rifugiati, come mai prima d’ora.

Ricorda e ricordaci che non sei nostro,
ma di altri che verranno.

E di altri ancora che verranno.

Sei così pieno di povertà e disgrazia!

E chi impoverisce e distrugge,
si fermerà mai?

Perdonaci le pietre e i lacci,
i morsi e le piaghe,
il buio e il grido dell’anima.

Oltre il confine 
l’unica domanda,
“Chi sei?”,
presume una sola risposta:
“Sono un uomo,
sono una donna”.

Ma il bimbo nato sul confine
a quale mondo appartiene,
da quale tribù sarà cresciuto?

I popoli hanno forme confuse,
le loro speranze hanno un respiro difficile.

Ai piedi del secolo rimangono
fiumi asciutti e spoglie macilente.

Un continuo dibattere e distillare
la pellicola della storia più conforme.

Perdonaci l’amore che abbiamo sepolto
l’odio che abbiamo scavato dall’abisso,
la nostra fame avida di luce.

Non abbiamo ancora le risposte che cerchiamo,
ma siamo qui da tanto tempo
e possiamo ancora diventare persone migliori,
capaci di gentilezza e rispetto.

Perdonaci la bontà che abbiamo allontanato,
gli altari su cui abbiamo sacrificato la memoria,
le buone parole che abbiamo tradite.

Se perdessimo il pensiero dimenticheremmo
tutti gli errori del passato, perderemmo il suono
delle parole e il loro mistero.

Perdonaci i confini che abbiamo superato
e che erano al di là della giustizia,
i nostri occhi, la loro indifferenza
che anticipa l’orrore.

Perdonaci se il tempo ha paura di noi
e se della sua linfa, dei suoi fiori
non abbiamo mai avuto pietà.

Ci chiedi di conservarti
così che tu possa preservarci.

Raggi di sole penetrano tra le fronde,
ma l’angoscia raggiunge le radici
e frecce d’acqua ti trafiggono il cuore.

Se perdessimo l’amore per la vita
saremmo freddi come il ghiaccio
e aridi come il deserto.

Perdonaci se i nostri figli nascono buoni
come angeli e sempre troppo presto
li iniziamo all’odio.

Perdonaci se siamo parte del tuo cuore,
respiriamo il tuo respiro,
ci nutriamo della tua polpa viva
eppure ti siamo nemici.

Attendiamo un salvatore
che fermi l’ascia indifferente
al vero splendore della natura.

Gli alberi scrivono
a coscienze inflessibili.

Perdonaci le guerre,
le stragi di innocenti,
le mura che innalziamo
davanti al dolore,
perdonaci gli inceneriti,
gli sfiniti, gli smembrati,
i soffocati, i dissanguati,
gli annegati e gli abbandonati.

Saremo grati a chi cambierà le cose
e aprirà i nostri occhi.

Non ci manca niente,
tranne un Amore che ci unisca.

Perdonaci di essere morte e menzogna,
caro amico tradito;
ma perdonaci solo se ci fermiamo in tempo.

Se non lo facciamo, lasciaci
alla nostra agonia,
come una ferita infetta
che guarirà da sola.

Roberto Malini, Isoke Aikpitanyi, Dario Picciau, Glenys Robinson, Alatishe Kolawole, Antonella Rizzo, Steed Gamero, Skylar, Daniela Malini

***

A group of poets have written a message to the powerful of the Earth: give our planet back a future and hope to the generations to come. We will continue to ask institutions all over the world to start a path of civilization that takes into account the rights of the environment, all peoples and future generations; we will no longer accept silence or empty words as answers.
We need leaders who listen to the voice of scientists, defenders of human rights and the voice of those who will come and who will judge our responsibilities regarding resources, biological wealth and social justice on our beautiful planet.
We cannot allow the indifference and apathy of those in power, the leaders of nations, to lead civilisation and the environment towards disaster.
We cannot allow their hypocrisy and fear to be the cause of suffering and death for a great number of refugees. We cannot allow the progress of science and technology not to go hand in hand with a moral evolution, and find we are still surrounded by racism, anti-Semitism, homophobia, xenophobia and other forms of intolerance.
We cannot allow future generations and living species other than man to be deprived of fundamental rights. Based on these premises, a number of poets from different continents, all committed to defending human rights and the environment, have written this “Letter to the World”, appealing through their verses to governments, international institutions and those in charge of the destiny of the planet to let go of all selfishness, greed and indifference and to begin working, with responsibility and dignity, towards restoring a future to our planet and hope for those who come after us.

A Letter to the World

Dear World, forgive us
the blood, poison and tears
we have spilled on you,
forgive us the power
we hand to your destroyers.

When we walk your streets
we see injustice
cover the walls of our homes.

Poverty is written
courageously in books;
we sit, alone and desolate.

Can we ever heal your wounds,
the people’s wounds?

Tell us we will not live without love.

There are people who kill, and others who die,
a trend towards nuclear rearmament
and everywhere refugees, like never before.

Remember and remind us you do not belong to us,
but to others who will come.

And others who will come after them.

You’re so full of poverty and misfortune!

Will those who impoverish and destroy
ever stop?

Forgive us the stones and shackles,
the bites and wounds,
the darkness and the screams from the soul.

Over the border, the only question,
“Who are you?”
expects a single answer:
“I am a man,
I am a woman.”

And the child born on the border,
which world does he belong to,
which tribe has raised him?

People take on blurred forms,
their hope has laboured breath.

At the end of the century
only dried up rivers and wasted ruins remain.

A continuous debate and synthesis
of the most conforming film of history.

Forgive us the love we buried,
the hatred we dug up from the abyss,
our hunger, greedy for light.

We still don’t have the answers we seek,
despite being here for some time
and we can still become better people,
capable of kindness and respect.

Forgive us the goodness we pushed away,
the altars upon which we sacrificed our memory,
the fine words we betrayed.

If we lost all thought, we would forget
all the errors of the past, we would lose the sound
of words and their mystery.

Forgive us the boundaries we crossed,
on the other side of justice,
our eyes, their indifference
that anticipates the horror.

Forgive us if time fears us
and we had no mercy
for its lymph, and flowers.

You ask us to save you,
so you can protect us.

Sunbeams filter through the branches,
but anguish reaches down to the roots
and arrows of water pierce the heart.

If we were to lose our love of life
we’d become as cold as ice
and as arid as the desert.

Forgive us if our children are born as
kind as angels, but too soon
we teach them to hate.

Forgive us if we are part of your heart,
if we breathe your breath,
feed off your living pulp,
and yet we are your enemies.

We await a saviour
who will stop the axe that is indifferent
to the true splendour of Nature.

The trees write
to unbending consciences.

Forgive us the wars,
the slaughters of the innocent,
the walls we erect
before their pain,
forgive us the incinerated,
the exhausted, the dismembered,
the suffocated, the murdered,
the drowned and the abandoned.

We will be grateful to those who change things
and open our eyes.

We’re short of nothing,
except a Love that unites us.

Forgive us for being death and lies,
our dear forsaken friend;
but forgive us only if we stop in time.

And if we don’t, leave us
to our death throes,
like an infected wound
that will heal itself.

Roberto Malini, Isoke Aikpitanyi, Alatishe Kolawole, Antonella Rizzo, Dario Picciau, Glenys Robinson, Steed Gamero, Skylar, Daniela Malini

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Incidente, donna muore in condominio per arresto cardiaco

Incidente, donna muore in condominio per arresto cardiaco

All’interno del cortile di un condominio, una donna di 70 anni ha perso il controllo dell’auto probabilmente a causa di un malore.

Nonostante la tempestività dell’intervento, e il trasporto presso l’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, quando sul posto sono arrivati i soccorsi, l’anziana donna era già in arresto cardiocircolatorio.

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Capodanno cinese, festa annullata, Confcommercio Milano, Monza, Brianza, Chinatown, solidarietà


A sorpresa ma non troppo, alla fine a Milano hanno deciso di sospendere ogni festa organizzata dal popolo cinese visto il preoccupante problema appena evidenziato con città della Cina messe in quarantena.

Niente parata per il Capodanno cinese a Milano con la grande festa promossa dalla comunità cinese in occasione del Capodanno annullata in segno di solidarietà.

Infatti purtroppo il popolo cinese in Cina, colpito dal coronavirus non ha potuto festeggiare il capodanno come avviene tradizionalmente, pertanto il gesto della comunità milanese viaggia sul doppio binario della prevenzione e della solidarietà