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Disturbi alimentari e anoressia, Villa Miralago, il centro medico più importante

Disturbi alimentari e anoressia, ne parliamo con un’intervista Disturbi alimentari e anoressia col  Dr.Leonardo Mendolicchio (Villa Miralago) che ci spiega i vari aspetti della malattia che riguarda diverse milioni di persone, eppure ci sono solo una decina di centri medici in Italia, e il suo è il più grande. Tema gigantesco per le famglie che, senza i supporto medico e si tratta di una equipe non indifferente, non si può venire fuori. 

 

A Villa Miralago ci sono tutti questi specialisti:

https://www.villamiralago.it/it/attivita-e-equipe/equipe-multidisciplinare/

Lo stesso tema viene affrontato in quattro puntate su RAI 3, e ieri sera il programma è stato visto da 1.200.000 persone; seguono i dettagli:

 

Fame d’Amore Con Francesca Fialdini

Docuserie in quattro puntate sui disturbi alimentari

da lunedì 11 maggio, in seconda serata su Rai3

L’età media di insorgenza è tra i 15 e i 19 anni, ma si sta abbassando. Un fenomeno che si nasconde tra le pieghe della società spesso sotto falso nome, coperto di giustificazioni e pregiudizi, dal costo in vite altissimo.

Cosa rende oggi l’anoressia, la bulimia e le dipendenze da cibo così diffuse? Cosa alimenta l’ossessione per l’immagine e per il corpo di tanti giovani donne e uomini del nostro tempo? Come mai il cibo è diventato oggetto di tante passioni e fonte di tanti problemi?

Il disturbo del comportamento alimentare è uno dei disagi giovanili più diffusi e meno raccontati. Per questo Rai3, in collaborazione con Ballandi, nel pieno della sua missione di servizio pubblico ha voluto puntare una luce su questo dramma che coinvolge molte famiglie italiane realizzando il nuovo programma Fame d’Amore, in onda da lunedì 11 maggio in seconda serata su Rai3. Una docuserie in quattro puntate, condotta da Francesca Fialdini e ambientata dentro due comunità italiane di eccellenza: due luoghi dell’anima che accolgono e curano le ferite di queste patologie.

Fame d’Amore è racconto delle difficili fasi che attraversano i ragazzi e le loro famiglie, della lotta per uscire dalla malattia, dall’arrivo in comunità fino al ritorno alla vita di tutti i giorni. Grazie al supporto del team di esperti delle due comunità all’avanguardia nella cura dei disturbi alimentari, verranno documentate tutte le fasi di un lungo percorso a ostacoli, in cui il cibo, il corpo e l’amore sono gli strumenti fondamentali per la rinascita.

A tenere le fila di questo viaggio, conoscitivo ed emozionale insieme, è Francesca Fialdini che racconta, con delicatezza e capacità empatica, le storie di queste vite giunte a una svolta: i nuovi legami che si creano, i rapporti che maturano, il coraggio di cambiare. Ci si affeziona e ci si commuove, si combatte e si soffre con loro, si sorride delle loro battute e si gioisce ad ogni nuovo passaggio del loro lungo viaggio per la guarigione.

Fame D’Amore è un programma di Andrea Casadio scritto con Mariano Cirino e con la consulenza di Stefania Colletta e Maria Sorrentino.  Ambientato a Villa Miralago il più grande centro residenziale di cura terapeutica per DCA, d’Italia (Varese) ed a Palazzo Francisci (Todi). La consulenza scientifica è di Laura Dalla Ragione e Leonardo Mendolicchio. Prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi. La Regia è di Andrea Casadio. La fotografia è di Antonio Scappatura e Alberto Di Paola. Delegato Rai Mercuzio Mencucci. Produttore Esecutivo Ballandi Luca Catalano.

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Varese-Laghi

Cuasso al Piano, scivolato e soccorso

9/5/20 ore 18:00 Cuasso al Piano (Va), località Pogliana, soccorso persona. Un uomo è scivolato in zona impervia. Sul posto stanno operando gli specialisti vigili del fuoco del reparto volo Lombardia a bordo del “Drago 82”, gli specialisti del S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale) di Varese e il personale sanitario.

La persona è stata raggiunta e sono in corso le operazioni di recupero.

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Cuasso al Monte

Cuasso Al Monte:Ikea e Ponte del Sorriso,ASST Settelaghi in aiuto all’ospedale

All’Ospedale di Cuasso Al Monte nei reparti COVID19 è arrivato personale sanitario da varie parti, anche lontano da Varese.

Alcuni non hanno la possibilità di fare rientro a casa dopo il turno, per la distanza ma anche per l’impossibilità di isolamento dal resto del  nucleo famigliare. Si è reso quindi necessario ricavare, in una zona separata dalla degenza, degli alloggi per gli operatori sanitari.

Non solo stanze, ma anche cucina, zona pranzo e relax. A realizzare tutto ciò ha contribuito in modo sostanziale Il Ponte del Sorriso che ha arredato i locali grazie alla generosità di IKEA Italia Retail.

Il Ponte del Sorriso si è infatti rivolto all’azienda italiana del gruppo svedese, presentando un progetto nell’ambito della campagna raccolta fondi “Salviamo chi salva”, che IKEA ha subito sposato.

IKEA nasce da una visione, creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Una missione che da sempre ne ispira le scelte, anche e soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo.  Per questo, come azienda che ha il privilegio di entrare in milioni di case, sentiamo il dovere di fare tutto il possibile per dare il nostro supporto”. ” ha dichiarato Fides Tosoni, Business Development and Transformation Manager IKEA  “Abbiamo così  messo a disposizione la nostra competenza e i nostri prodotti per consentire a chi si spende per gli altri, di poter svolgere al meglio il loro prezioso lavoro, restituendo un senso di casa anche lontano da casa”

Due camion colmi di arredi e suppellettili sono stati donati a Il Ponte del Sorriso. Una cucina intera, completa di elettrodomestici, lavastoviglie compresa, divani, poltrone, comodini, lampade, ma anche piatti, bicchieri, tazze, tazzine, stoviglie, biancheria per la casa e per la notte, insomma tutto quanto è necessario per un’abitazione ampia al punto da ospitare 20 persone.

Il personale tecnico dell’ASST Settelaghi ha poi montato tutto ed ecco pronta una confortevole dimora, moderna e funzionale come il marchio Ikea sa garantire.

Il Ponte del Sorriso ha poi acquistato due grandi televisori, che sono stati posizionati in soggiorno e in cucina, e non ha tralasciato neanche la lavanderia, per la quale ha comperato lavatrice, asciugatrice, asse e ferro da stiro.

E nel frigorifero sono entrate tante buonissime pastiere donate da Dolcemagic di Besozzo, industria dolciaria di alta qualità, che ha voluto coccolare chi ogni giorno cura per salvare.

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Varese-Laghi

Il Ponte del Sorriso: da Cina, 20mila mascherine FFP2 da donare all’ASST Settelaghi

Il Ponte del Sorriso ha importato direttamente dalla Cina, non senza diverse difficoltà, ben 20mila mascherine FFP2 da donare all’ASST Settelaghi.

10mila sono state consegnate oggi e altre 10mila, già in fase di sdoganamento, verranno date subito dopo Pasqua. Si tratta di mascherine riservate al personale direttamente coinvolto nella cura dei malati COVID 19, in quanto altamente protettive. Altre 20mila mascherine chirurgiche sono in arrivo.

E’ solo una delle tante donazioni che la fondazione ha potuto realizzare grazie ai moltissimi generosi benefattori, privati, associazioni e aziende, che hanno sostenuto l’obiettivo di proteggere medici, infermieri ed operatori in prima linea e che hanno permesso di raccogliere oltre 150mila euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

“SALVIAMO CHI SALVA” ha poi fatto nascere un’importante collaborazione tra Il Ponte del Sorriso e la Paul & Shark che ha avviato una produzione di camici omologati, il cui fabbisogno è incessante. Paul & Shark ha già consegnato alla fondazione un bel quantitativo e molti altri camici arriveranno nei prossimi giorni da destinare direttamente all’ASST Settelaghi.

Il Ponte del Sorriso ha inoltre fornito 4378 tute a rischio biologico, 3000 mascherine chirurgiche lavabili e non, 1184 camici idrorepellenti, 19.000 guanti in vinile e in nitrile, ma anche 50 tablet per consentire al personale di gestire il paziente condividendo il meno possibile la vicinanza. I reparti sono stati inoltre dotati di 12 cordless per la comunicazione dei malati con i parenti.

Diverse anche le donazioni ricevute direttamente, come qualche centinaio di tute e termometri top di gamma per il controllo della temperatura a distanza. Tutti gli acquisti sono stati autorizzati dalla Unità Valutazione Acquisti e Donazioni (UVAD) e concordati con l’ing. Giovanni Poggialini che afferma “Ringrazio Il Ponte del Sorriso per l’impegno dimostrato nel sostenere i nostri ospedali in questa emergenza”.

Dalle prime 13 tute comperate per Cuasso Al Monte, dove è stato approntato un reparto speciale, le necessità soddisfatte sono state tante e sono già stati spesi 95mila euro.

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Cuasso al Monte

Ospedale Cuasso sta per diventare un centro di cura per il Coronavirus

l’Ospedale di  Cuasso sta per diventare un centro di cura per il Coronavirus, ma occorrono subito i dispositivi di sicurezza per il personale. Per fare presto abbiamo avviato una raccolta fondi specifica che vi preghiamo di divulgare.

La notizia dell’ospedale di Cuasso l’avevamo già prospettata dopo le dichiarazioni di Emanuele Monti: “La delibera della Giunta per realizzare nuovi spazi per assistere tutti i malati dà indicazioni chiare – spiega Monti – in provincia di Varese credo sia importante valorizzare le possibilità offerte dallo storico ospedale della Valceresio, dove si possono attivare oltre 100 posti letto per i pazienti Covid-19, non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione”.

La sua promessa ha avuto seguito positivo anche perchè è urgente dare risposte agli ammalati, vista l’emergenza del coronavirus, tenendo aperte più strutture che servono a tutti.

 

La Regione Lombardia ha stabilito che l’Ospedale di Cuasso Al Monte diventi un centro per ricoverare per chi viene contagiato dal Coronavirus, un virus che corre velocissimo.

Servono con urgenza i dispositivi di protezione individuale usa e getta, come camici, cuffiette, calzari ecc per proteggere il personale.

Il Ponte del Sorriso ha deciso di avviare una raccolta fondi specifica, dal titolo “Salviamo chi salva”, per acquistare subito il materiale necessario.

Il personale sanitario sta lavorando con uno spirito di sacrificio e una dedizione incredibili ed è dovere di tutti prendersi cura di chi cura.

E’ possibile contribuire attraverso paypal http://www.ilpontedelsorriso.com/dona-ora/ oppure tramite il conto corrente IBAN IT23 H 05034 10800 000000021266 Banco Popolare Varese intestato a Il Ponte del Sorriso Onlus.

Grazie di cuore a tutti.

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Cronaca

Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Utilizzare Ospedale di Cuasso per malati Covid-19”

“L’Ospedale di Cuasso può essere fondamentale per avere a disposizione nuovi posti letto per curare i malati di Covid-19. Stiamo lavorando per potenziare, e quindi utilizzare al meglio, questa struttura”, così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla necessità di ricavare nuovi spazi per fare fronte all’emergenza.

“La delibera della Giunta per realizzare nuovi spazi per assistere tutti i malati dà indicazioni chiare – spiega Monti – in provincia di Varese credo sia importante valorizzare le possibilità offerte dallo storico ospedale della Valceresio, dove si possono attivare oltre 100 posti letto per i pazienti Covid-19, non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione”.

“Si tratterebbe infatti di integrare la struttura ospedaliera, nelle sue funzioni, all’Ospedale di Baggio per quei pazienti in dimissione che però sono ancora positivi e con basso carico assistenziale” precisa il Presidente della Commissione.

“Il nosocomio di Cuasso ha una lunga storia come ospedale e sanatorio – conclude Monti – e oggi rappresenta una di quelle risorse da sfruttare per riuscire a uscire dall’emergenza”.