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Busto Arsizio

Busto Arsizio celebra la festa patronale di San Giovanni

Festa patronale di San Giovanni Battista ridotta a causa delle restrizioni sanitarie, ma non meno intensa del solito quella celebrata oggi in basilica San Giovanni.

Presenti, oltre al sindaco Emanuele Antonelli, all’europarlamentare Isabella Tovaglieri, alla vicesindaco Manuela Maffioli, agli assessori Gigi Farioli e Laura Rogora, al presidente del consiglio comunale Valerio Mariani e ai consiglieri Orazio Tallarida e Valentina Verga, il prefetto di Varese Dario Caputo, per la prima volta a Busto, e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

«Dopo questi mesi difficili, questo evento ci incoraggia a ringraziare il Signore per il dono della vita e ci invita a gestire le nostre responsabilità non con spirito di parte, ma con desiderio di autentico servizio – ha detto monsignor Severino Pagani che ha concelebrato la messa solenne con i parroci della città -. Giovanni profeta ci aiuti ad avere uno sguardo di profezia sulla nostra vita, ci aiuti ad aprire nuove strade, a ritrovare il senso di appartenenza alla comunità e alla città, ad essere più celeri e più decisi nella ricerca del bene».

Al termine della celebrazione, il sindaco Antonelli ha annunciato che la giornata del Ringraziamento si terrà a settembre, in piazza Santa Maria, davanti al santuario che custodisce la Madonna dell’Aiuto, simbolo non solo religioso ma anche identitario per i bustocchi, che tanti hanno invocato durante la pandemia, «perchè ci sostenesse e fosse vicina alle sofferenze dei malati e al dolore di chi aveva perso persone care».

«E anche oggi, il mio e spero il nostro pensiero non possono non andare a tutti coloro che non sono qui, anche a coloro che il virus ci ha portato via indirettamente e che non abbiamo salutato come la nostra fede, per chi crede, o come la nostra società vorrebbero per l’ultimo viaggio terreno – ha continuato Antonelli -. Facciamo tesoro della lezione che il virus ci ha impartito e ripartiamo tutti insieme, in sicurezza, dando la massima importanza all’inclusione sociale e all’ambiente in cui viviamo. Solidarietà, fiducia, senso di responsabilità collettiva devono continuare a illuminarci e ad accompagnarci: sono certo che Busto riuscirà a superare le conseguenze dell’epidemia e a riprendere il cammino interrotto».

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Busto Arsizio

Busto Arsizio riparte dalla Cultura, con un ricco calendario eventi, all’aperto e in sicurezza

Dopo i mesi di lockdown in cui la fruizione della cultura è stata possibile solo a distanza, tornano gli eventi culturali dal vivo: l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio, in collaborazione con le realtà culturali cittadine, ha predisposto un calendario, “BA Cultura per l’Estate”, che offrirà numerose occasioni di approfondimento e di incontro a chi resterà in città nei mesi estivi. In cartellone infatti ventisette appuntamenti suddivisi in quattro discipline: letteratura, musica, cinema e arte.

“Abbiamo voluto con forte determinazione riportare la cultura dal vivo in città e, non appena è stato possibile, siamo riusciti a organizzare un cartellone estivo che coinvolge più discipline e non rinuncia alla qualità: un’impresa affatto semplice, riuscita solo grazie alla passione, alla collaborazione e all’impegno generoso e convinto delle nostre associazioni culturali” spiega la vicesindaco e assessore all’Identità e Cultura, Manuela Maffioli.

“Non potevamo lasciare la cultura dal vivo ancora in silenzio – commenta Maffioli -. Non potevamo privarci oltre della sua voce, dei suoi contenuti, dei valori che veicola. La cultura è anche lenimento e può rispondere ai #bisogni profondi generati dal periodo durissimo che abbiamo appena affrontato”.

Come previsto dalle norme di sicurezza, gli eventi si svolgeranno all’aperto, in luoghi circoscritti e solo su prenotazione. In particolare le presentazioni di libri, a cui collaborano le librerie Bustolibri, Libraccio, Dondolibro, Ubik, I libri e i giorni e De Piante Editore, si svolgeranno nel giardino della sala Monaco della Biblioteca; il parco e la terrazza di Villa Ottolini Tosi faranno da sfondo agli eventi musicali curati da Associazione Musicale Rossini, Musikademia e Nuova Busto Musica, mentre il Giardino quadrato del Museo del Tessile si trasformerà in cinema estivo per le proiezioni di film selezionati da ICMA, BA Film Festival e Sguardi d’essai.

Per quanto riguarda l’arte, oltre alla mostra fotografica ‘Italia. Sguardi d’autore’ che sabato 13 giugno 2020 ha dato il via al cartellone e che resterà esposta fino al 26 luglio 2020 a Palazzo Cicogna, si segnalano due mostre di arte contemporanea realizzate da realtà che siedono al Tavolo Arte: si tratta di ‘Napoleone. Nella traccia del nero e del colore’, una selezione di stampe calcografiche di Giulia Napoleone, esposta negli spazi della Cristina Moregola Gallery e della rassegna “I doni della quarantena” a cura di Spazio Arte Carlo Farioli.

“La scelta compiuta dall’Assessorato e condivisa con gli operatori culturali è stata quella di una ripartenza ‘lenta’, assecondando il sentire comune, che sta portando le persone con prudenza e lentezza alla vita – conclude Maffioli – e, soprattutto, una ripartenza da ‘noi’, dal territorio, dai suoi talenti, ritrovandoci per ricominciare. Un programma distribuito nella settimana, un evento al giorno, anche pensando all’importanza di favorire la presenza delle persone, a sostegno del nostro commercio”.

A ogni disciplina è stata dedicata una giornata: il mercoledì (in linea di massima) alla letteratura, il venerdì alla musica, il sabato al cinema.

Il programma è pubblicato sul sito del Comune di Busto Arsizio, www.comune.bustoarsizio.va.it

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Cronaca

Busto Arsizio – Inaugurata a Palazzo Cicogna “Italia sguardi d’autore”

“È il ritorno della cultura in città dopo i mesi e le settimane buie della pandemia” – così esordisce l‘Assessore alla Cultura e Vicesindaco del Comune di Busto Arsizio, Manuela Maffioli per presentare alla stampa la Mostra Fotografica “Italia sguardi d’autore“. La mostra resterà aperta dal 13 giugno al 26 luglio 2020 a Palazzo Cicogna a Busto Arsizio. “Non si poteva pensare solo ai contenuti ma anche ai protocolli di sicurezza” – continua l’assessore Maffioli – “ è imprescindibile riportare la cultura dal vivo”. “Abbiamo lavorato molto in questi mesi affinché la voce della cultura possa emergere alta e forte a Busto Arsizio” ci tiene a sottolineare Maffioli. Sempre con un occhio alla sicurezza e nella prospettiva che molti, quest’anno, resteranno in città, non potendo andare in vacanza a causa della pandemia, la mostra apre una serie di iniziative culturali rivolte a rendere il soggiorno interessante e più piacevole ai residenti, ma non solo, anche a coloro che vorranno venire dalle città vicine. Gli orari e l’accesso alla mostra sono stati studiati in modo da permetterne la visita al maggior numero di persone nella massima sicurezza, favorendo l’accesso pomeridiano dalle ore 17 e, in alcuni giorni della settimana, da giovedì a sabato, con chiusura alle ore 23 che, con l’apertura serale dei negozi , ha lo scopo anche di rilanciare culturalmente e commercialmente il centro cittadino. ”La scelta della mostra è quella di un viaggio in Italia non geografico “ – prosegue Claudio Argentiero, promotore dell’evento – “ma personale…che vuole rappresentare la fotografia italiana dagli anni ’50 ad oggi…un viaggio della quotidianità, dei luoghi meno noti ma che contengono una poetica che la fotografia riesce ad interpretare…” All’interno della mostra c’è una sezione dedicata proprio alla città di Busto Arsizio, nel quadro dell’iniziativa di creare un archivio del materiale fotografico dedicato alla città, di cui si sta provvedendo al riordino e d alla catalogazione. Archivio Fotografico Italiano, con sede a Busto Arsizio e presidente Carlo Argentiero , in questi anni ha raccolto circa 400.000 fotografie di autori italiani e stranieri, l’obiettivo è quello insieme con l’amministrazione comunale di far diventare Busto Arsizio un importante centro della fotografia nazionale, strada lunga e non irta di difficoltà, ma ormai iniziata.

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CULTURA

Busto Arsizio, apre oggi a Palazzo Cicogna la rassegna ‘ITALIA. Sguardi d’Autore’

Oggi 13 giugno 2020, alle 17, a Palazzo Marliani Cicogna apre una mostra fotografica dedicata all’Italia, organizzata dall’Amministrazione comunale e dall’Archivio Fotografico Italiano. ‘ITALIA. Sguardi d’Autore’, questo il titolo della rassegna, mette in evidenza il paesaggio italiano e i suoi ambienti più belli, tra passato e presente, con un approccio interpretativo, ma anche affettivo.

“Oltre a rappresentare il ritorno della cultura dal vivo dopo l’emergenza sanitaria, peraltro già anticipato dalla mostra di Sestini, ‘Italia. Sguardi d’autore’ rappresenta anche idealmente il viaggio nel nostro Paese fino a poche settimane fa precluso e che molti quest’anno non riusciranno comunque a intraprendere” commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli.

“Un modo per riappropriarsi della bellezza che ci circonda, partendo da Busto fino a raggiungere mete lontane. Consapevoli che la bellezza, e la cultura che la veicola, possono essere un potente lenitivo alle ferite dell’anima, certamente un medicamento utile dopo il buio che ognuno di noi, a modo suo, ha dovuto affrontare nei mesi scorsi” aggiunge Maffioli.

Da giovedì a sabato la mostra resterà aperta fino alle 23 per permetterne la fruizione nelle ore meno calde e soprattutto per invitare la cittadinanza a uscire di casa dopo cena: una proposta alternativa alla serata davanti alla televisione che si spera possa portare anche tanti cittadini a fare quattro passi in centro e a fare shopping nei negozi che decideranno di rimanere aperti.

«Con questa mostra, che raccoglie gli scatti di fotografi italiani tra i più noti, le cui opere sono esposte nei musei di tutto il mondo, proponiamo un viaggio non geografico, ma ideale e personale – afferma Claudio Argentiero di Afi -. Sono foto con un’anima, tra cui segnalo quelle di Carlo Tancredi che ritraggono una Busto di fine anni ‘80, una città che non c’è più, ma che magari qualcuno ricorderà. E l’invito ai visitatori è proprio quello di aiutarci a riconoscere alcuni scorci: a disposizione penne e post it in quantità per chi vorrà scrivere il titolo delle foto».

La mostra, che rappresenta il primo evento del calendario culturale estivo, resterà aperta nel rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza fino al 26 luglio con i seguenti orari: martedì e mercoledì 16-19 / da giovedì a sabato 10-13/17-23 / domenica 16-19.  Il tutto ad Ingresso libero.

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Curiosità

Parrucchieri ed estetisti potranno lavorare anche il 2 giugno

PARRUCCHIERI ED ESTETISTI APERTI ANCHE IL 2 GIUGNO. MAFFIOLI: UNA POSSIBILITA’ IN VIA ECCEZIONALE IN UN ANNO ASSOLUTAMENTE ECCEZIONALE

Parrucchieri ed estetisti potranno lavorare anche il 2 giugno: oggi è stata firmata un’ordinanza che consente a queste attività di restare aperte, dopo le lunghe settimane del lockdown, anche nella giornata della festa della Repubblica.

“Con l’ordinanza diamo la possibilità a estetisti e parrucchieri di lavorare anche nella giornata di martedì 2 giugno se lo vorranno – afferma la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -. Si tratta di una azione eccezionale in un anno assolutamente eccezionale. Il numero di clienti che possono ricevere ogni giorno è inferiore a causa delle restrizioni per la pandemia:

in questo modo potranno, se lo vorranno, utilizzare anche questa giornata. Del resto, come recita la Costituzione, la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro e il lavoro è, oggi, un’assoluta

priorità”.

Il provvedimento, firmato dal sindaco Antonelli, su proposta dell’assessore Maffioli, è previsto dal “Regolamento comunale per l’esercizio dell’attività di parrucchiere ed estetista” che dispone che orari e giornate di chiusura siano stabiliti con ordinanza del sindaco, ma non si tratta di un obbligo, è una opportunità che gli operatori potranno cogliere in base alle loro esigenze e secondo le necessità dei loro clienti.

L’iniziativa rappresenta un ulteriore provvedimento con cui l’Amministrazione, nell’ambito nelle proprie competenze e possibilità, dimostra vicinanza alle tante attività che sono state penalizzate in modo drammatico in queste settimane. 

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Busto Arsizio

Busto Arsizio, ripartono i mercati rionali

Secondo quanto previsto dall’ordinanza regionale del 24 aprile scorso, l’Amministrazione di Busto Arsizio ha deciso di riaprire i mercati cittadini esclusivamente per la vendita di generi alimentari e nel rigoroso rispetto delle misure di prevenzione e di sicurezza.

Il primo a riaprire è stato il mercato di Sacconago che ogni mercoledì è allestito in piazza della Chiesa vecchia, sarà poi la volta del mercato di piazzale Bersaglieri, che riaprirà nelle giornate di giovedì 30 aprile e di sabato 2 maggio 2020.

“Abbiamo deciso di applicare immediatamente quanto previsto dalla Regione Lombardia e ci siamo attivati per consentire l’apertura di tutti i nostri mercati per la vendita di generi alimentari dal primo giorno utile, cioè domani, col mercato di Sacconago – dichiara la vice sindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -. Per noi è fondamentale far lavorare chi può farlo, nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza. Il settore del commercio è tra i più colpiti dall’emergenza, siamo al fianco degli operatori e al lavoro per mettere a punto importanti misure a loro #sostegno. Auguro buon lavoro ai primi ambulanti che riprendono a lavorare, sperando di poter presto estenderlo a un numero sempre maggiore di commercianti”.

Oggi la task force composta dal personale degli assessorati al Commercio e alla Sicurezza (SUAP e Polizia Locale), con i rispettivi assessori Manuela Maffioli e Massimo Rogora, ha effettuato un sopralluogo nell’area del piazzale per mettere a punto gli accorgimenti necessari a far rispettare le misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza previste dall’ordinanza. In particolare, oltre a definire la capienza massima delle persone che potranno essere presenti all’interno dell’area, la task force ha previsto di modificare il posizionamento dei banchi e ha predisposto percorsi separati di entrata e di uscita in modo da garantire le distanze di sicurezza tra clienti e tra clienti e operatori.

“Abbiamo previsto di disporre i banchi di fruttivendoli, pescivendoli e alimentaristi a ferro di cavallo, in base alle norme regionali che prevedono la distanza di tre metri tra un banco e l’altro, e abbiamo coinvolto la Protezione civile in modo da poter riattivare in sicurezza un #servizio molto atteso dalla cittadinanza – afferma Max Rogora –. La filiera mercatale è molto importante per le famiglie che hanno la necessità di contenere i costi, mi auguro che molte ne vorranno approfittare in alternativa alla grande distribuzione”.

A fornire assistenza e a vigilare sul rispetto delle misure igienico-sanitarie e della distanza di sicurezza tra le persone saranno volontari di Protezione civile che si occuperanno anche della rilevazione della temperatura corporea dei clienti e degli operatori commerciali. Non potrà accedere al mercato chi avrà la temperatura uguale o superiore a 37,5°.
Gli operatori dovranno fornire ai clienti soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani e guanti usa e getta.

L’accesso all’area di mercato sarà consentito a un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per accompagnatori minori di 14 anni, disabili o anziani ed è obbligatorio per gli operatori commerciali e per i clienti utilizzare guanti e mascherina.

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Busto Arsizio

Busto Arsizio, il Comune invia i primi buoni spesa per le famiglie in difficoltà

Ha preso il via ieri l’invio dei buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà a causa dell’epidemia: per il momento 520 nuclei familiari bustocchi, per un totale di circa 1.500 persone, hanno ricevuto un aiuto per fare acquisti di generi alimentari nei punti vendita che hanno aderito alla piattaforma Pellegrini, scelta dall’Amministrazione perché garantisce l’emissione di buoni non contraffabili anche in formato elettronico.

Nei prossimi giorni gli uffici continueranno la valutazione delle richieste (un migliaio quelle pervenute complessivamente) non ancora prese in considerazione o arrivate incomplete.

“Lo scopo di questo provvedimento era quello di venire in soccorso delle famiglie che si sono trovate ad affrontare una improvvisa perdita di liquidità dovuta alla emergenza Covid 19 – osserva l’assessore all’Inclusione sociale di Busto Arsizio, Osvaldo Attolini-. Tra le motivazioni previste vi erano sia la cessazione di rapporti di lavoro, soprattutto a tempo determinato, che la mancata attività da parte dei lavoratori autonomi o di lavoratori saltuari. Di fronte a questa indicazione, la #scelta dell’amministrazione bustocca è stata quella di tutelare il più possibile le famiglie che hanno maggiore necessità di ottenere il buono, non determinando immediatamente importi predefiniti, per valutare complessivamente il numero delle domande ed evitare che la distribuzione in ordine cronologico (come avvenuto in altre città) penalizzasse gli ultimi arrivati”.

L’elenco dei punti vendita dove è possibile spendere i buoni è pubblicato sul sito del Comune.

“Ringrazio i punti vendita, sia della Grande Distribuzione sia del commercio al dettaglio, che hanno aderito alla nostra iniziativa, accettando i buoni alimentari – afferma la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -. È un segnale importante di partecipazione a un’azione particolarmente significativa, a supporto dei nuclei familiari della nostra città che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza imposta dal virus. Auspico e confido che altri aderiranno, per facilitare dal punto di vista logistico la spesa di questi nostri concittadini. Il settore del commercio sta dimostrando grande #generosità: sono numerosi i punti vendita che donano derrate alimentari o attivano la ‘spesa sospesa’: a tutti loro e a coloro che, potendo, applicheranno uno sconto ai clienti che utilizzeranno i nostri buoni spesa, va il mio ulteriore, enorme grazie”.

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Busto, informazioni per accedere ai Buoni spesa per le famiglie IN DIFFICOLTA’

Emergenza coronavirus – BA SPESA: ecco le informazioni per accedere ai Buoni spesa per LE famiglie IN DIFFICOLTA’

Con l’ordinanza della Protezione civile dello scorso 29 marzo al Comune di Busto Arsizio sono stati assegnati 443.359,20 Euro per attuare misure urgenti di solidarietà alimentare nei confronti delle famiglie messe in difficoltà dall’emergenza sanitaria.  L’Amministrazione si è subito attivata per determinare le modalità e soprattutto i criteri di assegnazione, assumendo come linea guida fondamentale quella dell’effettivo stato di necessità delle famiglie.

“Abbiamo lavorato per predisporre un meccanismo che potesse entrare in funzione in tempi brevissimi, ma che, nello stesso tempo, prevedesse criteri equi di distribuzione dell’importo, secondo reali e comprovate necessità, che, lo ricordiamo, sono quelle dell’approvvigionamento alimentare a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus” spiegano il sindaco Emanuele Antonelli e gli assessori Manuela Maffioli (vicesindaco, Commercio) e Osvaldo Attolini (Inclusione sociale) nel presentare l’iniziativa che è stata chiamata BA Spesa.

La Giunta ha stabilito di ripartire il fondo in due parti: 100.000 Euro da destinare a soggetti del terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari o di prima necessità, inclusi i farmaci; 343.359,20 Euro da destinare a buoni spesa. Si tratta di somme che potrebbero subire variazioni in base al numero delle domande che perverranno.

L’Amministrazione ha optato per questa suddivisione perché il terzo settore, che quotidianamente segue le famiglie in difficoltà operando con grande professionalità, può garantire che i buoni vadano effettivamente a chi ne ha più bisogno. Nello stesso tempo la maggior parte dell’importo assegnato dal Governo è a disposizione del bisogno emerso proprio a causa della situazione sanitaria.

I BUONI – I buoni saranno di importo variabile, determinato sulla base del numero di richieste pervenute e del numero dei componenti del nucleo famigliare: a differenza di altri comuni che hanno determinato a priori l’importo dei buoni, il Comune di Busto ha deciso di calcolare il valore dei contributi a posteriori, sempre nella convinzione di dover garantire l’assoluta equità nell’assegnazione e contemporaneamente di dover dare risposte a tutti coloro che ne avranno diritto.

L’Amministrazione si avvarrà della piattaforma dell’azienda Pellegrini, che consente l’emissione di buoni non contraffabili, anche in forma elettronica. Questi ultimi verranno inviati direttamente ai beneficiari che abbiano un indirizzo email, con l’ulteriore vantaggio di non obbligare le persone a uscire di casa per recuperarli; gli altri verranno distribuiti presso gli uffici dei Servizi sociali, secondo modalità che verranno comunicate;

I DESTINATARI – Destinatari del sostegno economico saranno persone singole o nuclei familiari che si trovano in situazioni di bisogno a causa dell’epidemia da Covid 19 o dell’applicazione delle norme relative al contenimento della epidemia stessa; famiglie in carico a Enti del Terzo Settore segnalate ai Servizi sociali con relazione da parte degli Enti stessi; famiglie in carico ai Servizi sociali segnalate dall’assistente sociale di riferimento. In caso di richiesta da parte dell’utente, la domanda dovrà essere corredata da un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti. Il possesso dei requisiti deve essere soddisfatto anche nei casi segnalati dai servizi o dal terzo settore.

Le autocertificazioni verranno verificate attraverso i controlli necessari ad accertarne la veridicità.

I REQUISITI – I richiedenti devono essere residenti o domiciliati nel Comune di Busto Arsizio; per i cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea il requisito è il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Nessun componente del nucleo famigliare del richiedente deve inoltre essere beneficiario di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici (es. reddito di cittadinanza etc.), ad esclusione di quelli previsti dalle norme relative al contenimento della epidemia da Covid-19 o per i quali il reddito di cittadinanza risulta sospeso, revocato o decaduto. Potranno essere ammessi al beneficio nuclei famigliari con disabili o anziani con particolari problematicità, che versino in situazioni di fragilità economica.

Il Comune di Busto ha introdotto un ulteriore requisito per tutelare il più possibile le famiglie che hanno maggiore necessità di ottenere il buono. Si tratta dell’indice di priorità, che non dovrà essere superiore a 2. L’indice è calcolato sulla base delle disponibilità liquide/mobiliari della famiglia a fine febbraio 2020, delle entrate del bimestre marzo/aprile 2020 e della soglia di povertà assoluta calcolata per la famiglia.

“Sono purtroppo numerosi anche nella nostra città i casi delle cosiddette ‘nuove povertà’, insorte a seguito delle misure di contenimento della pandemia imposte alle attività professionali – proseguono sindaco e assessori -. A queste persone e alle loro famiglie, comprendendo plausibili imbarazzi, diciamo di non esitare a chiedere i buoni alimentari, perché non c’è nulla di male a chiedere aiuto in questo momento assolutamente particolare”.

Si raccomanda vivamente di adottare un atteggiamento etico nei confronti dell’iniziativa e di NON inoltrare domanda nel caso il nucleo familiare non sia in possesso dei requisiti previsti: autodichiarazioni non corrispondenti al vero, oltre a costituire i presupposti per un reato, rappresentano anche un comportamento immorale ed egoistico che va a mettere ulteriormente in difficoltà chi si trova in una situazione critica. Si fa quindi appello alla responsabilità e alla coscienza di tutti i cittadini perché i fondi che il Governo ha assegnato alla città siano effettivamente di sollievo alle persone che sono state più colpite dalla situazione. “Da ultimo – concludono – rivolgiamo un appello ai punti vendita, affinché vogliano riconoscere, qualora possibile, uno sconto a chi utilizzerà questi buoni”.

Le risorse saranno disponibili dal 6 aprile, a seguito della variazione di bilancio che la Giunta comunale approverà su proposta dell’assessore alla partita Paola Magugliani. “Oltre a predisporre un capitolo per questi fondi – fa sapere l’assessore – stiamo anche lavorando all’istituzione di un conto corrente per chi volesse effettuare donazioni, che andranno a implementare il fondo reso disponibile dalla Protezione civile”.