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Associazione Guardie Riunite d’Italia,Massimo Raffi scrive a Conte

Le guardie giurate assieme alle altre forze dell’Ordine, sono tra i temi che più sentiamo nostri e che seguiamo per la loro importanza nel garantirci sicurezza e tranquillità.

Oggi ci scrive l’Associazione Guardie Riunite d’Italia, nella persona del suo presidente Massimo Raffi, per denunciare le condizioni critiche in cui si svolge il loro lavoro, a causa del possibile contagio da coronavirus.

Noi cittadini comuni stiamo a casa e rischiamo molto poco rispetto a chi per lavoro, come i sanitari, le forze dell’ordine o chi sta alla cassa di un supermercato, mentre chi è a contatto con tante persone che magari non sono a conoscenza della loro malattia ha rischi e pericoli per sè e per la sua famiglia di riflesso.

Una condizione di rischio che ha spinto Massimo Raffi a scrivere direttamente al premier Conte, utilizzando Varese Press come mezzo di diffusione al pubblico e di cui ringraziamo per il privilegio e stima che ricambiamo:

“vorrei segnalare alla Vs redazione una missiva inoltrata al Premier Conte, all’organo compente, e per conoscenza alla segreteria del capo dello stato. Ci urge segnalare le criticità che affliggono il comparto in occasione dello stato di allerta, dove Guardie Giurate sono costrette ad operare in ambito sussidiario alle forze di polizia presso siti di particolare interesse, tra cui aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e presidi sanitari, dove sono esposte a grave rischio di contagio senza le dovute precauzioni – se non precarie – visto che le aziende ( salvo le note imprese leader nel settore come Italpol, Battistolli, Iss Vigilanza, Sicuritalia ecc ) salvaguardano i propri interessi dovuti anche dalla sospensione di appalti privati che – a loro volta – hanno addirittura determinato l’apertura della cigs.
Vorrei con questo chiedere la possibilità, dato che ancora una volta il loro operato non viene riconosciuto, di un articolo a sensibilizzazione sociale che vada a sottolineare le difficoltà e il rischio di questi operatori, diversamente dalle altre forze di polizia ignorati dal contesto sociale e istituzionale.
Questo documento ben presto verrà esposto alle varie procure in relazione alle innumerevoli segnalazioni di contagio.
Fiducioso di un Vs intervento, ringrazio anticipatamente.”
Il Presidente Nazionale
Massimo Raffi

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