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1923 – 2020 ADDIO MATURITÀ, RIPOSA IN PACE.
La maturità, nata nel 1923 con la riforma Gentile, muore quest’anno, 2020, sotto la scure del ministro Lucia Azzolina, per tanto noi ci rifiutiamo di ritenerla tale.
Un esame inadeguato sul piano epidemiologico che mette a rischio la salute di docenti e alunni. Un esams che è stato più volte cambiato negli scorsi mesi, lasciando nella confusione totale i maturandi. Un esame sbilanciato che in un ora conterrà il 40 su 100 della valutazione complessiva di 3 interi anni di studio. Questo suggorato della maturità è stato, ed è una continua mancanza di rispetto nei confronti degli studenti, propinata con la sola scusante di essere un “fondamentale rito di passaggio.”
Rete Studentesca ritiene che nessuno studente riuscirà a riconoscere questo esame come “fondamentale rito di passaggio,” bensì come una colossale beffa alla propria dignità.
È per questo che i nostri militanti nella sera che precede l’esame di stato (16 giugno 2020) hanno affisso davanti all’Istituto “Tosi” (Busto Arsizio), Galillei (Legnano) e Bernocchi (Legnano) una rosa con annessa locandina al fine di commemorare una defunta maturità, la quale non avremo il piacere di affrontare quest’anno.
Rete Studentesca augura la migliore riuscita di questo suggorato a tutti gli studenti.
“Secondo quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Azzolina, le scuole saranno chiuse sicuramente da marzo fino a settembre 2020, quindi servirebbe un adeguamento della misura B1 a favore degli alunni con disabilità gravissima che normalmente andrebbero a scuola -ricevendo solo 600 euro mensili- ma che invece a causa del coronavirus non possono frequentare.“ dichiara Davide Soldani, coordinatore del Movimento dei Genitori di Milano.
“L’annuncio della riapertura delle scuole a settembre rende necessario estendere l’innalzamento del buono di 600 euro a 900 euro mensili, così come già previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 2862 del 18.02.2020 per i mesi di luglio e agosto.” dichiara invece Patrizia Baffi, esponente regionale di Italia Viva, che a seguito della richiesta di ANGSA Lombardia e del Movimento dei Genitori di Milano si è subito adoperata a sottoporre il tema all’Assessore Bolognini auspicando che intervenga con tempestività con l’adeguamento della delibera e la relativa integrazione delle risorse necessarie.
“Speriamo in una risposta celere dell’Assessore Bolognini.” dichiara infine Anna Curtarelli Bovi, Presidente di ANGSA Lombardia ONLUS.
Scuola: via libera a 4.500 assunzioni
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ad una norma prevista dal decreto scuola approvato in autunno e fortemente voluta dalla ministra Lucia Azzolina e che prevede le 4.500 assunzioni richieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100
I 4.500 posti andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
La bozza del decreto legge sulla scuola prevederebbe, inoltre, nell’ipotesi che l’attività scolastica non riprenda fisicamente nelle scuole entro il 18 maggio o non possano essere effettuati gli esami di presenza, che l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione dovrà essere sostituito da una valutazione finale da parte del consiglio di classe che terrà conto anche di un elaborato del candidato.
Sembrerebbe inoltre che per l’anno scolastico 2020/2021 verranno riconfermati i libri di testo utilizzati nell’attuale anno scolastico.