Categorie
Consumatori

Antitrust avvia un ulteriore provvedimento cautelare contro un sito di market place (Wish)

Antitrust avvia un ulteriore provvedimento cautelare contro un sito di market place (Wish). Si tratta di nuova istruttoria per pratiche commerciali sleali dopo quelle aperte contro Amazon ed eBay legate all’emergenza covid-19. L’Autorità garante della concorrenza ha comunicato, nell’ambito della sua attività di controllo su pratiche commerciali sleali relative ad attività di e-commerce inerenti all’emergenza di covid-19, di avere emesso un provvedimento il 31 marzo u.s. nei confronti del sito di market place Wish. La piattaforma www.wish.com di e-commerce online, è di proprietà di una società di diritto statunitense ContextLogic Inc., collegata ad una società di diritto olandese ContextLogic B.V. chiamata a fornire i servizi di market place ai consumatori residenti in Europa. L’apertura del provvedimento non si limita al solo esame della legittimità delle pratiche commerciali poste in essere dal sito in questione, bensì prevede anche, in considerazione della necessità di agire con urgenza per bloccare gli eventuali effetti nefasti sui consumatori dell’attività in questione, l’apertura di un sub-procedimento cautelare. Il sito in questione offre presunti test per la diagnosi domiciliare del Coronavirus “le cui specifiche fanno espresso riferimento alla possibilità di rilevare gli anticorpi del nuovo coronavirus nel sangue umano, nel siero o nel plasma nonostante precise indicazioni delle autorità sanitarie circa la non attendibilità degli stessi”. In secondo luogo, sotto la lente dell’Antitrust è finita anche l’offerta di mascherine filtranti alle quali è stata attribuita una specifica efficacia in termini di protezione e/o di contrasto nei confronti del virus covid-19.Non solo le affermazioni promozionali relative alle mascherine saranno esaminate dall’Autorità garante della concorrenza, ma sarà anche oggetto di verifica l’elevato livello dei prezzi registrato nelle ultime settimane. Con tale provvedimento l’Antitrust, completa quanto già iniziato nei confronti dei market place, ma “salendo di livello” e andando a cercare la responsabilità delle piattaforme di vendita non solo in caso di pratiche commerciali sleali, ma anche di messa in vendita illegittima di prodotti sulle loro piattaforme (nella fattispecie test sprovvisti del necessario placet da parte delle Autorità sanitarie). L’Antitrust aveva, infatti, negli ultimi provvedimenti legati all’emergenza covid-19, sia intimato alle principali piattaforme di vendita di comunicare entro 3 giorni quali misure avrebbero posto in essere per eliminare slogan pubblicitari ingannevoli e per evitare ingiustificati e sproporzionati aumenti dei prezzi, sia aperto successivamente un provvedimento contro Amazon ed eBay proprio per pratiche commerciali sleali ed aumenti ingiustificati di prezzi. È anche indicativo il fatto come, in questo caso, l’Antitrust non si sia mossa dopo una specifica denuncia, bensì abbia aperto il provvedimento dopo una verifica effettuata d’ufficio. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una condanna dei titolari dei market place in questione, potrebbe rappresentare un importante precedente sulla responsabilità dei c.d. Over-The-Top in merito ai prodotti che vengono illegittimamente posti in vendita sulle loro piattaforme.

Categorie
Cronaca

Coronavirus, eBay: vietato mettere in vendita oggetti a un prezzo superiore al normale prezzo di mercato.

Proteggere gli acquirenti
In Italia, eBay sta monitorando attentamente la situazione, impegnandosi a rimuovere tutte le inserzioni che riportino espressioni come Coronavirus, COVID-19 e 2019nCoV (ad eccezione dei libri) nella descrizione. eBay sta inoltre implementando anche in Italia il divieto di messa in vendita di prodotti quali:
• mascherine protettive (tra cui i modelli N95 e N100 e le maschere chirurgiche)
• disinfettanti per le mani e gel
• salviettine disinfettanti
Incoraggiamo la nostra comunità a segnalare eventuali inserzioni con prezzi eccessivi consultando la pagina di Aiuto “Segnalazioni di aumento eccessivo dei prezzi”.

 

Le segnalazioni arrivano e si vedono gli aumenti “fuori di testa” sui beni più richiesti come le mascherine tanto per fare uno degli esempi più clamorosi che pagate ai massimi livelli magari non hanno neanche le certificazioni prenotate.

Ebay è corsa ai ripari e non riuscendo a controllare tutti i venditori sta lanciando un appello ai consumatori perchè segnalino le anomalie:

Come segnalare un oggetto

Incoraggiamo la nostra comunnity a segnalarci eventuali inserzioni con prezzi gonfiati. Prendiamo molto sul serio queste segnalazioni e adotteremo le misure necessarie per far fronte a questo problema. Per iniziare, scegli un oggetto dalla lista qui sopra o clicca su “Segnala un’inserzione” qui sotto. Oppure, per segnalare direttamente dall’inserzione, segui questi passaggi:

  1. Vai all’inserzione e scegli l’opzione Segnala l’inserzione, che troverai accanto alle opzioni di Descrizione e Spedizione e Pagamenti.
  2. Nella pagina Segnala l’inserzione, seleziona Aumento Eccessivo dei prezzi nel campo Categoria della Segnalazione.
  3. Nel campo Motivo della segnalazione, seleziona Aumento Eccessivo dei prezzi.
  4. Seleziona un’opzione dal campo Ulteriori dettagli sul motivo e poi clicca su Continua.

Segnala un’inserzione– si apre in una nuova finestra o scheda

Le attività che non seguono le notre regole potrebbero essere soggette a una serie di provvedimenti, come per esempio la chiusura o l’annullamento di inserzioni, l’esclusione o la penalizzazione di tutte le inserzioni nei risultati di ricerca, la riduzione del punteggio del venditore, la limitazione della possibilità di acquistare o di vendere e la sospensione dell’account. Tutte le tariffe pagate o da pagare in relazione alle inserzioni o agli account oggetto dei provvedimenti non verranno rimborsate o accreditate in alcun modo sull’account del venditore.

Categorie
Consumatori

Altroconsumo. Sicurezza prodotti online in discussione

Inchiesta choc Altroconsumo: due terzi dei prodotti acquistabili online non è sicuro

Testati 250 prodotti: il 66% non rispetta le normative europee. L’Organizzazione di consumatori chiede che le piattaforme di ecommerce si assumano maggiori responsabilità, che ci siano maggiori controlli e una normativa più chiara, avvisa Altroconsumo nel suo sito online Altroconsumo

Non si tratta di un allarme da poco: “cosmetici, gioielli, dispositivi elettronici e abbigliamento acquistabili sulle principali piattaforme di ecommerce non è sicuro per la salute e/o non a norma di legge”.

L’analisi riguarda 250 prodotti acquistabili sui principali siti di ecommerce: Aliexpress, Amazon, eBay, LightInTheBox e Wish, i siti maggiormente utilizzati, per avere uno specchio del settore.

Categorie
Commercio

Altroconsumo. Sicurezza prodotti online in discussione

Inchiesta choc Altroconsumo: due terzi dei prodotti acquistabili online non è sicuro

Testati 250 prodotti: il 66% non rispetta le normative europee. L’Organizzazione di consumatori chiede che le piattaforme di ecommerce si assumano maggiori responsabilità, che ci siano maggiori controlli e una normativa più chiara, avvisa Altroconsumo nel suo sito online Altroconsumo

Non si tratta di un allarme da poco: “cosmetici, gioielli, dispositivi elettronici e abbigliamento acquistabili sulle principali piattaforme di ecommerce non è sicuro per la salute e/o non a norma di legge”.

L’analisi riguarda 250 prodotti acquistabili sui principali siti di ecommerce: Aliexpress, Amazon, eBay, LightInTheBox e Wish, i siti maggiormente utilizzati, per avere uno specchio del settore.