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Nasce il SIGIS “Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi”

COSTITUITO IL SINDACATO ITALIANO
GESTORI IMPIANTI SPORTIVI

ROMA,  30 MARZO 2020 – Si è costituito, in data odierna, Il SIGIS “Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi”. Un organo da tempo in costruzione e che, vista la situazione legata al Coronavirus, ha visto un’accelerazione dei tempi di creazione su iniziativa dei gestori di impianti sportivi di tutta Italia.
 
Il SIGIS ha varato in tempi record un Consiglio Direttivo che ha già raccolto molteplici adesioni da parte dei gestori degli impianti sportivi pubblici e privati su tutto il territorio nazionale. Vista l’emergenza in corso in Italia, l’obiettivo primario del costituito sindacato è quello di interloquire con le forze politiche per aiutare in maniera concreta le società e le associazioni sportive a superare questo grave momento, con iniziative mirate. Nell’ordine:

  • Richiesta di congelazione dei pagamenti delle utenze (luce, gas, acqua, telefono e affitti) per l’uso degli impianti sportivi pubblici e privati;
  • Esclusione da Irpef, Imu e Tasi;
  • Sospensione del pagamento per le imposte sui redditi e Irap;
  • Cassa integrazione in deroga per i lavorati parasubordinati e coordinati e continuativi di carattere amministrativo gestionale;
  • Un concreto aiuto ai concessionari privati che a loro volta, visto il perdurare della situazione, non percepiscono affitti;
  • Blocco immediato di tutti gli interventi di ristrutturazione, miglioria e manutenzione previsti dai capitolati di appalto degli impianti e dai contratti di gestione;
  • Essere il riferimento, quale sindacato, per eventuali erogazioni di banche o altri enti in modo da salvaguardare le società e le associazioni sportive che hanno ottemperato ai rispettivi statuti che prevedono il reinvestimento degli utili negli impianti sportivi e nello sport in generale;
  • Stabilire con le amministrazioni che danno in concessione gli impianti un rapporto di fattiva collaborazione in piena sintonia con i gestori degli stessi.

In una seconda fase l’obiettivo del SiGIS sarà quello di poter collaborare con le amministrazioni per rivedere l’impiantistica sportiva, la struttura architettonica degli impianti e le attrezzature presenti all’interno delle stesse in riferimento all’esperienza, purtroppo triste, del Coronavirus.

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L’impatto del rinvio dei Giochi

( Filippo Polito )   Il rinvio e il rinvio dei Giochi olimpici per il 2021 a causa della pandemia di coronavirus hanno minato l’attenta pianificazione da parte degli organizzatori e ha causato costosi “perdite finanziarie” per le piccole imprese, gli hotel e l’economia in generale. 
 Per il Giappone, un rinvio di un anno costerebbe probabilmente 641 miliardi di yen o $ 6 miliardi o 5,47 miliardi di euro, secondo Katsuhiro Miyamoto, professore di economia all’Università del Kansai, che sta studiando l’impatto finanziario delle Olimpiadi. Si stima che la maggior parte, ovvero 423 miliardi di yen, deriverà dai costi reali, come la manutenzione del sito, la ristampa dei materiali e il reclutamento di nuovi volontari, mentre il resto proviene da un più ampio colpo economico. Sono oltre i 12 miliardi di dollari spesi in Giappone. 
 Il capo del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha affermato che il ritardo comporta costi aggiuntivi per tutti. 
 Per molte piccole aziende, come Grapestone Co Ltd, che vende torta di banane ripiena di panna acida decorata con il logo 2020 Games, è stata una vera catastrofe.  
 A differenza degli sponsor globali delle Olimpiadi, la maggior parte delle aziende giapponesi si è iscritta per un solo anno …

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Coronavirus, Perticone mette all’asta la maglia di Astori per l’ospedale di Bergamo

( Filippo Polito )  Una bella  iniziativa solidale lanciata  sui social quella  del difensore del Cittadella Romano Perticone, che ha deciso di mettere all’asta una maglia della Roma di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto per un arresto cardiaco il 4 marzo 2018 nell’hotel La di moret ad Udine poche ore prima della partita Udinese- Fiorentina  La casacca  che, attraverso la collaborazione di Live Onlus, ha messo all’asta è  la maglia numero 23 che scambiò con Davide Astori quando l’ex capitano della Viola giocava con la Roma , e il ricavato andrà all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, citta a cui Astori era legato essendo nato a San Giovanni Bianco nella provincia bergamasca.  

Questo il post pubblicato su Instagram dal giocatore del Cittadella 

Come sapete sto raccogliendo fondi per la Croce Bianca  Milano sez. Melzo del mio paese. Ho sentito il dovere di farlo praticamente appena è scoppiata questa emergenza, poi come spesso accade quando ci si impegna in qualcosa vengono in mente le idee più disparate.
Stamattina ho pensato che Davide avrebbe fatto esattamente come me, avrebbe cercato di aiutare la sua comunità.
Allora ho cercato un modo affinché potesse aiutare lo stesso la sua Bergamo anche ora che lui non c’è più.
Mi sono ricordato di aver regalato la sua maglia della Roma (scambiata al termine di Empoli-Roma) ad un amico, che l’ha immediatamente messa a disposizione, ho parlato questa mattina con i suoi genitori che mi hanno detto di essere felici di questa iniziativa.
Ed allora eccoci qui, questa maglia (insieme ad una sua fascia di Capitano) che verrà messa all’asta su ebay dalle 18 di oggi con la collaborazione di Live Onlus e il ricavato sarà interamente devoluto all’ospedale Papa Giovanni XXIII.
#davideperbergamo #astori #beneficenza #onluslive #live
#seriea #serieb LIVE Onlus Lega B Lega Serie A https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t6c/1/16/1f4aa.png”);”>?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tfc/1/16/1f44d.png”);”>?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/taf/1/16/26bd.png”);”>⚽https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t6c/1/16/2764.png”);”>❤https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tb9/1/16/1f1ee_1f1f9.png”);”>??

 

 

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Gli Azzurri e le Azzurre ringraziano il personale ospedaliero: “Facciamo il tifo per voi”

( Filippo Polito )   Si conclude oggi la campagna di comunicazione #leregoledelgioco, promossa dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio che attraverso gli Azzurri e le Azzurre vuole contribuire a sensibilizzare i cittadini sulle regole da seguire per contenere la diffusione del Covid-19. Nell’ultimo video pubblicato sui social della FIGC oggi, la chiusura è affidata ai capitani della Nazionale maschile e femminile Giorgio Chiellini e Sara Gama: “Facciamo il tifo per voi, a nome degli Azzurri e delle Azzurre un ringraziamento speciale ai dottori, agli infermieri ed a tutto il personale ospedaliero. Un abbraccio grande e grazie per tutto quello che state facendo”. Il messaggio è stato pubblicato anche sulle tre testate sportive La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport e Tuttosport. In questa settimana, i CT Roberto Mancini e Milena Bertolini e tanti calciatori e calciatrici delle Nazionali hanno voluto sostenere i comportamenti positivi indicati dalle istituzioni attraverso una social activation con la quale sono state spiegate 11 regole del gioco. Ciascun protagonista della campagna ha realizzato una storia e un breve video in cui ha spiegato la propria regola invitando il pubblico a condividere il messaggio e ad interagire con l’hashtag ufficiale della campagna.

I contenuti pubblicati sui profili social della Nazionale Maschile  e della Nazionale Femminile  – Facebook, Twitter e Instagram – hanno ottenuto complessivamente circa 4milioni e 500mila impression con oltre 220mila interazioni.

“La campagna ha riscosso un grande successo – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – soprattutto per l’adesione da parte delle Azzurre e degli Azzurri che hanno dimostrato disponibilità e grande senso di responsabilità. Desidero per questo ringraziarli tutti, insieme ai loro Club, che molto stanno facendo nel campo della solidarietà in un momento così difficile. L’impegno della FIGC non si ferma qui: nei prossimi giorni lanceremo altre iniziative a sostegno di tutti coloro che stanno fronteggiando l’emergenza in prima linea”.  

Hanno aderito alla campagna della FIGC oltre ai due Commissari Tecnici, i calciatori e le calciatrici Federico Bernardeschi, Leonardo Bonucci, Federico Chiesa, Andrea Cistana, Gianluigi Donnarumma, Cristiana Girelli, Manuela Giugliano, Pierluigi Gollini, Alia Guagni, Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Jorginho, Nicolò Zaniolo, oltre appunto ai Capitani Giorgio Chiellini e Sara Gama.

Questa sera, la campagna #leregoledelgioco sarà protagonista anche nella trasmissione “Che tempo che fa” su Rai 2: il CT della Nazionale Roberto Mancini sarà ospite in collegamento con Fabio Fazio per parlare dell’iniziativa, insieme ad alcuni video di altri Azzurri (Lorenzo Insigne, Francesco Acerbi, Andrea Belotti, Federico Bernardeschi) che manderanno un loro messaggio al pubblico.

La campagna, inoltre, ha avuto l’obiettivo di sostenere le strutture sanitarie in prima linea in questa emergenza invitando tutti gli italiani a devolvere; al riguardo, la FIGC ha deciso di donare un contributo di 100.000 euro all’Istituto Nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma.

La FIGC ha inoltre aderito alla campagna promossa dal Ministero dello Sport #distantimauniti: in questi giorni hanno pubblicato contenuti dedicati alla campagna Leonardo Bonucci, Sara Gama e Ciro Immobile.

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Mondo dello sport in lutto, è morto Gianni Mura

( Filippo Polito ) Il giornalista si è spento a 74 anni all’ospedale di Senigallia (Ancona). E’ morto Gianni Mura, giornalista e scrittore, dal 1976 storica firma di Repubblica: a darne notizia lo stesso quotidiano romano.

Mura, 74 anni, si è spento questa mattina all’ospedale di Senigallia (Ancona), per un attacco cardiaco improvviso. Nato a Milano nel 1945, ha seguito tutti gli sport, dal calcio al ciclismo: nel 2007 vinse il premio Grinzane con il suo primo romanzo, “Giallo su giallo”.

Famose le sue rubriche su Repubblica “Sette giorni di cattivi pensieri”, l”Intervista al campionato” e “I 100 nomi dell’anno di Mura”.

 Maestro di giornalismo, Gianni Mura  è stato tra i più grandi cronisti del Tour de France e del Giro d’Italia. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha fatto pervenire a Repubblica un messaggio di condoglianze, rende noto il giornale capitolino. 

 

Il mondo del calcio e dello sport piangono oggi Gianni Mura, 74 anni, una delle espressioni più grandi e migliori del giornalismo sportivo italiano. Non solo sport: ha portato il suo contributo e le sue parole anche su riviste di associazioni umanitarie, lasciando sempre un segno profondo. 

Lo ricordo con grande stima e affetto nella tribuna stampa del Comunale prima, e dello Stadium di Torino in tanti incontri della Juventus , mi fu presentato dal comune amico Darwin Pastorin , era attento a tutte le azioni di gioco, sul suo viso era evidente l’amore per il calcio che al fischio finale dell’arbitro avrebbe dovuto raccontare ai lettori il giorno dopo . 

Concludo con quanto scritto, con la consueta grazia, da Darwin Pastorin  su Huffington Post: “Gianni era il fratello maggiore, il complimento inaspettato, la critica meritata. Se ne è andato a 74 anni, al primo germogliare di primavera e oggi, in tanti, ci sentiamo più soli, smarriti. Voglio dirgli grazie per i consigli, per gli abbracci, per i rimproveri: sì, come a un fratello maggiore”.

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Fiamma olimpica consegnata dalla Grecia al Giappone

( Filippo Polito )  La staffetta del fuoco nel paese dovrebbe iniziare il 26 marzo  La fiamma olimpica è stata consegnata in salvo venerdì dalla Grecia alla prefettura giapponese nord-orientale di Miyagi, gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami del 2011. La cerimonia degli incontri di fuoco viene trasmessa in diretta dalla televisione pubblica locale.

L’aereo è atterrato un’ora prima del previsto, ma a causa del forte vento che ha interrotto il traffico nella regione, l’evento è iniziato con un notevole ritardo. Yoshiro Mori, presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, Yasuhiro Yamashita, capo della Federazione giapponese di judo, e tre volte campione olimpico di judo Tadahiro Nomura e tre volte campione olimpico di wrestling Saori Yoshida, partecipano alla cerimonia.  Inizialmente, si presumeva che i famosi atleti avrebbero portato personalmente il sacro, come viene chiamato in Giappone, il fuoco dalla Grecia. Tuttavia, la pandemia di coronavirus ha apportato gravi modifiche alla cerimonia del trasferimento del fuoco, avvenuta giovedì presso il famoso stadio ateniese “Panathinaikos” con stand vuoti. In Giappone, gli studenti delle scuole locali dovevano incontrare l’incendio, ma all’ultimo momento, per motivi medici, questa idea ha dovuto essere abbandonata.

“Faremo del nostro meglio per ospitare le Olimpiadi in un ambiente sicuro e protetto”, ha sottolineato Mori. Si scusò anche e chiese di essere comprensivo per il fatto che la cerimonia si stava svolgendo su un programma abbreviato a causa della situazione con il coronavirus. Dopo i discorsi di benvenuto, Yoshida e Nomura hanno acceso un fuoco insieme in una ciotola simile a un fiore di sakura. Durante la cerimonia, la squadra acrobatica giapponese Blue Impulse ha sorvolato la base militare di Matsushima nel cielo, lasciando nel cielo strisce dipinte con i colori degli anelli olimpici. La gara a staffetta sul territorio giapponese dovrebbe iniziare il 26 marzo in un centro di allenamento di calcio nella vicina Prefettura di Fukushima, colpita anche dal disastro nel 2011. Ma le autorità locali stanno esortando le persone ad astenersi dalla costruzione di massa lungo la via di passaggio a causa della continua minaccia della diffusione dell’infezione. Allo stesso tempo, il governo del paese, come le autorità della capitale, aderisce alla posizione secondo cui il coronavirus non interferirà con la concorrenza. La parte giapponese si oppone fermamente alla cancellazione, alla riprogrammazione e persino alla tenuta dei Giochi senza spettatori.

In Giappone, ad oggi, sono stati rilevati oltre 1,6 mila casi di infezione da coronavirus, inclusi i passeggeri e l’equipaggio della nave da crociera Diamond Princess (Diamond Princess). La maggior parte (157) si trova nella prefettura di Hokkaido. Tuttavia, negli ultimi giorni, la diffusione dell’infezione è fortemente diminuita, i nuovi casi di infezione non sono praticamente registrati. Il numero di morti in Giappone è di 40.

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Gli Hotel di Ronaldo diventano ospedali per l’emergenza coronavirus : Fake News

( Filippo Polito ) Negli scorsi giorni è stata pubblicata una notizia sulla nostra pagina  su Cristiano Ronaldo che vuole trasformare i suoi hotel in ospedali per aiutare in questa lotta collettiva contro il coronavirus!
Cristiano Ronaldo non ha deciso di mettere a disposizione i suoi hotel di lusso per trasformarli in ospedali gratuiti per combattere la pandemia di Coronavirus. E ovviamente Ronaldo non pagherà di tasca sua medici e costi sanitari di questi “hotel-ospedali”. Si tratta di una fake news lanciata dal quotidiano sportivo spagnolo Marca e dal concorrente Mundo Deportivo, mentre in Italia la bufala è stata data per vera e rilanciata da prestigiosi giornali e sistemi di informazione nazionale e locale. Siccome Cristiano ci ha già abituati a grandi gesti di solidarietà ,e a causa di ciò che abbiamo già detto in precedenza, avevamo deciso di condividere queste informazioni!

Siamo stati indotti in errore da altre persone e sentiamo il dovere di ritirare immediatamente le informazioni date sulla Pagina ! Siamo stati ingannati anche noi ! CR7 attualmente è ancora in Portogallo dove è giunto subito la vittoria sull’Inter per stare vicino alla madre colpita da un ‘ictus e nonostante la quarantena imposta dalle autorità dopo la scoperta che il suo compagno di squadra Rugani è stato trovato positivo , si allena con l’aiuto del suo staff personale , pronto a rientrare in Italia appena possibile Chiediamo scusa ai lettori sperando nella comprensione la tempestività a volte induce a questi errori ronaldo

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Gli Azzurri e le Azzurre in campo per ribadire #leregoledelgioco contro il Covid-19

( Filippo Polito )   Al via la campagna promossa dalla FIGC per sensibilizzare sui corretti comportamenti da tenere in questo momento. Un contributo di 100.000 euro all’ospedale “Spallanzani”.

Prende il via oggi la campagna di comunicazione #leregoledelgioco, promossa dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio che attraverso gli Azzurri e le Azzurre vuole contribuire a sensibilizzare i cittadini sulle regole da seguire per contenere la diffusione del Covid-19.

In un momento particolarmente difficile per il Paese, i calciatori e le calciatrici delle Nazionali vogliono sostenere i comportamenti positivi indicati dalle istituzioni.

La campagna  #leregoledelgioco, promossa oggi sulle testate sportive, si svilupperà sui canali ufficiali della FIGC e delle Nazionali italiane maschile e femminile: una social activation in cui molti protagonisti Azzurri scenderanno in campo per affrontare una partita diversa dalle altre, attraverso 11 regole del gioco. Ciascun protagonista della campagna realizzerà una storia e un breve video in cui racconterà la propria regola e inviterà il pubblico a condividere il messaggio e ad interagire con l’hashtag ufficiale della campagna. Si parte oggi con l’intervento del CT Roberto Mancini: “REGOLA #1. IL NUOVO SCHEMA DELLA NAZIONALE E’ 1-1-1: per combattere la diffusione del Coronavirus manteniamo almeno un metro di distanza l’uno dall’altro”.

Hanno aderito alla campagna della FIGC i Commissari Tecnici Milena Bertolini e Roberto Mancini e saranno coinvolti tanti calciatori e calciatrici: i primi a scendere in campo saranno Leonardo Bonucci, Federico Chiesa, Gianluigi Donnarumma, Alia Guagni, Manuela Giugliano, Cristiana Girelli, Ciro Immobile, Jorginho, Nicolò Zaniolo. Seguiranno nei prossimi giorni altri Azzurri e Azzurre che stanno aderendo al progetto. Ai Capitani Giorgio Chiellini e Sara Gama sarà affidata poi la conclusione della campagna.

La campagna, inoltre, ha l’obiettivo di sostenere le strutture sanitarie in prima linea in questa emergenza invitando tutti gli italiani a devolvere; al riguardo, la FIGC ha deciso di donare un contributo di 100.000 euro all’Istituto Nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma.  “Grazie al coinvolgimento delle Azzurre e degli Azzurri – dichiara il Presidente federale Gabriele Gravina – la FIGC intende dare il proprio contributo nel promuovere comportamenti responsabili, sostenere moralmente il personale sanitario che sta fronteggiando questa emergenza, con grande professionalità e disponibilità, e supportare economicamente le strutture ospedaliere. Il calcio può fare molto anche quando non scende in campo, con #leregoledelgioco invitiamo tutti gli italiani a giocare e a vincere insieme la partita contro il Coronavirus”. 

Le 11 regole del gioco degli Azzurri e delle Azzurre

REGOLA #1. IL NUOVO SCHEMA DELLA NAZIONALE E’ 1-1-1: per combattere la diffusione del Coronavirus manteniamo almeno un metro di distanza l’uno dall’altro.

REGOLA #2. GIOCA SOLAMENTE IN CASA: Prova a utilizzare questo tempo per scoprire il piacere di stare in casa.

REGOLA #3. TRATTA LE TUE MANI CON I GUANTI: Per combattere la diffusione del Coronavirus ricorda di lavare bene le mani con regolarità.

REGOLA #4. DIFENDI ANCHE L’ALTRA PORTA: Anziani, famiglie, vicini. In questo periodo aiutiamoci a vicenda.

REGOLA #5. EVITA LE MISCHIE IN AREA: Per limitare la diffusione del Coronavirus dobbiamo evitare assembramenti soprattutto in luoghi chiusi.

REGOLA #6. MIGLIORA NEL FRASEGGIO: Per limitare la diffusione del Coronavirus dobbiamo convincere tutti ad essere più responsabili.

REGOLA #7. NON FARTI PRENDERE IN CONTROPIEDE: Sul Coronavirus circolano tante fake news. Verifica sempre la provenienza delle notizie.

REGOLA #8. LIMITA LE FUGHE SULLA FASCIA: Per limitare la diffusione del Coronavirus dobbiamo limitare gli spostamenti.

REGOLA #9. SFRUTTA TUTTI GLI SPAZI: Anche se restiamo in casa dobbiamo sempre cercare di fare attività motoria.

REGOLA #10. PUNTA TUTTO SULLA FANTASIA: Per trascorrere al meglio questo periodo di quarantena, non dobbiamo mai perdere il buonumore.

REGOLA #11. FAI DI TUTTO PER FAR VINCERE LA SQUADRA: Per limitare la diffusione del Coronavirus dobbiamo tenere duro e tifare l’uno per l’altro.

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Cristiano Ronaldo trasforma i suoi hotel in Portogallo in ospedali gratuiti

( Filippo Polito ) Il calciatore pagherà tutte le spese necessarie, compresi gli stipendi dei medici e del personale di manutenzione  Il calciatore della Juventus fornirà gli hotel che possiede in Portogallo come ospedali gratuiti per combattere la diffusione del coronavirus.  Lo riporta il quotidiano spagnolo Marca   .

Secondo la pubblicazione, Ronaldo pagherà tutte le spese necessarie, compresi gli stipendi di medici e personale.  Il calciatore è stato messo in quarantena in Portogallo dopo che il coronavirus è stato scoperto il 12 marzo dal suo compagno di squadra Daniele Rugani.  In Portogallo sono stati registrati 169 casi di infezione da coronavirus.

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L’aereo del calciatore Emiliano Sala non aveva la licenza per volare

( Filippo Polito ) Il pilota che trasportava Emiliano Sala e l’aereo su cui viaggiava il calciatore argentino non aveva le licenze necessarie per operare commercialmente, un rapporto del Dipartimento di investigazione sugli incidenti aerei del Regno Unito (AAIB) ha rivelato questo venerdì Sala è morto il 21 gennaio 2019 quando l’aereo che lo trasportava, insieme al pilota David Ibbotson, è precipitato nel Canale della Manica. L’argentino stava viaggiando da Nantes a Cardiff, dove si sarebbe unito alla sua nuova squadra. L’indagine dell’AAIB ha rivelato che Ibbotson ha perso il controllo dell’aeromobile durante un turno, il che era “più probabile” che accadesse perché il volo “non è stato condotto in conformità con gli standard di sicurezza applicabili a un’operazione commerciale Secondo l’AAIB, Ibbotson non aveva avuto alcun addestramento preliminare per volare di notte e la sua licenza SEP, che gli consentiva di pilotare un aereo monomotore, era scaduta tre mesi prima dell’incidente. Inoltre, il pilota è stato pagato per il viaggio, qualcosa a cui non era autorizzato dalla sua licenza. L’indagine pubblicata venerdì ha concluso che sia Sala che Ibbotson “probabilmente” hanno sofferto di avvelenamento da inalazione di monossido di carbonio mentre l’aereo precipitava in mare Mentre il corpo di Sala è stato recuperato settimane dopo l’incidente insieme alla fusoliera dell’aereo, quella di Ibbotson non è mai stata trovato.