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Pombia, le prossime iniziative del Safari Park: concorso Vinci l’Africa,mostra fotografica Insetti in Tour e Safe Days

Dopo mesi caratterizzati dall’incertezza per la pandemia da Covid-19, grazie all’impegno costante di tutto lo Staff e alla generosità dei numerosi Benefattori che hanno inviato aiuti e adottato a distanza gli animali durante il drammatico periodo del lockdown, Safari Park Lago Maggiore è ripartito a pieno regime con coraggio e determinazione, adottando un severo protocollo di sicurezza in grado di proteggere in ogni momento Collaboratori e Visitatori e mettendo in campo nuove e interessanti iniziative, volte a fidelizzare un pubblico sempre più vasto e a coinvolgere il territorio, sensibilizzandolo su tematiche ambientali, quali la salvaguardia dell’ecosistema, il piacere della conoscenza e la cultura del rispetto per la natura. 

La prima di queste proposte è il grande concorso “Vinci l’Africa”, in collaborazione con Essevacation che regalerà al fortunato vincitore l’esperienza unica di una vacanza-safari per 5 persone di 9 giorni e 7 notti nella splendida località di Mambrui, in Kenya, con inclusi trattamento di pensione completa, volo A/R, trasferimenti sul posto e jeep per le escursioni! Non c’è modo migliore per immergersi totalmente nell’affascinante atmosfera del Continente nero, assaporando tutta l’intensità del vero spirito locale.

Per partecipare all’estrazione, che avverrà alle 17.00 del 31 dicembre 2020, non bisogna far altro che acquistare il biglietto per accedere al Safari Park Lago Maggiore di Pombia in una qualsiasi delle giornate di apertura, a partire dal 13 giugno fino a fine anno compreso: al momento dell’ingresso al Parco, il personale alla cassa consegnerà un codice univoco di partecipazione, che andrà inserito con i propri dati di contatto nell’apposito form presente sul sito https://essevacation.com/vinci-lafrica/ oppure  www.safaripark.it, confidando poi nella fortuna. (riservato solo ai maggiorenni). 

Torneranno al Safari Park per la gioia di grandi e piccini i colori e la simpatia di Sirene, Principesse e Super eroi impersonati dai più ricercati Cosplay italiani nelle giornate 10, 11 e 12 Luglio dove sarà possibile realizzare bellissimi scatti fotografici gratuitamente. 

ALLA SCOPERTA DELL’INCREDIBILE MONDO DEGLI INSETTI

Un’altra particolare iniziativa dell’estate 2020, vede Safari Park Lago Maggiore promotore di una mostra fotografica itinerante che, attraverso gli scatti del fotografo naturalista Gianluigi Forin, mira a far conoscere più da vicino le straordinarie peculiarità degli insetti volanti: grandi e piccini potranno ammirare l’esposizione dal 19 luglio 2020 nella prestigiosa cornice di Villa Oliva a Cassano Magnago (VA), per tutto il mese di agosto nello spazio Risto Safari all’interno del Parco di Pombia e successivamente presso il centro Hevoq di piazza Santa Maria 1 a Busto Arsizio (VA).

In occasione del vernissage, verranno organizzati degli incontri con diversi esperti del settore, come veterinari, entomologi e nutrizionisti, per scoprire tutti gli aspetti più curiosi e interessanti del microcosmo degli insetti, esplorando la loro utilità per l’ambiente e anche il possibile impatto che potranno avere in futuro sull’alimentazione umana. 

FOCUS SULLA SICUREZZA CON IL RITORNO DEI SAFE DAYS

Al Safari Park Lago Maggiore, sicurezza e prevenzione sono sempre stati una priorità anche ben prima del Covid-19: in quest’ottica, riprenderanno da domenica 19 luglio gli appuntamenti con i “Safe Days” a cura del Comitato di Arona della Croce Rossa Italiana, il cui personale si impegnerà per illustrare al pubblico le più efficaci pratiche di primo soccorso e fornirà utili consigli per prevenire le principali criticità sanitarie riscontrabili nella quotidianità.

Seguirà poi domenica 24 agosto  la presentazione di una Autoambulanza con il nuovissimo allestimento biologico.

Vi riportiamo le informazioni utili per l’ingresso al Parco:

Safari Park Lago Maggiore, via Larino 3 – 28050 Pombia (NO), è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, con chiusura casse alle 17.00, ma l’ingresso giornaliero è consentito fino ad un massimo di 3000 persone per garantire l’adeguato distanziamento sociale, in linea con le disposizioni ministeriali vigenti in materia di contrasto alla diffusione del Sars-Cov2: si consiglia vivamente, – se possibile -, di prevedere le visite dal Lunedì al Sabato, evitando la Domenica, tradizionalmente caratterizzata da una più massiccia affluenza di visitatori.

I biglietti d’ingresso costano:

  • – Intero adulti: 24 Euro
  • – Bambini (dai 3 agli 11 anni): 20 Euro
  • – Bambini inferiori ai 3 anni: gratuito
  • – Ridotto over 70: 22 Euro
  • – Ridotto disabili: 8 Euro + eventuale ridotto accompagnatore: 12 Euro

Per maggiori informazioni:

Tel. 0321 956431 | ufficiostampa@safaripark.it | safaripark.it

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Verbano-Cusio-Ossola

Pombia, Safari Park Lago Maggiore riapre al pubblico

Safari Park Lago Maggiore può lasciarsi finalmente alle spalle tutte le incertezze dovute alla pandemia da Covid-19: costanza e dedizione hanno dato i loro frutti e gli sforzi profusi nel periodo del lockdown per mantenere in vita l’imponente struttura che si estende per 450.000 mq e gli splendidi animali che vi sono ospitati, permettono ora la riapertura graduale ai visitatori in condizioni di massima sicurezza, come imposto dalle normative vigenti.

La giornata della rinascita è stata fissata per sabato 23 maggio, contando anche sul rispetto da parte del pubblico delle misure restrittive anti-contagio che prevedono il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per aver accesso alle aree del parco nelle quali è stato possibile predisporre le procedure necessarie a garantire un’esperienza priva di rischi per la salute, ma sempre e comunque di qualità.

Grazie al rigido protocollo messo a punto dalla direzione di Safari Park Lago Maggiore, sotto la guida di Orfeo Triberti, in pieno accordo con le disposizioni emanate da Comune di Pombia, Provincia di Novara e Regione Piemonte, sicurezza e igiene saranno sempre garantiti sia per il personale operante nella struttura, che per il pubblico: sanificazione e pulizia ad intervalli regolari, controllo costante dei percorsi e delle aree accessibili ai visitatori e attenzione sempre alta per tutte le attività da svolgere, infatti, hanno concretizzato la possibilità di riprendere in tempi record l’operatività, consentendo la riapertura quotidiana dalle 10.00 alle 19.00.

I biglietti sono in vendita alla cassa del parco o on line sul sito www.safaripark.it: ingresso intero a 12 Euro e ridotto a 10 Euro. Ingresso gratuito per i bambini fino a 3 anni d’età e per le persone affetta da disabilità.

La direzione ha pensato anche ad un’iniziativa speciale che sarà valida per tutto il 2020, prevedendo l’ingresso gratuito per medici e infermieri, per ringraziarli dell’immane lavoro che hanno svolto e che svolgeranno per affrontare una situazione drammatica e inedita come quella creatasi per la pandemia da coronavirus: per godere di questo piccolo ma significativo regalo, gli operatori sanitari non dovranno fare altro che mostrare il loro tesserino al loro arrivo presso le casse del Safari Park Lago Maggiore.

Attività fruibili: percorso Safari con auto propria, passeggiate nelle aree pedonali, visite ai padiglioni che ospitano Rettilario e Insettario con ingresso contingentato, accesso all’area Falconeria e alla Riserva dei Leoni marini, utilizzo dei trenini interni consentito, ma limitato nel rispetto delle misure di distanziamento. Ci sarà anche la possibilità di acquistare cibi e bevande da asporto presso le aree ristorazione con le medesime limitazioni, salvo diverse disposizioni ministeriali.

Quando e se le condizioni lo permetteranno, il Parco verrà riaperto nella sua totalità.

In rappresentanza della proprietà della struttura, Orfeo Triberti dichiara: “Contiamo presto di rivedere in sicurezza i tanti Amici, i gruppi di Campeggiatori, i Nonni e le Famiglie e nel poter mettere ancora a disposizione il nostro inestimabile patrimonio verde, di un parco oggi nel pieno del suo germogliare di piante e fiori, della nostra primavera rappresentativa del prezioso Territorio del Lago Maggiore”

Per restare sempre aggiornati, è possibile cliccare sul sito www.safaripark.it e seguire i profili social ufficiali di Facebook, Instagram e YouTube.

Per informazioni, donazioni e qualsiasi altra esigenza, l’Ufficio Stampa di Safari Park Lago Maggiore è a vostra disposizione in via Larino 3 – 28050 Pombia (NO)

E-mail: ufficiostampa@safaripark.it

Sarah Zambon

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In evidenza

Coronavirus, animali in difficoltà, rifugi da aiutare

Vorrei portare un po’ l’attenzione sulla problematica dei rifugi per animali e le difficoltà che stanno vivendo in questo periodo di pandemia.
Noi de gli amici di Romeo gestiamo un rifugio che si trova a turbigo in provincia di Milano  attualmente ospita circa 50 animali,tutti provenienti da situazioni gravi di abbandono, maltrattamenti e pericoli vari, ospitiamo per lo più mici ma anche galline anche loro provenienti da un sequestro e tequila un cane ormai mascotte centenaria del rifugio. Inoltre,ci occupiamo di moltissime attività esterne, quali colonie feline, cani,gatti, conigli di persone non abbienti e altro ancora.

I rifugi privati come il nostro che ospitano animali  in difficolta’ non fruiscono di alcun sostentamento fisso…si autosostengono e si autogestiscono tramite attivita’ dei volontari stessi ,come mercatini,cene di beneficenza, giornate di raccolta presso i petshop o donazioni liberali spontanee ,quindi, se già in tempi normali la situazione non è proprio rosea e Delle più semplici adesso lo è ancor meno a causa del coronavirus che ci ha Messi totalmente in ginocchio perché tutte queste attività sopra menzionate sono state sospese fino a data da destinarsi quindi mettendo in serio pericolo la possibilità di aiutare altri animali e di mantenere in piedi questa realtà in quanto fonti principali di sostegno del rifugio e Delle sue attività. Per non scoraggiarci avremmo individuato un’idea concreta che non è solo ed esclusivamente la donazione liberale che comunque se dovesse arrivare ben venga ma un’ottima idea potrebbe essere quella dell’adozione a distanza che consiste in un piccolo sostegno fisso mensile destinato al piccolo/a ospite bisognoso scelto dall’adottante che verrà gestito da noi qui in struttura…potrà ricevere le sue visite della sua nuova famiglia tutte le volte che la stessa volesse e decidere per lui un percorso con il gestore che resta l’associazione,questa è un ottima idea per chi desidera aiutare ma non può portare a casa con se un animale per molteplici motivi. Sarebbe un peccato che tutto questo finisse   e per questo chiediamo aiuto.

Chi volesse sostenerci e aiutarci può contattarci telefonicamente al 389/9919999

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In evidenza

Priolo (SR) ucciso senza pietà un cane legandolo con una corda al parafango della propria auto in corsa

Nel tardo pomeriggio di ieri, a Priolo Gargallo (SR), un uomo A.R. ha ucciso senza pietà un cane legandolo con una corda al parafango della propria auto in corsa. Alcuni passanti, sgomenti, dopo aver ripetutamente e inutilmente provato a farlo desistere, non hanno potuto far altro che il portare il povero animale all’ambulatorio veterinario Croce Azzurra, ma nonostante il tentativo di salvargli la vita con un intervento chirurgico, il cane è deceduto poco dopo. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha presentato una formale denuncia al locale comando dei Carabinieri. Animalisti Italiani denuncerà l’assassino e si costituirà parte civile nel procedimento penale che avrà luogo a procedere. L’uccisione di animali è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.» Pene queste, che riteniamo un oltraggio alla vita. “Da tempo richiediamo al Governo, raccogliendo firme attraverso la nostra petizione ‘Pene più dure per chi maltratta gli animali’, l’inasprimento della suddetta legge.

Non sono bastati Angelo, Pilù, Spike, Moro, Snoopy, Rocky, Ruth, Arturo e tanti altri fratelli animali massacrati dalla gratuita violenza “umana”. Qual era il nome di questa ennesima vittima innocente? Il suo nome probabilmente era NESSUNO. E lo diciamo a ragion veduta vista la considerazione che il nostro “sistema” riserva a questi nostri fratelli così speciali” dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani. Non basta il sistematico massacro che devono subire ogni giorno gli animali per colpa del delirio di onnipotenza della cosiddetta specie “sapiens”. Non basta. Siamo di fronte all’ennesimo “potenziale” serial killer che stante l’attuale vergognosa e incivile situazione normativa italiana resterà molto probabilmente impunito. L’ignominia parte da qui; l’onta nei confronti della vita di questa povera e sventurata anima nasce da ciò che il “civile” e “democratico” Stato Italiano prevede in casi come questo. Con leggi del genere non si va da nessuna parte. Fino a che ci si ostinerà a classificare il valore di una vita in relazione alla specie di appartenenza non avremo alcuna speranza di un vero progresso morale e civile. Nessuna evoluzione può nascere dalla mancata presa di coscienza di una realtà ormai conclamata. Sono anni che la nostra Associazione chiede a gran voce al Governo e alle Autorità preposte un pesante inasprimento delle pene per chi uccide qualcuno.

Si QUALCUNO, perché ora non basta più dire un ANIMALE. Si tratta della Vita di QUALCUNO. Non di un oggetto come sono ancora “classificati“ gli animali nell’ormai vetusto codice civile. QUALCUNO con la stessa nostra voglia di vivere, con gli stessi nostri diritti. La stretta correlazione esistente fra crimini così efferati e la pericolosità sociale di chi se ne rende responsabile è ormai scientificamente e statisticamente dimostrata. NONOSTANTE TUTTO NON CI FERMEREMO. Manifesteremo come sempre il nostro sdegno e combatteremo. Perché tutti abbiano voce. Perché tutti possano vivere in un mondo migliore. FIRMA LA PETIZIONE ✍️ ? GUARDA IL TOCCANTE VIDEO

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Comerio

Comerio, animale incastrato salvato dai pompieri

Ore 17:30 Comerio (Va) via Valle Oro, soccorso animale. Un ungulato è rimasto incastrato nella recinzione di un abitazione, i proprietari hanno lanciato l’allarme. I vigili del fuoco della sede di Varese intervenuti con un’autopompa e un fuoristrada, mediate l’uso di un divaricatore hanno liberato l’animale.

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Sanità

Basta fake news sugli animali. Cani non veicolano il Coronavirus

Sen. Mariella Rizzotti (FI)

“Troppe Fake news sugli animali da compagnia”

La Senatrice : “Sgombriamo una volta per tutte il campo da ogni equivoco. Non c’è alcuna evidenza scientifica che faccia temere un passaggio del Covid-19 attraverso gli animali domestici. Si ascoltino gli esperti, primo su tutti l’Istituto superiore di sanità, e si mettano al bando vergognose fake news.
I nostri cani e gatti non trasmettono alcun virus all’uomo. I quattro casi segnalati non si sono verificati in Italia e in ogni caso si tratta di animali contagiati dai loro padroni risultati positivi. Non lasciamoci quindi suggestionare da notizie false, ma ascoltiamo i medici.
Non abbandoniamo i nostri fedeli amici commettendo un atto ignobile che si commenta da se.”

Maria Rizzotti è un medico, Vice presidente al Senato, membro della 12 commissione permanente sanità. Sempre vicina alle fasce più deboli, si occupa inoltre d’inchieste sul femminicidio e su ogni forma di violenza ed abusi. 

Il suo appello

“Invito ad una esortazione a non abbandonare gli animali domestici a tutti coloro che ne posseggono uno, con l’invito a mantenere la calma e adottare sempre i provvedimenti suggeriti dal governo in termini di norme igieniche. Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici siano diffusori di sars-cov-2. È una notizia non corrispondente al vero che sta circolando da giorni sul web e sta facendo registrare pericolosamente un incremento ingiustificato degli abbandoni.

Al contrario sono i padroni che trasmettono il virus ai nostri amici a quattro zampe. No a paure irrazionali”

La pulizia dell’animale domestico

Il “problema” si risolve facilmente, seguendo le normali norme igieniche: dopo averli accarezzati, aver tocccato la lettiera o la ciotola del cibo, bisogna lavarsi bene le mani ed evitare di portarle alla bocca. Pulire loro le zampe e il pelo dopo averli portati a passeggio usando le salviette adatte (e non candeggina come qualche sconsiderato ha suggerito in tv), evitare di baciarli. Norme igieniche che dovrebbero valere in periodi normali, anche senza il coronavirus.

L’elevata circolazione del virus tra gli esseri umani «sembra non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l’uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto. Al 2 aprile, a fronte di 800 mila casi confermati nel mondo di Covid-19 nell’uomo, sono solamente 4 i casi documentati di positività da Sars-CoV-2 negli animali da compagnia: due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all’origine dell’infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da Covid-19.

Una raccomandazione per la tutela degli animali


L’Istituto superiore della Sanità sottolinea che questo è «un virus nuovo» e che «occorre intensificare gli sforzi per raccogliere ulteriori segnali dell’eventuale comparsa di malattia nei nostri animali da compagnia, evitando tuttavia di generare allarmi ingiustificati. Vivendo in ambienti a forte circolazione virale a causa della malattia dei loro proprietari, non è inatteso che anche gli animali possano, occasionalmente, contrarre l’infezione. Ma, nei casi osservati, gli animali sono stati incolpevoli “vittime”. Non esiste infatti alcuna evidenza che cani o gatti giochino un ruolo nella diffusione epidemica», aggiunge l’Iss.

E allora che cosa fare? La raccomandazione generale «è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente».

Lav: «Bene l’Iss. Gli animali vanno tutelati, no allarmi infondati»

La Lav, Lega Antivivisezione, plaude le raccomandazioni dell’Iss perché fa bene «a ricordarci che gli animali domestici vanno trattati alla stregua degli esseri umani che vivono nella stessa abitazione. Quindi in presenza di persone con sintomi o di acclarata situazione di Covid-19, cani e gatti vanno tenuti lontani, in percorsi separati della casa – dice il presidente Gianluca Felicetti aggiugendo: «Nessuna novità. Fin con il primo decalogo, cofirmato da Iss e Ministero della Salute, si è evidenziato che gli animali domestici non trasmettono il coronavirus. Una nota tecnica è entrata nei particolari confermandolo e dando in più delle indicazioni. Che nella sostanza si traducono in precauzioni partendo dal principio che con gli animali domestici occorre comportarsi come con tutti gli altri familiari umani». 

Nessun diktat, casomai buon senso. Cani e gatti vanno dunque tenuti lontano da ogni persona che mostri sintomi del Covid-19, ribadisce Felicetti sulla scia dell’Iss. «Ciò che invece va evitato sono gli allarmi infondati o le manipolazioni di evidenze scientifiche», aggiunge Felicetti che in tal senso rinnova l’appello «perché non siano commessi errori di interpretazione».

Fabio Sanfilippo

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Animali

Zoo e parchi,LAV: “Chiediamo la verifica dello stato degli animali.”

LAV Arona, riceviamo  e pubblichiamo

Attenzione alle richieste di sostegno da parte di zoo e parchi zoologici

“Chiediamo la verifica dello stato degli animali, chi non garantisce il

loro accudimento integra reato di maltrattamenti e siamo pronti ad

intervenire per fermare l’uso degli animali”

Sono sempre più insistenti le richieste di sostegno da parte di zoo, giardini zoologici o

altre realtà similari. La posizione di LAV è di netto rifiuto a cedere a queste domande in

quanto provengono da realtà che utilizzano a fini commerciali gli animali 365 giorni

all’anno.

Un’opposizione la nostra che è a favore degli animali, a loro tutela e per un futuro

migliore, in quanto nasce dalle seguenti considerazioni:

Il fatto che degli imprenditori non riescano a garantire l’alimentazione dei loro animali a

così poche settimane dall’inizio della crisi sanitaria, evidenzia che non sono in grado di

garantirne il benessere neppure nel breve periodo e che, quindi, non dovrebbero nemmeno

essere da loro tenuti.

Si deve tenere presente che, anche in questo difficile momento, la produzione, il trasporto

e la fornitura di cibo per tutti gli animali è permesso sull’intero territorio nazionale

perché considerato “bene di prima necessità” secondo i Decreti della Presidenza del

Consiglio dei Ministri. Non vi sono dunque, come nei periodi di normalità, problemi ad

ordinare e ricevere cibo o medicinali.

Inoltre, i proprietari di zoo, giardini zoologici o realtà similari, devono garantire il

benessere dei singoli animali per obblighi di Legge, come riportato in primis dagli articoli

544 bis e 544 ter del Codice Penale perseguibili anche a titolo omissivo. Questi

imprenditori sono tenuti a questo, come tutti coloro che sono proprietari o detentori di

animali.

Pertanto, nel segnalare il loro bisogno urgente di “aiuto” si stanno di fatto

autodenunciando, ovvero ammettono di non essere in grado di sostentare gli animali e di

stare progressivamente e velocemente riducendoli alla fame.

Facendo quindi seguito a tutte queste considerazioni LAV si sta attivando (in piena ottemperanza

delle vigenti norme igienico-sanitarie messe in atto dal Governo) per far accertare lo stato di

questi animali e per far verificare ipotesi di maltrattamento richiedendo l’intervento di un

controllo da parte delle forze di Polizia.

LAV, anche in questo triste e difficile periodo, non lascia solo nessuno e resta sempre al

fianco e dalla parte degli animali.

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Animali

Gli uccelli selvatici si nutrono da soli.

CORONAVIRUS, LIPU: GLI ANIMALI SELVATICI

SANNO CAVARSELA DA SOLI.

 NON OCCORRE DAR LORO CIBO,

SPECIE IN PERIODO RIPRODUTTIVO.

 

“Gli uccelli selvatici sono in grado di reperire autonomamente il cibo di cui hanno bisogno. I cittadini non devono preoccuparsi”. Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia a proposito dei timori diffusisi sul web circa la difficoltà per gli animali selvatici urbani di reperire cibo, in un periodo in cui la popolazione è fortemente limitata negli spostamenti e i turisti sono assenti.

In una fase come questa caratterizzata da strade e piazze vuote si verifica certamente una riduzione del cibo messo a disposizione dall’uomo per gli uccelli selvatici, come ad esempio i passeri, o semidomestici come i piccioni di città. Tuttavia, questi animali hanno diverse risorse a disposizione, anche grazie alle giornate più lunghe e al cibo naturale più abbondante.

“Si consideri inoltre che in primavera gli uccelli selvatici, soprattutto i Passeriformi, sono maggiormente in grado di alimentarsi da soli e lo fanno nutrendosi prevalentemente di insetti, i quali offrono un apporto proteico indispensabile per nutrire la prole. Rispetto al ciclo riproduttivo, inoltre, gli uccelli si adattano quasi sempre perfettamente alle risorse disponibili.

 

“Quella che in generale va smentita è l’idea che gli animali selvatici non riescano mai a sopravvivere senza l’intervento e il sostegno umano, ad eccezione di casi rarissimi, come quelli degli avvoltoi. La relazione tra esseri umani e animali selvatici è importante e preziosa per molte ragioni, ma non per questa. Anzi: in questa drammatica fase della storia del mondo, un aspetto positivo è proprio la tranquillità con cui gli animali selvatici possono vivere queste giornate particolari appropriandosi di spazi di cui solitamente sono privati e anche riprodursi con meno disturbo.

“Dovrebbe essere così anche fuori dalla terribile emergenza che viviamo, ed è questa una delle lezioni che dobbiamo imparare dalla tragedia della pandemia da coronavirus: trattare meglio la natura, lasciarle più spazio“.

SCHEDA

Gli uccelli selvatici che si possono osservare più facilmente all’inizio della primavera in città

Gran parte delle specie nel corso della primavera passano da una dieta soprattutto granivora (onnivora nei corvidi) ad una più insettivora, coincidente con l’inizio dell’attività riproduttiva

 

Specie sedentarie nidificanti:

  • Colombaccio(Columba palumbus): si nutre soprattutto di sostanze vegetali, quali semi, ghiande, bacche e germogli.
  • Piccione di città(Columba livia forma domestica): semi di piante erbacee, parti verdi di piante, chiocciole.
  • Tortora dal collare(Streptopelia decaocto): semi, foglie e bacche, piccoli molluschi.
  • Gazza(Pica pica): onnivora, compresi rifiuti e animali morti, in grado di predare piccoli uccelli e loro nidiacei.
  • Cornacchia grigia(Corvus cornix): onnivora e opportunista, mangia frutta, ortaggi, invertebrati, vertebrati, carcasse e rifiuti.
  • Passera d’Italia(Passer italiae): semi di graminacee, germogli, frutta; in primavera anche insetti.

Specie migratrici nidificanti

  • Codirosso comune(Phoenicurus  phoenicurus): insettivoro, spesso cattura in volo lepidotteri, imenotteri e coleotteri.
  • Merlo(Turdus merula): bacche e frutta, larve, vermi, lombrichi.
  • Capinera(Sylvia atricapilla): prevalentemente insettivora, ma soprattutto in inverno anche frugivora (bacche e frutti).
  • Verzellino (Serinus serinus): semi, foglie tenere e germogli, in primavera anche qualche piccolo insetto.
  • Verdone(Chloris chloris): quasi esclusivamente vegetariano, con semi, gemme e germogli. Nei primi giorni i pulcini vengono nutriti con insetti.

 

 

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Natura

Pombia: sono a rischio gli animali dello Zoo Safari

L’emergenza #coronavirus mette in difficoltà tutti i settori del paese e anche il Safari Park di Pombia rischia di trovarsi in grandissima difficoltà a causa del blocco totale delle proprie attività e la direzione del parco lancia un appello per ottenere aiuti e sostegno.

Il Parco, che attualmente è completamente fermo e, se dal suo avvio stagionale si impiegano sessanta collaboratori che con l’indotto e gestione ristorazione arrivano a centoventi lavoratori, in questo momento ne vengono impiegate soltanto il 10% circa.

Tutti gli animali del parco al momento godono di ottima salute perché non sono mai venuti meno l’assistenza, il supporto medico-veterinario-alimentare, né l’accudimento e la pulizia.

Il problema è che che, finché resterà chiuso al pubblico, non riuscirà a sostenersi a lungo e le riserve permettono una autonomia di circa due settimane  e quindi senza aiuti si corrono grandissimi rischi per la sopravvivenza degli animali e della struttura.

La direzione lancia quindi un SOS a tutti coloro che vorranno concedere un sostegno alla struttura e a tutti gli animali che ospita. 

Il Safari Park Lago Maggiore si è anche  impegnato a fare rete, promuovendo la prevenzione e la gestione organizzata dell’emergenza a livello europeo ed internazionale perché ad altri Parchi non succeda quello che è accaduto a Pombia in seguito ad un’emergenza non era mai stata prevista né immaginata prima e grazie alla Fondazione Sos Elefanti Onlus è stato attivato un progetto Internazionale che andrà a sostenere Safari Park ed altri Parchi zoologici.

Tutte le derrate alimentari e materiali che verranno raccolte in eccedenza dal Safari Park che saranno gestite da un centro di emergenza istituito a Pombia, verranno ridistribuite su richiesta ad altre Strutture.

LINEE GUIDA 

Riepilogando le Linee Guida e gli Interventi che le Aziende e i Privati potranno effettuare per sostenere il Safari Park.

1)  DONAZIONI MERCI DEPERIBILI ALIMENTARI E VARIE

Per le Aziende c’è la possibilità di donare merci e prodotti anche deperibili seguendo l’elenco che riportiamo sotto o comunque interfacciandosi inviando una mail a direzione@safaripark.it oppure chiamando il numero +39 0321 956431

CARNE ROSSA (NON SALATA, NON CONDITA NON MACINATA)

CARNE DI POLLO TACCHINO CONIGLIO

QUAGLIE, PICCIONI

FEGATO

PESCE AZZURRO E PESCE DI FIUME DI PICCOLA PEZZATURA ( NO MOLLUSCHI E CROSTACEI )

UOVA

CROCCHETTE PER CANI E GATTI

MANGIME PELLETTATO PER ERBIVORI (NON UMIDO)

MANGIME PER GALLINE

FRUTTA E VERDURA (NO AROMI)

FIENO

GASOLIO AGRICOLO E GPL PER MOVIMENTO MEZZI E RISCALDAMENTO PADIGLIONI

PASTIGLIE DI CLORO E CLORO LIQUIDO

DISINFETTANTE

STRACCI

ABITI DA LAVORO

GUANTI MONOUSO

MASCHERINE

ROTOLI DI SALE PER I CAVALLI

BATTERIE 120 AMPERE PER AUTOMEZZI

Queste sono le richieste che ci pervengono, al momento, dalla sezione Animali e dalla sezione di Veterinaria

Purtroppo non sarà possibile offrire manodopera e volontariato

Sarà invece possibile, da parte delle sole aziende che non dispongono di merci da donare, fare adozioni a distanza tra quelli disponibili nell’elenco delle adozioni.

Per ricevere l’elenco completo bisognerà scrivere a ufficiostampa@safaripark.it.

E’ inoltre possibile effettuare donazioni libere sul conto corrente intestato a Fondazione S.O.S Elefanti Onlus su:

Banca Prossima –  c/c 1000/63040

Iban: IT 23 N03069 09606 1000 0006 3040

CAUSALE: EMERGENZA CORONAVIRUS – SOSTEGNO ANIMALI / ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE SAFARI PARK seguito da NOME, COGNOME, INDIRIZZO E-MAIL

Si possono anche acquistare BIGLIETTI AZIENDALI GIFT SOS TICKETS , in blocchi da 25 pezzi, al costo unitario di 20 € compreso di Iva, anziché 24 €, per essere regalati od omaggiati alla propria Clientela o alla rete di Dipendenti o Fornitori delle aziende scrivendo a direzione@safaripark.it

Per i privati c’è la possibilità di acquisto anticipato dei biglietti d’ingresso per la stagione 2020, validi fino al 31/12/2021 senza limitazione alcuna e senza distinzione tra festivi e feriali e i prezzi sono 22 euro per il biglietto intero e 18 per quello ridotto e può essere fatto online sul sito www.safaripark.it oppure effetyuare donazioni libere alla Fondazione SOS Elefanti Onlus CLICCANDO SUL TASTO DONA su WWW.SAFARIPARK.IT seguendo la procedura indicata o anche effettuare donazioni libere su conto corrente: Intestato a Fondazione S.O.S Elefanti Onlus,

Banca Prossima –  c/c 1000/63040 – Iban: IT 23 N03069 09606 1000 0006 3040 – CAUSALE: EMERGENZA CORONAVIRUS – SOSTEGNO DI ANIMALI / ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE SAFARI PARK seguito da NOME, COGNOME, INDIRIZZO E-MAIL

 

Lo staff del Safari Park continuerà ogni giorno a svolgere il suo lavoro con consapevolezza, professionalità e instancabile passione e invita a visitare il sito  www.safaripark.it  aiutando concretamente perché SOLO INSIEME TUTTI UNITI #celafaremo

Per tutte le comunicazioni ufficiali rivolgersi al sito www.safaripark.it

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Salute e benessere

Coronavirus e animali.

Coronavirus e animali. L’OMS, rimane del parere che non esistano prove sufficienti per affermare che cani e gatti possano essere infettati dal coronavirus.

 

Il rischio che gli animali domestici o altri animali svolgano un ruolo importante nella trasmissione del coronavirus è considerato molto esiguo. Se animali domestici vivono in un nucleo familiare in cui sono presenti persone affette da coronavirus, è necessario seguire ulteriori misure precauzionali. Per il resto, secondo gli esperti, si applicano le consuete norme igieniche nel trattamento degli animali. Tuttavia secondo le autorità di Hong Kong l’uomo può infettare il cane. Pochi giorni fa, un cane di razza pomerania è risultato positivo al test coronavirus ad Hong Kong. Si ritiene possa trattarsi di un caso di trasmissione da uomo ad animale. Le autorità dell’autonomia cinese hanno di conseguenza emanato un avvertimento alla prudenza e un invito a non baciare gli animali domestici. Dopo che un cane di razza pomerania è stato ripetutamente testato risultando “debole positivo” al COVID-19, le autorità di Hong Kong hanno avvertito la cittadinanza di evitare di baciare i propri animali domestici, ma, al tempo stesso, anche di non lasciarsi prendere dal panico e di abbandonarli. Il Dipartimento per l’agricoltura, la pesca e l’ambiente di Hong Kong ha affermato che gli esperti hanno concordato all’unanimità che i risultati hanno suggerito che il cane aveva “un basso livello di infezione e che con ogni probabilità si tratterebbe di un caso di trasmissione da uomo ad animale”. Il proprietario del cagnolino era stato infatti infettato da Covid-19. Il cane tuttavia non mostra sintomi, affermano le autorità. Il dipartimento agricolo di Hong Kong ha anche aggiunto: “Si ricorda ai proprietari di animali domestici di adottare buone pratiche igieniche, incluso il lavaggio delle mani prima e dopo essere stati a spasso o aver toccato animali, cibo o provviste, oltre a evitare di baciarli e di mantenere un ambiente domestico pulito e igienico”.​Esperti medici, tra cui rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), avevano indagato sul caso per determinare se il cane fosse effettivamente infetto o si trattasse di un falso positivo determinato da campione contaminato. L’OMS, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rimane del parere che non esistano prove sufficienti per affermare che cani e gatti possano essere infettati dal coronavirus.