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Londra, quanto è lontana?

Due ore di volo, due ore di pullman: ma quanto è lontana Londra? Le rotte più economiche passano dall’aeroporto di Stansted con bus navetta verso la città. La ferrovia e il terminal di Heathrow spesso non sono alla portata di tutti.

Siamo arrivati in serata, tra le vetrate degli uffici semivuoti ancora illuminati. I concierge sull’uscio dei celebri hotel accolgono i turisti che scendono dai taxi neri. I ragazzi dei collage, nella loro cortese eleganza, fanno ritorno a casa.

Benvenuti nel museo del mondo contemporaneo dove tutti si sentono a casa. Basta salire su un bus a due piani da un capolinea all’altro per imbattersi nel parentado di tutta l’umanità. Con le tazze di caffè da passeggio raggiungiamo Buckingham Palace e volgiamo lo sguardo all’orizzonte su The Mall, il lunghissimo viale cerimoniale dal fondo rosso ornato da bandiere variopinte che fanno da contorno. Attraversiamo Westminster Abbey Square immersa ancora nella rugiada del mattino, i ticket di accesso all’abazia hanno prezzi davvero elevati e ci accontentiamo di scattare qualche foto nei suoi dintorni.

La giornata è stupenda, limpida. Il sole invernale, sempre molto basso, offre colori unici alla città. Ad ogni semaforo si può sfogliare un libro di architettura a cielo aperto. Scegliamo di percorrere le sponde del Tamigi dal Big Ben in restauro, passando per il London Eye, fino al bellissimo Tower Bridge. Rallentiamo per osservare la vita della città scorrere e ci accorgiamo subito della sua frenesia, gli sguardi dubbiosi dei passanti invitano i turisti a rispettare il loro passo. Sono le 15 e il sole inizia già a tramontare. Con la metro raggiungiamo in breve tempo Saint Paul Cathedral, attraversiamo il moderno Millennium Bridge e osserviamo il tramonto sulla città dalla terrazza del Tate Modern.

Londra si accende: le maestose luminarie si propagano da Piccadilly Circus alla periferia, dai moderni centri commerciali agli sfarzosi magazzini Harrods. L’immenso Winter Wonderland nel cuore di Hyde Park con i suoi mercatini di Natale a tema, il parco divertimenti, i caratteristici pub inglesi e le piste di pattinaggio sulle rive del Tamigi accorciano le lunghe serate invernali.

Una leggera pioggia ci accompagna per il resto del viaggio. In una classica atmosfera inglese si possono osservare gratuitamente le opere esposte nella National Gallery di Trafalgar Square, nelle sale della Portrait Gallery oppure si possono rivivere epoche storiche all’interno del British Museum. Abbiamo pranzato nel folcloristico quartiere di Camden Town e passeggiato sul manto verde dell’Emirates Stadium, un concentrato di architettura, sport e tecnologia che sovrasta il modesto quartiere dell’Arsenal.

Dopo quattro giorni resta ancora molto da vedere. Da Victoria Station prendiamo la navetta del ritorno ripercorrendo i viali dello shopping fino ai distretti più periferici. Ogni angolo di questa città è un déjà vu: dai sapori orientali della china town, alla pizza originale napoletana, dal classico fish and chips al cibo Thailandese di Wardour Street. Si può davvero girare il mondo, in un solo giorno…

Simone Modica

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