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Cronaca

Il Pastore Maremmano protegge il gregge dal Lupo.

Gli allevatori protestano per gli assalti dei lupi alle loro mandrie e alle loro greggi.

Alcuni minacciano di sparare al lupo che è una specie protetta perchè a rischio estinzione.

Ma la natura ci offre una soluzione più intelligente. L’utilizzo del Pastore Maremmano. (nella foto)

Il Pastore Maremmano Abruzzese è un grande cane bianco strenuo difensore di greggi e bestiame dagli attacchi del lupo e altri predatori e lo fa in modo rispettoso, senza risse e inutili spargimenti di sangue.

I lupi stanno via via colonizzando le nostre Alpi ma il Pastore Maremmano Abruzzese li può tenere sotto controllo. Si tratta di un cane di grande taglia, molto forte, agile e scattante, con un bellissimo mantello bianco a pelo folto adatto a proteggerlo dal freddo e dalle intemperie. Ha un carattere fiero, leale e indipendente che lo rende molto adatto alla difesa del gregge riducendo la perdita di bestiame fino ad azzerarla quasi completamente.

Ecco allora che la Natura, senza bisogno di fucili o leggi, sa benissimo come agire e come preservare i suoi membri e il grande cane bianco ne è un esempio.

Franco Simonetti

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Bregano

Bregano, Malgesso, Bardello e la politica dei tre porcellini.

L’Unione dei Comuni Ovest Lago di Varese, Bregano, Malgesso, Bardello assomiglia ad una storia che tutti conoscono, quella dei tre porcellini e delle loro casette, una di paglia, l’altra di legno e l’ultima di mattoni e del lupo che, soffiando, butta giù le prime due, ma non quella robusta in mattoni. Dei tre porcellini quello di Bregano sembrerebbe essere il più povero e il meno popolato, quindi gli spetterebbe la casa di paglia, a quello di Bardello quella di legno e a quello di Malgesso, ci piace pensare, che si sia fatto la sua bella casa di mattoni. Ciascuno dei tre paesi prenderà in questo periodo un bel po’ di soldi e in parti uguali, perché le quote per i piccoli paesi sono pari a 150.000 euro a testa. In tutto ai paesi dell’Unione, ci è sembrato di capire, andrebbero 450 mila euro, più 360 mila euro circa di avanzo, ma questi ultimi euro divisi per numero di abitanti e Bregano è il paese più piccolo (casa di paglia). I soldi vanno spesi per opere ben precise, a quanto pare per la così detta messa in sicurezza del patrimonio comunale, quindi opere volte a migliorare sedi stradali, immobili comunali ecc. A sentire i fautori dell’Unione dei Comuni tutto procede per il meglio, ma l’assegnazione di questi soldi e come i vari comuni pensano di spenderli, ci appare come il solito pastrocchio all’italiana, dove i soldi non si buttano ma ci si butta nello sperperarli, senza alcuna programmazione, un po’ qua e un po’ là, spinti dalla fretta, dalle scadenze e dalla paura di perderli. Così il carrozzone italiano del fare i lavori tanto per farli continua, con quella faccia rassegnata ma soddisfatta da parte di politici e amministratori del ” che ci possiamo fare”. Per i cittadini, che li hanno votati, la vita peggiora sempre più, meno servizi e più cari, ce ne accorgeremo, passata l’euforia da pandemia di questi giorni, in cui sembra che nessuno dovrà pagare niente. Ma, come è dato di capire i tre porcellini dell’Unione non hanno case ugualie forse anche obiettivi diversi. Qualcuno, oltre che la casa di paglia, avrebbe anche la coda di paglia, con il suo quartiere passato come condominio, spesso alla ribalta delle cronache e che magari pensa di portare in dote agli altri due. Si sa poi che quello che viene portato in dote resta nel bene e soprattutto nel male, nel patrimonio di un matrimonio sciagurato come l’Unione dei Comuni Ovest Lago di Varese, sotto gli occhi di tutti, cioè quello di fondere tre piccoli comuni in un altro “poco più grande piccolo comune” che avrà gli stessi problemi di ciascuno dei singoli piccoli comuni che spariranno. A Puggioni, sindaco di Bardello, a Iocca sindaco di Malgesso e a Granella sindaco di Bregano, vanno i nostri complimenti per lungimiranza e visione del futuro, tre illuminati della politica, tre santi del futuro “grande” paese che nascerà, con al posto dell’aureola tre lampadine, simbolo delle idee che hanno, peccato, a giudicare da come vogliono spendere i soldi, che siano lampadine a intermittenza.

Due parole anche su quelle che sono le opposizione, con esclusione del Movimento Casadeglitaliani e del sottoscritto che, anche a costo di essere impopolare, prende ben decise e precise posizioni. Ma la finiamo di recitare la parte dei bravi ragazzi e del vogliamoci tutti bene, facendo osservazioni sdolcinate di nessuna sostanza, tanto per far sentire di esserci, approvando poi tutto quanto viene proposto, come, ad esempio, l’ aver approvato una votazione più bassa di laurea o di diploma o di scuola media, tra l’altro dimenticandosi anche della qualifica per le scuole professionali, per l’assegnazione di premi di studio per il merito scolastico. Bel modo di dare una mano alla già tanto martoriata scuola italiana, inducendo gli studenti a studiare meno, a essere meno preparati e impegnati. Perché far correre i cento metri, quando ci si può qualificare anche correndone solo ottanta, ma poi che gare vai a fare quando nella vita e nel resto del mondo si corre sulla distanza di cento metri. Altro che idee che lampeggiano, questi politici sono come lampadine fulminate dalla ricerca di voti e di facili consensi, non lamentiamoci se resteremo tutti al buio, ce la siamo cercata votandoli.

Ho dimenticato il lupo, alias Stato Italiano, rappresentato dalle sue istituzioni che dovrebbero controllare l’operato dei vari enti. Nella favola dei tre porcellini soffiava e distruggeva due case, mangiandosi i due porcellini meno previdenti, qua cosa fa, il solito Prefetto Ponzio Pilato che se ne lava le mani!

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POLITICA

Lupi sulle Alpi, Preioni (Lega Salvini): dobbiamo tutelare i nostri piccoli allevatori con rimborsi

Lupi sulle Alpi, Preioni (Lega Salvini): dobbiamo tutelare i nostri piccoli allevatori con rimborsi veloci e burocrazia zero.

 

Torino -26-06-2020- “Rimborsi veloci e burocrazia zero, sono le due parole chiave per tutelare i nostri piccoli allevatori dalle predazioni dei lupi”. Lo dichiara Alberto Preioni, presidente Lega Salvini Piemonte, a margine del convegno svoltosi oggi a Villadossola. Preioni è così tornato su un argomento, quello delle popolazioni alpine dei canidi, che sta a cuore a tutto il territorio regionale, valutate le enormi difficoltà che sta creando. L’escalation del problema, vale ricordarlo, era stata portata lo scorso gennaio dall’assessore Carosso sui tavoli del ministro Costa e di tutti i prefetti piemontesi.

“La tutela dei nostri piccoli allevatori è prioritaria – afferma Preioni – dal momento che rappresentano un patrimonio storico, culturale e gastronomico inestimabile. Per questo motivo il Gruppo Lega Salvini in Piemonte sta lavorando da tempo in direzione di rimborsi veloci e a burocrazia zero. Queste modifiche sostanziali – spiega Preioni – sono sul tavolo conferenza Stato-Regione e ci vedono impegnati al raggiungimento del traguardo. La gestione del “problema lupo” sulle Alpi deve avvenire anche grazie a piani di abbattimento selettivo, ciò soprattutto per quanto riguarda quegli esemplari che predano nelle vicinanze dei centri abitati. Grazie alla collaborazione di squadre miste composte da forestali, guardiaparco, polizia provinciale e non solo – sottolinea Preioni – serviranno censimenti sempre più puntuali, facendo leva sugli stessi cacciatori che operano all’interno dei Comprensori alpini. Queste le nostre linee guida – conclude Preioni – al fianco di allevatori e agricoltori che fanno vivere le nostre Alpi al prezzo di grandi sacrifici”.

Nella nota Preioni ricorda che il Piano di conservazione e gestione del lupo è fermo in Commissione Stato-Regioni dal maggio 2019, “una lungaggine che non possiamo accettare, è giunto il momento di passare ai fatti”.

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Curiosità

W il lupo, non “in bocca al lupo”, lettera alla ministra Bellanova

Gent.ma Sig.ra Ministra Ministero delle Politiche Agricole,Sen. Teresa Bellanova; . Nel ringraziarLa per l’attenzione che mi ha dedicato ed in attesa di un Suo cortese riscontro,l’occasione mi e’ gradita per inviarLe i miei piu’ distinti saluti e sinceri auguri,per il Suo lavoro Istituzionale. In fede: Celin Sergio

<Come portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa,sono a proporLe che dal mondo dell’Ippica,parta una campagna di sensibilizzazione,per modificare il vecchio modo di dire:”In bocca al lupo”,che invece di rispondere “crepi”(molto in uso tra gli Ippici e non solo),bisogna iniziare a dire:”W IL LUPO”!
Pochi sono a conoscenza,che:”In bocca al lupo”,era un’augurio che ai tempi della “Repubblica Serenissima”,i marinai usavano scrivere su di una lavagna(chiamata per l’appunto:”Bocca di Lupo”…..),come ringraziamento per il loro ritorno nel porto di Venezia!
In natura poi,quando un piccolo di lupo si trova in pericolo,la mamma lupa per proteggerlo,corre a prenderlo in bocca!
Quanto sopra,ritengo che dire “In bocca al lupo”,sia uno degli auguri piu’ belli che tutti noi possiamo ricevere e dovremo cambiare le nostre abitudini rispondendo:”W IL LUPO”,che sicuramente porta bene ai Cavalli da corsa,anche perche’ augurare la morte(anche se si tratta di un animale…),non e’ mai una cosa simpatica!>.

Nel ringraziarLa per l’attenzione che mi ha dedicato ed in attesa di un Suo cortese riscontro,l’occasione mi e’ gradita per inviarLe i miei piu’ distinti saluti e sinceri auguri,per il Suo lavoro Istituzionale.

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Cronaca

Eccezionale: il lupo bagna le zampe nel mare del Salento – Video

Gli avvistamenti si susseguono ma gli ultimi due documentati nelle scorse ore da pescatori dilettanti sulle spiaggie leccesi hanno a dir poco dell’incredibile: il lupo già ripetutamente avvistato nel Salento oggi si fa sorprendere mentre si bagna le zampe sulla battigia e cammina incuriosito sulla riva incurante della presenza umana mentre i fortunati testimoni si invitano “a non guardarlo negli occhi”. L’altro che risale nella giornata di ieri, arriva da Laghi Alimini, località idruntina, registrato sulla sabbia del lido Due Mori. Nel video, il lupo sembra inizialmente padrone della spiaggia: osserva, scruta, passeggia. Poi forse un rumore lo impaurisce. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le prime ha segnalato la ritrovata presenza della specie, si tratta di una ulteriore prova inconfutabile che questo canide selvatico scomparso si sia ripreso a fatica i suoi spazi e che la fortuna di averlo ritrovato deve indurci alla massima cautela per la sua tutela e protezione. Ecco il video: https://youtu.be/7AVo1U_t-Lw

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Ambiente

Effetto coronavirus e Ambiente: lupo avvistato a Leuca.

Effetto coronavirus e Ambiente: lupo avvistato a Leuca. Lo Sportello dei Diritti: “Un miracolo della natura”. L’epidemia riduce le attività umane, così gli animali selvatici, approfittando del silenzio da lockdown, escono allo scoperto.

Mentre il mondo è quasi fermo a causa del Covid 19, con le strade silenziose per l’assenza di traffico e la gente chiusa in casa per le misure imposte dal contenimento dell’epidemia di coronavirus, gli animali si riappropriano dei loro spazi e si aggirano indisturbati per le città. Molte emittenti televisive e giornali on line come LECCEsette, hanno documentato l’arrivo di animali nei posti più impensati grazie alla segnalazione di persone che hanno avuto la possibilità di vedere animali proverbialmente molto schivi dove non ce li si aspetterebbe. Ad esempio, il sig. Claudio Vallo, ha avvistato e filmato un esemplare di lupo femmina nel porto turistico della marina di Leuca. Un’insolita visione di un un’animale abituato alla foresta che raramente si avvicina alle abitazioni con estremo sospetto mentre in questo caso appare tranquillo ed indisturbato. Il canide lupino dopo essere spuntato in mezzo a delle vetture, si è messo a passeggiare in solitaria sulla strada, passando di fianco a un’auto per poi fare marcia indietro e allontanarsi: dovrebbe trattarsi dello stesso lupo, avvistato l’altro ieri a Tricase, sulla provinciale per Marina Serra. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un “miracolo naturalistico” perché questi animali si muovono in grado di percorrere fino a 120 km al giorno. Tuttavia nessuna paura, anche perchè il lupo ha una paura atavica dell’uomo, non lo aggredisce dalla fine del’700, quando era diffusa la rabbia. Questo è un animale che va solo protetto. Ecco il video: https://youtu.be/IQrIxBY-tzk