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CULTURA

Vellutata di piselli con caprino alle erbe

 

Tempo di preparazione: 30 minuti

Quantità: per due persone

Difficoltà: Facilissima

Ingredienti per due porzioni

250 g di piselli surgelati

200 g di caprino fresco

un rametto di rosmarino, due foglie di salvia, 6 foglie di basilico

sale, pepe, olio, scorza di limone

taralli

Procedimento:

  1. Cuocete i piselli in acqua bollente per 10 minuti. Nel frattempo tritate le erbette e amalgamatele al caprino (potete farlo con un frullatore o a mano).
  2. Quando i piselli sono cotti frullateli con un mixer ad immersione con poca acqua, aggiustate di sale.
  3. Impiattate mettendo la vellutata di piselli, le quenelle di caprino, alcuni taralli e una grattata di scorza di limone.

Un filo d’olio e Buon Appetito!

Questa ricetta è davvero molto semplice, ma sprigiona molti sapori e profumi. Scegliete le piante aromatiche che più vi piacciono e provatela anche con la ricotta vaccina, di pecora o di bufala! Potete aggiungere un soffritto di cipolle alla vellutata per renderla più saporita, io vi ho proposto una versione molto light!

Chi sono:

Erica, una genovese che vive a Milano.

Pasticcera professionista, titolare della mia attività La Biscottiera.

Amo cucinare piatti semplici, gustosi e bilanciati.

Nelle mie ricette troverete spesso spezie e piante aromatiche, perchè non ne faccio mai a meno. Ed inoltre aiutano a ridurre notevolmente la quantità di sale!

Per altre ricette e consigli mi trovate su Facebook: Erica Ciuffo

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CULTURA

Involtini di melanzane e fagioli rossi

Tempo di preparazione: 20 minuti

Quantità: per una porzione

Difficoltà: Facile

 

Ingredienti per una porzione

Mezza melanzana (circa 6 fette)

100 gr di fagioli rossi cotti

mezzo bicchiere di passata di pomodoro

uno spicchio di aglio

peperoncino (facoltativo)

olio

Procedimento:

  1. Tagliate la melanzana a fette di circa mezzo centimetro e grigliatela.
  2. Frullate i fagioli e mettetene circa un cucchiaio sulla fetta di melanzana grigliata. Arrotolate lasciando la chiusura verso il basso.
  3. In una padella mettete un cucchiaio di olio, lo spicchio di aglio e il peperoncino, fate rosolare leggermente ed aggiungete la passata di pomodoro. Cuocete per 2/3 minuti, quindi aggiungete gli involtini di melanzane, coprite con coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per 5 minuti.

Se volete, una spolverata di origano e Buon Appetito!

Chi sono:

Erica, una genovese che vive a Milano.

Pasticcera professionista, titolare della mia attività La Biscottiera.

Amo cucinare piatti semplici, gustosi e bilanciati.

Nelle mie ricette troverete spesso spezie e piante aromatiche, perchè non ne faccio mai a meno. Ed inoltre aiutano a ridurre notevolmente la quantità di sale!

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Cucina

Orzo con pesto di zucchine alla menta

Tempo di preparazione: 30 minuti

Quantità: per una porzione

Difficoltà: Facile

 

Ingredienti per una porzione

70 gr di orzo

una zucchina

8/10 mandorle

4/5 foglie di menta

1 cucchiaio di pecorino grattugiato (o parmigiano)

sale, olio

Procedimento:

  1. Mettere in acqua fredda l’orzo, portare a bollore e fare cuocere per circa 20 minuti.
  2. Nel frattempo mettere nel mixer la zucchina cruda tagliata, le foglie lavate di menta, il formaggio, le mandorle, un pizzico di sale e l’olio (iniziate con due cucchiai, aggiungetene se necessario).
  3. Frullate fino a che non diventa una crema.
  4. Scolate l’orzo, condite con il pesto di zucchine.

Una spolverata di pepe, un pò di mandorle tritate e Buon Appetito!

Varianti: potete sostituire la menta con il basilico e le mandorle con i pinoli, per dare un tocco genovese!

Chi sono:

Erica, una genovese che vive a Milano.

Pasticcera professionista, titolare della mia attività La Biscottiera.

Amo cucinare piatti semplici, gustosi e bilanciati.

Nelle mie ricette troverete spesso spezie e piante aromatiche, perchè non ne faccio mai a meno. Ed inoltre aiutano a ridurre notevolmente la quantità di sale!

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Curiosità

La Dottoressa Chiara De Giorgio dice “si” ai meeting online.

La dad, ovvero didattica a distanza continua. 

In numerosi campi, molti professionisti, come per esempio i pedagogisti hanno mantenuto l’abitudine di fare le sedute e aggiornamenti online.

Nel campo della pedagogia dove la formazione è continua sono di fondamentale importanza gli aggiornamenti e gli incontri. É opportuno ricordare che il consulente pedagogico é innanzitutto uno studioso e un esperto dell’educazione. Un professionista che si informa, studia, riflette sui mutamenti sociali e si confronta con i colleghi.

Personalmente sono sempre stata abituata a fare i miei aggiornamenti professionali in un aula con tante persone dove i tempi dei convegni erano scanditi e ben organizzati. Ricordo un meeting nazionale formativo organizzato a  Brescia dalla durata di un intera settimana. Per poter partecipare erano stati forniti permessi e spostamenti di vari impegni. Il convegno si era rivelato un vero successo ma per ovvi motivi avevo dovuto prendermi una settimana di “pausa” dalla mia quotidianità.

Quando é cominciato il lockdown sono arrivati numerosi inviti a meeting e incontri di lavoro via web. Ammetto che inizialmente ero un po’ scettica nonostante la mia confidenza con i mezzi, ho pensato che sarebbe stato difficile seguire un’incontro articolato davanti a un pc.

Sorprendentemente invece ho dovuto ricredermi, ho seguito aggiornamenti insieme ai mie colleghi e ho avuto la possibilità di lavorare subito dopo il termine del webinar. L’ho trovato interessante, formativo e soprattutto “Smart”. Avere la possibilità di confrontarsi con i propri colleghi a distanza oltre che a essere utile è molto comodo e permette di seguire numerosi incontri senza tralasciare impegni.

Personalmente credo nei rapporti umani dal vivo ma credo anche che queste nuove tecnologie, se utilizzati nella giusta misura possano essere un importante strumento da non sottovalutare. Oltre ad agevolare gli incontri da un punto di vista tempistico diventa un efficace canale comunicativo che può accompagnare senza sostituire l’incontro tra le persone nei progetti formativi. 

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CULTURA

Vellutata di zucca con dadi di pesce spada e grano saraceno

 

Tempo di preparazione: 30 minuti 

Quantità: per una porzione

Difficoltà: Facile

Ingredienti: 250 g di zucca fresca (o 300 gr se surgelata)

un trancio di pesce spada (circa 150 gr)

50 gr di grano saraceno

una foglia di alloro, due foglie di salvia, sale, pepe, olio.

Procedimento:

Cuocete la zucca tagliata a pezzetti con alloro e salvia.

Nel frattempo sciacquate il grano saraceno e mettetelo a cuocere in acqua fredda. Fate cuocere 20 minuti dalla ripresa del bollore, quindi scolatelo.                  Quando la zucca è morbida mettetela in un boccale e frullatela insieme alle foglie di salvia, aggiustate di sale e pepe.

Tagliate a dadini il pesce spada, mettete un cucchiaio di olio nella padella e quando è calda fate rosolare i dadini.

Impiattate mettendo la vellutata di zucca, il grano saraceno e i dadi di pesce spada. Un filo d’olio e Buon Appetito!

Chi sono:

Erica, una genovese che vive a Milano.

Pasticcera professionista, titolare della mia attività La Biscottiera.

Amo cucinare piatti semplici, gustosi e bilanciati.

Nelle mie ricette troverete spesso spezie e piante aromatiche, perchè non ne faccio mai a meno. Ed inoltre aiutano a ridurre notevolmente la quantità di sale!

Per altre ricette e consigli mi trovate su Facebook: Erica Ciuffo

 

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Milano

Cala l’inquinamento

QUALITÀ DELL’ARIA, CALANO I LIVELLI DI PM10.

 

Milano, 6 febbraio – In Lombardia significativo calo dei livelli di Pm10 nell’aria con valori che in tutte le province sono sotto la soglia dei 50 µ/m3 e in alcune scendono addirittura sotto i 10 µ/m3 della media provinciale.

In base ai dati rilevati ieri dalle centraline di monitoraggio di Arpa Lombardia, abbiamo, sempre come media provinciale: Milano (16,1 µ/m3), Monza (13,5 µ/m3), Bergamo (11,3,1 µ/m3), Brescia (13,7 µ/m3), Varese (10,3 µ/m3), Como (7,3 µ/m3), Lecco (9,3 µ/m3), Pavia (11,2 µ/m3), Lodi (11,5 µ/m3), Cremona (16 µ/m3), Mantova (6,8 µ/m3) e Sondrio (9,5 µ/m3).  

Nei prossimi giorni potranno tornare condizioni progressivamente più favorevoli all’accumulo degli inquinanti, almeno fino alla giornata di domenica, quando le condizioni torneranno a essere neutre o variabili.

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Animali

ITALIANI SEMPRE PIÙ ANIMALISTI E PIÙ VEGANI

Dalle rilevazioni del Rapporto Italia 2020 condotte da Eurispes emerge l’identikit di un Paese che annaspa, la cui popolazione è da una parte lontana dalla politica, dal Governo e dal Parlamento “incattivita” poiché guarda con diffidenza e poca tolleranza gli stranieri e che, in molti casi, giustifica episodi di razzismo e antisemitismo. Dall’altra parte vediamo, però, il quadro di un Paese che, confermando i dati dello scorso anno in merito all’ambiente e agli animali, ama sempre di più la compagnia degli amici “pelosi” e mostra una cresciuta sensibilità nei confronti dei problemi dell’ambiente. “Il rapporto Eurispes – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani – mostra ancora una volta la tendenza consolidata ormai negli ultimi tempi che vede gli italiani sempre più attenti e sensibili verso gli animali, l’ambiente e uno stile di vita alimentare veg, più sano e non inquinante. Se pensiamo agli allevamenti intensivi risultano essere proprio la causa principale dell’inquinamento da particolato. Da anni ci battiamo perché aspetti come questi vengano presi in considerazione: dal rispetto della “casa comune” ai diritti dei più deboli, i fratelli animali, per cui lottiamo quotidianamente affinché non vengano sfruttati nei circhi, rinchiusi negli zoo, abbandonati, maltrattati, abusati, uccisi. Pensiamo all’attivismo e alle campagne di Animalisti Italiani contro la sperimentazione animale, oppure contro l’abbandono o alle nostre petizioni per chiedere pene più severe per chi maltratta gli animali, tutte orientate al focus del rispetto del diritto alla vita e alla libertà degli animali”. Con riferimento alla parte del Rapporto che indaga la relazione con gli animali, emerge che il 39,5% degli italiani ne hanno accolto almeno uno, un trend cresciuto del 5,9% in un solo anno. Soprattutto cani (48,8%) ma anche gatti (29,6%), tartarughe, pesci, roditori, cavalli e rettili. Una presenza diffusa a cui corrisponde una spesa in costante aumento negli anni, fenomeno che intercetta un innegabile bisogno delle famiglie di un animale. Si pensi infatti che quando l’animale di casa muore, la perdita è vissuta come trauma e il 27,8% dichiara di non voler prendere più animali per evitare il dolore Dai dati emerge altresì che aumentano complessivamente colore che seguono un’alimentazione vegetale. Vegetariani e vegani sono l’8,9% della popolazione rispetto al 7% dello scorso anno. Motivi etici, e non solo di salute, sono alla base di questo incremento: il 22,2% motiva infatti la propria scelta con “l’amore e il benessere nei confronti del mondo animale”.