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Coronavirus. Lo “Sportello dei Diritti”: non ai test “Fai da te”.

Coronavirus. Lo “Sportello dei Diritti”: non ai test “Fai da te”. Dopo il Comunicato del Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute anche FEDERFARMA comunica ai farmacisti di evitare di trattare test che sostituiscano il “classico basato sull’identificazione dell’RNA virale” È superfluo dire che l’Emergenza Coronavirus stia sconvolgendo le nostre vite e che siano in tanti ad essere preoccupati e a chiedersi se si è stati infettati. Tanto che moltissimi hanno provato ad accedere a test rapidi per sapere se si è stati vittima del contagio. Mentre in rete si segnalano kit venduti online basati sull’assoluta assenza di attendibilità scientifica e perciò sconsigliabili di per sé, è assolutamente consigliato di evitare l’acquisto di prodotti non conformi a quelli già raccomandati dal Ministero della Salute, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. A tal proposito riteniamo utile segnalare la circolare di oggi 19 marzo, con la quale FEDERFARMA, la Federazione nazionale che rappresenta le oltre 16.000 farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, ha raccomandato gli iscritti ad astenersi dal trattare qualsiasi tipo di test diverso dal “classico basato sull’identificazione dell’RNA virale”. Di seguito il testo integrale della circolare – che rimanda al comunicato stampa del Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute riguardante il tema dei Test per il Covid19 – che vale la pena di leggere per evitare la corsa a test che non siano quelli ufficiali e raccomandati. «Questa Federazione ha cura di trasmettere il comunicato stampa del Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute riguardante il tema dei Test per il Covid19 per i quali sono giunte alla scrivente diverse richieste di chiarimento in ordine alla vendibilità in farmacia. A tale riguardo, il Comunicato “ritiene doveroso specificare che, a oggi, i test basati sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che di tipo IgG) diretti verso il virus SARS-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e di comprovata utilità per la diagnosi rapida nei pazienti che sviluppano COVID-19 e che non possono sostituire il test classico basato sull’identificazione dell’RNA virale nel materiale ottenuto dal tampone rino-faringeo”. Il Comunicato aggiunge, inoltre, che l’OMS sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati all’attenzione dell’Agenzia; i risultati relativi a quest’attività di screening saranno disponibili nelle prossime settimane. Con l’occasione si ritiene utile informare che Federfarma aveva già interessato le Autorità competenti con note del 13 marzo 2020 e del 18 marzo 2020, per acquisire le indispensabili e preventive indicazioni sulla vendibilità in farmacia per due test per il Covid-19: Coronavirus Quick Test della ditta Superbio e Vivadiag. Tenuto conto delle indicazioni pervenute, si invitano le farmacie ad astenersi dal trattare le referenze in oggetto».

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