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Il libro “Ti Racconto La Politica” insignito di tre riconoscimenti letterari

Il libro “Ti racconto la politica”, edito dalla Casa Editrice Albatros, dell’autore Giannantonio Spotorno dopo sei mesi dalla sua pubblicazione, è stato insignito di tre prestigiosi premi letterari.

In ordine cronologico, gli è stato conferito il premio letterario nazionale “Città di Ladispoli”, giunto all’VIII edizione, corrisposto l’8 dicembre 2019, nell’Aula Consigliare “Fausto Ceraolo” della Città di Ladispoli.

Il Premio è stato ideato agli inizi degli anni 90’ dal Professore Benito Ussia, scomparso nel 2016, per favorire la creatività letteraria all’interno della nostra Società.

Il secondo riconoscimento, consistente in una statuetta Oscar con annessa Pergamena, è relativo al “Premio internazionale “Golden Books Awards 2020”, organizzato dall’Accademia degli artisti (Associazione artistica – culturale).

La consegna si terrà a Napoli, sabato 12 settembre 2020, presso la prestigiosa Sala Positano, che occupa l’intero settimo piano dell’hotel Terminus di Napoli. La cerimonia vedrà come ospite d’onore l’autore Fabrizio Caramagna e sarà presentata dal giornalista di Sky Sport Andrea Pressenda.

Saranno presenti alla consegna dei premi, l’attore Giovanni Caso, il poeta Roberto Colonnelli, il medico Alessandro Ginori, il Cavaliere Giuseppe Barra del centro culturale studi storici di Eboli.

Il terzo riconoscimento internazionale attribuito al libro, è il “Premio Letterario Internazionale Pegasus Literay Awards” della Città di Cattolica, giunto alla XII edizione e consistente in una targa di pregio.

La cerimonia ufficiale di consegna, prevista per sabato 18 aprile 2020, è stata posticipata a data da definirsi, a causa delle restrizioni volte a contenere la diffusione del covid 19.

Il libro “Ti racconto la politica” è suddiviso in 105 capitoli e traccia un percorso per permettere di approfondire la conoscenza delle realtà della politica.

Inizia con una descrizione del funzionamento della macchina di Partito e dei sistemi adottati per determinare i referenti territoriali periferici e nazionali.

Prosegue con l’esposizione, ricca di particolari, delle tattiche da eseguire durante i vari congressi, per “assicurarsi” il sostegno della maggioranza che attribuirà gli incarichi interni e definirà ogni posizione politica del Partito.

Continua con la descrizione delle forme di partecipazione e di scelta, “declinate all’italiana”, che nascondono non pochi vizi e inganni.

Si avvia a conclusione con un’analisi sul futuro e sul rapporto che esiste tra l’enfasi dell’apparenza e l’emotività di troppi cittadini.

Conclude con una lettera aperta allo Stato italiano.

La casa editrice Albatros ha utilizzato le seguenti parole per presentare il libro al grande pubblico:

“Questo libro è un atto di onestà. Si tratta di una sorta d’incursione nel mondo della politica, per svelarne trucchi e segreti. Racconta molti intrighi inediti che si consumano nei palazzi del potere politico e che vengono mascherati dietro le belle parole di una democrazia che, almeno qui da noi, si rivela ingannevole e squallida. Spiega e dimostra come la politica sia nel piatto in cui si mangia e nel letto in cui si dorme e, piaccia o no, modella ogni aspetto della nostra vita. Essa, purtroppo, fa di tutto perché non ci s’interessi a lei e, se riesce a creare dei cosiddetti “apolitici”, allora è contenta.

La politica s’infila ovunque, per esempio, stabilisce il prezzo dei carburanti, il prezzo di ciò che mangi e di ciò che indossi, sceglie i libri di testo che adottano le scuole in cui mandi i tuoi figli e non si fa scrupoli a rubare non solo l soldi dei cittadini, ma perfino il loro tempo libero. Angoscia in molti modi e, tra una preoccupazione e l’altra, riesce anche a procurare insonnia e a portare via la serenità. Istiga l’emotività per togliere spazio alla capacità di riflettere; una società emotiva non le crea preoccupazioni, dunque fa di tutto per renderla tale.

La politica che oggi ci accerchia è ben lontana dall’esse­re una democrazia.

Ormai, anche con una certa supponenza, tanti si disinteressano e si dichiarano apolitici perché delusi dall’impreparazione, dalla presunzione e dall’ingordigia di chi è ai vertici del potere; ma girare lo sguardo dall’altra parte non è una soluzione. L’autore cerca di aprire uno spiraglio nella nebbia da cui siamo avvolti e dobbiamo dirgli grazie se, leggendo il libro, non possiamo evitare di farci delle domande, nonché di fare appello alla nostra intelligenza per capire che siamo “liberi” di muoverci solo come il potere predispone.

La democrazia vuole la partecipazione del popolo e un popolo che non sa partecipare non merita la democrazia… l’apolitico è intelligente come chi, aggredito in mare dagli squali, si definisce “asqualico”.

Non si deve fare di tutte le erbe un fascio ma, fin qui, certa ingenuità popolare ha dato troppo credito a certa politica dello starnazzo. L’augurio è che la lettura di quanto descritto nelle pagine del libro possa aiutare il cittadino a capire come ritornare giustamente ad essere il protagonista principale della sua esistenza.”

Il libro contiene aneddoti e descrizioni realistiche dei meccanismi interni alla realtà dei partiti e della politica istituzionale in generale, che solo chi ha potuto viverli in prima persona come l’autore, può rivelare e mettere a disposizione degli altri.

Nell’intenzione dell’autore il testo si pone l’obiettivo di aiutare il cittadino a capire come ritornare ad essere il protagonista principale della sua esistenza, attraverso una partecipazione ragionata e non emotiva che, tra l’altro, dà genesi al fenomeno, purtroppo in crescita, dei sedicenti “apolitici”, con tutte le ripercussioni che questa scelta individuale ha sull’intera società.