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Varese

Varese: Don Franco Amati in cura per il coronavirus sta meglio

Varese 26 Marzo 2020

Don Franco Amati, coadiutore nella Parrocchia di bizzozzero, tra gli anni ’80 e gli anni ’90, infetto al COVID-19, è stato ricoverato, ma sta meglio. Era stato contagiato a inizio Marzo, ora pare che abbia superato la fase acuta.

Una bella notizia anche per i parrocchiani del quartiere di Varese, che sono rimasti molto legati alla sua figura anche dopo che se n’era andato da Varese e che lo avevano potuto incontrare nello scorso Ottobre, in una messa speciale Celebrata nella Chiesa di Santo Stefano. A rendere pubblica la notizia è Bizzozzero.net, che riferiscono le parole degli amici bizzozzeresi rimasti in contatto con don Franco Amati in questi anni.

 

Alessio Luisetto

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Varese

Molina; deceduto l’ospite positivo al coronavirus

Varese 19 Marzo 2020

Si è spento all’Ospedale di Circolo di Varese l’ottantenne ospite del Molina, trasferito nello stesso Ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia dovuti al coronavirus.

E’ deceduto l’anziano ospite della casa di riposo Molina di Varese, risultato positivo a COVID-19.

L’uomo di anni 80, è deceduto nella giornata di ieri, 18 Marzo 2020, all’Ospedale di Circolo di Varese dove era stato trasferito dopo aver manifestato i primi sintomi della malattia dovuta al coronavirus. E’ stato il primo paziene della struttura del Capoluogo Varesino che ospita circa cinquecento anziani ad essere risultato positivo al COVID-19.

Le persone che sono entrate in contatto con l’uomo ottantenne e la famiglia dello stesso, sono state poste in quarantena, come prevedono i protocolli di sicurezza previsti dalle Autorità Sanitarie. Alessio Luisetto

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Varese

Varese: deceduto Pierluigi Riva primo general manager della Liuc di Cstellanza

Varese 19 Marzo 2020

E’ deceduto Pierluigi Riva, 66 anni e residente a Cantello (VA). Pierluigi Riva è stato il primo general manager dell’università Liuc di Castellanza che condusse fino al 2012,è stato anche esponente di rilievo dell’Unione industriali della Provincia di Varese.

Il contributo di Pierluigi Riva, è stato determinante in passaggi fondamentali nella storia imprenditoriale dell’associazione e del territorio.

Pierluigi Riva ha contribuito nella nascita di UNIVA grazie alla fusione dell’Associazione industriali della Provincia di Varese, con la quale è stato vice direttore e l’Unione Bustese.

Lo stesso Pierluigi Riva ha contribuito alla creazione dell’Università Cattaneo (LIUC) di Castellanza con la quale è stato per diversi anni direttore generale della stessa Università.

La redazione di Varesepress si unisce al cordoglio dei Famigliari del Sig.r Pierluigi Riva.  Alessio Luisetto

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LOMBARDIA

Varese: Marco Colombo Consigliere Regionale anche lui in ospedale

Varese 15 Marzo 2020

Questa mattina ho avuto la possibiltà di contattare personalmente il Consigliere Regionale e Capogruppo di Maggioranza nello stesso Consiglio di Regione Lombardia Marco Colombo.

Il Consigliere Regionale, ex Sindaco Di Sesto Calende, è ricoverato da qualche giorno all’Ospedale di Circolo di Varese nel reparato di terapia sub intensiva a seguito di contagio da COVID-19. Chiede di pregare per tutta la Lombrdia, sta rispondendo bene alle terapie anche se ha la mascherina dell’ossigeno. lo stesso Marco Colombo dice: sono un tipo positivo in tutti i sensi, forza Marco uscirai presto da questa situazione negativa con una grande forza e positività! Ci invita a rispettare le regole che il Presidente di Regione Lombardia rivolge a tutti i cittadini Lombardi, non usciamo di casa, rispettiamo le regole!

Eccomi amici, anch’io con la mia mascherina. Hanno preso in giro il nostro presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, quando ha indossato la mascherina in diretta tv. Ma lo faceva per il nostro bene, perché voleva evitare che i lombardi finissero per essere costretti ad indossare altri tipi di mascherine, come quella che ho io adesso. Attilio voleva salvare prima i lombardi e poi la loro economia: aveva capito per primo che l’emergenza andava presa sul serio, e andava affrontata con le maniere forti, mentre a Roma altri andavano in giro a fare gli aperitivi e ci deridevano. Perché il nostro Presidente forse non è un uomo mediatico, preferisce lavorare che andare in tv o sui social, ma di certo è un lombardo, è una persona seria che si affida alle indicazioni di chi è competente e non si lascia influenzare dall’onda emotiva del momento. Io mi fido di lui ciecamente e chiedo anche a voi di seguire alla lettera quello che dice il nostro amato governatore, perché Attilio e noi tutti consiglieri regionali vogliamo bene ai cittadini lombardi e alle imprese lombarde e vogliamo il bene della Lombardia.
E io? Resto positivo, come sempre. Ma stavolta combatto per diventare negativo. Sono qui in ospedale, con la mia mascherina che mi aiuta a respirare e con un po’ di fili attaccati. Ieri ho iniziato la cura forte per fronteggiare questo maledetto nemico che è il Covid-19. Per intanto vince lui ma appena capisco il suo gioco, pareggio e poi passo in vantaggio perché stavolta dalla mia parte ho un’arma segreta straordinaria: i medici, gli infermieri e tutto il personale dell’ospedale di Varese, che stanno lavorando ininterrottamente sia per me che per gli altri pazienti ricoverati. E poi, come i cinesi, lo aspetterò sulla riva del Ticino, il mio e il nostro Fiume Azzurro, per vedere passare il cadavere del coronavirus. E torneremo tutti insieme a girare la Lombardia ed ad ammirare i suoi meravigliosi orizzonti. #lombardiacasamia #lombaridabella #attiliofontana #lombardiagrande #covid19 #sestocalende #ticino #orizzonti

La redazione di Varesepress augura una pronta guarigione al nostro caro amico Marco Colombo

Alessio Luisetto

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Varese

Dalle Carceri di Varese: “unione fa la forza”

Sono giorni difficili un  po’ per tutti, questi caratterizzati dalla pandemia di coronavirus e dal’impossibilità di muoversi. La mancanza di libertà, che tanti oggi lamentano, non dovrebbe essere un problema per chi è in carcere. Eppure l’isolamento forzato, l’impossibilità di quei colloqui tanto attesi dai detenuti con i propri familiari, sostituiti dalle telefonate e dai video, pesano ancor di più. E’ come se uno subisse una doppia reclusione, la propria e quella di chii dovrebbe andarlo a trovarle  in carcere e non verrà. Abbiamo visto in questi giorni scene di occupazione e di violenza nelle carceri, esecrabili e che meritano una giusta condanna, ma, non si vuole certo scusare nessuno, meritano anche un sentimento di umana pietò di chi attende il tanto atteso giorno della visita e se lo vede negato. Facile essere razionali quando, come in questi giorni si è reclusi nella propria abitatzione, ma sempre da donne e uomini liberi, che magari, se non ne possono più di stare tra quaattro pareti domestiche, si firmano un permessino per farsi, comunque a rischio , un giretto al supermercato più vicino. Ma non in tutte le carceri italiane la proptesta è sfociata nella violenza, i detenuti della Casa Circondariale di Varese hanno avuto una piccola idea, grande nel significato. Loro, i più isolati dal mondo, hanno voluto esprimere  il pieno sostegno a tutte le famiglie italiane e del mondo in questo difficile momento con un cestino artistico, realizzato con la tecnica dell’origami, mettendo insieme tanti piccoli pezzi, uniti l’un con l’altro per dimostrare come da singole cose può nascere qualcosa di più bello e complesso. Se è vero che “l’unione fa la forza” grazie per questo messaggio di incoraggiamento ad essere uniti per non abbattersi ma lottare insieme contro questo infido e strisciante nemico dell’umanità.

Gianni Armiraglio

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Eventi

#iorestoacasa diventa #iocantodacasa con il Greensleeves Gospel Choir

Lanciata sul canale YouTube e sui Social  “I Smile”, una clip per cantare insieme ai tempi del coronavirus. “I smile”. Eccoli di nuovo insieme i coristi del Greensleeves Gospel Choir di Varese. Questa volta non in un teatro o in una chiesa, ma in un video su YouTube, a cantare “I smile”, il celebre brano di Kirk Franklin, ognuno a casa propria, eppure tutti insieme… 

“Sorrido, anche se sono ferito, vedi? Sorrido” Si sa, sono giornate drammatiche, ma chi ha sperimentato la bellezza nella propria vita, non riesce più a farne a meno, per sé e da condividere con gli altri. E così, questo tempo sospeso, può diventare anche tempo di energia e creatività. 

“Anche noi – ci dice Fausto Caravati, direttore del coro – abbiamo annullato tutto, prove, eventi, concerti. Ligi alle indicazioni, per proteggere noi stessi e gli altri, abbiamo aderito alla campagna #iorestoacasa, promossa anche dal MiBACT. Far parte di un coro è però qualcosa di unico e difficilmente i coristi resistono troppo tempo senza cantare insieme. Ecco allora che la tecnologia ci è venuta incontro, con chat di gruppo, video-messaggi, messaggi vocali. Tutto quello che ci fa sentire più vicini è il benvenuto. E’ nata così l’idea di una videoclip, ognuno ha cantato da casa.”

Si legge sulla pagina fb dei GGC: “Le giornate che si svuotano di abbracci, riempiamole di sorrisi! Tutti noi Greensleeves siamo ligi alle indicazioni, ma non smettiamo di cantare e di sorridere. Distanti ma acCanto!  Perché #andrátuttobene se ognuno di noi fa la sua parte! #staiacasa, #siiresponsabile, #stayhome #beresponsible #sosmile #iocantodacasa #iosuonodacasa

I smile, even though I hurt see I smile/I know God is working so I smile/Even though I’ve been here for a while/I smile, smile/It’s so hard to look up when you get down/Sure would hate to see you give up now./You look so much Better when you smile!” (sorrido, anche se sono ferito, vedi? sorrido/so che Dio sta lavorando, quindi sorrido/anche se sono stato qui per un po’/sorrido, sorrido/é così difficile guardare in alto quando si guarda sempre in basso/sono sicuro che odierei vederti rinunciare ora/sei molto meglio quando sorridi, quindi sorridi)

E allora, #restiamoacasa, uniti dalla musica!

 

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Varese-Laghi

Superlavoro al 112 di Varese

ESPLODONO LE RICHIESTE PER IL CORONAVIRUS CALANO I REATI PER INFORMAZIONI SUL VIRUS NON CHIAMARE IL 112 MA IL NUMERO VERDE REGIONALE 800 894 545

Settimana di passione per gli operatori della centrale unica di risposta di Varese del Numero Unico di Emergenza 112. Dal venerdì 21 a sabato 29 Febbraio le telefonate gestite a Varese (che risponde per 5 province) sono state 38.325 contro le 24.185 della settimana precedente (+60%). Di esse circa 7600 ovvero il 21 per cento proveniva dalla nostra provincia mentre la parte del leone l’ha fatta la provincia di Bergamo dove è stato individuato un piccolo focolaio di Coronavirus nella zona di Nembro. I 50 operatori varesini coordinati dal dottor Guido Garzena (nella foto) responsabile del 112 e del 118 di Varese hanno faticato soprattutto nei primi due giorni (22 e 23 febbraio) a gestire una massa enorme di chiamate improprie che hanno inevitabilmente allungato i tempi di risposta. Poi i ripetuti appelli pubblici ad utilizzare il 112 solo per casi di vera emergenza hanno consentito di normalizzare la situazione con un traffico comunque molto intenso per tutta la settimana. Interessante analizzare la composizione delle chiamate: le richieste di soccorso sanitario sono passate dalle 18.000 circa della settimana precedente alle 31.000 del periodo di emergenza Covid19 mentre le richieste di intervento per le forze dell’ordine sono calate del 18% passando da 6981 a 6008 segno che quando c’è un forte rischio salute, tutto il resto (persino i reati) passa in secondo piano. I responsabili regionali ricordano nuovamente di chiamare il 112 solo in caso di effettiva necessità. Per informazioni generiche sul proprio stato di salute in relazione ai sintomi del coronavirus e/o alle procedure da seguire in caso di contagio si prega di contattare il numero verde regionale 800 894 545