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Crisi Air Italy e interventi attesi dai Lavoratori

crisi Air Italy e interventi attesi dai Lavoratori

Illustrissimi Ministri,

come è noto, il decreto “Cura Italia” ha previsto all’art. 79 la costituzione di una nuova società di trasporto aereo, che sarà interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le motivazioni che hanno indotto a tale decisione derivano dal riconoscimento e dalla consapevolezza dell’importanza strategica che ha una compagnia di bandiera, che possa collegare l’Italia con tutto il mondo, rilanciando di fatto, il trasporto aereo nazionale e al contempo garantendo la necessaria ripresa economica post-Coronavirus. 

Appare evidente la necessità di una Newco con lo stesso numero di aerei precedente, poiché altrimenti verrebbe vanificato lo sforzo e l’azione stessa, non garantendo per il nostro Paese un progetto adeguato e strutturale di trasporto aereo.

Riteniamo inoltre che la nazionalizzazione sia soprattutto una occasione unica per consentire ad Alitalia la fine del regime di commissariamento; tutto ciò, non sarebbe sufficiente se non accompagnato da un vero rilancio della compagnia stessa e una ridefinizione delle regole che governano il trasporto aereo in Italia, propedeutiche a tutelare in modo equanime tutto il personale del trasporto aereo nazionale.

A tale scopo diventa necessario ed improcrastinabile un piano industriale ambizioso, che garantisca al nostro Paese collegamenti internazionali, ma al contempo raccordi capillari interni, connettendo in particolare modo le aree disagiate, quali le isole maggiori.

In uno scenario di questo tipo diventa percorribile l’inclusione nel progetto dei lavoratori Airitaly, che, ad oggi, intravedono il rischio di vedersi emarginati da tutto ciò, e per i quali richiediamo una parità di trattamento con i dipendenti di Alitalia.

Le scriventi RSA rivendicano una maggior tutela dei lavoratori Air Italy ed esortano a non perdere così l’occasione di salvaguardare, attraverso un progetto così ambizioso, professionisti già addestrati e qualificati, sin da subito pronti ad abbracciare la sfida che il Governo centrale si appresta ad intraprendere.

È doveroso sottolineare che la perdita dei 1453 posti di lavoro annunciati produrrà conseguenze sociali devastanti, alimentando il forte rischio del collasso di un comparto essenziale sia per l’economia nazionale, sia per le regioni Lombardia e Sardegna.

Ora che finalmente il Governo Italiano si accinge ad attuare una tanto attesa e profonda ristrutturazione del trasporto aereo, vengano comprese in un progetto più ampio tutte le attività nazionali operanti in questo campo, a tutela delle nostre aziende e di un servizio pubblico efficiente.

Si rende ciò ancor più doveroso nel momento storico che vive il Nostro Paese, mentre affronta una battaglia epocale che richiede, oltre alle logiche aziendali, l’imposizione anche di dinamiche legate alle responsabilità sociali.

Cordialmente

Le RRSSAA AIR ITALY

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