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CULTURA

Busto Arsizio, lo Spazio Arte Carlo Farioli ospita “I doni della quarantena”,

Continua allo Spazio Arte Carlo Farioli l’iniziativa “I doni della quarantena”, l’esposizione in vetrina di opere e installazioni realizzati da differenti artisti durante il lockdown.

Dopo l’opera FREE BREATH di Alex Sala, da sabato 27 giugno sino all’11 luglio 2020 verrà esposta l’opera “Abbracci mancanti” della scultrice Irene Cornacchia.

L’iniziativa, ideata da Filobus (il laboratorio permanente di Arti tessili dell’Associazione Culturale) nasce dal cambiamento imposto da questo momento storico, che ci ha insegnato quanto velocemente possano mutare le abitudini, quanto sia importante adattarsi e soprattutto dare un senso alle novità.

In un momento che resta di grande incertezza si è pensato di poter continuare a trasmettere i valori dell’arte trasformando la vetrina della sede di via Silvio Pellico 15, a Busto Arsizio in una sorta di Micro Museo sempre visitabile perché aperto sulla Città, destinato a chi cerca un incontro con l’arte e a chi passa casualmente per strada. Ogni quindici giorni si alterneranno installazioni di artisti e opere a cura di Filobus. Ognuno racconta e si racconta.

“In Irene Cornacchia – spiega Sonia Catena critica d’arte – convivono due anime: la forza della materia e la leggerezza dell’immaginazione. La durezza dei materiali fra le mani dell’artista diventa materia plasmabile e morbida, quasi tremante, si dispiega fra una lavorazione intima e appassionata, classicista e moderna, capace di donare alla scultura una vivida consistenza. Corpi plastici dalle differenti posture ed espressioni, riflettono il tumulto dell’animo che la scultrice sollecita attraverso la manipolazione fisica, un dialogo invisibile tra la fermezza della materia e il movimento della forma. L’artista lombarda studia la trasformazione del corpo attraverso le alterazioni volontarie o inconsapevoli della carne e dei muscoli, contenuti nella pelle. Una ricerca sull’anatomia umana che guarda all’intensità di Michelangelo, ai corpi non finiti di Rodin o a quelli fotografati da Mapplethorpe. Come nella scultura, nei disegni e nelle bozze preparatorie, il tratto a carboncino dell’artista si fa schietto e deciso, espressione di istintività ed energia, non riesce a contenersi bensì trasmette forme nervose e irregolari. In alcuni lavori la dimensione spaziale si annulla, i corpi schiacciati sulla superficie danno la sensazione di una sospensione in un luogo imprecisato. Il corpo diventa paesaggio, ove i muscoli sembrano promontori su cui l’occhio scivola, le pieghe della pelle ricordano versanti rocciosi ripidi e scoscesi in cui lo sguardo si tuffa. Ogni elemento scultoreo diviene natura sconfinata che si spinge verso il cielo della pittura, orizzonte etereo e impalpabile che aiuta a placare la materia, struttura greve del corpo. Opere cariche di tensione vitale, esprimono un ideale di bellezza dal sapore classico e dall’aspetto tormentato, incoraggiando ombre intense ed espressive. Superfici porose, scavate, abbozzate su cui la luce si staglia o guizza, si diffonde o tace, sottolineando le linee forti e nette, dai volumi plastici e dai chiaroscuri marcati”.

Dal 12 al 24 luglio 2020 la vetrina verrà dedicata a un’installazione a cura di Filobus

Spazio Arte Carlo Farioli, via Silvio Pellico 15, Busto Arsizio – T. 348 7224557
www.farioliarte.it – info@farioliarte.it – Facebook: Spazio Arte Carlo Farioli

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Busto Arsizio

Busto Arsizio riparte dalla Cultura, con un ricco calendario eventi, all’aperto e in sicurezza

Dopo i mesi di lockdown in cui la fruizione della cultura è stata possibile solo a distanza, tornano gli eventi culturali dal vivo: l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio, in collaborazione con le realtà culturali cittadine, ha predisposto un calendario, “BA Cultura per l’Estate”, che offrirà numerose occasioni di approfondimento e di incontro a chi resterà in città nei mesi estivi. In cartellone infatti ventisette appuntamenti suddivisi in quattro discipline: letteratura, musica, cinema e arte.

“Abbiamo voluto con forte determinazione riportare la cultura dal vivo in città e, non appena è stato possibile, siamo riusciti a organizzare un cartellone estivo che coinvolge più discipline e non rinuncia alla qualità: un’impresa affatto semplice, riuscita solo grazie alla passione, alla collaborazione e all’impegno generoso e convinto delle nostre associazioni culturali” spiega la vicesindaco e assessore all’Identità e Cultura, Manuela Maffioli.

“Non potevamo lasciare la cultura dal vivo ancora in silenzio – commenta Maffioli -. Non potevamo privarci oltre della sua voce, dei suoi contenuti, dei valori che veicola. La cultura è anche lenimento e può rispondere ai #bisogni profondi generati dal periodo durissimo che abbiamo appena affrontato”.

Come previsto dalle norme di sicurezza, gli eventi si svolgeranno all’aperto, in luoghi circoscritti e solo su prenotazione. In particolare le presentazioni di libri, a cui collaborano le librerie Bustolibri, Libraccio, Dondolibro, Ubik, I libri e i giorni e De Piante Editore, si svolgeranno nel giardino della sala Monaco della Biblioteca; il parco e la terrazza di Villa Ottolini Tosi faranno da sfondo agli eventi musicali curati da Associazione Musicale Rossini, Musikademia e Nuova Busto Musica, mentre il Giardino quadrato del Museo del Tessile si trasformerà in cinema estivo per le proiezioni di film selezionati da ICMA, BA Film Festival e Sguardi d’essai.

Per quanto riguarda l’arte, oltre alla mostra fotografica ‘Italia. Sguardi d’autore’ che sabato 13 giugno 2020 ha dato il via al cartellone e che resterà esposta fino al 26 luglio 2020 a Palazzo Cicogna, si segnalano due mostre di arte contemporanea realizzate da realtà che siedono al Tavolo Arte: si tratta di ‘Napoleone. Nella traccia del nero e del colore’, una selezione di stampe calcografiche di Giulia Napoleone, esposta negli spazi della Cristina Moregola Gallery e della rassegna “I doni della quarantena” a cura di Spazio Arte Carlo Farioli.

“La scelta compiuta dall’Assessorato e condivisa con gli operatori culturali è stata quella di una ripartenza ‘lenta’, assecondando il sentire comune, che sta portando le persone con prudenza e lentezza alla vita – conclude Maffioli – e, soprattutto, una ripartenza da ‘noi’, dal territorio, dai suoi talenti, ritrovandoci per ricominciare. Un programma distribuito nella settimana, un evento al giorno, anche pensando all’importanza di favorire la presenza delle persone, a sostegno del nostro commercio”.

A ogni disciplina è stata dedicata una giornata: il mercoledì (in linea di massima) alla letteratura, il venerdì alla musica, il sabato al cinema.

Il programma è pubblicato sul sito del Comune di Busto Arsizio, www.comune.bustoarsizio.va.it

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