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ECONOMIA

Stretta sulle banche, senza bancomat come si fa?

I sindacati hanno chiesto a favore dei bancari d’Italia la chiusura totale degli sportelli bancari su tutto il territorio nazionale per 15 giorni, garantendo esclusivamente i servizi on line e l’operatività tramite Atm. Ma l’Abi ha detto no, come si precisa su https://quifinanza.it/info-utili/banche-chiuse-abi-sindacati-unicredit-intesa-sanpaolo-nuove-regole/363086/

Fermare le banche vuol dire fermare l’economia e se non ci sono impiegati in sede chi rifornisce il bancomat? Se una persona non ha il conto deve pagare in contanti.

Se non riuscisse a prelevare come si paga? Se per caso si è bloccati per es. per un errore di digitazione occorre chiamare l’assistenza ma spesso ci viene chiesto in filiale per resettare la password e quindi?

Se abbiamo un conto fuori dal nostro paese di residenza o di domicilio come fare?

I sindacati chiedono di chiudere le sedi per non far correre rischi ai dipendenti, misure straordinarie ed eccezionali per la tutela delle persone “con il massimo senso di responsabilità”, ma ci sono anche i diritti degli utenti da tenere in considerazione; utenti che lasciano i soldi nel conto e coi quali si pagano gli stipendi dei bancari.

Come se ne esce? usando di più i conti online, che dovrebbero costare poco o nulla, e su cui si pagano 100 euro solo di bolli, a meno che non ci siano investimenti, azioni e/o fondi su cui le banche guadagnano.

I conti online però devono essere semplici e sicuri, aspetto su cui obiettivamente ci siamo incamminati, mentre sul primo versante, la semplicità, c’è ancora molto da fare.

 

 

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