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Cronaca

Emanuele Monti e Alessandra Cappellari: sono in arrivo le linee guida a tutela della sicurezza degli operatori sanitari e sociosanitari

I consiglieri leghisti Emanuele Monti e  Alessandra Cappellari intervengono sul Progetto di Legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario appena approvato al Pirellone “sono in arrivo le linee guida a tutela della sicurezza degli operatori sanitari e sociosanitari. Ora il Governo faccia la sua parte”

“Regione Lombardia ha deciso di dotarsi di uno strumento normativo unico in Italia, dimostrandosi apripista anche nella tutela dei lavoratori dell’ambito sanitario e sociosanitario, oltre che ovviamente dei pazienti in degenza. Nella nuova legge, ritengo particolarmente apprezzabili i passaggi relativi alla videosorveglianza e al controllo degli accessi. In questo modo abbiamo messo nero su bianco un rimedio efficace per tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti in special modo per i Pronto Soccorsi, luoghi spesso colpiti da fenomeni di grave violenza” ha dichiarato Emanuele Monti, consigliere leghista e Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario approvata oggi in Aula. 

“La Lombardia ha dimostrato, quindi, di fare sempre la propria parte. Ci aspettiamo ora che il Governo faccia lo stesso, sia per l’innovazione dei nostri ospedali sia per la sicurezza di chi ci lavora. Mancano ad oggi una normativa a livello nazionale e un piano di investimenti che dia una visione di prospettiva alla problematica” ha sottolineato il consigliere leghista. 

“Oggi si è concluso un importante percorso che ha visto le Commissioni Affari istituzionali e Sanità di Palazzo Pirelli convergere su un testo condiviso per la tutela e la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento sensibile dei casi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Il testo approvato oggi ha unito due Progetti di legge presentati dalle due Commissioni consiliari, sui quali è stata operata una sintesi che ha portato ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e che va nella direzione di una ricognizione dello stato dell’arte di tutte le strutture presenti sul territorio. Chiediamo altresì una relazione annuale sulle stesse ed interventi per potenziare i sistemi di sicurezza nelle varie strutture, a tutela dei lavoratori” ha aggiunto l’altro consigliere leghista Alessandra Cappellari a sua volta Presidente della II Commissione Affari Istituzionali.

 

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Istituzioni

Lombardia, audizione in Commissione Sanità su “Fase 2” delle strutture sociosanitarie

“Dal confronto con i sindacati sono emersi alcuni spunti interessanti sui quali siamo disposti a collaborare. L’audizione ha fatto emergere aspetti fondamentali nella gestione della Fase 2 delle strutture sociosanitarie. Da parte nostra garantiamo uno spirito collaborativo”, ha dichiarato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, in merito all’audizione i sindacati dell’ambito sociosanitario.

“L’incontro – spiega Monti – è stata l’occasione per dirimere diversi punti della DGR XI/3226 che, ci tengo a sottolinearlo, è sicuramente uno strumento molto positivo e di esempio per le altre regioni su come porsi nei confronti della presa in carico dei pazienti Covid”.

“Sono emersi – continua il Presidente – un paio di punti di particolare rilevanza sui quali vogliamo prestare il massimo dell’attenzione e che porteremo all’attenzione dell’Assessore Gallera. Mi riferisco, in primis, all’aiuto che le USCA dovrebbero garantire alle strutture per dare un ruolo integrativo di aiuto alla presa in carico del paziente Covid. Il secondo tema di interesse è quello in cui la delibera obbliga i pazienti Covid negativi al doppio tampone ad osservare l’isolamento di 14 giorni presso il proprio domicilio. La nostra proposta è di snellire le procedure, permettendo alle strutture che abbiano la possibilità di garantire tutte le misure di isolamento l’immediato accesso dei pazienti al proprio servizio di assistenza”.

“Questo momento d’interlocuzione – conclude Monti – non è un caso isolato. Come abbiamo già fatto, continueremo nell’iniziative di confronto con tutti gli stakeholder del nostro sistema sociosanitario”.

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POLITICA

Protezione Civile, piano di interventi per contrastare il dissesto idrogeologico.

Monti (Lega): “Da Regione Lombardia 1 milione di euro per il pronto intervento e la messa in sicurezza del territorio post-alluvione”.

Milano, 22 giugno – “Regione Lombardia dimostra ancora una volta la propria efficienza. Nel giro di pochissimi giorni, l’Assessorato alla Protezione Civile ha stanziato oltre 1 milione per le spese di prima emergenza sostenute dai Comuni. Parrebbe invece sfumata l’approvazione dello stato d’emergenza”.
Così Emanuele Monti, Consigliere regionale leghista al Pirellone, in merito alle iniziative messe in atto da Regione Lombardia a fronte dell’alluvione che ha colpito duramente il territorio della Provincia di Varese.

“A margine del sopralluogo fatto dall’Assessore Foroni, – spiega Monti – ho incontrato i vertici regionali della Protezione Civile per fare il punto sulla situazione post-emergenziale. La Colonna Mobile regionale ha dimostrato la propria operatività a supporto dei gruppi locali in un evento calamitoso senza precedenti”.
“L’Assessore Foroni, – continua il Consigliere – oltre allo stanziamento di 1 milione di euro per gli interventi urgenti delle amministrazioni comunali, sta valutando linee di intervento che vadano a finanziare opere di mitigazione al dissesto idrogeologico, un fenomeno sempre più frequente a causa del susseguirsi di eventi atmosferici fuori dall’ordinario. Regione Lombardia è molto sensibile alla questione visto che gli interventi andrebbero a tutelare la sicurezza dei nostri cittadini”.
“Come Consiglieri regionali del territorio – conclude – avevamo chiesto alla Giunta di attivarsi presso il Governo affinché venisse riconosciuto lo stato d’emergenza. Solo in questo modo si sarebbe potuto procedere al rimborso dei danni ai privati che, secondo le stime, ammontano a circa 4 milioni. Da un primo check tecnico parrebbe che non ci siano le condizioni per un via libera da Roma”.

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Varese

TramTreno Varese, la Lega “sposa” il progetto quale svolta per la mobilità varesina e per i rapporti con la Svizzera

La Lega varesina “sposa” il progetto del TramTreno, lanciato dai Rotary di Varese, Varese Ceresio e Varese Verbano.
Il Consigliere regionale Emanuele Monti, insieme all’On. Matteo Bianchi, Segretario provinciale del partito, e al Commissario cittadino Cristiano Viglio Angioy, hanno incontrato questa mattina i rappresentanti del Rotary Varese, per confrontarsi sul progetto innovativo che prevede la trasformazione della mobilità cittadina e provinciale, con il nuovo capolinea della ferrovia nell’area dell’ex Macello Civico e l’innesto da lì fino a Laveno Mombello del TramTreno, con l’aggiunto di nuove fermate urbane nella città di Varese.
“Un progetto molto interessante, che può rilanciare la mobilità cittadina – commenta Emanuele Monti – il confronto con il Rotary è stato molto positivo. Siamo convinti che il TramTreno possa rappresentare il punto di svolta vero per la mobilità varesina, che ad oggi è rimasta al palo: Galimberti, nonostante il suo tanto decantato piano della mobilità, non ha fatto nulla. Ora, speriamo che almeno negli ultimi mesi di mandato questa amministrazione possa fare qualcosa di positivo e portare avanti questo progetto. Se non ne sarà in grado, ci penseremo noi dall’anno prossimo”.
“Un progetto importante, che andrà ad innestarsi nel collegamento con la Svizzera, grazie al nuovo collegamento ferroviario – spiega Matteo Bianchi – quello che oggi manca, soprattutto per facilitare gli spostamenti dei frontalieri, è un sistema di spostamento interno. La mancanza di questa infrastruttura verrebbe risolta perfettamente dal TramTreno”.
“L’incontro che abbiamo organizzato rientra nel nuovo corso della sezione della Lega di Varese, che si apre alla cittadinanza e si confronta sui progetti utili per il rilancio della città. Ascolto e poi azione davanti alle idee che sono valide e possono rappresentare il punto di svolta per la nostra città” conclude Angioy.

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Saronno

Saronno, per l’Ospedale Regione Lombardia stanzia 23 milioni

Un impegno economico importante di Regione Lombardia per il rilancio definitivo della struttura ospedaliera di Saronno.

“22.9 milioni di euro per l’efficientamento strutturale del polo ospedaliero di Saranno, a dimostrazione che Regione Lombardia alle parole fa sempre seguire i fatti concreti”, rende noto Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Pirellone in merito all’approvazione del piano di investimenti approvato dalla Giunta regionale e che riguarderà la struttura ospedaliera di Saranno.

“Le risorse – spiega Monti – andranno ad a finanziare tutti quei progetti di ammodernamento strutturale, efficientamento energetico e di innovazione tecnologica già progettati da tempo ma che non avevano ancora visto la luce”.

“Nello specifico – argomenta il Presidente – stiamo parlando di sei linee di intervento per un valore di 12 Milioni a cui si aggiungono con la delibera di ieri ulteriori 11 Milioni di euro per il riordino del Pronto Soccorso, della Terapia Intensiva di quella sub-intensiva . Questi lavori saranno realizzati entro la fine del 2022, a dimostrazione dell’importanza per Regione Lombardia di questo presidio sanitario”.

“Come detto, la road map – conclude Monti – definisce tempi piuttosto stringenti in modo che l’ASST Valle Olona possa restituire all’utenza un polo ospedaliero completamente all’avanguardia”.

Alle ore 17.30 in diretta Facebook dalla pagina del Consigliere Monti l’annuncio con il Direttore Generale Eugenio Porfido ed il Sindaco di Saronno Alessandro Fagioli.

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LOMBARDIA

Emanuele Monti (Lega): “Tamponi gratis se positivi prima al test e studio epidemiologico sopra i 65 anni”

Test sierologici e tamponi, approvata mozione unitaria in Consiglio Regionale.
Emanuele Monti (Lega): “Tamponi gratis se positivi prima al test e studio epidemiologico sopra i 65 anni”
Milano, 16 giugno – “Indicazioni chiare e condivise da tutte le parti politiche per aumentare i numeri dei test sierologici. Riuscire a mettere insieme maggioranza e minoranza, unificando le due mozioni presentate, rappresenta un grande successo, perché raggiungere l’obiettivo di fare il bene dei cittadini, finalmente senza divisioni ideologiche”.
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla mozione “Esecuzioni dei tamponi molecolari e dei test sierologici a seguito delle DG 3131/2020 e 3132/2020”, approvata oggi in Aula, nata dall’unione tra due testi presentati rispettivamente da maggioranza e opposizione.
“Come Presidente di Commissione ho lavorato affinché arrivassimo a presentare un’unica mozione in Consiglio regionale, facendo un lavoro di sintesi grazie al quale a guadagnarci saranno essenzialmente i cittadini – commenta Monti – il testo finale interviene nell’ambito delle modalità con cui vengono effettuati i test sierologici e sul trattamento informativo ed economica delle prestazione del test, con il duplice obiettivo di renderlo accessibile al maggior numero di persone possibile e di non farlo pesare economicamente”.
“Prioritario, secondo noi, sarà poter realizzare uno studio epidemiologico sulla popolazione sopra i 65 anni di età, innanzitutto con il test sierologico ed in seguito, in caso di positività, tramite il tampone nasofaringeo. Indagine che dev’essere allargata ai conviventi delle persone che risultassero positive” aggiunge il Presidente della Commissione.
“Aspetto importantissimo quello economico – sottolinea ancora Monti – il tampone nasofaringeo, per coloro che siano risultati positivi al test sierologico, dovrà essere effettuato in maniera assolutamente gratuita dal medesimo ente che ha eseguito il precedente esame. Dovrà quindi essere indicata una tariffa standard per i laboratori privati autorizzati per l’esecuzione dei test sierologici al fine di evitare possibili speculazioni”.
“Oggi il Consiglio regionale ha dato un altro chiaro segnale che per la Lombardia la priorità è rappresentata dalla tutela della salute dei cittadini” conclude Monti.

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POLITICA

Incontro pubblico del PD varesino su trasporti e mobilità

Monti (Lega): “Dal Partito democratico la solita passerella senza contradditorio. Ci saremmo aspettati che dessero spazio a chi non la pensa come loro” Varese, 11 giugno – “Siamo alle solite, il PD Varesino nella serata di domani ha organizzato un incontro pubblico, in diretta Facebook, sul tema trasporto e mobilità alla quale parteciperanno solamente esponenti politici del loro schieramento senza alcun tipo di contradditorio”. Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, in merito all’evento organizzato dalla segreteria cittadina del PD di Varese in programma nella serata di domani.

“Se la suonano e se la cantano da soli – spiega Monti – confondendo il governo della Città con la cura dell’orto di casa propria. A un anno dalle elezioni amministrative, da parte della maggioranza del Partito Democratico, ci aspettiamo un atteggiamento più costruttivo e un dibattito sui temi che riguardano realmente i nostri cittadini. Invece ci stiamo accorgendo che la Giunta Galimberti va dritta per la propria strada, facendo incontri con relatori di un certo livello senza però dare spazio a chi non la pensa come loro nonostante si definiscano democratico. Visto il parterre di ospiti seguiremo con attenzione la diretta Facebook”. “La Lega varesina – commenta il Commissario cittadino della Lega di Varese, Cristiano Angioy Viglio – è da sempre sensibile alla tematica della mobilità e dei trasporti.

Lo abbiamo dimostrato con i fatti, criticando aspramente il concetto di mobilità green che il Sindaco vuole propinarci a tutti i costi. Sarebbe il caso che la giunta la smettesse di scimmiottare l’idea di città con piste ciclabili che su Varese rimangono deserte oltre che molto pericolose. E iniziasse a confrontarsi con i rappresentanti delle minoranze per il bene dei cittadini”.

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Milano

Milano, maltrattamenti in un asilo

Maltrattamenti in asilo nido, Emanuele Monti (Lega): “Fatto gravissimo. Accelerare sulla videosorveglianza”
Milano, 5 giugno – “Un fatto gravissimo, sul quale spero la magistratura faccia al più presto chiarezza. I maltrattamenti nei confronti di bambini rappresentano uno dei crimini più subdoli contro i quali le istituzioni devono combattere. Proprio per questo ribadisco la bontà e la necessità di applicare il sistema di videosorveglianza, attraverso le misure previste dalla legge regionale approvata da Regione Lombardia, all’interno delle strutture per l’infanzia, così da garantire la sicurezza dei bambini”.
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sul fatto di cronaca che vede cinque maestre di un asilo nido, in provincia di Varese, indagate per maltrattamento su minori.
“Abbiamo lavorato a lungo per portare al voto una legge, approvata oltre un anno fa, che consente l’introduzione della videosorveglianza nei nidi e nei micronidi, uno strumento per difendere i minori in maniera concreta e reale – ricorda Monti – io per primo sono stato promotore di questa iniziativa. La legge regionale prevede l’introduzione della videosorveglianza, attraverso l’erogazione di contributi, da parte dei Regione Lombardia, per l’installazione di telecamere nei nidi e nelle scuole dell’infanzia del territorio lombardo”.
“Come Regione faremo sempre il possibile per evitare che situazioni come quella emersa in questi giorni si verifichino in futuro – conclude Monti – l’uso delle videocamere è uno di questi strumenti. Chi svolge bene il proprio lavoro da educatore, ovvero la stragrande maggioranza, non soltanto non ha nessun problema ad avere le telecamere sul posto di lavoro, è anzi il primo a volerle. Perché chi ama e si dedica con passione a questo lavoro è il primo a voler impedire fatti come quello purtroppo avvenuto nella nostra provincia”.

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LOMBARDIA

Sanità Lombardia, rinvio Piano sociosanitario.

Sanità Lombardia, rinvio Piano sociosanitario. Emanuele Monti (Lega): “Necessario aggiornarlo dopo l’emergenza da Covid-19. Purtroppo da PD e Cinquestelle non c’è collaborazione, ma solo sciacallaggio sulla pelle dei lombardi”

Milano, 3 giugno – “Abbiamo deciso di rinviare la votazione del Piano sociosanitario regionale perché il testo deve essere aggiornato alla luce dell’emergenza sanitaria che ha colpito la nostra regione negli ultimi mesi. Il contesto è stato infatti, come ben sappiamo, profondamente mutato dall’epidemia di coronavirus, per cui dobbiamo procedere ad una riflessione complessiva sull’ambito sociosanitario. Inoltre, ad oggi manca ancora un quadro chiaro a livello nazionale: il Piano sociosanitario nazionale non è ancora stato approvato, quindi mancano indicazioni importanti che andranno recepite”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sul rinvio della PDA n. 33 “Piano sociosanitario integrato lombardo 2019 – 2023”, durante la seduta della Commissione di oggi.

“Il rinvio del voto è avvenuto in accordo con tutte le forze politiche in maniera trasversale, ci tengo a ribadirlo – precisa Monti – per ragioni ben fondate. Abbiamo dovuto affrontare, come Lombardia, una crisi senza precedenti, adattando il nostro sistema sanitario all’emergenza. Il Piano, che era stato preparato prima della crisi, deve quindi essere aggiornato”.

“Oltretutto – aggiunge il Presidente di Commissione – ad agosto di quest’anno la Legge 23 compie esattamente cinque anni, ovvero il periodo di tempo stabilito per verificare il funzionamento della Riforma sanitaria. Approvare il testo prima di questa verifica non è la scelta più adeguata”.

“Stupiscono le affermazione degli esponenti dell’opposizione di PD e Cinquestelle, anche se ormai, purtroppo, mi stupisce ben poco da parte loro. Cogliere ogni minima occasione per fare polemica sulla pelle dei lombardi è una forma di sciacallaggio politico che considero inaccettabile, ma che evidentemente è diventato il loro passatempo preferito” conclude Monti.

Ufficio Stampa
Gruppo Lega – Lega Lombarda Salvini
Consiglio Regionale della Lombardia

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LOMBARDIA

Coronavirus, approvata all’unanimità mozione urgente per raccolta e utilizzo plasma autoimmune.

Coronavirus, approvata all’unanimità mozione urgente per raccolta e utilizzo plasma autoimmune. Primo firmatario Emanuele Monti (Lega): “Sì alla Banca Regionale del Plasma”

Milano, 26 maggio – “Con questa mozione impegniamo la Giunta regionale ad istituire la Banca Regionale del Plasma, che consiste nell’estendere la raccolta del plasma a tutti i centri trasfusionali lombardi, che dovrà essere fatta secondo le indicazioni in essere negli ospedali San Matteo di Pavia e Carlo Poma di Mantova. In queste due strutture sanitarie prenderà il via la lavorazione e conservazione delle unità di plasma iperimmune anche per conto degli altri centri trasfusionali regionali. La strada per la sperimentazione di una cura che ha tutti i presupposti per essere valida è tracciata”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, primo firmatario della mozione urgente per l’utilizzo del plasma autoimmune nella cura del Covid-19, approvata oggi dal Consiglio regionale.

“Il testo approvato prevede quindi l’estensione a tutte le Asst lombarde di un protocollo di cura, coordinato sempre dai due centri di Pavia e Mantova, e di dare avvio alla lavorazione a livello industriale di plasma iperimmune di grado farmaceutico e immunoglobuline” aggiunge il Presidente della Commissione.

“Ricordo – conclude Monti – che la sperimentazione ha già evidenziato l’efficacia delle trasfusioni di plasma iperimmune prelevato da soggetti guariti dal suddetto virus, tanto che già alla seconda infusione i pazienti registrano un netto miglioramento. Si tratta di una terapia sicura e potenzialmente molto efficace da portare avanti nella lotta contro il Covid-19”.