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POLITICA

La deriva di Forza Italia sull’orlo della fine ? Silvio Berlusconi ASSENTE

Dal 1994 sono ampi gli scenari che hanno investito il partito azzurro del Cavaliere Silvio Berlusconi e desidero scriverlo qui, partendo dal giornale per cui scrivo dato che purtroppo o per fortuna, sono anche un componente regionale del partito nei seniores.

Nonostante abbia Forza Italia nel cuore, ogni giorno di più si è delusi dall’immobilismo della dirigenza con la quale spesso condivido idee e battaglio per la militanza e le associazioni di categoria. Ormai siamo rimasti in pochi e, nonostante si sia combattuto parecchio, dove ricordo le manifestazioni ad Arcore, innuemerevoli missive inviate al Presidente S.B. fino alle mie recenti incomprensioni con Francesca Pascale, mi viene spesso chiesto perchè sia ancora qui.

Premettendo e ricordando che, Berlusconi II è stato il governo più lungo della Repubblica italiana ed è rimasto in carica 1.412 giorni. Il secondo esecutivo più lungo della storia della Repubblica è quello del quarto governo Berlusconi, iniziato nel 2008 e durato 1.287 giorni ed aggiungo che dove Berlusconi abbia perso, è stato per pochi voti e dove con molta probabilità vi siano stati imbrogli pertanto Silvio, ha vinto esponenzialmente anche quando perse.

Silvio Berlusconi ha costruito un impero economico con impegno e dedizione, piazzandosi tra i primi contribuenti d’Italia. Altresì è stato attaccato e spesso ingiustamente da una magistratura politicizzata (vedi caso Palamara), è stato persino riconosciuto nelle dichiarazioni di Lilli Gruber, ove in aggiunta in questi ultimi anni sono emerse dichiarazioni incredule a supporto del Cavaliere, anche da testate giornalistiche estere ove emerso e comprovato lo sgambetto con il giochino dello spreed per far approdare il governo Monti.

Un Berlusconi accerchiato e spesso per colpa sua, per scelte errate

nonché tradimenti che lo hanno portato ad essere vittima di se stesso.

Perchè ancora in Forza Italia ?

Mentre nella chat Whatsapp ogni giorno siamo infuocati contro la dirigenza, e dove siamo oltre 100 partecipanti compresi alcuni parlamentari; siamo gl’ultimi al suo fianco per riconoscenza e lealtà… Molti si definiscono impropriamente fedeli, NOI siamo tutt’altro, siamo leali.

Nonostante la lealtà, mi duole però dare alcune indicazioni a chi si erge paladino del giudizio, additando le uscite da Forza Italia – Il mondo cambia e con se le esigenze. Ci sono uscite per tradimento, tanto quanto quelle che guardano al futuro di alcuni personaggi. E’ notizia che gira da qualche giorno, quale mi mi sento di confermare che, Alberto Cirio passerà a FDL.

Alberto è giovane, capace e dedica tempo credendo in ciò che fa. Sarà un salto verso la costruzione del suo futuro, in una casa dove Giogia Meloni sta dimostrando capacità degne di aver saputo crescere ed investire in se stessa.

Purtroppo in Piemonte ne abbiamo viste tante, e di certo con l’arrivo di un incapace coordinatore regionale come Paolo Zangrillo, (fratello del medico personale di Berlusconi Alberto Zangrillo) quale pensa di comandare come se fosse ancora in Fiat, ora FCA piuttosto che in AMA, si sbaglia di grosso. Chiuso nell’alto della sua ignorante saccenza, è spesso deriso da molti colleghi parlamentari. I suoi dipartimenti non producono alcunchè, ed il suo seguito social o di interesse giornalistico è pari allo zero, salvo sue autoproclamazioni – In Forza Italia si è stanchi dei paracadutati ed il Presidente Silvio Berlusconi ha purtoppo più volte lanciato falsamente il messaggio di cambiamento e dei congressi mai avvenuti – Ora cortesemente non lamentiamoci se vi sono uscite dal partito, perchè Forza Italia è questa. Piace, bene. Non piace, quella è la porta. Questione di coerenza, anche se Silvio (ed io sono per la schiettezza) è stato con tutti noi INCOERENTE ! Ma gli vogliamo bene comunque.

In conclusione so di certo che Berlusconi ha già un ventaglio di 30 nomi impostato per le prossime candidature, pertanto il gioco si ripete. Benvenuti in quello che si potrebbe ancora definire, Club di Silvio Berlusconi, ma non da noi scelto. Lui è già nei libri di storia, peccato che vi saranno anche queste disdicevoli argomentazioni.

Fabio Sanfilippo

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Primo piano

Palamara ed il Virus ANM

PALAMARA ED IL VIRUS DEL SISTEMA ANM. 
 
Il caso di Luca Palamara, sospeso dal Consiglio Superiore della Magistratura di cui era Consigliere, espulso dall’Associazione Nazionale Magistrati di cui è stato Presidente, conferma che la Magistratura è inquinata da logiche eversive di chi si sente al di sopra della legge. 
 
Lo sapevamo già che la Magistratura è inquinata da logiche eversive di chi si sente al di sopra della legge e che ha messo a repentaglio lo stato di diritto.
 
Lo ha ammesso lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso al Quirinale giovedì scorso 18 giugno. 
 
Ma con le dichiarazioni pubblicate oggi dell’ex Pubblico ministero Luca Palamara, che è stato ieri espulso dall’Associazione Nazionale Magistrati, l’organo rappresentativo del 90% dei magistrati, di cui Palamara è stato Presidente dal 2008 al 2012, tocchiamo con mano il degrado profondo e diffuso in seno al potere dello Stato che dovrebbe ATTUARE, tradendo la massima che si legge in tutte le aule dei tribunali…….
 
«La legge è uguale per tutti».  
 
Palamara nel luglio 2019 fu sospeso dalle sue funzioni e dallo stipendio dal Collegio disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, l’organo di auto-governo della Magistratura, di cui Palamara era consigliere, per aver tramato in una cena all’Hotel Champagne a Roma insieme a cinque consiglieri del CSM (che si sono dimessi), l’ex ministro del Partito Democratico Luca Lotti e il deputato sempre del Pd Cosimo Ferri per condizionare la nomina del Procuratore di Roma.
 
Ebbene oggi Palamara è passato al contrattacco: 
 
«Io mi assumo le mie responsabilità, ma non posso assumermi quelle di tutti». 
 
Denuncia innanzitutto i probiviri dell’ANM  che l’hanno espulso accusandoli:
 
«di essere loro per primi i beneficiari del sistema di cui solo io oggi sono ritenuto colpevole, ma non sono il solo….son consapevole che devo rispondere dei miei comportamenti e di quello che è accaduto all’Hotel Champagne, allo stesso tempo però non posso essere considerato solo io il responsabile di un sistema che ha fallito e che ha penalizzato coloro i quali non risultano iscritti alle correnti……..Palamara non si è svegliato una mattina e ha inventato il sistema delle correnti…….Palamara ha agito ed ha operato facendo accordi per trovare un equilibrio e gestire il potere interno alla magistratura».
 
MATTARELLA, dichiara :
 
«La magistratura deve necessariamente impegnarsi a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca»
 
«sembra presentare l’immagine di una magistratura china su stessa, preoccupata di costruire consensi a uso interno, finalizzati all’attribuzione di incarichi»
 
«fa intravedere un’ampia diffusione della grave distorsione sviluppatasi intorno ai criteri e alle decisioni di vari adempimenti nel governo autonomo della Magistratura»
 
«queste vicende hanno gravemente minato il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine giudiziario». 
 
-Mattarella quindi ha criticato il sistema delle correnti interne all’Associazione Nazionale Magistrati le cui scelte determinano la composizione del Consiglio Superiore della Magistratura presieduto dallo stesso MATTARELLA, qualcosa non torna.-
 
Continua, 
 
«Questo è il momento di dimostrare, con coraggio, di voler superare ogni degenerazione del sistema delle correnti per perseguire autenticamente l’interesse generale ad avere una giustizia efficiente e credibile. E’ indispensabile porre attenzione critica sul ruolo e sull’utilità stessa delle correnti interne alla vita associativa dei magistrati».
 
Mattarella ha apertamente denunciato la pratica dell’assegnazione dei ruoli in seno al Consiglio Superiore della Magistratura sulla base delle raccomandazione, del nepotismo, dello scambio di favori a danno della meritocrazia, in Italia termine quest’ultimo sconosciuto. 
 
Continua, 
 
«È necessario che il tracciato della riforma sia volto a rimuovere prassi inaccettabili, frutto di una trama di schieramenti cementati dal desiderio di occupare ruoli di particolare importanza giudiziaria e amministrativa, un intreccio di contrapposte manovre, di scambi, talvolta con palese indifferenza al merito delle questioni e alle capacità individuali».
 
-Quindi Mattarella è arrivato al punto di ricordare alla Magistratura che deve attenersi al rispetto della Costituzione-
 
Continua,
 
«Il compito primario assegnato dalla Costituzione al Consiglio Superiore della Magistratura impone, in modo categorico, che si prescinda dai legami personali, politici o delle rispettive aggregazioni, in vista del dovere di governare l’organizzazione della magistratura nell’interesse generale». 
 
Continua, 
 
-Mattarella ha insistito sul fatto che i magistrati.-
 
devono essere…….
 
«fedeli soltanto alla Costituzione. 
È questa l’unica fedeltà richiesta ai servitori dello Stato a tutela della democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica».
 
Tuttavia Mattarella ha escluso un suo intervento per porre fine al degrado presente in seno alla Magistratura (?). 
 
Continua, 
 
«Si odono talvolta esortazioni, rivolte al Presidente della Repubblica, perché assuma questa o quell’altra iniziativa, senza riflettere sui limiti dei poteri assegnati dalla Costituzione ai diversi organi costituzionali………Ho ritenuto, e ritengo, di avere il dovere di non pretendere di ampliare quella sfera al di fuori di quanto previsto dalla Costituzione e dalla legge……….
 
………non esistono motivazioni contingenti che possano giustificare l’alterazione della attribuzione dei compiti operata dalla Costituzione, qualunque arbitrio compiuto in nome di presunte buone ragioni aprirebbe la strada ad altri arbitri, per cattive ragioni».
 
-Quindi, secondo Mattarella, è la stessa Magistratura, attraverso il suo stesso organo di rappresentanza interna, l’Associazione Nazionale Magistrati, che deve auto-riformarsi…..ma stiamo scherzando?-
 
-Proprio perché l’Ordine giudiziario è uno dei tre poteri dello Stato preposto a sanzionare chi non rispetta le leggi, e non è una istituzione privata di stampo familistico, non si può condividere affatto la logica di Mattarella- 
 
« I panni sporchi si lavano in famiglia». 
 
-È il Presidente della Repubblica in primis, nella sua veste di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, unitamente al Parlamento, il potere dello Stato preposto a promulgare le leggi, che devono promuovere la riforma della Magistratura, non deve e non devono sottrarsi alle loro responsabilità.-
 
-Stiamo parlando di un potere dello Stato che ha confermato di essere profondamente e diffusamente inquinato al suo interno per la collusione strutturale con i partiti politici a cui fanno riferimento le varie correnti dell’Associazione Nazionale Magistrati, in aggiunta agli scandali periodici sulla collusione con il mondo degli affari e talvolta persino della criminalità organizzata.-
 
-Altresi non ci dobbiamo dimenticare come la Magistratura abbia già pesantemente prevaricato i propri limiti definiti dalla Costituzione, considerando che ormai si sostituisce al Parlamento con le sentenze che acquisiscono valore di legge e, in parallelo, facendo direttamente politica condizionando pesantemente l’attività dei partiti, raggiungendo il culmine con un vero e proprio colpo di stato giudiziario nel 1994 con la cosiddetta operazione «Mani pulite», sfociata nell’eliminazione di tutti i partiti della Prima Repubblica ad eccezione del Partito Comunista, della Lega Nord che era appena nata, e del Movimento Sociale Italiano che era emarginato fuori dal cosiddetto «arco costituzionale».-
 
-Ecco perché non è ipotizzabile che sia la stessa Magistratura ad auto-riformarsi, dopo essersi macchiata di loschi scandali e aver fatto venir meno lo stato di diritto e leso la democrazia sostanziale, sovrapponendosi e sostituendosi sia al Parlamento sia al Governo.-
 
#Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e il Parlamento intervengano subito per risanare dalle fondamenta un vitale potere dello Stato, promulgando delle leggi e un nuovo ordinamento degli organi rappresentativi della Magistratura che recidano qualsiasi legame tra chi amministra la giustizia e il mondo della politica, degli affari e del malaffare, garantendo senza alcuna eccezione la responsabilità penale e civile dei magistrati che violano la legge, affinché cessi l’assurda situazione che pone i magistrati al di sopra della legge.# 
 
«La legge è uguale per Tutti»
 
#EP 
Redazione Roma
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Quotidiano D’Italia
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Cronaca

Scoop Coronavirus : La Scienziata Mikovits contro Fauci e l’Italia.

Scoop Coronavirus : La scienziata Mikovits contro Fauci e l’Italia! 
 
La Dssa Judy Mikovits è una biologa molecolare, virologa e scienziata, 
nella quale veste ha centinaia di ricerche in importanti laboratori internazionali e le sue scoperte sono state pubblicate in importanti riviste scientifiche tra le quali la prestigiosa Science, proprio grazie a questo background che osteggia il dr Fauci e chiunque sia delle sue stesse idee, che usano il sistema contro i popoli. 
 
Chi è il virologo Anthony Fauci, probabilmente è noto a larga parte del pubblico internazionale ora per il suo ruolo a capo della task force americana contro il Covid-19.
 
La Dssa Mikovits, lo conosce da molti anni addietro e ha denunciato come lo scienziato americano abbia avuto sin dagli anni’80 enormi conflitti di interesse per aver ricevuto finanziamenti dalle case farmaceutiche.
 
La scienziata pronuncia un duro atto d’accusa contro Fauci colpevole di aver raccomandato la terapia IL-2 contro il virus dell’HIV che invece avrebbe avuto effetti devastanti.
 
La Mikovits sa molto riguardo al virus dell’HIV perchè ha fatto parte del gruppo che lo isolò dalla saliva e dal sangue dei pazienti francesi.
 
Le conclusioni di questo gruppo di ricerca furono nascoste alla comunità scientifica negli anni’80 e milioni di vite avrebbero potuto essere salvate, se invece queste importanti informazioni fossero state divulgate.
 
Ad impedirlo, secondo la virologa, fu proprio Anthony Fauci che assieme a Robert Redfield, l’attuale capo del CDC americano, il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, sembrava più interessato a depositare brevetti e ad incamerare cospicui finanziamenti.
 
Ma l’agenda di Fauci allora come oggi non sembra essere quella di salvare vite umane, piuttosto quella di accaparrarsi ricchi profitti per sè e il suo gruppo di sodali scientifici.
 
La scienza non ha più un nobile fine di ricerca e miglioramento della salute della comunità soprattutto da quando è stata approvata la legge Bayh-Dole, che non avrebbe fatto altro che esacerbare i conflitti d’interesse delle università, interessate ormai a far pagare i contribuenti americani i costi delle loro ricerche.
 
“E’ questo che ha contribuito a far nascere personaggi come Bill Gates, che non è un medico nè un esperto, che ora hanno un ruolo fondamentale”, denuncia la Mikovits.
 
Il prossimo passo di questa grande lobby del farmaco è quello di sviluppare un vaccino per il coronavirus, ma secondo la virologa americana questo porterà alla morte di milioni di persone, così come accaduto per gli altri vaccini delle case farmaceutiche che contenevano feti umani e animali.
 
La scienziata non si dichiara affatto contraria ai vaccini, ma piuttosto si dichiara contraria alle pericolose pratiche per la salute pubblica che vengono usate dalle multinazionali in questo campo e non solo in America. 
 
La scienziata poi torna sul virus di Wuhan, che anche secondo il suo parere, è stato fatto in laboratorio
 
Un’altra conclusione fondamentale della virologa riguarda l’origine del Covid-19. 
 
La Dssa Mikovits spiega come l’origine di questo virus non possa essere naturale, perchè il passaggio da animale a uomo richiede secoli prima di potersi avverare.
 
Ad avere un ruolo determinante nella sua manipolazione sarebbero stati il laboratorio militare dell’esercito americano a Fort Detrick US, e l’ormai famigerato laboratorio di Wuhan – ma questo la nostra rubrica per la sicurezza nazionale, grazie al contributo del nostro esperto di terrorismo (Ennio Pietrangeli)- lo aveva già scoperto e ne aveva già scritto anche pubblicando un intervista rilasciata dallo stesso esperto, sul tema. 
 
A mettere in relazione i due laboratori sarebbero stati i finanziamenti ricevuti, pari a 3,7 milioni di dollari, da Wuhan all’istituto delle malattie infettive americano diretto proprio da Anthony Fauci.
 
L’istituto in questione ha infatti partecipato nel 2019 a esperimenti congiunti con il laboratorio di Wuhan che avevano come scopo proprio la manipolazione del coronavirus dei pipistrelli.
 
C’è un filo rosso quindi che lega il laboratorio di Wuhan a Fauci e sul quale nessun media si è mai premurato di indagare.
 
Se Anthony Fauci ha nascosto importanti rilevazioni riguardo al virus dell’HIV negli anni’80, cosa assicura che non stia facendo lo stesso ora riguardo al Covid-19?
 
I morti da Covid-19 non sono attribuibili al virus. 
 
La dottoressa riporta le parole della virologa Birx, membro della task-force di Fauci, sull’approccio liberale riguardo al conteggio dei morti per Covid-19.
 
In altre parole, negli Stati Uniti, come in Italia e in altre parti del mondo, si stanno considerando come morte da coronavirus persone che avevano altre patologie e sulle quali non esiste nemmeno la certezza di una loro reale infezione da coronavirus.
 
Ciò lo dimostra anche il divieto di effettuare autopsie sui decessi post inizio emergenza, al fine di evitare dati epidemiologici certi ed attuali. 
 
Le terapie sono sbagliate, molti dottori americani, come anche italiani, hanno denunciato che i respiratori non stanno aiutando i pazienti, ma stanno in realtà provocando gravissimi danni alla loro salute, soprattutto non intervengono sul processo infiammatorio della complicanza, finale dell’infezione. 
 
“Li stanno ammazzando con i ventilatori”, denuncia la Mikovits. 
 
Ad oggi, se un ospedale americano riporta come causa di morte di un paziente il Covid-19 prende 10mila dollari dalle assicurazioni, mentre negli ospedali italiani più la statistica sale più la politica incapace, la utilizzerà per secondi fini. 
 
Se invece li attacca al ventilatore, sempre in America ne riceve ben 30 mila di dollari, in Italia? 
 
Il sistema praticamente non vuole favorire la cura dei pazienti, vuole favorire di fatto i loro decessi da coronavirus.
 
In Italia hanno somministrato vaccini con il coronavirus. 
 
La Mikovits spiega anche perchè la Penisola è stata così particolarmente colpita dal problema del coronavirus.
 
“L’Italia ha una popolazione molto anziana soggetta a malattie infiammatorie”, precisa la virologa.
 
Ma il problema principale sarebbe stato per la scienziata, la somministrazione decisa dal ministero della Salute italiano del vaccino antinfluenzale H1N1 per la stagione 2019-2020.
 
Questo vaccino, spiega la biologa, è ricavato dai cani e non sarebbe stato nemmeno testato.
 
Ma i cani sono portatori di molti coronavirus. 
 
In altre parole, le persone che si sono sottoposte a questo vaccino potrebbero aver ricevuto nel proprio organismo il coronavirus che poi si sarebbe manifestato nei mesi successivi.
 
“Se tutto questo fosse confermato, a creare l’anomalia di morti in alcune regioni italiane non sarebbe stato il Covid-19, ma i vaccini che incredibilmente contenevano questo virus, di qui le alte percentuali di decessi proprio nelle aree ad alto tasso di vaccinazioni, secondo i dati ISS.”
 
I vaccini anti-influenzali avrebbero causato anche altri problemi, dal momento che la Dssa Mikovits cita un altro importante studio scientifico del Pentagono, secondo il quale questa immunizzazione aumenterebbe i rischi di infezione da coronavirus del 36%.
 
La denuncia della Dssa Mikovits è devastante, non solo per l’America. 
 
“In altre parole, la virologa sta dicendo che l’intera crisi da coronavirus è stata creata dalle grandi lobby del farmaco e da poteri possibilmente ancora più grandi interessati non alla salute delle persone, quanto piuttosto a procurarle il maggiore danno possibile.
 
Il sistema non sta in alcun modo provvedendo a curare le persone. 
 
Il sistema le sta facendo ammalare e morire. 
 
Tutte le raccomandazioni seguite, come spiegato da molti dottori, di stare a casa hanno di fatto indebolito il sistema immunitario.
 
Le mascherine, così raccomandate dal governo, non solo non servono ma compromettono la salute delle persone sane che non ne hanno alcuna necessità.”
 
Questi pareri sono stati raccolti anche da altri scienziati di fama internazionale, in Italia ad esempio, sulla stessa lunghezza d’onda, abbiamo il Prof. Tarro, il Prof. Montanari, il dr Dedonno, in Europa primo tra tutti il Prof. Montanier, questi sono solo alcuni. 
 
La verità sta venendo alla luce.
 
Un’orribile verità che sta rivelando che il coronavirus non è il mostro che un certo corrotto mondo scientifico vuole far credere assieme alla complicità dei media terroristi.
 
“Il vero mostro in questa storia sono coloro che stanno attentando alla salute delle persone pur di vedere realizzato il loro sogno di un governo mondiale totalitario fondato sulla paura, la repressione del dissenso e sulla scienza corrotta al servizio delle grandi case farmaceutiche.”
 
Il vero virus non è il Covid-19. 
 
Il vero virus è la dittatura globalista che sta nascendo da tutto questo e l’Italia ne è complice. 
 
Le nostre indagini in favore della verità continuano, perché la verità è sempre figlia del tempo. 
 
EP 
 
Redazione VaresePress@ Roma 
Rubrica Sicurezza Nazionale@ 
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Busto Arsizio

Busto al Centro tre mozioni per sabato 9 maggio, cosa farà Antonelli?

Le richieste ci sono e tante da parte di cittadini ed utenti, preoccupati, non solo per la pandemia, ma sconcertati anche per l’altalenante comportamento delle istituzioni, dal Governo fino a scendere ai piccoli comuni, passando per le regioni e le inesistenti province ( Rai Tre Report https://www.raiplay.it/video/2020/04/Report—Le-province-questi-fantasmi-17584bef-f96e-4276-a1bf-79732a2ecf87.html). Sono commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, proprietari di bar e di negozi, società sportive dilettantistiche, operatori dell’edilizia, tutti accomunati dal peso della recessione che, temono, andrà a gravare solo sulle loro spalle. Facendosi portatori di questa “pandemia economica” generalizzata, dove la donna e l’uomo comune, passata la prima ubriacatura multimediale, con televisione ed esperti in gara nell’apparire più che nell’essere, si stanno rendendo conto che non bastano le belle parole, la lista civica Busto al Centro presenterà nel Consiglio Comunale on line di Busto Arsizio, di sabato 9 maggio, tre mozioni. Una riguardante le attività produttive e gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, pizzerie ecc.), una riguardante le società sportive e la terza il settore dell’edilizia. Busto al Centro vorrebbe, da parte del Sindaco e della Giunta, l’impegno per adottare un pacchetto coordinato di tempestivi interventi, atti a favorire la ripresa e il sostegno delle attività commerciali, produttive e del settore degli esercizi pubblici, con annullamento di TARI, TASI e IMU, relativamente ai primi sei mesi del 2020 e ridotti del 30% per l’anno 2021. In particolare, per gli esercizi pubblici, si chiede anche l’annullamento degli oneri per l’occupazione del suolo pubblico per l’anno in corso e l’utilizzo gratuito di spazi esterni, almeno per l’anno 2020, la riduzione degli oneri per insegne, un regolamento per dare certezze ed uniformità di comportamento, sia per esercenti sia per organi di controllo. Per quanto riguarda le società sportive dilettantistiche, visto il protrarsi della pandemia e l’interruzione della stagione sportiva, i rischi di non riuscire a far fronte ai costi sono evidenti, soprattutto si dovrebbe riuscire a dare degli aiuti al settore giovanile, che è il futuro dello sport stesso, si chiede poi di prolungare alla stagione sportiva 2020-2021 la riduzione delle spese per l’utilizzo delle palestre e degli impianti sportivi comunali e a definire, in tempi brevi, il regolamento per i contributi sportivi alle società, adeguatamente rivalutati, di cui se ne è parlato molto ma senza risultati. L’altra problematica riguarda gli accorgimenti da mettere in atto alla ripresa degli allenamenti e delle competizioni per prevenire nuovi contagi. Passando al settore dell’edilizia, Busto al Centro chiede di operare l’allungamento dei termini di pagamento delle rate degli oneri di urbanizzazione e del costo di produzione di almeno sei mesi, la non applicazione delle sanzioni previste per i pagamenti in ritardo, estendendo la moratoria a tutto il 2020, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana, con significative agevolazioni relative agli oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e standard per almeno un biennio, la riduzione dei costo di costruzione, con parametri che rendano più attraente l’intervento, anche nei contesti depressi. Per tutti gli intervanti, compresi quelli di nuove costruzioni, si propone l’esclusione dei costi di occupazione del suolo pubblico, mentre per i diritti di segreteria si chiede di estendere le tariffe per le pratiche non onerose anche a quelle onerose fino al 2022, con una sostanziale riduzione dei costi. Non resta che aspettare la volontà del Sindaco Antonelli e della Giunta a delle richieste che sembrano sensate…bilancio del Comune permettendo, ma si sa che i bilanci dei comuni, quando si vuole, sono anche elastici.

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Primo piano

Plasmaferesi, ci sfugge qualcosa?

 
Questa redazione, nella persona del suo editore Giuseppe Criseo, riceve alcune precisazioni su un articolo a firma della Redazione di Roma per la nostra testata, nella persona di uno dei nostri collaboratori esterni, in qualità de esperto di sicurezza e terrorimo internazionale, nonché studioso di politica e di tematiche giuslavoriastiche sindacali, che per noi cura in particolar modo la Rubrica Sicurezza Nazionale@. 
 
Pietrangeli :
 
Nella giornata di ieri (05 us), ho ricevuto una mail da un contatto personale nel mondo sanitario, con la quale veniva posta alla mia attenzione un testo di un connazionale, dimorante all’estero, in merito alla tecnica che, in alcuni ospedali italiani in primis tra cui come primi quelli di Mantova e Pavia, poi in ultimo quello ove si trova, si sta applicando nel trattamento del Coronavirus meglio conosciuto come Covid19, chiedendo se era possibile una pubblicazione sulla testata giornalistica del VaresePress@, quindi, non essendo un medico, ho ritenuto fondato il ragionamento tecnico del relatore della mail anzidetta, anch’egli non medico ma pare supportato da chi lo è, decido di procedere, visto il contatto che me lo aveva girato. 
 
Essendo tra i primi quotidiani a pubblicare la notizia del dr Mauro Rango, dottore in altra disciplina, immediatamente riceviamo una nota di rettifica a firma del dr Burioni, il quale con la solita tecnica comunicativa, asserendo che il dr Rango non era un medico, riteneva il concetto dallo stesso espresso privo di un analisi tecnica attenta e non completamente in linea scientifica, concludendo che ognuno dovrebbe fare il suo lavoro. 
 
Or bene, nella serata il dr Rango, scriveva alla redazione del VaresePress@, spiegando i motivi per cui aveva prodotto il suo ragionamento, sulla scorta di alcuni approfondimenti medici, purtroppo per interesse personale. 
 
In aggiunta, a titolo di premessa per ciò che seguirà, seppur anni fa in occasione di un evento che colpi’ la mia famiglia, donando il sangue mi fu chiesto se volessi donare per questa tecnica, spiegandomi l’importanza per loro sotto il profilo scientifico, ovviamente accettai; ieri però non ricordavo bene di cosa si trattasse pur donando abitualmente sangue, visto che non mi fu più chiesto. 
 
Allorché, ho cercato di capire meglio di cosa si trattava e qui una breve sintesi:
 
La plasmaferesi è una procedura di separazione del plasma sanguigno dagli elementi corpuscolati del sangue, ottenuta mediante centrifugazione o filtrazione.
 
Il metodo è utilizzato sia a scopi emotrasfusionali, sia a scopi terapeutici, quindi si possono distinguere tre tipi di plasmaferesi:
 
Autologa: a scopo terapeutico, rimuovendo il plasma sanguigno, trattandolo in qualche modo e restituendolo alla stessa persona.
 
Plasma exchange (PE, PLEX o PEX) o terapia di plasma exchange (PET): rimuovere il plasma sanguigno e scambiarlo con prodotti emoderivati. Il plasma rimosso viene eliminato e il paziente riceve plasma sostitutivo, albumina o una combinazione di albumina e soluzioni saline (di solito il 70% di albumina e il 30% di soluzione fisiologica).
 
Donazione: il sangue viene rimosso dal corpo, le cellule del sangue e il plasma vengono separati e le cellule del sangue vengono restituite, mentre il plasma viene raccolto. Può essere congelato per conservarlo per un eventuale utilizzo come plasma fresco congelato o come prodotto per la produzione di una vasta gamma di farmaci.
 
A ciò poi va aggiunto il “protocollo” di trattamento del dr Donno (Mantova) nel trattamento del COVID-19, protocollo sicuramente condiviso già da illustri scienziati del calibro del Prof. Tarro oppure del Prof. Montanari, i quali già hanno sollevato dubbi sui protocolli attuali ed in particolare sul vaccino dedicato e troppo sponsorizzato da esperti governativi. 
 
Or bene, poi stamane intorno alle 06.30 mentre ero in auto, ascoltando Radio Globo, gli speakers disquisivano di questo argomento, relativamente a Mantova e Pavia, nella discussione interveniva un medico, una donna di cui non ricordo il nome, la quale spiegava l’importanza di questa procedura abbinata ad infiammatori, con un esempio di un primo paziente trattato a Roma presso il Gemelli, ove:
 
“Paziente affetto da Covid19, oltretutto un sanitario se non ricordo male, con una prognosi di terapia intensiva ventilatoria per circa 15 giorni minimo, con questo approccio (Plasmoferesi) la prognosi è stata di 5 giorni senza assistenza ventilatoria, ma nonostante l’efficacia di tale approccio terapeutico già nelle piene conoscenze scientifiche del nostro sistema sanitario, non si vuole fare in modo che diventi PROTOCOLLO per il trattamento del COVID-19, semplicemente perché funziona ed è già disponibile, questo è contro ogni logica di trattamento medico in tutela della salute. “
 
Ora sulla scorta di quanto anzidetto, sulla scorta dei RISULTATI, innegabili, è giusto chiedersi, perché si stanno investendo risorse in strutture Covid19 Center oppure verso altre direzioni, come un vaccino, che oltre tutto secondo alcuni scienziati non al servizio del governo Conte, sarebbe assurdo pensare ad un vaccino contro i coronavirus, in particolare contro il COVID-19, quando con la plasmaferesi supportata da antinfiammatori e riequilibrio vitaminico, C e D, risulta efficace nel trattamento dell’infezione da Covid19. 
 

In conclusione, soprattutto in ambito medico non dovrebbero essere più importanti gli interessi di business e politici, della finalità professionale di un medico, ciò quella di curare gli esseri umani. 

 
A voi lettori ardua sentenza. 

 
Giuseppe CRISEO 
Redazione VaresePress@ 
Editore 
 
 

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Ripartenza edilizia e sostegno alle imprese – Daniela Ruffino FI

Roma, 24 aprile – “Il nostro paese ha disperato bisogno di sburocratizzazioni, di semplificazioni se davvero si vuole avviare un cambiamento decisivo e permettere all’Italia di ripartire. Purtroppo fino ad ora il governo non si e’ mostrato all’altezza di questo compito e anche le misure varate fino ad ora come il decreto liquidita’ e’ un chiaro esempio di quanto la burocrazia renda tutto molto complesso”. Lo afferma, in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

“Nessuno deve rimanere indietro, nessun negozio deve chiudere e nessun posto di lavoro deve andare perso ma le misure varate dal governo fino ad ora sono assolutamente insufficienti e manca ancora oggi una strategia chiara e definitiva per la cosiddetta fase 2. Per la ripartenza ritengo fondamentale puntare sull’edilizia. Per questo ho presentato un ordine del giorno che prevede il riavvio prioritario della manutenzione ordinaria e straordinaria di unita’ immobiliari ed edifici, opere di restauro e ristrutturazione, opere di scavo, movimenti a terra, demolizione ed esecuzione di opere di urbanizzazione, allacci utenze e prevede inoltre il coinvolgimento delle professioni tecniche per individuare i criteri e il riavvio dell’attivita’ edile anche attraverso i collegi provinciali e territoriali”, conclude.

ULTERIORE NOTA DA FORZA ITALIA : “NECESSARIO SOSTEGNO A IMPRESE TELEVISIVE LOCALI”.

“Siamo soddisfatti che l’ordine del giorno presentato a sostegno delle imprese televisive locali sia stato accolto dal governo come raccomandazione”. Lo affermano, in una nota congiunta, i deputati piemontesi di Forza Italia Mirella Cristina, Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino.

Osvaldo Napoli forza italia

“Il nostro odg- spiegano- impegna il governo a prevedere misure di sostegno delle imprese televisive locali per riconoscere un credito di imposta pari almeno al 50% dell’ammontare dei canoni di locazione nonche’ dell’ammontare dei pagamenti per utenze di energia elettrica, relativi agli immobili in cui sono ubicate le sedi e le postazioni di trasmissione per tutto il periodo dello stato di emergenza causato dal Coronavirus e comunque almeno per i mesi di marzo, aprile maggio e giugno 2020″.

Fabio Sanfilippo

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Cronaca

Recovery Bond, veramente una Vittoria?

Recovery fund cos’è? Una Vittoria? 

 
Il Recovery fund che significa letteralmente fondo di recupero, è una proposta fatta dalla Francia che prevede l’istituzione di un fondo ad hoc con lo scopo di emettere obbligazioni, i cd. recovery bond con la garanzia del bilancio UE.

Si tratterebbe di un nuovo fondo da istituire a livello comunitario, gestito dalla Commissione europea o, in alternativa, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). 
 
Il fondo raccoglierebbe sul mercato 1.000 o 1.500 miliardi di euro attraverso l’emissione di obbligazioni, i cosiddetti Recovery bond (o Ursula bond, dal nome della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen). 
 
Questi bond sarebbero garantiti dal bilancio europeo del settenato 2021-2027 incrementato con nuove contribuzioni dirette da parte degli Stati membri. 
 
Le somme così raccolte sarebbero poi girate ai singoli Stati tenendo conto del livello di gravità di ciascuna situazione: in altre parole, i paesi più in difficoltà (come Italia e Spagna) riceverebbero più risorse di altri. 
 
Il Recovery fund è una sorta di compromesso tra la posizione di chi è favorevole a una mutualizzazione dei debiti a livello europeo (Italia e Spagna in primis, ma anche Francia) e chi è rigidamente contrario a una condivisione dei rischi (Germania, Olanda e i paesi baltici).
 
In questo modo però la condivisione del rischio sarebbe comune solo per il futuro, senza una vera mutualizzazione sui debiti del passato cosicché da accontentare i paesi del fronte del Nord come Olanda, Austria, Svezia, Finlandia e Germania, da sempre contrari ad una classica condivisione degli oneri legati ai debiti, soprattutto la Germania. 
 
Sii della Germania e vediamo perché, il via libera al pacchetto di misure, con le garanzie del Mes, Bei, Sure, rimettendo alla Commissione il mandato di “analizzare” il fabbisogno del Recovery europeo per sostenere la ripresa dopo la crisi pandemica, è stato dato proprio con questa condizionalita’. 
 
I tre strumenti approvati dall’Eurogruppo, sono il MES (con un abito nuovo?), la Bei e il Sure. 
 
Come già detto in passato vediamo che cos’è oppure che cosa è era il Mes:
 
Il Mes, meccanismo economico Salva-Stati è uno strumento istituito dall’Ue e nato con la precedente crisi finanziaria al fine di concedere prestiti agli Stati Membri che non riuscivano, o lo facevano ad altissimi costi, a finanziarsi sui mercati. 
 
Il MES o “vecchio Mes” in passato è stato attivato da 3 paesi:
 
– Cipro  per 6,3 miliardi di euro;
– Grecia per 61,9 miliardi di euro;
– Spagna 41,3 miliardi euro,
 
con diverse rigide condizioni che impongono a chi riceve i prestiti di approvare un memorandum d’intesa (MoU) che definisce con rigorosa precisione quali misure si impegna a prendere (soprattutto in termini di tagli al deficit/debito e di riforme strutturali).
 
Rispetto a questo Mes, il nuovo Mes è frutto di un compromesso che prevede che i Paesi Membri possono richiedere prestiti al MES a copertura dei:
 
Solo danni economici legati all’epidemia Coronavirus, per mezzo dei Recovery Bond. 
 
Il tutto sii a tassi molto più bassi di quelli di mercato e con scadenze assai più lunghe, per un importo non superiore al 2% del PIL, ma sempre di prestito debito ponte trattasi; però l’Italia potrà richiedere circa 36-27 miliardi.  
 
E’ veramente una vittoria oppure è lo stesso prodotto che grazie ad un artefizio letterale e poco strutturale ha cambiato abito? 
 
L’abito non fa mai “Monaco”.
 
EP 
Redazione VaresePress@ Roma 
Rubrica Sicurezza Nazionale@ 

 
 

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Cronaca

Romano Prodi sulla EU: “Von der Leyen è stata troppo cauta” e “d’accordo sui titoli di stati per gli italiani a patto siano esenti dall’imposta di eredità”

“Finora la von der Leyen è stata troppo cauta, ma capisco i condizionamenti che ha”, ha affermato Romano Prodi, ex Presidente della Commissione europea ed ex Presidente del Consiglio, a Focus economia su Radio 24. E prosegue: “Lagarde? E’ partita malissimo poi si e mossa molto bene. La scivolata iniziale è stata una medicina”.

L’ex premier ha proseguito affermando di essere “D’accordissimo sui titoli di stati per gli italiani. A patto che siano esenti dall’imposta di eredità”.

“Sarebbe un segnale che torniamo a prenderci cura dell’Italia. Bisogna essere molto precisi sulle condizioni: niente imposta di eredità e fare i conti su quanto potranno rendere, almeno 400 miliardi”. “Ci finanziamo e sarebbe un segnale che ci prendiamo cura del nostro paese, ritornando a comprare Bot, è anche un messaggio internazionale”.

Prodi, infine, interviene sul MES affermando “Ero contrario al Mes perche erano condizionati e quindi ci avrebbero messo il bavaglio. Adesso ci hanno assicurato che Non saranno condizionati quindi dobbiamo solo verificare se questo è vero. Poi 35 miliardi per mettere a posto le infrastrutture, secondo me devono essere benedetti. Nessuno ci fa un regalo, perche sono un prestito, ma a bassissimo tasso di interessi, ci farebbero risparmiare 1,5 miliardi all’anno”.

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ECONOMIA

Patuanelli (Ministro dello Sviluppo Economico): Coronavirus, “Riaperture graduali per filiere. Difficile che si pensi sblocco per territori”

“Gli interventi messi in campo dal Governo sulle chiusure hanno evitato che ci fosse una diffusione del contagio da Covid 19 anche nel Sud “con numeri drammatici che oggi non abbiamo”, lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 sottolineando che i dati del contagio indicano un rallentamento dopodiché’ bisognerà prepararsi per riaprire. “Credo sia difficile una riapertura per territori – ha detto – è più facile pensare per filiere”, sempre naturalmente garantendo la sicurezza dei lavoratori. “Siamo entrati nell’epidemia – ha detto rispondendo a una domanda sull’allarme Federacciai sulla perdita di mercato – con due/tre settimane di vantaggio sugli altri Paesi. Quel vantaggio lo vedremo anche nell’uscita. E’ probabile che l’Italia possa riattivare la filiera prima degli altri Paesi”.
Stefano Patuanelli (ministro dello Sviluppo Economico) ha dichiarato che “Entro Pasqua primi assegni Cig Non potevamo aspettare mesi, bene convenzione”. “Grazie alla convenzione appena firmata sull’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori i primi assegni di cassa potranno arrivare entro Pasqua” Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. “Ciò che conta è il tempo – ha detto – non potevamo attendere mesi per pagare la cassa. C’è stato un ottimo lavoro della ministra Catalfo con l’Abi e le parti sociali”.
“Il Mes così come è adesso non può essere la soluzione” – ha proseguito il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli – “Non esiste il Mes senza condizionalità, il Mes ha le condizionalità – ha spiegato – Allora diciamo che il Mes è finito e usiamo i soldi per fare altro. Il Mes ha un contratto con delle condizionalità, punto”.
“Riaperture graduali per filiere Più difficile che si pensi sblocco per territori”. “Gli interventi messi in campo dal Governo sulle chiusure hanno evitato che ci fosse una diffusione del contagio da Covid 19 anche nel Sud “con numeri drammatici che oggi non abbiamo”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 sottolineando che i dati del contagio indicano un rallentamento dopodiché’ bisognerà prepararsi per riaprire. “Credo sia difficile una riapertura per territori – ha detto – è più facile pensare per filiere”, sempre naturalmente garantendo la sicurezza dei lavoratori. “Siamo entrati nell’epidemia – ha detto rispondendo a una domanda sull’allarme Federacciai sulla perdita di mercato – con due/tre settimane di vantaggio sugli altri Paesi. Quel vantaggio lo vedremo anche nell’uscita. E’ probabile che l’Italia possa riattivare la filiera prima degli altri Paesi”.
Entro Pasqua primi assegni Cig Non potevamo aspettare mesi, bene convenzione: “Grazie alla convenzione appena firmata sull’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori i primi assegni di cassa potranno arrivare entro Pasqua” Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Ciò che conta è il tempo – ha detto – non potevamo attendere mesi per pagare la cassa. C’è stato un ottimo lavoro della ministra Catalfo con l’Abi e le parti sociali”.
“Il Mes così come è adesso non può essere la soluzione”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Non esiste il Mes senza condizionalità, il Mes ha le condizionalità – ha spiegato – Allora diciamo che il Mes è finito e usiamo i soldi per fare altro. Il Mes ha un contratto con delle condizionalità, punto”.

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Curiosità

Fabio Sanfilippo, parte parlamentari in ferie

In un momento che vede i parlamentari italiani non recarsi sul posto di lavoro, ci si aspetterebbe quanto meno che lavorino da casa per contribuire al bene sociale nonchè poi risponderne al proprio elettorato.

I Piemonte accade di più. Il responsabile regionale all’ambiente in Forza Italia Seniores Fabio Sanfilippo, solleva l’assenza sul territorio di una parte dei parlamentari azzurri quale sembrerebbe si siano presi un po’ di vacanza. Di fatto Sanfilippo pubblica sui suoi profili social e non solo, la comunicazione inviata al coordinatore regionale Benny Nicotra, chiedendo delucidazioni sull’operato e delle attività eventualmente svolte.

Stando a quanto comuinica Sanfilippo, in una chat regionale con ben oltre 100 componenti, ove presenti molti parlamentari, tra cui l’on Paolo Zangrillo (fratello del medico personale di Berlusconi) si contesta che costui sia totalmente assente, salvo con fare sporadico, inoltrare testi di regolameti a sua volta inoltratogli, venendo meno a spiegazioni e ad un vero sentimento verso il partito.

In Piemonte, fa presente Sanfilippo, in piena emergenza Covid-19, molti si apprestano a cercare ogni forma di collaborazione, ad iniziare dal Presidente Alberto Cirio ma Forza Italia dov’è ? –
I nostri parlamentari pagati con soldi pubblici, cosa stanno facendo per aiutare socialmente ? Devolveranno i propri stipendi come hanno fatto altri esponenti di altri partiti ?

Arriva la risposta di Zangrillo nella chat quale pur facendo presente alle difficoltà in quanto Forza Italia è in opposizione, precisa di aver appena finito la sua quarantena, dato il contatto con il Presidente Cirio. Aggiunge che, insieme a diversi colleghi parlamentari abbiano raccolto dalle categorie produttive ,dalle associazioni e dai nostri amministratori,i loro commenti e suggerimenti per migliorare il decreto Cura Italia – Presenteremo come Forza Italia circa 60 emendamenti, avendone elaborati molti di più, ma i numeri sono contingentati.

Sanfilippo ed altri tesserati, fanno ulteriormente presente che trattasi della classica risposta politichese, quale non indica nomi e fatti di quanto esprime Zangrillo.

A fronte delle innumerevoli contestazioni che vedono l’On. Paolo Zangrillo, indicato come incapace a ricoprire il ruolo, l’ On. Benedetto Nicotra fa sapere che sorveglierà la situazione a supporto dei militanti e di chiunque abbia necessità di gestire l’emergenza Coronavirus.

Fabio Sanfilippo
Resp. all’ambiente Regione Piemonte
Forza Italia Seniores