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CULTURA

“Psicologia delle Folle” da Gustave Le Bon a Giuseppe Conte

Nel 1895 Gustave Le Bon nel libro “Psicologia delle Folle” scriveva: «L’annullamento della personalità cosciente, predominio della personalità inconscia, orientamento determinato dalla suggestione e dal contagio, dei sentimenti e delle idee in un unico senso, tendenza a trasformare immediatamente in atti le idee suggerite, tali sono i principali caratteri dell’individuo in una folla. Egli non è più sé stesso, ma un automa diventato impotente a guidare la propria volontà».

E’ forse il fenomeno a cui stiamo assistendo in questi giorni? Questo fenomeno riguarda più la pandemia da virus? la pandemia da impellente crisi economica?

Non è che stiamo “trasformando in atti le idee suggerite” ? Non siamo “vittime dell’annullamento della personalità cosciente” ?

Sicuramente siamo chiamati una prova importante, la nostra generazione non è stata abituata a gestire emergenze di questo genere. Ma principalmente non è in grado di gestirla la nostra classe dirigente. Occorre sicuramente prestare attenzione sul diffondersi di questa epidemia, ma basta trattati medici qualunquistici se si tratta di un’influenza o della peste, basta doversi preoccupare del calcio, basta riscoprirci tutti fautori del Made in Italy, dell’orario di chiusura di bar o dei musei quando fuori dagli ufficio immigrazione delle questure stanziano accalcati per ore uomini e donne non curanti di adottare alcun sistema di prevenzione, basta nascondersi dietro al virus, preoccuparsi di marginalità rispetto al vero problema: se arriviamo oltre il numero critico di pazienti le strutture ospedaliere non saranno in grado di curarli.

E mi rifaccio ancora a le Bond che scriveva : “Lfolla è un gregge che non può fare a meno di un padrone”

Chi è alla guida del nostro paese, dopo più di quindici giorni dall’inizio di questa epidemia, ha deciso di fare un drammatico discorso alla nazione in diretta facebook, per dare dati agghiaccianti, per autocelebrare i provvedimenti presi, invitando ad unirsi come è accaduto dopo la tragedia del ponte Morandi. Dimenticando di ringraziare il personale medico e paramedico, che oltre ad essere obbligati a turni massacranti sono anche la categoria che ad oggi conta il maggior numero di contagi.

E allora occorre lascia perdere ogni valutazione politica, occorre che tutti ci si impegni verso l’obiettivo comune, occorre un forte senso di responsabilità comune che forse è mancato, occorre perseguire l’obiettivo più importante che il contenimento dell’epidemia, che per fortuna (?) ha colpito Regioni come Lombardia e Veneto che hanno da subito dimostrato capacità di gestione della crisi. I conti si faranno dopo. “Tutti insieme ce la potremo fare”

#tuttiinsiemecelapotremofare

 

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