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Domodossola

Domodossola. Poste Italiane. Chiude Ufficio della Stazione.

L’Ufficio Postale della Stazione Ferroviaria di Domodossola è ancora chiuso e non riaprirà.

Il 31 dicembre 2020 infatti lo sfratto da parte delle Ferrovie diventa esecutivo.

Sarà sostituito da un nuovo ufficio ubicato in centro città che, oltre ad essere utilizzato dagli italiani, potrà essere fruito anche dai cittadini svizzeri che si recano a Domodossola per il mercato del sabato e sarà dotato di bancomat.

Il servizio sarà così certamente migliorato a vantaggio di tutti.

Franco Simonetti

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Cronaca

Domodossola e il turismo con treni Svizzeri.

Le Ferrovie Svizzere propongono l’ “Abbonamento Generale Turistico” per 761 chilometri al costo di 50 euro a persona, bambini fino a 6 anni gratis.

Si può andare ovunque. Dal Passo Furka ad Andermatt a Zermatt a Laukerbad e in tante altre località con partenza da Domodossola.

Il biglietto comprende anche l’ingresso a metà prezzo a 14 Centri Sportivi, 12 Centri Balneari e 10 Minigolf.

Si può viaggiare uno o più giorni e il biglietto è valido tutto l’anno.

In questo modo gli Svizzeri hanno dimostrato lungimiranza e capacità organizzativa e, questa volta, ci hanno bagnato il naso.

Siamo comunque grati perchè hanno scelto come Stazione di partenza la nostra bella città di Domodossola.

Franco Simonetti

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Migros reagisce alle proteste anti-razzismo togliendo da subito i dolci chiamati «moretti»

Migros reagisce alle proteste anti-razzismo togliendo da subito i dolci chiamati «moretti» (in tedesco «Mohrenköpfe», teste di moro) dai suoi scaffali.

«Abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento. L’attuale dibattito in corso ci ha spinti a rivalutare la situazione. Ci è chiaro che anche la nostra decisione creerà discussioni», ha twittato oggi la stessa Migros, la notiza arriva dalla Svizzera, https://www.cdt.ch/svizzera/proteste-anti-razzismo-migros-toglie-i-moretti-dagli-scaffali-HE2798119

Stravaganza? Operazione di marketing riuscita in qualsiasi caso, anche se le reazioni sono più che altro di sorpresa, nonostante le precisazioni:”Abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento. L’attuale dibattito in corso ci ha spinti a rivalutare la situazione. Ci è chiaro che anche la nostra decisione creerà discussioni”, ha twittato la stessa Migros.

Se sanno che ci saranno discussioni perchè farlo? Vogliono dare un esempio di condivisione della presa di posizione? La stranezza, oltre al marketing pubblicitario è che comunque, i moretti sono ancora disponibili sul loro sito, https://prodotti.migros.ch/assortimento?q=moretti

Comunque sia che vuol dire moretti? C’è qualcosa di male a essere mori o biondi o gialli? Qualcuno vede il collegamento con le proteste per la morte di George Floyd?

Non bastava prendersela con Cristoforo Colombo, con le bandiere, altri esempi? Il servizio streaming di HBO – ha deciso di togliere dal catalogo il film “Via col vento”.

Che ci sia il razzismo e bisogna combatterlo è naturale, ma che si vada a cercare “pelo nell’uovo” pur di arrivare allo scopo, alla lunga può essere controproducente: si combatte sul piano culturale e legale, non con violenze e illegalità.

 

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I nonni possono riabbracciare i nipoti, lo afferma Daniel Koch.

«Sarebbe sbagliato proibire ai nonni, che stanno già soffrendo per questa situazione, di essere abbracciati dai loro nipoti quando si sa che i bambini non sono contagiosi,» ha commentato Daniel Koch, responsabile Dipartimento malattie infettive del Ministero della Sanità elvetico.

E’ famoso in Svizzera:  “Come un guru della meditazione ascetica, sembra riuscire ad abbassare le pulsazioni collettive della popolazione svizzera di alcuni battiti al minuto a un livello sopportabile e più sano”, scrive il quotidiano bernese Berner Zeitung. “Malgrado il carattere drammatico degli eventi, non promette sangue, sudore e lacrime. Non paragonerebbe mai il virus a una guerra, come ha fatto il presidente francese”, osserva il giornale regionale Luzerner Zeitung, ha affermato: https://www.swissinfo.ch/ita/la-voce-del-governo_daniel-koch–il–signor-coronavirus–in-svizzera/45643022

 

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Caro fratello Svizzero, voglio scusarmi se i giorni scorsi ho imprecato contro di te

Gli animi talvolta si scaldano e poi riflettendo si vedono le cose in maniera diversa, noi diamo spazio a chi dice quello che pensa con civiltà.

 

Caro fratello Svizzero,

voglio scusarmi se i giorni scorsi ho imprecato contro di te che mi hai tenuto bloccato per due ore al confine per fare i controlli dei documenti. Avrei preferito passare quelle due ore con la mia famiglia che mi ha atteso molto più a lungo ieri sera perché le mie 8 ore di lavoro le ho dovute fare comunque.

Voglio però raccontarti che io sono il medico che potrebbe salvare tua mamma, sono il biologo che sta producendo i nuovi kit per la diagnosi del coronavirus, sono lo scienziato che sta lavorando per trovare un rimedio al virus, sono l’infermiere che si prende cura del tuo amico che sta lottando contro la morte, sono lo spazzino che mentre tutti sono  spaventati e stanno a casa ritiro la tua spazzatura. Oggi ho fatto tardi per colpo di un agente di confine che mi ha trattenuto due ore di più e Dio sa cosa avrei potuto fare in queste due ore…

Domani mattina sarò di nuovo alla dogana per fare la mia parte per combattere la battaglia contro il COVID-19. Questa battaglia la vinceremo solo se tutta l’umanità sarà unità, se riusciremo a collaborare fraternamente aiutandoci a vicenda. Io voglio vincere, Tu vuoi vincere, tutti noi vogliamo vincere, ma possiamo farlo solo assieme come una unica umanità che collabora.

Se domani farò due ore di coda perderò io, perderai tu.. perderemo tutti.

Fai la tua scelta e che il Signore sia con noi.

Un frontaliere