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Il peggio deve ancora arrivare? Virus e mascherine con il caldo? Bassetti.

Uno dei disagi che stanno affrontando i cittadini è legato alla mascherina indossata con il caldo. Le alte temperature aumentano il fastidio di coprirsi il volto con il dispositivo necessario per evitare rischio di contagio. In un post su Facebook l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha consigliato il miglior modello da indossare per limitare la “sofferenza” che si prova.Ecco perché vanno evitate le Ffp2.

Bassetti: usiamo mascherine chirurgiche

«Le migliori mascherine da usarsi in questa fase, specie ora che è comparso il caldo, sono quelle chirurgiche e non le Ffp2 – scrive Bassetti – Queste ultime infatti, oltre a costare molto di più, aumentano molto la temperatura facciale, sono più scomode e hanno minor aderenza. Lo dimostrerebbe un interessante lavoro pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health». «Per strada vedo ancora troppa gente con le Ffp2 perché pensano siano migliori. Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche», conclude Bassetti.

 

Fabio Sanfilippo

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Matteo Bassetti: affrontare futuri nemici di natura infettiva

I problemi importanti dovrebbero servirci e farci riflettere per non ritrovarci nelle medesime condizioni è invece la politica manca di prospettiva, e nel futuro?

Sentiamo le parole dell’infettivologo a tal proposito:

“QIl COVID ci ha insegnato che, per il futuro, si deve investire maggiormente in cultura infettivologica, non solo nei nostri ospedali, ma anche sul territorio e nelle RSA. Solo con un grande sforzo economico, organizzativo e culturale si potranno affrontare futuri nemici di natura infettiva di qualunque tipo si presenteranno: virali, batterici, protozoari o fungini. Bisognerebbe pensare ad un piano Marshall per rinforzare le malattie infettive italiane a livello infrastrutturale, tecnico, logistico, di personale medico e infermieristico. Per il momento ho visto che si è parlato solamente di posti in terapia intensiva. Occorre pensare alle malattie infettive per non farsi trovare impreparati di fronte a future sorprese. Non si deve perdere tempo.

Per quel che riguarda gli asintomatici, come ho già detto più volte, la maggioranza di loro probabilmente non sono contagiosi perché hanno una carica virale bassissima. Dobbiamo spingere perché i laboratori di virologia ci dicano non solo se il tampone è positivo o negativo, ma anche quanto virus c’è. Diversamente rischiamo di isolare e bloccare a casa persone che probabilmente non sono contagiose e che, magari, non ne hanno bisogno.

Buon weekend a tutti da continuare a vivere responsabilmente con un DPCM… non presidenziale ma infettivologico…Distanza (adeguata dagli estranei), Prendersi Cura (delle mani) e Mascherine (se servono)”