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Cocquio Trevisago

Cocquio, Sacra Famiglia, gesto volontario: si è gettata

Episodio pesante a Cocquio, una donna di 47 anni è caduta da cinque metri d’altezza, era ospitata alla Sacra Famiglia.

Ricordiamo che “la sede di Cocquio offre servizi residenziali e diurni per disabilimini alloggi per anzianiCure intermedieambulatori riabilitativi e il Counseling territoriale per l’autismo.”

E’ stata portata all’ospedale di Varese in codice rosso

aggiornamento del 25.05.2020, ore 14,10

la fondazione Sacra Famiglia precisa che la persona non è morta

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Cocquio Trevisago

Cocquio, Centrella contro il 5G, divieto di sperimentare, installare e diffondere sul territorio

NON FINISCE MAI DI STUPIRE IL SINDACO CENTRELLA, le sue posizioni sono sempre ferme e decise, ed apripista come è avvenuto nella gestione del coronavirus.

Sul 5g i pareri sono discordanti come su tante tecnologie nuove per noi, anche in altre nazioni sono già al 6g! Nel suo caso, nel dubbio preferisce utilizzare delle precauzioni, anche se 

“Nessun rischio per la salute”afferma l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

Centrella prosegue imperterrito: 

ORDINANZA SINDACALE N° 13 DEL 18.05.2020 – DIVIETO DI SPERIMENTAZIONE E\O ISTALLAZIONE DEL 5G

Il Sindaco, con proprio provvedimento n. 13 in data odierna, ha disposto il divieto, in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, che evidenziano l’estrema pericolosità per la salute dell’uomo.

“Gentili concittadini,
da tempo si è acceso un dibattito a livello nazionale e internazionale sulla tecnologia cosiddetta 5G, ossia di quinta generazione, con prestazioni e velocità superiori a quelli della precedente tecnologia 4G. Questa nuova tecnologia si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, e attualmente siamo in mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana. Nel dubbio, e per prevenire qualsiasi rischio per la popolazione, la nostra Amministrazione ha deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale, in attesa che gli organi competenti abbiano modo di valutare l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia. Richiamando tra gli altri il “principio di precauzione” sancito dall’Unione Europea, spiegato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’UE (in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita), ed essendo il Sindaco responsabile della salute dei propri cittadini, è stata emessa un’ordinanza che vieta di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati.
Poiché siamo fermamente convinti che il progresso tecnologico sia un importante traguardo e non volendo in alcun modo che il nostro territorio “resti indietro” rispetto a innovazioni di questo genere, siamo pronti a revocare l’ordinanza qualora la comunità scientifica fosse in grado di fornire risposte chiare e comprovanti l’assoluta sicurezza della tecnologia 5G. Nel frattempo, ci sentiamo obbligati a tutelare la cittadinanza da qualsiasi possibile rischio per la salute, e con questa ordinanza desideriamo dare un segnale di cura del territorio, che mai come in questo periodo deve essere prioritaria su qualsiasi altro interesse.

Il Sindaco”

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Cocquio Trevisago

Cocquio,Centrella:finalmente si potrà bere un caffe’ o andare dal parrucchiere

come tutti sappiamo lunedì 18 maggio in tutto il territorio nazionale riapriranno molte attività commerciali, e anche a Cocquio Trevisago potremo finalmente bere un caffè al bar, andare dal parrucchiere, o acquistare un capo di abbigliamento.
Per aiutare i commercianti che hanno subito un grave danno economico per il lungo periodo di chiusura, la nostra Amministrazione ha emesso alcune ordinanze che ci auguriamo possano essere di aiuto ai fini di una ripartenza più agevole.
Ai bar e ristoranti è stato offerto di utilizzare gratuitamente spazi all’aperto vicini alla propria attività, dove posizionare sedie e tavolini per accogliere un maggior numero di clienti, che per rispetto delle regole di distanziamento sociale non possono sostare negli spazi interni: ebbene, alcuni hanno colto con favore questa iniziativa e sono state individuate aree loro adiacenti sulle quali non graverà alcuna imposta.
Con una ordinanza che entrerà in vigore a partire da lunedì 18, abbiamo inoltre stabilito che i parrucchieri e gli estetisti possano svolgere la loro attività durante un arco temporale molto ampio, ossia dalle ore 7 alle ore 24, per tutti i giorni della settimana (rendendo quindi facoltativa la chiusura di riposo settimanale). In questo modo il professionista può modulare il suo orario di lavoro in base alle prenotazioni e alle esigenze dei clienti, garantendo minori tempi di attesa e gestendo autonomamente la sua attività.
Anche la piattaforma ecologica tornerà ad essere aperta negli orari consueti, così come i cimiteri comunali.
Ad ogni esercizio commerciale che riaprirà, la nostra Amministrazione donerà una fornitura di 25 mascherine, in segno di supporto e per garantire una ripartenza in totale sicurezza.
Infatti, riteniamo opportuno sottolineare ancora una volta che ora più che mai ciascuno di noi dovrà rispettare le regole imposte dal Governo in periodo di pandemia, ossia l’uso di sistemi di protezione individuale e il distanziamento sociale di almeno un metro tra le persone: solo così infatti potremo lentamente tornare alla normalità, consapevoli che l’impegno di ciascuno di noi è utile a tutta la comunità.
Per qualsiasi informazione potete contattare la Polizia Locale al num. 0332/975151 int. 7

PERCHE’ RIPARTIRE INSIEME E’ PIU’ FACILE!
Il sindaco e l’Amministrazione Comunale

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Cocquio Trevisago

Cocquio-Trevisago , via Milano principio di incendio presso un centro commerciale

Nota ufficiale

Oggi 26/04/20,alle ore 07:30 Cocquio-Trevisago (Va in  via Milano principio di incendio presso un centro commerciale. Per cause in fase di accertamento si è verificato un principio di incendio all’interno di un locale tecnico di un punto vendita. I vigili del fuoco del distaccamento di Laveno intervenuti con un’autopompa e un fuoristrada hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Non si sono registrati danni alla struttura.

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Busto Arsizio

Covid, Albani e Speroni interessati alla sperimentazione di Cocquio

Le discussioni e i pareri sono diversi anche all’interno degli stessi partiti e/o delle stesse aree politiche, con una serie di interrogativi non da poco di cui abbiamo parlato ieri, https://varesepress.info/in-evidenza/testi-sierologici-giungla-di-interessi-e-in-provincia-antonelli-scrive-ai-sindaci.html.

Oggi il dibattito è diventato ancora più interessante come si vede quanto segue:

Il segretario della Sezione della Lega di Busto Arsizio Francesco Speroni, insieme al consigliere comunale Alessandro Albani, si sono confrontati, per mezzo di una chiacchierata telefonica, con il sindaco di Cocquio Trevisago che recentemente ha intrapreso uno screening sierologico nel suo territorio con un test quantitativo IGA, IGG, IGM con modalità “Elisa” al fine di comprendere e approfondire le conoscenze sul tipo di test utilizzato e sulla modalità organizzazione dell’esecuzione dello stesso.

Il segretario della Sezione della Lega di Busto Arsizio Francesco Speroni, insieme al consigliere comunale Alessandro Albani, si sono confrontati, per mezzo di una chiacchierata telefonica, con il sindaco di Cocquio Trevisago che recentemente ha intrapreso uno screening sierologico nel suo territorio con un test quantitativo IGA, IGG, IGM con modalità “Elisa” al fine di comprendere e approfondire le conoscenze sul tipo di test utilizzato e sulla modalità organizzazione dell’esecuzione dello stesso.

Si evince che il test in questione si effettua tramite prelievo ematochimico, eseguito con l’aiuto di Croce Rossa, Protezione Civile, Infermieri e medici volontari e, a sostegno del costo, con il supporto di donazioni di aziende e di benefattori locali.Il dott. Centrella riferisce l’importanza del rigore scientifico nell’utilizzo dei test, ma anche che la necessità impellente di sottoporlo alla cittadinanza per un monitoraggio del contagio fa si che questi non abbiano ancora una sensibilità del 100%, ma comunque superiore del 95%.

Un maggiore rigore scientifico si prospetta comunque a breve grazie ai trials clinici che verranno effettuati nel caso di cocquio grazie al supporto di Cnr e università di Genova.I risultati dei test in questione ci indicano qual è la siero prevalenza, ossia quanta gente è stata a contatto con il virus ed è stata infettata dallo stesso, mentre per l’immunità dala dalle igg c’è ancora moltissimo da capire: se c’è, se funziona e quanto dura.L’aspetto fondamentale riguarda la specificità e la sensibilità del test.

Per fare un esempio, un semplice raffreddore stagionale (raro in questa stagione) , che è un ceppo dei coronavirus, potrebbe sviluppare in un individuo anticorpi simili a quelli dello specifico Covid, che quindi potrebbero essere rilevati dal test e dunque falsarne il risultato; nonostante questo, come già detto, va ricordato che la sensibilità è del 95% sul risultato.Ovviamente il test non è da intendersi ad uso individuale, infatti nel momento in cui si rileva una reazione immunitaria con anticorpi stabilizzati non deve indurre a comportamenti irresponsabili per se stessi e la comunità.Il sindaco Centrella incalza sostenendo che con questo test, chiaramente, non si vuole avere l’ambizione di fornire un “patentino di immunità”, non potendolo infatti garantire, ma quella di intraprendere uno studio epidemiologico attraverso uno screening su un’ampia fascia di popolazione, con l’obiettivo poi di individuare soggetti a rischio per ulteriori necessari approfondimenti clinici.

Albani e Speroni hanno trovato certamente interessante il progetto e, per quanto consapevoli delle criticità dell’esame sopra citate, ritengono possa essere un ottimo strumento proprio per intercettare i soggetti a rischio, ossia quelli che risultano positivi alla risposta immunitaria, condividendo al contempo la posizione del sindaco sulla necessità, in questo caso, di ulteriori approfondimenti attraverso tamponi orofaringei o di direttive da un ente superiore sulla gestione dei singoli casi.L’ATS Insubria si è resa disponibile a valutare i dati che verranno rilevati dalla somministrazione del test su volontari appartenenti a questa fascia di popolazione del varesotto, per poi avviare uno studio in termini epidemiologici e per formulare valutazioni accurate sulla gestione dell’emergenza su più ampia scala.Il Comitato tecnico scientifico e il ministero della Salute, secondo quanto apprende l’ANSA, hanno definito ed indicato le piattaforme che dovranno essere utilizzate per l’esecuzione ed il processamento dei test sierologici.

Si tratta dei sistemi Clia e/o Elisa per “la rilevazione di IgG specifiche, anticorpi neutralizzanti per il SarsCov2″. E’ previsto che tali piattaforme debbano essere presenti almeno in un laboratorio per Regione.Gli esami Elisa eseguito a Cocquio rispondono alle indicazioni nazionali richieste.Gli esponenti della Lega Albani e Speroni partono dal modello di Cocquio per porsi un’importante riflessione circa l’utilità che questa sperimentazione potrebbe avere anche sul nostro territorio, ovviamente designando le scelte più appropriate in merito ai modi e alla scelta del test agli esperti del settore, ricordando sempre e comunque l’importanza di non rinunciare al rispetto di comportamenti igienico sanitari adeguati, all’uso dei DPI e al distanziamento o eventuale isolamento sociale, come le Istituzioni e i DM richiedono.

Secondo i leghisti, dunque, in questo momento di grave emergenza sanitaria, contestualmente a quella economica (il dramma nel dramma), in previsione di una “Fase 2” qualunque tipo di strumento utile, come può essere quello dei test sierologici appropriatamente usati e con il massimo del rigore scientifico (indicato dagli specialisti), deve essere tenuto in considerazione, ma soprattutto sottolineano l’importanza di un’unità politica nella mission di combattere il Covid19, che lascia da parte ogni sterile polemica e veicola il massimo sforzo alla tutela della salute dell’intera comunità.Solo attraverso un efficace e sincero lavoro di rete che vede come protagonisti la politica, le Istituzioni e tutti i cittadini, possiamo avere la speranza di superare questo drammatico momento.

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Cocquio Trevisago

Cocquio Trevisago: oggi screening gratuito e volontario per mille persone

L’iniziativa parte dal Sindaco Danilo Centrella il quale ha organizzato una campagna di screening epidemiologico gratuito e volontario che riguarderà sia il personale sanitario impiegato nel comune che semplici cittadini e permetterà di raccogliere dati fondamentali per studiare la diffusione dell’epidemia da coronavirus.
Centrella sostiene che l’iniziativa è in linea con l’art. 32 della Costituzione Italiana che tutela la salute e garantisce cure gratuite agli indigenti e il Centro Operativo Comunale, costituito appositamente per affrontare l’emergenza coronavirus, ha deciso di aumentare la cura per la comunità lanciando l’iniziativa di sottoporre gratuitamente tutti coloro che lo richiederanno ad un .test sierologico di ricerca anticorpale immediata e tardiva 
“ho il dovere di tutelare in ogni modo la salute degli individui della mia comunità” sostiene il Sindaco di Cocquio dove è emerso un focolaio infettivo presso l’Istituto Sacra Famiglia e la mobilità dei lavoratori che vengono da fuori paese potrebbero aumentare il rischio di contagio per la popolazione data la impossibilità oggettiva di procedere all’isolamento precoce dei soggetti sospetti infetti ma asintomatici.
Il Sindaco Danilo Centrella sottolinea che i test di screening, anche se possiedono la certificazione CEE e la relativa autorizzazione all’utilizzo, anche se il loro uso è molto diffuso in altri paese e regioni italiane, non sono ancora avvallati da Regione Lombardia e hanno il solo scopo di studio epidemiologico, in aiuto a tutte le norme che si possono attuare per evitare il diffondersi della malattia. 
Il Comune di Cocquio ha deciso di estendere i criteri per aderire in maniera volontaria e gratuita, estendendo lo screening anche ad altre categorie:
1) cittadini di qualsiasi età residenti a Cocquio Trevisago che necessitano di mobilità per attività lavorativa
2) cittadini non residenti a Cocquio Trevisago ma che lavorano a Cocquio Trevisago
3) personale di banche, poste, supermercati e negozi e tutte le attività commerciali del comune di Cocquio Trevisago
4) parenti di sanitari
5) polizia, vigili del fuoco, carabinieri, guardia di finanza che agiscono sul territorio
6) membri di ogni forma di volontariato comunale e polizia locale
7) cittadini posti in isolamento domiciliare che non hanno eseguito il tampone (il prelievo verrà fatto a domicilio)
8) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di malattia tumorale
9) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di insufficienza renale cronica, BPCO e patologie polmonari
10) cittadini in trattamento chemioterapico
11) cittadini affetti da disabilità
12) ogni familiare delle categorie evidenziate con più di 65 anni e residente a Cocquio Trevisago
Coloro che rientrassero nelle categorie elencate potranno eseguire 
i test, gratuitamente, fissando preventivamente l’appuntamento chiamando uno dei seguenti numeri, da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00: – 0332975018 – 0332975151 interno 1 – 0332975151 interno 2