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Cronaca

Coronavirus: record di 183 mila casi in un giorno

Secondo la BBC l’Organizzazione mondiale della Sanità ha registrato 183.000 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, si tratta del numero più alto in un solo giorno dall’inizio della pandemia ed è principalmente dovuto all’aumento dei positive in America Latina (oltre 50.000 nuovi casi segnalati in Brasile).

In Brasile sono stati superati i 50 mila morti complessivi, con un milione di contagi e ad oggi è il secondo paese più colpito dalla pandemia, secondo solo agli Stati Uniti dove ci sono 120 mila morti e oltre 2,2 milioni di casi.

Al contrario a Pechino sembra essersi assestato il nuovo focolaio e si contano solo 9 casi nelle ultime 24 ore, il numero più basso degli ultimi dieci giorni.

Nel frattempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità rivede le raccomandazioni per chi ha contratto il virus auspicando un  «giusto compromesso tra rischi e benefici».

Per uscire dall’auto isolamento, nel caso si fosse risultati positivi e al di là della gravità dell’infezione, non serve più un doppio tampone negativo a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica. Bastano soltanto 3 giorni senza sintomi.

 

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Primo piano

Il Prof. Zangrillo smentito dall’ OMS. Chiariamo il “CLINICAMENTE”

Coronvirus, l’Oms interviene sul caso Zangrillo:

“Non è diventato meno patogeno”

Michael Ryan, capo del programma per le emergenze, in un incontro virtuale con la stampa ha espresso cautela sulle dichiarazioni del primario del San Raffaele che ha detto che il virus “clinicamente non esiste più”. “Non è il caso di dare questa impressione”

Il coronavirus non è diventato meno “patogeno“, quindi meno pericoloso pertanto massima attenzione sulle differenze nonché tra i non detti. L’Oms non ha usato mezze parole nelle dichiarazioni rese da Alberto Zangrillo.

Le polemiche innescatosi in Italia per le parole di Alberto Zangrillo: il primario di Anestesia e rianimazione generale del San Raffaele di Milano aveva dichiarato che “il virus clinicamente non esiste più“, aprendo un concitato dibattito. “Dobbiamo essere estremamente attenti a non dare l’impressione che d’un tratto il virus, di sua volontà, abbia deciso di diventare meno patogeno” – ha avvertito Michael Ryan, capo del programma Oms per le emergenze, in un incontro virtuale con la stampa – Non è affatto il caso”.

Nel corso del quotidiano briefing con la stampa, il direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha anche ricordato che in totale “abbiamo adesso più di sei milioni di casi di Covid-19 nel mondo e abbiamo già perso 370mila persone”.

ANOMALIE, STRANEZZE E CONTRADDIZIONI DI ZANGRILLO

Alberto Zangrillo, medico del presidente Berlusconi nonché fratello di Paolo Zangrillo il contestato paracadutato onorevoe messo dal Cavaliere al coordinamento piemontese, nel 2015 iniziò la sua carriera mediatica nel caso che lo vede coinvolto nelle indagini per truffa da 28 milioni di euro, dove vennero indagati i vertici dell’ospedale San Raffaele. Gli approfondimenti coordinati dal pm Giovanni Polizzi e condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, tra il 2011 e il 2013 nel corso di migliaia di interventi «le equipe» di medici sarebbero state solo sulla carta «regolarmente costituite», in quanto «chirurghi e/o anestesisti» figuravano, in realtà, come «presenti contestualmente in più sale operatorie»

Ora nel caso Covid, nuova bufera mediatica di contraddizioni.

Prima dichiara che il virus si è modificato per poi rimangiarsi tutto dichiarando che non è mutato.

Il prof. Zangrillo, da buon arrampicatore, ma anche di scivolamento sui vetri, utilizza il termine “clinicamente” ma non spiega nulla del termine e ne rimane sempre vago. Dove sia la contraddizione dell’autoproclamatore professore con messaggi forvianti, nonostnte sia vero che ci siano dei miglioramenti, che è ben diverso..?

Quanto dichiara Zangrillo è Clinicamente un modo di errore od orrore per dire tutto nel dire nulla. Lo scopo ? Poter poi ritrattare.

Di fatto la concreta realizzazione di una malattia o di una sindrome regressione o scomparsa del quadro morboso, con o senza scomparsa delle lesioni organiche, è una cosa, quanto vuol far sembrare il professore è tutt’altro!

Lo studio clinico all’interno della struttura dove opera e gli studi UNIVERSITARI eseguiti non posso dare come riscontro ciò che dice e pubblicizza in una chiave di lettura Zangrillo per potersi rimangiare le parole al momento giusto con il classico : “ non ho detto quello” – E lo sta già facendo.

In rete, nei bar, nella chiacchiera quotidiana emergono i pro Zangrillo, dato comprensibile dopo mesi di chiusura da lockdown da covid, ma opportuno non farsi prendere dal credere nella speranza per proprio comodo. Ogni giorno troppi casi e troppi decessi in tutto il mondo. Italia compresa.

OGGI – Zangrillo ha già modificato per la terza volta le sue dichiarazioni iniziando a dire che forse è improbabile il ritorno.

Caro Professore, non vi è il forse o l’improbabile, lei da dipendente dell’ospedale San Raffaele, magari prima di uscire con dichiarazioni così incerte e delicate, meglio evitarle. Pensare è una gran dote. Laddove fosse stata una goliardata pubblicitaria, pensi a quant aincertezza ha diffuso il suo errore od orre di messaggio, creando troppo disappunto nel rispetto di quelli che ancora ad oggi muoino e moriranno ancora. Lo dica a loro : “Clinicamente”.

Fabio Sanfilippo

Open OnLine di Enrico Mentana lo ricostruisce cosi [ Clicca Qui ]

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Cronaca

Oms,Foad Aodi(Amsi);Bene l’indagine indipendente sulla gestione della pandemia appoggiata da 120 paesi

Oms,Foad Aodi(Amsi);Bene l’indagine indipendente sulla gestione della pandemia appoggiata da 120 paesi e richieste già a Gennaio da Amsi e UMEM  Amsi ,UMEM e UxU;Urge una riorganizzazione dell’OMS ,indipendente ,credibile ,trasparente e non ricattabile dal punto di vista economico e politico e farmaceutico Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e L’unione Medica Euro Mediterranea(UMEM) insieme al Movimento Uniti per Unire e associazioni e comunità aderenti esprimono finalmente soddisfazione per la risoluzione a favore dell’indagine , appoggiata da oltre 120 paesi nel mondo  compresa la Cina auspicando che inizierà il prima possibile. La risoluzione è stata approvata durante i lavori della 73esima edizione dell’assemblea dell’organizzazione mondiale della sanità (Oms)che chiedeva di condurre un’indagine indipendente sull’origine del Sars-covid 2 e sulla gestione della pandemia nel mondo. “È una buona notizia a favore della verità e della tutela del diritto alla salute per tutti come già abbiamo chiesto con Amsi e UMEM e Uniti per Unire all’inizio di Gennaio alla Cina e all’Oms di chiarire subito le origini e le caratteristiche del Coronavirus e come mai c’é stato ritardo nella comunicazione al mondo della presenza del virus visto che già dal novembre 2019 circolavano le notizie della presenza del Coronavirus in Cina. Inoltre ribadiamo la nostra richiesta di inserire nell’indagine indipendente le cause della morte del Medico Cinese e i suoi colleghi che hanno denunciato per primi la presenza del Coronavirus e non furono ascoltati .cosi Dichiara Foad Aodi Presidente Amsi e Umem e membro del Registro Esperti e Gdl Salute  Globale Fnomceo si auspica che tutti i paesi che fanno parte dell’Oms lavorino insieme per rafforzare il ruolo dell’Oms dal punto di vista scientifico e medico e di lasciare tutte le guerre biologiche, geopolitiche ,economiche e di Leadership fuori la gestione dell’’Oms per non indebolirla rendendola ricattabile dal punto di vista decisionale e farmaceutico . Noi abbiamo bisogno dell’  OMS indipendente e forte dal punto di vista medico ,sanitario ,scientifico e per la ricerca, che sia un punto di riferimento per tutti i paesi ricchi e poveri e in particolare quelli che sono in conflitto o non hanno servizi sanitari ben preparati alle emergenze come in Africa e i paesi in Conflitto da anni. Infine Aodi ringrazia tutti i nostri medici presenti in 72 paesi in qualità di rappresentanti locali che portano avanti le ricerche di UMEM e Amsi su Coronavirus che si stanno confermando con risultati incoraggianti con terapia a domicilio in particolare nei primi 5 giorni e l’efficacia dei farmaci utilizzati ;cortisone ,antibiotici ,farmaci utilizzati già contro la Malaria ,Ebola ,Aids ,Anti Artrite ,Eparina e plasma terapia questa ultima si sta diffondendo maggiormente nei paesi arabi e africani dove tramite le numerose interviste Tv e Diretta Facebook nei paesi euro Mediterranei  Aodi sta invitando i ministeri della saluti di incentivare di più la terapia a Domicilio e non recarsi all’ospedale per qualsiasi sintomo lieve in Ospedale che può causare di più la diffusione come sta succedendo nelle ultime 3 settimane con l’aumento del 5% del numero dei contagiati nei paesi arabi e africani.

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Cronaca

Tre statunitensi fanno causa all’OMS: avrebbe coperto la pandemia.

Tre statunitensi fanno causa all’OMS: avrebbe coperto la pandemia. Chiesti i primi risarcimenti ma per la legge americana l’Agenzia ha l’«immunità funzionale»

 

Le dichiarazioni del presidente USA, Donald Trump, contro l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno sortito un primo effetto: tre cittadini di New York hanno fatto causa all’organizzazione in orbita ONU, ritenendo che questa avrebbe coperto la pandemia. Al momento sarebbe la prima azione legale contro l’Agenzia internazionale, e la causa avviata in un tribunale federale di White Plains, nella contea di Westchester. Secondo i tre cittadini americani, la colpa principale sarebbe la grave negligenza per la gestione e risposta al Covid-19. È possibile leggere nell’atto introduttivo che l’OMS «Ha gestito male la risposta al virus e le informazioni, impegnata in un insabbiamento della pandemia in Cina e ha contribuito o causato la successiva diffusione del virus in tutto il mondo, compresi gli Usa e lo stato di New York». I soggetti che si ritengono danneggiati si chiamano Richard Kling, di professione medico, Steve Rotker e Gennaro Purchia. In particolare, Kling e Rotker sono di New Rochelle, il primo focolaio dell’emergenza nello Stato federale più colpito dall’emergenza. Un’iniziativa che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al contrario del possibile clamore, si rivelerà molto probabilmente un «buco nell’acqua», così come riferito dai giuristi statunitensi, stante «l’immunità funzionale» concessa all’Oms in tali casi, dalla stessa legge americana.

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Salute e benessere

Coronavirus,Foad Aodi( AMSI); l’esercito bianco sta vincendo la guerra senza il vaccino

Coronavirus,Foad Aodi( AMSI); l’esercito bianco sta vincendo la guerra senza il vaccino e no alle guerre dentro la guerra dal punto di vista politico ,economico e Leadership

AMSI;UMEM;UXU;Chiediamo al direttore del laboratorio di Wuhan di spiegare  dal punto di vista medico e scientifico perché il virus non e’ partito dal loro laboratorio ,inoltre richiediamo all’OMS e alla Cina di raccontare la verità

Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia(AMSI) e l’Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM) , e il Movimento Internazionale Uniti per Unire (UXU) stanno continuando con la loro ricerca nei 72 paesi grazie ai nostri rappresentanti locali ed i confronti televisivi su Tv ,Radio e Giornali tutti i giorni da 3 mesi nei paesi Euro Mediterranei ,Africa ,Asia ,America e paesi del Golfo .Altri aspetti e richieste emergono da questa ricerca internazionale da parte dei nostri esperti ,specialisti in virologia malattie infettive ,cardiologi ,neurologi ,ortopedici ,ginecologi ,medici di famiglia ,pediatri ,geriatri , epdemiologi ;

 

1)La diffusione del virus nei paesi arabi e africani registra una percentuale del 2% delle statistiche mondiali ,per i motivi citati prima tra i quali anche l’utilizzo del vaccino antimalaria ,anti aids ,anti ebola  e per il fatto che  il recettore ACE 2 nelle celulle della  popolazione araba e africana e’ 1 su 1000 rispetto alla popolazione europea americana e asiatica ;

 

2)la maggior parte dei pazienti affetti da Aids non hanno contratto  il  Coronavirus per l’immunità già acquisita ;

 

3)il Coronavirus si combatte specialmente nei primi 5 giorni della malattia con ;cortisone ,farmaci anti malaria ,anti ebola ,anti aids ,anti reumatismo ,antibiotici ,plasma terapia ,eparina ,ossigeno ozonoterapia  e con dieta adeguata e bere tanta acqua;

 

4)la maggior parte dei pazienti morti nel mondo arabo e in africa non e’ riuscito ad essere curato nei primi 5 giorni per mancanza di farmaci efficaci 

 

5) dalle autopsie effettuate sui pazienti morti con coronavirus la maggioranza dei pazienti e’ deceduta da  trombi causati dal coronavirus con infiammazione e vasculiti con fattori di rischio obesità .diabete ,malattie cardiovascolari ,maschi superiore a 55 anni.

 

6) si confermano numerosi sintomi che coinvolgono il sistema nervoso specialmente in pazienti affetti da Parkinson e anche il coinvolgimento dell’apparato gastrointestinale, il fegato e la cute  e si sono registrati pazienti che sono diventati di colore marrone dopo il trattamento per il Coronavirus. 

 

“Sono risultati molto importanti dal punto di vista medico e scientifico e ci manca solo la verità sull’origine del coronavirus per questo richiediamo al direttore del laboratorio di WUHAN di spiegare  dal punto di vista medico e scientifico perché il virus non e’ partito dal loro laboratorio ,inoltre richiediamo all’OMS e alla Cina di raccontato la verità che non e’ chiara ancora e iniziano ad aumentare i dubbi sulle dichiarazioni a giorni alterni e non concordano con la vera realtà di oggi in Cina e nel Mondo cosi Dichiara Foad Aodi Fondatore Amsi e Umeme e Membro  Gruppo di Lavoro Salute Globale fnomceo e docente presso la Sapienza

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Cronaca

Covid-19, l’allerta di Proofpoint su virus che sfruttano le paure del coronavirus

Covid-19, l’allerta di Proofpoint su virus che sfruttano le paure del coronavirus. La società di sicurezza ha emanato una nota internazionale su un nuovo rischio cyber

Allerta in tutto il mondo per la diffusione di una marea di virus e malware che utilizzano il timore della gente riguardante il Covid-19 per truffare le persone. La conferma arriva dalla società di sicurezza Proofpoint. Gli esperti del gruppo continuano a monitorare le ultime notizie e i rapporti relativi alle attività dannose legate al coronavirus. Oltre ad un aumento complessivo dell’attività criminale nelle ultime settimane, il team ha osservato recentemente dei nuovi attacchi che sfruttano presunte cure per il coronavirus. Rimangono invece sempre presenti e numerose le campagne truffaldine in cui i delinquenti si fingono autorità sanitarie percepite come legittime per manipolare gli utenti e derubarli. La maggior parte di queste operazioni avviene tramite posta elettronica. Una nota campagna fraudolenta di questo tipo arriva dall’Italia, e ha sorpreso Sophos, azienda di sicurezza informatica inglese, per quanto sia precisa e specifica: l’e-mail inviata alle “vittime” è scritta in italiano corretto e nella tipica forma di un messaggio originale, i truffatori si firmano fingendosi un funzionario italiano dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), fanno riferimento ai numeri e alle cifre corrette di infezioni in Italia, ed esortano in particolare gli italiani a leggere il documento. In altre parole, i truffatori non hanno solo fatto uscire un messaggio generalizzato a tappeto cercando di capitalizzare le paure globali, ma hanno dato alle loro email truffaldine un sapore regionalizzato, e non capita spesso. In ogni caso, impiantando un malware chiamato “Trickbot” sul computer, i truffatori si insidiano all’interno della rete, dove possono raccogliere password e dati. All’inizio di febbraio Sophos aveva anche esposto dei truffatori che hanno realizzato un facsimile del sito web dell’OMS, sul quale hanno fatto apparire una casella dove inserire i propri dati di posta elettronica per poter continuare a navigare sul sito finto, e ottenendo così l’accesso alle e-mail. Sempre più resistenti – Kaspersky ha rilevato, già lo scorso anno, degli attacchi realizzati con un virus chiamato “xHelper Trojan” sugli smartphone Android. In un rapporto pubblicato ad inizio aprile, l’azienda di sicurezza ed esperta di software antivirus ha confermato che continuano ad essere realizzati attacchi di questo tipo. In questo caso (per il momento) non viene utilizzato il panico legato al Covid-19, ma il malware si traveste da popolare applicazione per la pulizia e la velocizzazione degli smartphone, perciò, bisogna avere la massima cautela quando si scaricano delle Apps da degli store non ufficiali. La caratteristica principale di xHelper è la capacità di sopravvivenza: una volta entrato nel telefono, in qualche modo riesce a rimanervi anche dopo che l’utente lo cancella e ripristina le impostazioni di fabbrica. Sempre più spietati – L’interpol ha lanciato l’allarme a tutti gli organi di polizia di tutti i Paesi: sono aumentati fortemente gli attacchi hacker contro gli ospedali e le strutture sanitarie. Facendo leva sullo stress, la stanchezza, e le tante ore di lavoro messe in pratica in questo periodo dal personale sanitario, le offensive utilizzano finti aggiornamenti, inviti a seminari inesistenti e altre tecniche per far aprire dei link infetti nei PC di medici e infermieri. In seguito si infiltrano nella rete della struttura, bloccandone l’accesso. Per sbloccarlo, chiedono solitamente un riscatto in bitcoin. È successo recentemente in Italia, dove un attacco è stato sventato all’Istituto Spallanzani di Roma. Come proteggersi – Proofpoint ha infine riassunto in sei punti ciò che bisogna fare, e sapere, per proteggersi al meglio dagli attacchi informatici.

– Siate consapevoli del fatto che ci sono dei rischi, e che dei truffatori sono pronti a fare del loro meglio per ingannarvi. Rimanete sempre scettici nei confronti delle informazioni che potreste vedere o sentire in internet.

– Diffidate delle e-mail, messaggi, e comunicazioni di ogni tipo che prometto pagamenti o incentivi.

– Generalmente, le autorità non usano mai la posta elettronica per raccogliere informazioni sui cittadini.

– Non fornite mai il vostro numero di conto bancario, i nomi utente e le password, o altre informazioni personali in risposta a qualsiasi richiesta online, ed evitate di cliccare i link presenti nelle e-mail. Se avete dubbi, rivolgetevi sempre prima agli istituti autorizzati per avere conferma.

– Create nomi utente e password unici per ogni account che avete, riducendo così il rischio di venir compromessi in modo ampio.

– Verificate che i siti web siano legittimi: si può effettuare cliccando sull’icona del lucchetto, a sinistra dell’indirizzo URL (quello che inizia con http, oppure www). Verificate che il nome del server sia la vostra destinazione desiderata.

– Consultate più fonti, soprattutto quelle ufficiali, per evitare la disinformazione. Diffidate da ciò che leggete sui social media o su siti poco conosciuti, potrebbero essere messaggi di spam, fake-news, o informazioni ingannatorie.

Non ci stancheremo mai di ripetere a tutti i cittadini di prestare attenzione a tutti i messaggi che giungono sui nostri dispositivi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Che siano attraverso Whatsapp, Facebook, qualsiasi altro social o via email, verifichiamo sempre la correttezza delle notizie e se del caso, comunichiamo a coloro che ce l’hanno trasmesse l’errore commesso nel diffonderle. Adottando comportamenti responsabili e non avendo timore di sensibilizzare anche gli altri in tal senso, potremo contribuire ad uscire dall’emergenza e ad affrontare la crisi con mezzi certi e senza la confusione derivante dalle falsità.

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Testi sierologici, giungla di interessi e in provincia Antonelli scrive ai sindaci

“Con questa lettera, vorrei anzitutto ringraziare tutti voi, a nome dei cittadini della Provincia di Varese, per il lavoro e l’impegno che avete garantito durante questo periodo di emergenza Covid – 19, insieme a tutto il personale sanitario che opera sul nostro territorio, alle Forze di Polizia e ai dipendenti in servizio presso Provincia e Comuni.”

L’appello del Presidente della Provincia di Varese mira oltre al riconoscimento dello sforzo profuso, anche a mantenere la compatezza di tutti i sindaci nel seguire una linea condivisa e unitaria per la cosiddetta seconda fase.

busto emanuele antonelli

Dosa le parole Antonelli, cercando di non urtare la suscettibilità e le prerogative dei sindaci ( con la S maiuscola) miscelando ” fuoco e miele”: 

“certamente, non intendo assumere comportamenti che possano affievolire le prerogative dei Sindaci, ma anzi, approfittare della ricchezza derivante dalle diverse sensibilità ed esperienze.”

Più avanti però si toglie il sassolino dalla scarpa, affermando di voler seguire i tecnici e Regione Lombardia per sapere ” quanti tamponi naso-faringei dovranno essere effettuati nei nostri comuni, quali test sierologici, a chi dare la precedenza, siano questioni che vadano risolte unitariamente e uniformemente, con gli esperti e sotto la supervisione della Regione Lombardia, senza fughe in avanti, ma senza lasciare dietro nessuno”

Il riferimento è senza mezzi termini anche se  Antonelli non lo cita, è al sindaco Centrella, che sul tema dal sottoscritto interpellato ha precisato: 

“partiamo tutti assieme ma partiamo”, visto lo stato delle attività e il disagio dei cittadini con cui si rapporta quotidianamente.

Tra l’altro è vero quanto dice Antonelli che non tutti i test sono uguali, ma quelli usati dal sindaco di Cocquio sono in linea, anzi hanno anticipato i tempi: “Il Comitato tecnico scientifico e il ministero della Salute, secondo quanto apprende l’ANSA, hanno definito ed indicato le piattaforme che dovranno essere utilizzate per l’esecuzione ed il processamento dei test sierologici. Si tratta dei sistemi Clia e/o Elisa per “la rilevazione di IgG specifiche, anticorpi neutralizzanti per il SarsCov2″. E’ previsto che tali piattaforme debbano essere presenti almeno in un laboratorio per Regione”, test impiegati da Centrella nel suo comune.

Aggiungiamo pure altro:  i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS.https://www.nurse24.it/dossier/covid19/test-sierologici-non-affidabili-per-diagnosi-circolare-ministero-salute.html che cita una circolare del 3 aprile del Ministero della Salute.

Non parliamo poi di altre vicende di Regione Lombardia che spesso si è affidata al San Matteo e già citata da Antonelli come esempio: sta  emergendo una situazione non tanto lineare sulla gestione del coronavirus, tutti aspetti che andranno accertati e verificati dagli organi competenti che stanno indagando, parliamo delle RSA ma anche del San Matteo di Pavia  sui cui si addensano ombre e cominciano i primi ” non sapevo dei responsabili”.

La vicenda è riportata sul “Fatto Quotidiano“:il Policlinico San Matteo ha firmato il 20 marzo un accordo con la Diasorin Spa. Prevede la valutazione, sotto la supervisione del virologo Fausto Baldanti, di due test per il coronavirus (un tampone e uno sul sangue) in cambio di royalties sul solo test del sangue,quando sarà venduto. Anche il professor Franco Locatelli,presidente del Consiglio Superiore della Sanità, è sorpreso quando il Fatto gli rivela l’accordo: “No, il professorBaldanti non mi aveva mai informatodi queste royalties perl a Fondazione.”

Stessi dubbi sul Sole24ore: da parte di aziende del settore: ” La TecnoGenetics sottolinea come le ricerche del San Matteo dovrebbero essere aperte a tutte le aziende.”

Una vicenda da verficare e su cui noi sospendiamo il giudizio in attesa degli esiti della questione, però visti i numeri e i soldi in gioco ci si può aspettare tutto  e il contrario di tutto.

Nel frattempo tante famiglie piangono, da lontano, i loro morti e i vivi sono reclusi, mentre forze dell’Ordine e sanitari sono esposti a tutti i rischi possibili e immaginabili nonostante i dpi arrivati quando sono arrivati.

Walter Ricciardi, rappresentante italiano all’Oms e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza,afferma che   tra i Paesi europei la Lombardia è la regione che in questo momento ha maggiori problemi. Non l’Italia, ma la Lombardia”, ha sottolineato il consulente di Speranza.”.

Chi ha orecchi per intendere intenda.

  

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Cronaca

Coronavirus: Trump mette sotto accusa la OMS

Il presidente americano sospende i finanziamenti all’Oms accusandola di aver fallito nell’ottenere informazioni puntuali sulla pandemia di coronavirus provocando così la perdita di tante vite.

Trump annuncia la sospensione dei cospicui finanziamenti americani mentre l’amministrazione esamina come l’OMS abbia gestito la vicenda coronavirus.

I contribuenti americani versano all’OMS tra i 400 e i 500 milioni di dollari annuali, mentre i cinesi contribuiscono con circa 40 milioni e Trump precisa che gli americani “nutrono forti dubbi sul fatto che la generosità americana sia stata messa a buon uso”.

Secondo il presidente Trump la Organizzazione  Mondiale della Sanità avrebbe dato informazioni false sul coronavirus e i ritardi sarebbero costati vite umane perché l’epidemia poteva essere contenuta. 

Donald Trump ha anche annunciato la possibilità di riaprire il paese con i singoli stati che saranno autorizzati ad attuare i loro piani a seconda  delle loro particolarità, convinto che “Alcuni stati potrebbero riaprire prima dell’1 maggio”.

 

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Salute e benessere

Tra la fine del 2012 e l’inizio 2013 lo “Sportello dei Diritti” aveva già denunciato il pericolo di pandemie

Coronavirus/SARS e pandemie. Tra la fine del 2012 e l’inizio 2013 lo “Sportello dei Diritti” aveva già denunciato il pericolo di pandemie dovute alla possibile diffusione di coronavirus. Adesso non possiamo non interrogarci: si poteva prevedere ed arginare prima a livello globale? Rileggendo ciò che scrivevamo il 28 settembre 2012 e il 13 febbraio 2013 sulla possibile esplosione di pandemie di sindrome respiratoria acuta grave, meglio nota come SARS, dovute a contagi di coronavirus, ci si accappona la pelle. Già all’epoca, infatti, avevamo segnalato tra i primi in Europa il diffondersi di sindromi di questo tipo dapprima in Arabia Saudita ed in Medio Oriente, poi soprannominata Mers (sindrome respiratoria da coronavirus in Medio Oriente) e che aveva fatto capolino in Gran Bretagna, dove però si erano evidenziate solo poche decine di casi. Ma il precedente più noto era la SARS del 2002/2003 che aveva “ucciso” almeno 775 persone accertate in tutto il globo. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità nel corso degli anni ha più volte invitato a non sottovalutare questi virus, sì proprio i coronavirus. Oggi da profani dell’epidemiologia, ma da attenti osservatori e tutori dei diritti di pazienti e personale sanitario, noi dello “Sportello dei Diritti” siamo obbligati a chiederci se tutto quello che sta accadendo non fosse già prevedibile in qualche modo e se non potesse arginarsi sul nascere l’epidemia e poi la pandemia. Appare davvero assurdo, infatti, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che nel corso di circa 17/18 anni dalla prima nota epidemia per una forma di coronavirus già estremamente virulenta, o delle minacce a volte fantascientifiche di pandemie dovute a forme di contagio nei modi che stiamo tragicamente conoscendo in questi terribili giorni, i governi e le organizzazioni internazionali a qualsiasi livello abbiano fatto così poco – prima di ogni cura – per studiare piani di contenimento e di lotta alla diffusione di virus.

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Coronavirus, il contagio avviene nelle famiglie

 Fox News,  riporta un intervento di Mike Ryan,( direttore esecutivo dell’Oms): “A causa del lockdown, nella maggior parte dei Paesi, la trasmissione del virus ora avviene in casa” dichiara il rappresentante dell’Oms. “Il contagio avviene in famiglia. In un certo senso, il contagio è stato tolto dalle strade e messo a forza nelle famiglie. Adesso dobbiamo andare da questa famiglie e rimuovere fisicamente chi potrebbe essere ammalato, per isolarlo in maniera sicura e dignitosa”. Anche il commentatore di Fox News appare sconcertato dalle dichiarazioni di Ryan: “Quindi, in pratica, ci stanno minacciando di venire a prendere i nostri figli anche se “in maniera sicura e dignitosa”“, dice il conduttore.

L’America si è mossa tardi, come avvenuto da noi in Europa nonostante si sapesse del pericolo dal 5 gennaio, come abbiamo scritto ieri, ma ora corre ai ripari.

Chiudersi in casa va bene in Italia, con tutti i messaggi che arrivano dalle Istituzioni, ma giustamente se abbiamo un infettato in casa e non ci sono stanze e toilette separate come fare?

Si rischia in famiglia?

Una delle tante situazioni controverse e incredibili della crisi da coronavirus, in cui nessuno dice di essere responsabile, però i governi sapevano e sono stati allertati sottovalutando la crisi e di conseguenza su chi ricadono le responsabilità se non su chi dirige?

Non siamo preparati, male, molto male, i settori più importanti sono la sanità, scuole e trasporti e se non si investe nella ricerca ma si usa la politica clientelare per gli incarichi importanti, questi sono i risultati.