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Priolo (SR) ucciso senza pietà un cane legandolo con una corda al parafango della propria auto in corsa

Nel tardo pomeriggio di ieri, a Priolo Gargallo (SR), un uomo A.R. ha ucciso senza pietà un cane legandolo con una corda al parafango della propria auto in corsa. Alcuni passanti, sgomenti, dopo aver ripetutamente e inutilmente provato a farlo desistere, non hanno potuto far altro che il portare il povero animale all’ambulatorio veterinario Croce Azzurra, ma nonostante il tentativo di salvargli la vita con un intervento chirurgico, il cane è deceduto poco dopo. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha presentato una formale denuncia al locale comando dei Carabinieri. Animalisti Italiani denuncerà l’assassino e si costituirà parte civile nel procedimento penale che avrà luogo a procedere. L’uccisione di animali è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.» Pene queste, che riteniamo un oltraggio alla vita. “Da tempo richiediamo al Governo, raccogliendo firme attraverso la nostra petizione ‘Pene più dure per chi maltratta gli animali’, l’inasprimento della suddetta legge.

Non sono bastati Angelo, Pilù, Spike, Moro, Snoopy, Rocky, Ruth, Arturo e tanti altri fratelli animali massacrati dalla gratuita violenza “umana”. Qual era il nome di questa ennesima vittima innocente? Il suo nome probabilmente era NESSUNO. E lo diciamo a ragion veduta vista la considerazione che il nostro “sistema” riserva a questi nostri fratelli così speciali” dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani. Non basta il sistematico massacro che devono subire ogni giorno gli animali per colpa del delirio di onnipotenza della cosiddetta specie “sapiens”. Non basta. Siamo di fronte all’ennesimo “potenziale” serial killer che stante l’attuale vergognosa e incivile situazione normativa italiana resterà molto probabilmente impunito. L’ignominia parte da qui; l’onta nei confronti della vita di questa povera e sventurata anima nasce da ciò che il “civile” e “democratico” Stato Italiano prevede in casi come questo. Con leggi del genere non si va da nessuna parte. Fino a che ci si ostinerà a classificare il valore di una vita in relazione alla specie di appartenenza non avremo alcuna speranza di un vero progresso morale e civile. Nessuna evoluzione può nascere dalla mancata presa di coscienza di una realtà ormai conclamata. Sono anni che la nostra Associazione chiede a gran voce al Governo e alle Autorità preposte un pesante inasprimento delle pene per chi uccide qualcuno.

Si QUALCUNO, perché ora non basta più dire un ANIMALE. Si tratta della Vita di QUALCUNO. Non di un oggetto come sono ancora “classificati“ gli animali nell’ormai vetusto codice civile. QUALCUNO con la stessa nostra voglia di vivere, con gli stessi nostri diritti. La stretta correlazione esistente fra crimini così efferati e la pericolosità sociale di chi se ne rende responsabile è ormai scientificamente e statisticamente dimostrata. NONOSTANTE TUTTO NON CI FERMEREMO. Manifesteremo come sempre il nostro sdegno e combatteremo. Perché tutti abbiano voce. Perché tutti possano vivere in un mondo migliore. FIRMA LA PETIZIONE ✍️ ? GUARDA IL TOCCANTE VIDEO

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Gli animalisti comprano il cibo per gli animali

 
ROMA – ANIMALISTI ITALIANI ACQUISTA CIBO PER GLI ANIMALI E LO DONA ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ
Continua il lockdown per frenare il contagio da coronavirus. Le regole stringenti nella vita quotidiana di tutti, indicate dal Governo, hanno cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. La regola di base che ha consentito di abbassare i contagi è restare a casa. Consentiti gli spostamenti solo in tre casi: andare al lavoro, ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Il cibo per gli animali è tra questi. Tuttavia un’alta percentuale di cittadini si trova in grave difficoltà economica a causa della perdita del lavoro. Intere famiglie non hanno i mezzi per provvedere al proprio sostentamento e a quello dei loro cani e gatti. Con l’aumento delle richieste di aiuto anche per il reperimento del cibo per animali, abbiamo deciso di donare alimenti alle famiglie romane. Le richieste verranno ovviamente filtrate, in sinergia con la Protezione Civile di Roma, per fornire sostegno a chi ha realmente necessità. 

Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, afferma: “Nel caos delle notizie, in mezzo a numeri terrificanti, tra i pareri degli esperti e gli studi televisivi vuoti, noi vogliamo essere quella notizia positiva che porta il sorriso della speranza attraverso l’esempio di persone “normali” come noi che aiutano consapevoli che ciò che sta accadendo coinvolge tutti e che tutti, anche nel poco, possiamo agire per il bene comune”.

Restano ovviamente sempre attivi anche i seguenti servizi della task force su Roma, composta da volontari delle associazioni Animalisti Italiani, Enpa e Lav:trasferimento temporaneo presso abitazioni o strutture di animali che non possono essere accuditi a domicilio;trasporto di animali da compagnia per visita veterinaria urgente (preferibilmente previa valutazione preliminare da parte di un medico veterinario su urgenza e differibilità del caso);supporto per la semplice attività fisica all’aperto (passeggiata);recupero di animali detenuti in luogo diverso dalla dimora attuale della persona in quarantena per il ricongiungimento col proprietario e, nel caso in cui ciò non sia possibile, accudimento minimo periodico dell’animale nel luogo in cui si trova o trasferimento temporaneo in strutture di animali o stallo casalingo.

Emanuela Bignami, Coordinatrice della task force ‘Noi ci siamo’ e Responsabile Nazionale Randagismo, dichiara: “Noi ci siamo è un servizio concreto e non un mero slogan, Animalisti Italiani è accanto ai cittadini per rispondere quotidianamente alle loro esigenze in tempo di crisi. Sono tante le richieste d’aiuto e la nostra task force continua il suo lavoro sul territorio a supporto delle famiglie con animali, che si trovano in difficoltà a seguito dell’emergenza coronavirus.Da qualche giorno abbiamo cominciato a distribuire del cibo per animali alle persone che non potendo lavorare, hanno bisogno di una mano. Una parte del cibo è frutto della donazione delle aziende Monge e Vet Line che ringraziamo per la disponibilità, la restante parte è stata acquistata dagli Animalisti Italiani. Per continuare a portare avanti questo progetto e rispondere alle richieste abbiamo bisogno di sostegno economico. Anche un piccolo contributo può fare la differenza”.

Per aiutarci ad alimentare la catena di solidarietà affinché nessuno resti solo, aderite alla raccolta fondi sulla nostra Pagina Facebook oppure donate con bonifico bancario su conto corrente intestato ad Animalisti Italiani
IBAN IT 23 R 02008 05041 000110085946, causale “emergenza coronavirus”.
Se hai bisogno di aiuto gli Animalisti Italiani ci sono!Contattaci viamail: emergenzacoronavirus@animalisti.itoppureemanuela.bignami@animalisti.it Solo per emergenza ☎️ 351.8172883

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Coronavirus, Animalisti Italiani garantiscono un’assistenza continua

ANIMALISTI ITALIANI ATTIVA L’ HELP DESK “NOI CI SIAMO” e PROSEGUE LA CAMPAGNA #IORESTOACASACONLORO “Tanti i dubbi, le paure e i problemi connessi alla grave pandemia che sta attanagliando il nostro Paese e il resto del mondo. Sin dal primo momento ci siamo attivati per fornire una corretta informazione sul problema soprattutto in relazione agli animali. Oltre al vademecum e al contest che abbiamo organizzato, abbiamo deciso di attivare un help desk dedicato all’emergenza coronavirus, in previsione del diffondersi del virus in altre zona d’Italia, anche se speriamo fortemente nel suo contenimento affinché questa crisi diventi solo un ricordo. Un’unità d’emergenza per essere continuativamente presenti sul territorio e pronti ad aiutare, cercando di cooperare con le istituzioni e di rispondere alle differenti richieste d’aiuto” afferma Walter Caporale Presidente degli Animalisti italiani. “L’associazione garantisce un’assistenza continua, H24. Se hai bisogno di aiuto o hai domande su come devi comportarti con i tuoi animali durante questa emergenza Coronavirus, contattaci al 351.8172883 o scrivi a emergenzacoronavirus@animalisti.it. Noi ci saremo sempre per i nostri amici senza voce cercando di tutelarli anche in questo momento” – l’appello di Emanuela Bignami, Responsabile Nazionale Randagismo e coordinatrice dell’unità d’emergenza. L’unico contagio che ci piace è quello della solidarietà. Inoltre, sin dall’inizio per sensibilizzare l’opinione pubblica ed accorciare, seppur virtualmente le distanze, Animalisti Italiani ha anche lanciato un contest “Gli animali non trasmettono il coronavirus, ma solo amore e ti saranno vicino in questo momento difficile” in cui si invitano le persone a spedire delle foto dei propri amici a quattro zampe, con un messaggio ben visibile su un cartello e gli hashtag #iorestoacasaconloro e #animalistiitaliani. Vari i vip che hanno già aderito, come gli attori Tullio Solenghi, Massimo Wertmuller e Cristina Donadio, le cantanti Donatella Rettore, Ivana Spagna, Cristina D’Avena, Francesca Alotta, i Jalisse, la vegan chef Laura Fiandra e i ballerini Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. Continuate a inviare gli scatti via Whatsapp al numero 351.8172883. Ossia, lo stesso da comporre per ogni domanda. Per ogni richiesta di assistenza. Restando a casa, naturalmente. Noi ci siamo e non abbandoniamo nessuno!

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Coronavirus, rapporto uomo-animale

A seguito della delicata situazione sanitaria che sta coinvolgendo il nostro Paese, riteniamo doveroso fare chiarezza su alcuni aspetti tecnico-pratici relativi al rapporto uomo-animale; in questo momento di particolare emergenza appare quantomai opportuno riferirci alle più stringenti norme igienico-sanitarie che vedono coinvolti anche i nostri fedeli amici a quattrozampe.
 

Non ci stancheremo mai di ripetere che ad oggi, non esistono prove che i cosiddetti “animali da affezione” (cani, gatti, conigli, criceti, furetti etc. ) possano essere infettati dal coronavirus o che possano essere una fonte di infezione per l’uomo. Tuttavia è sempre opportuno seguire con estrema attenzione delle regole di prevenzione, senza però cadere in falsi allarmismi e notizie fuorvianti che hanno come nefaste conseguenze il disorientamento della popolazione e l’errata percezione che gli animali rappresentino un ulteriore problema da gestire.

Generare stress aggiuntivo nelle menti delle persone in questo scenario così delicato e diremmo quasi surreale, può predisporre gli animi a comportamenti sconsiderati e pericolosi per il benessere dei nostri amici animali. Come ad esempio quello di lavare cani e gatti 1 volta ogni 15 giorni con l’ausilio dello shampoo alla clorexidina al 4%.

Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani: “Il bagno agli animali domestici con clorexidina e consimili in percentuale 4% , soprattutto per i felini, può creare seri problemi dermatologici. Il tetto usato comunemente è pari all’1%.

È risaputo inoltre che i felini si autopuliscono. Lo fanno da tempo immemore. Fa parte del loro dna. Proporlo con frequenza bisettimanale è assolutamente fuori luogo.
I veterinari di Ca’Zampa hanno dato dei consigli finalizzati a una strategia di marketing come si evince dal pacchetto di prodotti proposto in vendita sulla loro stessa pagina facebook. Segnaleremo il caso alla FNOVI della sezione di Milano. Smettiamola di creare confusione e cattiva informazione in un momento così complesso, arrecando danni agli animali e tensioni inutili ai loro tutori umani!”

 

Il Vice Presidente Riccardo Manca aggiunge: “Si tratta di puro sciacallaggio. Questo modo di operare è ne’ più ne’ meno che uno squallido terrorismo psicologico che specula sulla psicosi dilagante. Alla fine, come al solito, chi paga il prezzo più alto sono gli animali con il rischio di far aumentare gli abbandoni e il numero di creature che fanno ingresso nei canili, come di fatto sta già avvenendo. Una situazione quella attuale già ampiamente minata da una dose esagerata di disinformazione e di confusione sul tema “animali e coronavirus” che di certo non aveva bisogno di messaggi del genere. La clorexidina infine non serve a prevenire le malattie.”

Animalisti Italiani ha redatto un piccolo vademecum con alcuni consigli in relazione agli amici animali.

Sosteniamo, nel rispetto del nuovo DPCM 9 marzo 2020, l’importanza della prevenzione unendoci alla campagna #IORESTOACASA: distanza di sicurezza di almeno 1 metro, lavarsi il più possibile le mani o disinfettarle senza portarsi le mani alla bocca e occhi ed evitare contatti tra persone. Rimanete a casa e spostatevi solo se strettamente necessario.

Specifichiamo comunque che il decreto non vieta espressamente, se si seguono ovviamente le nuove disposizioni igieniche, di:

  • continuare attività di volontariato presso i canili (compilando il Modello autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità);
  • accudire le colonie feline (è stato di necessità non abbandonare le proprie colonie feline come prevede la legge. Se le colonie si trovano in un comune diverso, portatevi sia l’autocertificazione che l’attestazione da parte della Asl di referente della colonia);
  • adottare animali (basta cambiare le regole utilizzando un criterio di adozioni su appuntamento che evita appunto assembramenti di persone nelle strutture preposte per le adozioni dei quattrozampe);
  • non è vietato neanche portare il cane in passeggiata (è assolutamente necessario per il suo benessere! Consigliamo di usare l’autocertificazione in cui dichiarare lo stato di necessità, anche se la maggior parte dei comuni non la richiede).

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Animali

Cagnolina stuprata e strozzata con delle matite in bocca.

Stuprata con dei pennarelli sia nella vagina che nell’ano, sbattuta contro il muro come fosse uno straccio per la polvere, torturata con l’introduzione nel suo corpicino di detersivo e limoni, strozzata con delle matite in bocca.

L’allarme e la terribile notizia viene da WALTER CAPORALE

Questo è quello che ha subito la dolce cagnolina pincher di nome Pilù ad opera di Gaetano Foco nel maggio del 2015; assassino che ha avuto anche la macabra idea di realizzare un atroce video dell’esecuzione premeditata dalla sua mente distorta (e usiamo un eufemismo). Lui è lo stesso individuo che oggi si permette di denunciare coloro che hanno solo difeso la memoria di un essere senziente innocente chiedendo giustizia per l’orribile sevizia a cui è stata sottoposta suo malgrado.

“Chiunque attraversi il parco fluviale di Pescia non può non rivolgere un pensiero a Pilù, ormai assurta insieme ai cani Angelo di Sangineto e Snoopy di Livorno a simbolo di opposizione e di lotta contro ogni forma di abuso e violenza nei confronti di chi è più deboleNoi siamo l’urlo di Pilù”, dichiara commosso Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.

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Il Presidente Walter Caporale con l’avvocato di Animalisti Italiani

La storia di Pilù si contraddistingue per una violenza inaudita: la cagnolina ha pagato con la vita la volontà di Foco di punire la propria ex fidanzata. L’uomo ha filmato tutte le fasi dell’orrore, le efferatezze perpetrate ai danni della creatura lasciata agonizzante sul pavimento, per poi postare il terribile video sul web.

Migliaia di persone si radunarono a Pescia nell’ottobre del 2016 dando vita a una grande manifestazione di protesta contro qualsiasi forma di maltrattamento degli animali. Proprio al termine della manifestazione, il presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale, e l’attivista Paola Pavone attaccarono dei manifesti sulle finestre dell’appartamento della famiglia del “ragazzo” con la scritta “Censurato per crudeltà”. Per questo motivo scattò la prima denuncia, depositata dalla mamma di Foco, per i reati di violazione di domicilio (solo a carico di Caporale) e imbrattamento e deturpamento dell’abitazione (a carico di entrambi).
Gaetano Foco oggi continua a suscitare sgomento, non tanto per l’ulteriore denuncia di diffamazione nei confronti del Presidente Walter Caporale accusato di averlo definito assassino, ma soprattutto perché non mostra alcun segno di pentimento nonostante l’atrocità di cui è reo confesso.

Aggiunge Caporale: “Come definireste colui che toglie la vita ad un altro essere vivente? Vogliamo forse fare una distinzione tra vite di serie A e di serie B? Gli animali sono soggetti di diritto, non oggetti. Loro sono esseri senzienti, proprio come noi. Non si tratta di beni mobili, ma di vite sacre! Ciò che oggi mi ha lasciato sconvolto è l’essere stato sottoposto ad interrogatorio per delle accuse insensate e che la Procura stia muovendo un procedimento penale su istanza di chi ha compiuto un gesto così crudele per il quale avrebbe dovuto quantomeno pentirsi.
La freddezza di Gaetano Foco, la sua imperturbabilità, non un barlume di coscienza come se nulla fosse accaduto e ancora oggi si ostina a voler passare da vittima nonostante sia carnefice come lui stesso ha mostrato a tutti attraverso il suo video. Forse Foco non ha ben capito che pubblicando quel video si è diffamato da solo. Oggi chi accusa? Non dovrebbe forse accusare se stesso?
Pilù è stata uccisa nel 2015 e non ha ancora ottenuto giustizia. E rischia di non averne mai.”

Oggi vogliamo ribadire con forza la necessità di una condanna generalizzata, incondizionata, esemplare. Lo dobbiamo a tutti quegli animali uccisi crudelmente, loro sono “qualcuno”, non “qualcosa”. È tempo di modificare le leggi, inasprendo severamente le pene per le violenze e i reati contro gli animali, e mutare il codice civile affinché venga loro riconosciuto il più naturale ed essenziale diritto: quello di “esseri senzienti” e non più “beni mobili”. Animalisti italiani si sta battendo per rendere ciò una realtà concreta. Pilù, Angelo, Snoopy e tutti gli oppressi del mondo non verranno mai dimenticati.

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CULTURA

OSTRUZIONISMO NEI CONFRONTI DEI VOLONTARI DEGLI ANIMALISTI ITALIANI

Da sempre, in Italia, la lotta ad accaparrarsi la gestione di canili e rifugi in convenzione, finanziati con fondi pubblici, è senza quartiere. Non ci sorprendiamo neppure in merito a denunce di vizi nelle gare d’appalto perché gli interessi economici, si sa, sono alti. Il nostro unico interesse invece è il bene degli animali. Noi vogliamo che siano loro al centro dell’interesse di chi li ama e non gli interessi che vi ruotano attorno.

Cresce per questo l’ostruzionismo, ormai evidente, dei gestori dei canili-rifugi nei confronti delle attività di volontariato delle associazioni animaliste.

Oggi ci ritroviamo, infatti, nella situazione a noi purtroppo ormai tristemente nota, perché torna spesso a verificarsi, relativa al diniego d’accesso ai nostri volontari in determinate aree dei canili. Ad essere protagonista della vicenda, stavolta, Villa Andreina sita ad Acilia, a sud di Roma, che non ha consentito l’accesso al settore 200 alle volontarie dell’Associazione Nazionale Animalisti Italiani che si erano recate presso la struttura per prestare attività di volontariato nello specifico per i cani di proprietà del Comune di Ciampino, impedendo loro di vedere gli animali. La motivazione? Secondo il referente di Petland srls-Villa Andreina, non sarebbe giunta la suddetta comunicazione. Ovviamente a nulla è servito mostrare l’autorizzazione con relativo numero di protocollo. Tra l’altro nell’accredito da parte del Comune di Ciampino, la stessa amministrazione comunale aveva richiesto al gestore la massima collaborazione con la nostra associazione cosa che non è affatto accaduta visto che alle nostre volontarie non è stato concesso neppure un confronto diretto con il responsabile della struttura che comunicava con loro solo tramite un operatore del canile.

Emanuela Bignami, la nostra Responsabile Nazionale Randagismo ha immediatamente denunciato il fatto alle forze dell’Ordine e al Comune di Ciampino che ha rilasciato il regolare nulla osta all’associazione, richiedendo altresì urgente intervento al fine di verificare se i requisiti previsti dall’affido diretto, secondo la determina dirigenziale n.24 dell’8/03/2019, siano in linea con la società che gestisce attualmente Villa Andreina.

A differenza del Comune di Roma, in passato sordo alle nostre segnalazioni, il Comune di Ciampino si sta invece attivando per le opportune verifiche.

“Questa vicenda ci fa ricordare la drammatica storia di Tyson, il cane che abbiamo salvato, dopo 5 lunghi anni di isolamento nel settore  100 di questa stessa struttura. Tyson, simbolo dei tanti cani reclusi e nascosti, finiti in mano a gestori avidi di denaro è oggi libero grazie al nostro impegno, a una lunga battaglia fatta di mobilitazioni istituzionali per scoperchiare tutto questo.

Mi preme anche ricordare che la legge n.244/2007 prevede la possibilità della gestione privata di canili, rifugi o gattili a patto che all’interno della struttura sia garantita la presenza di volontari di associazioni animaliste e zoofileLa nostra funzione è fondamentale per il benessere degli animali, la possibilità di agevolare le adozioni e persino per il contenimento dei costi pubblici visto che il gestore viene remunerato in base al numero di animali presenti. I cani del Comune di Ciampino, circa 20, sono tenuti ad oggi nel settore 200, uno dei tanti insieme ai settori 100, 400, 700 a cui è vietato l’accesso ai volontari. Richiediamo un elenco aggiornato di tutti i cani presenti. Pretendiamo che i diritti degli animali vengano prima di meri interessi personali di natura economica!” afferma Emanuela Bignami.

Un ulteriore aspetto che desta molteplici perplessità è la richiesta da parte dei gestori di Villa Andreina della dotazione di caschetti e scarpe antinfortunistica ai volontari, elusa però dagli stessi operatori interni al canile. Se è vero che la struttura sia così pericolosa per le persone, come mai non lo è anche per gli animali detenuti per i quali il gestore viene pagato?

Il nostro ufficio legale valuterà la possibilità di presentare denuncia come associazione.

Tanti i cani anziani di proprietà del Comune di Ciampino, presenti nel canile di Villa Andreina, in cerca di una famiglia che li ami. Rilanciamo l’importanza delle adozioni presentando uno di loro: nonno Augusto che ha circa 12 anni attende con fiducia il suo bipede per sempre.

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Adottate e non comprate gli animali

Adottate sempre e non comprate perché gli animali non sono oggetti, ma soggetti di diritto, esseri senzienti la cui vita va assolutamente rispettata. Siamo soddisfatti relativamente all’ottenimento di sanzioni più severe per chi commercia cani e gatti, ma rifiutiamo categoricamente ogni forma di business (legale e illegale) che ruota attorno ai nostri fratelli animali. Il termine commercio non può essere accostato a nessun essere vivente!” così esordisce Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, in merito alla decisione del Parlamento Europeo che ha chiesto un sistema comunitario obbligatorio per la registrazione di cani e gatti, una definizione Ue degli impianti di allevamento commerciale su larga scala, noti come ‘fabbriche per cuccioli’ e una migliore applicazione della normativa esistente con sanzioni maggiormente stringenti.

Conclude Riccardo Manca, Vice Presidente degli Animalisti italiani: “Sicuramente è un passo in avanti. Ma siamo ben lontani dalla sacrosanta considerazione degli animali come esseri senzienti a 360 gradi e quindi degni di piena considerazione anche a livello giuridico. Il commercio di animali non dovrebbe proprio esistere. Non solo quello illegale. La vita non si compra e Animalisti Italiani di questo hashtag ne ha fatto anche una campagna nazionale. Il riconoscimento del pieno stato di soggetti senzienti anche a livello normativo avrebbe una cascata di ricadute positive in tutti i settori. Da quello delle pene per chi li maltratta o li uccide a tutti gli ambiti in cui vengono sfruttati, torturati, derisi e umiliati. Non sarebbero più vite di serie B  e questo assunto si configurerebbe come un enorme volano per l’abbattimento dello specismo e dell’antropocentrismo”.

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Cronaca

“VEG IMPORTANT PEOPLE”

“VEG IMPORTANT PEOPLE”: oggi sono davvero tante le star che hanno scelto la ‘vita green’, uno stile di vita sano basato sulla dieta vegana e sul rispetto degli animali e dell’ambiente, da Anne Hathaway ad Ariana Grande, dal tennista Novak Djokovic che abbiamo visto sul palco di Sanremo all’attivista per eccellenza Joaquin Phoenix che stanotte alla 92ª edizione degli oscar con un discorso appassionato sui DIRITTI DI CHI NON HA VOCE ha commosso tutti, esortando a recuperare il contatto con l’altro, con il diverso, con la natura. Esultano gli Animalisti Italiani per lo spazio che viene dato anche alla causa animalista. Walter Caporale, Presidente dell’Associazione dichiara: “Parole forti, vere, cariche di emozione.

Ci siamo commossi, ripercorrendo come in un flashback anni di lotte degli Animalisti Italiani per i diritti dei più deboli, esseri umani e esseri senzienti. Joaquin Phoenix è un eccezionale animalista che durante la celebre Notte degli Oscar ha avuto il coraggio di parlare di diritti animali ad un miliardo di persone lanciando un appello che inevitabilmente scuote le coscienze e le arricchisce di umanità profonda. Bisogna lottare a favore dei diritti, contro ogni forma d’ingiustizia, di diseguaglianza di genere, razzismo, discriminazione Lgbt.

Non esiste una razza, genere, specie superiore ad un’altra. L’attore ha posto l’accento anche sul consumo di latte, spostando l’attenzione sul versante degli stili alimentari e sullo sfruttamento degli animali negli allevamenti intensivi. Ci auguriamo che il suo appassionato discorso servirà a far mutare le abitudini sociali. Ciascuno di noi con le sue scelte individuali è artefice del cambiamento”.