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Cronaca

Il Pastore Maremmano protegge il gregge dal Lupo.

Gli allevatori protestano per gli assalti dei lupi alle loro mandrie e alle loro greggi.

Alcuni minacciano di sparare al lupo che è una specie protetta perchè a rischio estinzione.

Ma la natura ci offre una soluzione più intelligente. L’utilizzo del Pastore Maremmano. (nella foto)

Il Pastore Maremmano Abruzzese è un grande cane bianco strenuo difensore di greggi e bestiame dagli attacchi del lupo e altri predatori e lo fa in modo rispettoso, senza risse e inutili spargimenti di sangue.

I lupi stanno via via colonizzando le nostre Alpi ma il Pastore Maremmano Abruzzese li può tenere sotto controllo. Si tratta di un cane di grande taglia, molto forte, agile e scattante, con un bellissimo mantello bianco a pelo folto adatto a proteggerlo dal freddo e dalle intemperie. Ha un carattere fiero, leale e indipendente che lo rende molto adatto alla difesa del gregge riducendo la perdita di bestiame fino ad azzerarla quasi completamente.

Ecco allora che la Natura, senza bisogno di fucili o leggi, sa benissimo come agire e come preservare i suoi membri e il grande cane bianco ne è un esempio.

Franco Simonetti

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Ambiente

Paura in India: un leopardo prova ad attaccare un cane. Il video virale dell’attacco su internet

Paura in India: un leopardo prova ad attaccare un cane. Il video virale dell’attacco su internet

 

Un cane sonnecchia tranquillo all’interno del cortile di un bungalow in India quando un leopardo salta improvvisamente la recinzione di almeno 2 mt di altezza per attaccarlo. L’incontro tra i due è impressionante: il cane abbaia spaventato mentre il predatore lo afferra. Alla fine quest’ultimo decide di andarsene, probabilmente a causa della presenza umana. I proprietari del cane hanno presentato una denuncia agli ufficiali forestali sull’incidente. I leopardi in India sono una specie a rischio e protetta, ma a causa della deforestazione e degli insediamenti in prossimità della foresta sempre più felini entrano nei villaggi in cerca di cibo. Il video, girato il 9 aprile, ha fatto il giro del web ed in poche ore è diventato virale in tutto il mondo. Il filmato conferma, ancora una volta, come la deforestazione selvaggia negli anni in India ha modificato l’equilibrio biologico dei predatori e non solo e ne ha alterato il comportamento, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. I leopardi, attaccano spesso l’uomo, specialmente quegli che vivono ai margini della foresta o dei Parchi Nazionali. Difficilmente i morsi sono letali, ma le aggressioni possono essere molto pericolosi anche nei confronti degli animali domestici. Ecco il video: https://youtu.be/NWnbL6FcsXI

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Cronaca

Cani per aiutare a diagnosticare il coronavirus

Cani per aiutare a diagnosticare il coronavirus. Dall’Inghilterra un’organizzazione specializzata valuta la possibilità di “catturare” l’odore dai pazienti Il migliore amico dell’uomo potrebbe essere un prezioso ausilio in un momento eccezionale come quello che stiamo vivendo. Ed uno dei migliori sensi dei cani, l’olfatto, potrebbe tornarci a dir poco utile. Non solo per ritrovare persone scomparse, fuggitivi, o sostanze pericolose, da tempo, infatti, i nostri fidi vengono anche impiegati per identificare alcune molecole legate a determinate malattie, come ad esempio alcuni tipi di cancro o il Parkinson. In ragione di tale possibilità e della necessità di utilizzare ogni strumento utile per risolvere l’emergenza globale che è in corso, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, vale la pena sottolineare quanto ha pensato l’organizzazione inglese “Medical Detection Dogs”: allenare i propri cani per riconoscere i pazienti affetti dal coronavirus. Un’idea non campata in aria che nasce dalla collaborazione con la London School of Hygiene and Tropical e la Durham University. In pratica, lo stesso team che recentemente aveva collaborato per dimostrare che i cani sono in grado di rilevare la malaria. Secondo quanto anticipato, i cani potrebbero essere addestrati in sei settimane, e saranno disponibili per prestare il loro lavoro verso la parte finale dell’epidemia. L’ausilio dei cani potrà servire a fornire una diagnosi rapida e non invasiva. È noto, in tal senso che sono già in grado di rilevare lievi variazioni della temperatura della pelle umana, e potrebbero dunque individuare le persone con la febbre. L’organizzazione propone di introdurre l’utilizzo dei cani anche per identificare i viaggiatori provenienti da altri paesi o essere impiegati in spazi pubblici. «In linea di massima siamo sicuri che i cani possano rilevare il Covid-19. Stiamo ora cercando di trovare il modo per “catturare” l’odore del coronavirus dai pazienti e sottoporlo ai cani» ha riferito Claire Guest, ceo e co-fondatrice di Medical Detection Dogs. «L’obiettivo è che i cani siano in grado di controllare chiunque, comprese le persone asintomatiche, in modo da segnalarle. Sarebbe un metodo veloce, efficace e non invasivo, e farebbe sì che i test clinici vengano utilizzati solo dove sono realmente necessari». Anche James Logan, professore della London School of Hygiene & Tropical Medicine, ha tenuto a precisare che «I nostri lavori precedenti hanno dimostrato che i cani possono rilevare gli odori delle persone affette da malaria con estrema precisione, al di sopra degli standard dell’OMS. Sappiamo che altre malattie respiratorie come il Covid-19 cambiano l’odore del nostro corpo, quindi c’è un’alta possibilità siano in grado di rilevarlo. Questo nuovo “strumento diagnostico” potrebbe rivoluzionare la nostra risposta alla lotta contro il coronavirus».

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Cronaca

Andrea Cane: da Forno Canavese l’appello di Rebecca arriva fino a Matteo Salvini

IPOTENSIONE ENDOCRANICA SPONTANEA 

L’appello di aiuto di Rebecca, ragazzina di 14 anni affetta da una sospetta sindrome di ipotensione liquorale occulta (oltre ad essere già stata sottoposta a diversi interventi per un’altra grave patologia) è arrivata ad interessare la politica nazionale e lo stesso Governo. “Da ieri sera sono a stretto contatto con Alessia e Fabrizio, i genitori di Rebecca che giustamente nelle ultime ore avevano scelto la via mediatica per sensibilizzare il più possibile la politica per salvaguardare la salute della loro figlia”, interviene il Consigliere Regionale Andrea Cane, che prosegue ” da Vicepresidente della Commissione Sanità mi sono sentito subito in dovere di avvertire le nostre istituzioni sanitarie piemontesi, descrivendo nei particolari la situazione all’Assessore Luigi Icardi, al Presidente di Commissione Alessandro Stecco e al Direttore Generale Fabio Aimar.

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Animali

Coronavirus? Anche Kira resta in casa

Golasecca 13 Marzo 2020

Coronavirus, io resto a casa! È questo il messaggio che pare vorrebbe darci il mio cane Kira. Ovvio lei non ha paura del virus, e le sue corse in giardino le fa! 

Ma vuole invitarci a rispettare le regole: Io resto a casa! Uniti ce la faremo! ?????????

Alessio Luisetto 

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Animali

Mornago: ritrovato il cane smarrito

Mornago 5 Marzo 2020.

Finalmente una bella notizia: è stato ritrovato il cane smarrito .Martedì 3 Marzo scorso da Mornago.  Ce lo comunica la stessa proprietaria. Grazie a tutti quanti si sono prestati per aiutare la proprietaria a i ritrovare il suo cane. A.L.

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Animali

Cagnolina stuprata e strozzata con delle matite in bocca.

Stuprata con dei pennarelli sia nella vagina che nell’ano, sbattuta contro il muro come fosse uno straccio per la polvere, torturata con l’introduzione nel suo corpicino di detersivo e limoni, strozzata con delle matite in bocca.

L’allarme e la terribile notizia viene da WALTER CAPORALE

Questo è quello che ha subito la dolce cagnolina pincher di nome Pilù ad opera di Gaetano Foco nel maggio del 2015; assassino che ha avuto anche la macabra idea di realizzare un atroce video dell’esecuzione premeditata dalla sua mente distorta (e usiamo un eufemismo). Lui è lo stesso individuo che oggi si permette di denunciare coloro che hanno solo difeso la memoria di un essere senziente innocente chiedendo giustizia per l’orribile sevizia a cui è stata sottoposta suo malgrado.

“Chiunque attraversi il parco fluviale di Pescia non può non rivolgere un pensiero a Pilù, ormai assurta insieme ai cani Angelo di Sangineto e Snoopy di Livorno a simbolo di opposizione e di lotta contro ogni forma di abuso e violenza nei confronti di chi è più deboleNoi siamo l’urlo di Pilù”, dichiara commosso Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.

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Il Presidente Walter Caporale con l’avvocato di Animalisti Italiani

La storia di Pilù si contraddistingue per una violenza inaudita: la cagnolina ha pagato con la vita la volontà di Foco di punire la propria ex fidanzata. L’uomo ha filmato tutte le fasi dell’orrore, le efferatezze perpetrate ai danni della creatura lasciata agonizzante sul pavimento, per poi postare il terribile video sul web.

Migliaia di persone si radunarono a Pescia nell’ottobre del 2016 dando vita a una grande manifestazione di protesta contro qualsiasi forma di maltrattamento degli animali. Proprio al termine della manifestazione, il presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale, e l’attivista Paola Pavone attaccarono dei manifesti sulle finestre dell’appartamento della famiglia del “ragazzo” con la scritta “Censurato per crudeltà”. Per questo motivo scattò la prima denuncia, depositata dalla mamma di Foco, per i reati di violazione di domicilio (solo a carico di Caporale) e imbrattamento e deturpamento dell’abitazione (a carico di entrambi).
Gaetano Foco oggi continua a suscitare sgomento, non tanto per l’ulteriore denuncia di diffamazione nei confronti del Presidente Walter Caporale accusato di averlo definito assassino, ma soprattutto perché non mostra alcun segno di pentimento nonostante l’atrocità di cui è reo confesso.

Aggiunge Caporale: “Come definireste colui che toglie la vita ad un altro essere vivente? Vogliamo forse fare una distinzione tra vite di serie A e di serie B? Gli animali sono soggetti di diritto, non oggetti. Loro sono esseri senzienti, proprio come noi. Non si tratta di beni mobili, ma di vite sacre! Ciò che oggi mi ha lasciato sconvolto è l’essere stato sottoposto ad interrogatorio per delle accuse insensate e che la Procura stia muovendo un procedimento penale su istanza di chi ha compiuto un gesto così crudele per il quale avrebbe dovuto quantomeno pentirsi.
La freddezza di Gaetano Foco, la sua imperturbabilità, non un barlume di coscienza come se nulla fosse accaduto e ancora oggi si ostina a voler passare da vittima nonostante sia carnefice come lui stesso ha mostrato a tutti attraverso il suo video. Forse Foco non ha ben capito che pubblicando quel video si è diffamato da solo. Oggi chi accusa? Non dovrebbe forse accusare se stesso?
Pilù è stata uccisa nel 2015 e non ha ancora ottenuto giustizia. E rischia di non averne mai.”

Oggi vogliamo ribadire con forza la necessità di una condanna generalizzata, incondizionata, esemplare. Lo dobbiamo a tutti quegli animali uccisi crudelmente, loro sono “qualcuno”, non “qualcosa”. È tempo di modificare le leggi, inasprendo severamente le pene per le violenze e i reati contro gli animali, e mutare il codice civile affinché venga loro riconosciuto il più naturale ed essenziale diritto: quello di “esseri senzienti” e non più “beni mobili”. Animalisti italiani si sta battendo per rendere ciò una realtà concreta. Pilù, Angelo, Snoopy e tutti gli oppressi del mondo non verranno mai dimenticati.