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LOMBARDIA

L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha incontrato una delegazione di medici specializzandi

 

MEDICI SPECIALIZZANDI, ASSESSORE GALLERA INCONTRA DELEGAZIONE: IMPEGNO PER RICONOSCERE LAVORO DURANTE EMERGENZA COVID

A METÀ LUGLIO PREVISTA AUDIZIONE IN COMMISSIONE REGIONALE

(LNews – Milano, 22 giu) L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha incontrato una delegazione di medici specializzandi che prestano servizio negli ospedali lombardi.

“Regione Lombardia si è spesa in modo concreto per valorizzare la figura degli specializzandi e incentivarne l’arruolamento – spiega Gallera – attraverso un percorso legislativo unico nel Paese, difendendolo fino alla Corte Costituzionale, e mettendo a disposizione borse di studio aggiuntive (portandole da 35 a 85) rispetto a quelle nazionali”. 

“Ho ritenuto di garantire loro il massimo impegno dell’istituzione regionale, e mio personale – commenta l’assessore – per effettuare una ricognizione dei possibili veicoli finanziari, in accordo con le Università, al fine di rendere possibile un riconoscimento economico anche agli specializzandi dei primi tre anni impegnati nella battaglia contro il Covid nei loro reparti di assegnazione, non essendo possibile attingere alle risorse nazionali e regionali riservate per Legge al personale del Comparto e alla Dirigenza Medica”.

I rappresentanti dei medici specializzandi hanno illustrato le loro istanze, le preoccupazioni e le proposte raccolte in una piattaforma attraverso la quale si richiama l’attenzione sulle necessarie misure di sicurezza, la sorveglianza sul rischio radiologico e i dispositivi di tutela individuale previsti dalle normative già vigenti per i lavoratori della sanità, oltre a una serie di indicazioni per ridefinire le peculiarità giuridiche e funzionali della loro figura e delle loro mansioni.

“Abbiamo ascoltato con attenzione le proposte dei medici specializzandi – conclude Gallera – per le quali avvieremo le verifiche e le azioni necessarie coinvolgendo le Università, le scuole di specializzazione e le aziende sanitarie di riferimento”.

Il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia, Emanuele Monti, presente all’incontro, ha proposto un’audizione della delegazione di medici specializzandi entro la metà del mese di luglio.

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Somma Lombardo

Un mare di generosità si è riversato sui quattro Ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo.

Le donazioni sono gesti d’amore

Il Direttore amministrativo dell’ASST Valle Olona ragiona sul senso del donare in tempo di pandemia

 

(Busto Arsizio, 28 maggio 2020) – “Le donazioni sono gesti d’amore. Dimostrazione di un’osmosi profonda fra i nostri Ospedali e le comunità”.

Marco Passaretta, Direttore amministrativo dell’ASST Valle Olona, non usa perifrasi. Nomina le cose con il loro nome. L’emergenza Covid-19 ha stravolto anche le sue giornate lavorative: scandite dalle videoconferenze con Regione Lombardia, le riunioni dell’Unità di crisi insieme agli altri Direttori, l’aumentato lavoro degli uffici amministrativi da lui coordinati.

Il dottor Passaretta, 48 anni, è una delle quattro figure di vertice dell’Azienda, dove opera dal gennaio 2016. Ha una profonda conoscenza della macchina organizzativa, nonché una strenua passione per il calcio e il ciclismo.

“Le donazioni sono state di due tipi: in denaro e in beni. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 a oggi, 28 maggio 2020, la cifra raccolta tramite donazioni in denaro è pari a 1.098.418,39 euro.

A questa vanno aggiunte le donazioni in beni, che stiamo rendicontando e pubblicando progressivamente nel nostro sito aziendale:

http://www.asst-valleolona.it/con-il-vostro-aiuto/”.

Un mare di generosità si è riversato sui quattro Ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo.

“Le donazioni sono testimonianza di un senso di appartenenza fortissimo: le comunità riconoscono i nostri Ospedali e si sentono parte di essi – riprende il Direttore -. Quando parlo di comunità mi riferisco alle associazioni, agli enti, alle Amministrazioni comunali, alla popolazione carceraria, alla scuola, ai gruppi sportivi e ai gruppi spontanei nati perché volevano aiutarci.

Ci hanno donato tempo, soldi, omaggi inaspettati e commoventi come il saluto delle Forze dell’ordine e delle Forze armate.

La pandemia ha stravolto anche l’iter delle donazioni, oggi molto più smart: pensiamo a chi ha raccolto soldi per noi tramite video diffusi su You Tube, oppure chi ha utilizzato la nuova piattaforma di crowdfunding gratuita GoFundMe.

Sono state autorizzate cinque campagne su tale piattaforma (una delle quali è chiusa per raggiungimento dell’obiettivo) ed un’ulteriore campagna on line recentemente autorizzata. Inoltre come Azienda abbiamo aperto una pagina Facebook proprio ai fini di sensibilizzare e far conoscere.

In sintesi: il compito mio, dei dirigenti amministrativi e degli uffici è stato quello di tradurre questi atti d’amore, le donazioni appunto, in azioni concrete, materiali, strumenti. A disposizione della nostra comunità scientifica, per curare i nostri malati Covid-19”.

C’è poi un terzo tipo di donazione che sfugge a qualsiasi inquadramento o tabella excel.

“E’ il cartello di Gessica che ci siamo ritrovati appesi un mattino all’ingresso dell’Ospedale, nei giorni più bui della pandemia: “Siete voi i veri eroi”. Sono i disegni dei bambini, i sorrisi e gli sguardi inaspettati di chi ci ha fatto sentire il suo calore. Le mail di ringraziamento non dovute dei malati, ossigeno in giornate senza fine. Le mascherine regalate dagli amici cinesi, i gesti solidali della comunità islamica, i generi alimentari avuti in dono dalla comunità ortodossa. I carcerati che hanno pensato ai bambini della Pediatria. Il fiorista che non voleva far trascorrere Pasqua senza portarci le orchidee. La Nato che ha sanificato i nostri Ospedali e ci ha proiettato verso scenari di ripresa, infondendoci fiducia e sicurezza.

Un elenco lunghissimo di piccoli, grandi e grandissimi gesti. Per tutti questi gesti non basteranno tutti i grazie di cui siamo capaci”, conclude il dottor Passaretta

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LOMBARDIA

Giulio Gallera, “L’ospedale allestito all’interno della Fiera di Bergamo rimarra’ dov’e’

 “L’ospedale allestito all’interno della
Fiera di Bergamo rimarra’ dov’e’, fino alla fine di questa
emergenza e anche oltre, quale supporto indispensabile in caso
di ulteriori necessita’. Si tratta, infatti, di una struttura
modulare, molto duttile, che puo’ essere impiegata in base alle
diverse esigenze sanitarie”.

Lo conferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia
Giulio Gallera, in condivisione con il direttore generale
dell’ASST Papa Giovanni XXIII, Beatrice Stasi.

“Questa importante realizzazione – aggiunge l’assessore –
costruita grazie alla generosita’ dei bergamaschi in una fase di
pandemia acuta sta svolgendo un ruolo fondamentale ospitando
posti letto salvavita di terapia intensiva. La situazione dei
contagi e la gravita’ degli stessi, e’ fortunatamente in continua
evoluzione positiva. Cio’ non toglie l’importanza strategica
dell’allestimento quale supporto per la ripresa delle attivita’
ordinarie degli ospedali e nel momento in cui si dovessero
verificare nuove emergenze o criticita’”.

“Per garantire una dislocazione funzionale dei servizi –
conclude Gallera – l’ASST Papa Giovanni XXIII ha previsto anche
un piano di utilizzo della struttura per le attivita’
ambulatoriali di ‘Follow-up’, soprattutto dedicate ai pazienti
Covid dimessi dagli ospedali”.

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LOMBARDIA

Giulio Gallera e la critica di Gianluigi Spata ( Ordine Medici)

 “Mi ha molto stupito, oltre che
amareggiato, la nota che abbiamo ricevuto dalla Federazione200316 medicorianimazione
degli Ordini dei Medici della Lombardia che assomiglia piu’ ad un
atto politico che ad una reale rappresentazione dei fatti”.
Inizia cosi’ la lettera di risposta dell’assessore al Welfare
della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a quella ricevuta dal
presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri, c, di cui
riportiamo alcuni passaggi.

“Confermo il massimo apprezzamento per tutti gli operatori
sanitari lombardi per l’abnegazione e l’umanita’ con cui stanno
affrontando questo terribile momento – scrive Gallera – e
confido che si possano abbandonare gli atteggiamenti
accusatori”.

Entrando nel merito delle richieste dei medici l’assessore precisa: “Per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi ai soli pazienti ricoverati, ricordo che nelle fasi inizialidell’epidemia i tamponi sono  stati eseguiti anche ai contatti stretti di casi asintomatici. Successivamente il Ministero della Salute, con circolare del 27 febbraio 2020 ha modificato le linee guida, raccomandando l’effettuazione del test ai soli sintomatici. In ogni caso, e’ stata sempre tenuta alta l’attenzione sull’isolamento dei soggetti interessati, sia sintomatici, sia contatti stretti di caso”.
 
“Un’attenzione – continua la missiva – affidata al monitoraggio del Medico di Medicina Generale, il cui ruolo, fondamentale, abbiamo evidenziato con una nota della Direzione Generale Welfare, il 3 marzo”.

ammmalataospedale
“In merito alla ‘incertezza nella chiusura di alcune aree a rischio’- si legge ancora – e’ noto il rigore costantemente professato dalla Regione Lombardia e, in primis, dal presidente Fontana che era stato piu’ volte ingiustamente accusato di aver isolato l’Italia e di aver creato un clima di terrore. Proprio su nostra proposta, il ministro della Salute adotto’, d’intesa con il nostro presidente, l’ordinanza del 23 febbraio 2020 che istituiva la ‘zona rossa’ in dieci comuni del basso lodigiano.

E in data 3 marzo 2020, su nostra indicazione, il Comitato Tecnico Scientifico nazionale ha proposto al Governo l’istituzione di una zona rossa nei comuni di Alzano e Nembro, proposta che non e’ stata dal Governo accolta nella sua formulazione originaria. Tuttavia, in data 8 marzo su forte ed esplicita insistenza della Regione Lombardia, il Governo ha imposto a tutte le persone fisiche di ‘evitare ogni spostamento’ con apposito DPCM”.  “Abbiamo sempre prestato l’attenzione – prosegue la lettera – nei confronti dei soggetti anziani e fragili e delle strutture che li ospitano, fornendo precise indicazioni, sulle quali e’ stata svolta la vigilanza da parte delle ATS, come ad esempio il divieto di ingresso dei parenti (se non in caso di assoluta necessita’ e previa verifica delle condizioni di salute).
Inoltre, sono state sempre prescritte idonee misure di isolamento dei pazienti covid positivi, con l’ovvia ed espressa possibilita’, per i soggetti gestori, di adottare ogni provvedimento utile ad arginare il contagio, comunicandolo alla ATS di riferimento”. 

“Mi auguro che, d’ora in avanti – ha conclude Gallera – si possa davvero lavorare insieme e che le accuse gratuite lascino il passo ad una collaborazione costruttiva e propositiva, che e’ quanto ci si attende da chi rappresenta migliaia di medici ai quali va, ancora una volta, il nostro ‘Grazie!”

Dello stesso tenore la risposta del  Presidente della Commissione Sanità interviene rispondendo punto per punto.

“Ci accusano innanzitutto della mancanza di dati sulla diffusione dell’epidemia: qui possiamo assicurare che Regione ha raccolto tutti i dati possibili che hanno costituito la base per i provvedimenti man mano adottati (tra cui l’ordinanza per la zona rossa nel basso lodigiano e la proposta, non accolta, di analoga zona rossa nella bergamasca). I dati sono raccolti secondo l’impostazione indicata dalla Protezione civile nazionale e sono quotidianamente inviati alla stessa Protezione civile oltre che all’Istituto Superiore di Sanità” sottolinea.

“Ci attaccano quindi sulla presunta incertezza di chiusura delle aree a rischio – prosegue Monti – forse si sono dimenticati del rigore chiesto da Fontana fin da subito. Peccato, che le sacrosante richieste di Fontana siano state tacciate di allarmismo dal Governo e da altri”.

“Per non parlare della  “gestione confusa delle realtà delle RSA”: una critica ingenerosa, dal momento che confonde anche il ruolo di controllo e sorveglianza della Regione con i ruoli e le responsabilità organizzative e gestionale degli Enti gestori delle strutture stesse, e in secondo luogo evidenzia la mancanza di quel doveroso approfondimento che è lecito attendersi da un Ordine professionale”.

“Lo stesso vale per la polemica sui Dispositivi di protezione individuale: le critiche dell’Ordine professionale dovrebbero essere rivolte altrove, non alla Lombardia che è arrivata ad autoprodurre le mascherine”.
“Sull’assenza dell’attività di igiene pubblica, possiamo rispondere che è sotto gli occhi di tutti come la sorveglianza epidemiologica è stata effettuata fin dai primissimi contagi – continua Monti – sui tamponi abbiamo sempre seguito le disposizione dell’Istituto superiore di sanità, perdipiù implementando al massimo le possibilità di aumentarne il numero. Per concludere, all’accusa sul mancato governo del territorio, abbiamo dimostrato di saper  fare sforzi eccezionali, aumentando i posti letti, di terapia intensiva e non, di tutti gli ospedali, adattando le strutture alle esigenze di un’epidemia che ha portato a un elevatissimo numero di contagi, che ha messo a durissima prova il nostro sistema. Il quale è stato però in grado di reggere”.

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In evidenza

Gallera, numeri aggiornati del coronavirus

 “La Regione Lombardia e’ riuscita ad
aumentare del 110% i posto in terapia intensiva portandoli – da
724 – a 1500″. Lo ha sottolineato l’assessore al Welfare della
Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta
Facebook sulla pagina di LombardiaNotizeOnline per fare il punto
sull’emergenza coronavirus.
“Non e’ finita – ha aggiunto – perche’ volgiamo continuare a
garantire un’assistenza adeguata e ricoverare chi ne ha piu’
bisogno. Domani ne apriamo altri 5 a Legnano e, 5 al San Carlo e
giovedi’ 16 al Policlinico e 10 al Niguarda”.

Continua anche il lavoro serrato per alleggerire gli ospedali
piu’ in difficolta’. Domani, infatti, sara’ operativo l’ospedale da
campo di Crema dove lavoreranno 52 fra medici e infermieri
cubani. Andranno invece al Papa Giovanni di Bergamo 30 medici
russi inizialmente destinati a Sondalo. Sempre a Bergamo, in
fiera, e’ in fase di allestimento un ospedale da campo realizzato
dall’associazione nazionale Alpini della Lombardia.

“Stiamo lavorando anche su area di Brescia – ha aggiunto – e a
tutto il personale va il nostro grazie. Qui sono 90 i posti
letto ricavati, segno della grande capacita’ gestionale ed
operativa, visto che anche l’ospedale di Orzinuovi e’ stato
riadattato”.

Gallera, prima di illustrare i dati della giornata ha
sottolineato che “a Codogno, comune del lodigiano dove, un mese
fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia, oggi
le persone positive sono 268, con zero contagi in piu’ rispetto a
ieri”. Allo stesso tempo ha invitato a leggere con attenzione i
dati odierni relativi alla provincia di Monza e Brianza perche’,
molto probabilmente, oggi sono arrivati risultati di campioni di
giorni precedenti. 

I numeri vanno guardati non giorno per giorno

I DATI – Ecco i dati dei contagi odierni e quelli dei giorni
precedenti

– i casi positivi sono: 30.703 (+1.942)
ieri: 28.761 (+1.555)
l’altro ieri: 27.206 (+1.691)
e nei giorni precedenti: 25.515 (+3.251), 22.264(+2.380),
19.884, 17.713, 16.220, 14.649, 13.2729, 11.685, 9.820, 8.725,
7.280, 5.791, 5.469, 4.189, 3.420, 2.612

– i deceduti: 4.178 (+402)
ieri: 3.776 (+320)
l’altro ieri: 3.456 (+361)
e nei giorni precedenti: 3.095 (+546), 2.549 (+381), 2.168,
1.959, 1.640, 1.420, 1.218, 966, 890, 744, 617, 468, 333, 267,
154

– i dimessi e in isolamento domiciliare: 15.620 di cui 6.657
(+600 in un giorno) con almeno un passaggio in ospedale (anche
solo pronto soccorso) e 8.963 persone per le quali non si rileva
nessun passaggio in ospedale 

– in terapia intensiva: 1.194 (+11)
ieri: 1.183 (+41)
l’altro ieri: 1.142 (+49)
e nei giorni precedenti: 1.093 (+43), 1.050(+44), 1.006, 924,
879, 823, 767, 732, 650, 605, 560, 466, 440, 399, 359

– i ricoverati non in terapia intensiva: 9.711 (+445)
ieri: 9.266 (-173)
l’altro ieri: 9.439 (+1.181)
e nei giorni precedenti: 8.258 (+523), 7.735(+348), 7.387,
7.285, 6.953, 6.171, 5.550, 4.898, 4.435, 4.247, 3.852, 3319,
2.802, 2.217, 1.661

– i tamponi effettuati: 76695
ieri: 73.242
e nei giorni precedenti: 70.598, 66.730, 57.174, 52.244, 48.983,
46.449, 43.565, 40.369, 37.138, 32.700, 29.534, 25.629, 21.479,
20.135, 18.534, 15.778

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi
giorni

BG: 6.728 (+257)
ieri: 6.471 (+255)
l’altro ieri: 6.216 (+347)
e nei giorni precedenti: 5.869 (+715), 5.154 (+509),
4.645(+340), 4.305, 3.993, 3.760, 3.416, 2.864, 2.368, 2.136,
1.815, 1.472, 1.245, 997, 761, 623, 537

BS: 6.298 (+393)
ieri: 5.905 (+588)
l’altro ieri: 5.317 (+289)
e nei giorni precedenti: 5.028 (+380)
4.648(+401), 4.247(+463), 3.784, 3.300, 2.918, 2.473, 2.122,
1.784, 1.598, 1.351, 790, 739, 501, 413, 182, 155

CO: 635 (54)
ieri: 581 (+69)
l’altro ieri: 512 (+60)
e nei giorni precedenti: 452 (+72), 380(+42), 338(+52)286, 256,
220, 184, 154, 118, 98, 77, 46, 40, 27, 23, 11, 11

CR: 3.061 (+136)
ieri: 2.925 (+30)
l’altro ieri: 2.895 (+162)
e nei giorni precedenti: 2.733 (+341), 2.392(+106)
2.286(+119), 2.167, 2.073, 1.881, 1.792, 1.565, 1.344, 1.302,
1.061, 957, 916, 665, 562, 452, 406

LC: 1.015 (+81)
ieri: 934 (+62)
l’altro ieri: 872 (+54)
e nei giorni precedenti: 818 (+142), 676(+146), 530(+64), 466,
440386, 344, 287, 237, 199, 113, 89, 66, 53, 35, 11, 8

LO: 1.860 (43)
ieri: 1.817 (+45)
l’altro ieri: 1.772 (+79)
e nei giorni precedenti: 1.693 (+96)
1.597(+69)
1.528(+83), 1.445, 1.418, 1.362, 1320, 1.276, 1.133, 1.123,
1.035, 963, 928, 853, 811, 739, 658

MB: 1.454 (+324)
ieri: 1.130 (+22)
l’altro ieri: 1.108 (+24)
e nei giorni precedenti: 1.084 (+268)
816(+321)
495(+94), 401, 376, 346, 339, 224, 143, 130, 85, 65, 64, 59, 61,
20, 19

MI: 5.701 (+375) di cui 2297 a Milano citta’ (+121)
ieri: 5.326 (+230) di cui 2.176 a Milano citta’ (+137)
l’altro ieri: 5.096 (+424) di cui 2.039 a Milano citta’ (+210)
e nei giorni precedenti: 4.672 (+868) di cui 1.829 a Milano
citta’ (+279)
3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano citta’ (+172), 3.278 (+634) di
cui 1378 a Milano citta’ (+287), 2.644, 2.326, 1.983, 1.750,
1.551, 1.307, 1.146, 925, 592, 506, 406, 361

MN: 1093 (+108)
ieri: 985 (+80)
l’altro ieri: 905 (+63)
e nei giorni precedenti: 842 (+119), 723 (+87),
636(+122), 514, 465, 382, 327, 261, 187, 169, 137, 119, 102, 56,
46, 32, 26

PV: 1.499 (+55)
ieri: 1.444 (+138)
l’altro ieri: 1.306 (+112)
e nei giorni precedenti: 1.194 (+89)
1.105(+94), 1.011(+33), 978, 884, 801, 722, 622, 482, 468, 403,
324, 296, 243, 221, 180, 151

SO: 253 (+45)
ieri:208 (+3)
l’altro ieri: 205 (+26)
e nei giorni precedenti: 179 (+16)
163 (+8)
155(+80), 75, 74, 46, 45, 45, 23, 23, 13, 7, 7, 6, 6, 4, 4

VA: 450 (+29)
ieri: 421 (+35)
l’altro ieri: 386 (+27)
e nei giorni precedenti: 359 (+21)
338(+28), 310, +45), 265, 232, 202, 184, 158, 125, 98, 75, 50,
44, 32, 27, 23, 17

e 656 in corso di verifica

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Legnano

Giulio Gallera , inutilizzabile il vecchio ospedale di Legnano

“Il vecchio ospedale di Legnono e’
inutilizzabile, non e’ vero come si legge che sarebbe pronto
all’uso. Il suo ripristino e’ una fake news”. Lo precisa
l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera spiegando che
sono stati svolti tutti gli approfondimenti necessari.
“Per rimetterlo in funzione – aggiunge – l’Asst Ovest Milanese
ci ha scritto che sono necessari dai 6 ai 12 mesi”.

“La richiesta – aggiunge Gallera – e’ corretta e legittima, ma le
forze politiche e sindacali che sollevano la questione ben
dovrebbero conoscere le vicende del nosocomio legnanese. Quando
si dice non facciamo l’ospedale in Fiera per ripristinare quello
di Legnano, sembra piu’ un attacco politico che costruttivo. Noi
abbiamo gia’ approfondito e la questione. Si tratta di una
struttura chiusa dall’ottobre 2010, sono stati trasferite le
strumentazioni verso altri ospedali, disattivate le linee
elettriche e gas medicali. Tutto quello che potevamo recuperare
lo abbiamo recuperato”.

“Tra l’altro – aggiunge Gallera – in questi anni il nosocomio e’
stato oggetto di numerosi atti vandalici e furti. In questi
giorni abbiamo fatto una verifica finalizzata ad un utilizzo
parziale. E l’Asst Ovest ci ha relazionato scrivendo che non e’
utilizzabile, evidenziando tutta una serie di apparecchiature da
acquistare e tanti servizi da riattivare, oltre le opere
murarie. Altro che ‘pronto e utilizzabile’ come scrive qualcuno.
La stessa Asst indica che occorrerebbero dai 6 ai 12 mesi. La
nostra idea e’ quella di realizzare una terapia intensiva in
tempi brevissimi. E cosi’ stiamo procedendo”.

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LOMBARDIA

CORONAVIRUS: TEST POSITIVO PER ASSESSORE MATTINZOLI, ACCERTAMENTI IN CORSO PER TUTTA LA GIUNTA

CORONAVIRUS, tremano i politici, uno infetta l’altro

“Il collega assessore Alessandro
Mattinzoli e’ risultato positivo al Coronavirus, pertanto, come
previsto per gli operatori dei servizi essenziali di pubblica
utilita’, tutta la Giunta si sottoporra’ ai test di accertamento.
Per questo siamo stati costretti a rinviare la visita agli
ospedali di Lodi, Codogno e Cremona”.

Lo riferiscono in una nota il presidente della Regione Lombardia
Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

“Una volta ottenuti gli esiti, attiveremo le procedure previste
dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il Ministero
della Salute e l’Istituto Superiore di sanita’ per i contatti
diretti”, aggiunge l’assessore Gallera.

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Lega

Lombardia, coronavirus, 5 casi in via di valutazione

Grande attenzione al problema epidemico cinese sotto ogni aspetto, viene messo in campo.

Finora in Lombardia per il coronavirus sono stati effettuati “33 controlli, di cui 28 sono certamente negativi e 5 si stanno valutando”.

Secondo l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, “le valutazioni hanno un tempo abbastanza rapido, con test particolari che sono disponibili nei centri di riferimento.

Al momento ci sono tre laboratori impegnati, l’Università statale, quella di Pavia e il Sacco, nell’arco di 3-5 ore sono in grado di fare i test