Categorie
Eventi

Il respiro e la maschera. Il progetto teatrale nel verde di Varese

In un momento storico dove le persone di qualunque età e le famiglie sono state duramente messe alla prova c’è chi ha approfittato dei periodo di lockdown per elaborare un importante progetto teatrale sul territorio varesino, promuovendo il ruolo culturale della Città Giardino. In questa cittadina ricca di verde numerosi artisti si sono ritrovati a riflettere e di conseguenza a creare un collegamento con la natura. Al respiro, oggi vincolato dalla “mascherina”,  viene aggiuto il valore degli alberi che ossigeno il nostro pianeta e la nostra vita.

Si tratta di un progetto che promuove il nuovo “stare insieme” condividendo la passione per la natura e l’arte all’aria aperta in modo responsabile.

E’ da questa idea iniziale che  nasce il progetto “il bosco del teatro”. Artisti di ogni età, ognuno con le proprie capacità ed esperienze si mettono in gioco nel verde della Città Giardino.  All’interno degli affascinanti parchi varesini vivono alberi secolari, ed è intorno alle loro storie chenasce  la narrazione e lo spettacolo.  I parchi scelti sono: Parco Villa Augusta, Parco Villa Baragiola, Parco Villa Mirabello, Parco Mantegazza, Parco di Villa Torelli Mylius, Parco di Villa Toeplitz e Parco Zanzi. Gli spettacoli sono 17 e 30 gli artisti varesini impegnati nel progetto. Il primo spettacolo sarà domenica 12 luglio sotto il Cedro del Libano di Villa Mirabello.

L’iniziativa, inoltre darà al pubblico la possibilità di percepire con positività e condivisione il cambiamento. 

Il periodo di reclusione  ha fatto riscoprire gli affetti e l’importanza del nucleo famigliare, ha permesso a figli e genitori di trascorrere maggior tempo insieme e consapevolezza ritrovando i valori. Nello stesso tempo però ci si è allontanati dalla comunità e dalla condivisione con gli altri e i coetanei. Credo che questo progetto teatrale dia la possibilità alle famiglie di condividere emozioni, spazi e giornate con gli altri in piena sicurezza e all’aria aperta. Il progetto da la possibilità di riavvicinarci e conoscere maggiormente l’importanza del contatto con le piante e di vedere il cambiamento sotto uno sguardo positivo, sensibilizzando le persone alle bellezze culturali del territorio e alla società.

Categorie
Cronaca

Isola di Capraia. Ritorna la Foca Monaca dopo 60 anni.

Non la si vedeva da 60 anni. Ma ora la Foca Monaca (nella foto) è tornata ed è tornata proprio nella grotta che porta il suo nome.

Nelle ultime settimane erano stati segnalati diversi avvistamenti ora confermati da una ricercatrice che, entrata nella grotta, ha visto, con sua grande sorpresa, una bellissima foca monaca che stava riposando.

L’animale non si è accorto di essere osservato e la grotta è stata subito abbandonata per non disturbare la foca.

Ora nella grotta è stato installato un dispositivo di monitoraggio per poter avere tutte le informazioni possibili in merito a questo insperato ritorno.

L’Ente Parco ha emanato un’ordinanza che vieta l’accesso all’area antistante la Grotta.

A volte la natura ci fa regali insperati. Sta a noi non vanificarli.

Franco Simonetti