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Roma, Emergenza Covid: l’applicazione delle sanzioni porterà al caos nei tribunali.

EDITORIALE 

Avv. Gianni Dell’Aiuto
 
Sono state avanzate da più parti ed anche da giuristi di alto livello, perplessità sulla legittimità
costituzionale dei provvedimenti emessi dal Governo e, in particolare, delle sanzioni conseguenti
alle violazioni. Come aggiungere caos all’emergenza. Non è la prima volta che i provvedimenti
emessi dagli ultimi due governi siano stati oggetto di pesanti critiche a livello giuridico,
perfettamente motivate, ma in queta situazione emergenziale l’impatto potrebbe essere molto
pesante su ua giustizia già quasi al tracollo e adesso completamente ferma.
Ma non ferma al punto di permettere al TAR della Campania di decidere con una solerzia degna di ben altre occasione sul primo ricorso sottopostogli ed ha annullato un provvedimento
amministrativo irrogato contro in cittadino italiano da parte delle forze dell’ordine. Nonostante la quarantena impostagli un signore aveva deciso di andare a lavorare e di andare a prendersi le
sigarette.
Il Tar Campano gli ha dato ragione con annullamento del provvedimento amministrativo con cui gli era stato ordinato di rimanere nella propria abitazione e, altre valutazioni a parte, questo
provvedimento apre una breccia in un muro che il governo avrebbe dovuto costruire intorno alla legislazione emergenziale. Anche se già lo immaginavamo si apre la strada a cavilli e ricorsi.
Il giorno dopo avere ricevuto un “atto di diffida e quarantena” con cui veniva notificato il divieto di uscire per 14 giorni, il soggetto coinvolto ha presentato ricorso al Tar Campania.
Il Tar della Campania, che dovrebbe essere chiuso o aperto per udienze da tenere solo in casi gravi ed urgenti, ha deciso in 48 ore con una sentenza che “accoglie l’ istanza e per l’ effetto sospende
l’ atto di diffida e la messa in quarantena”. Sospende, non annulla, e si ritiene opportuno riportare la motivazione da cui si espungono solo alcuni incisi.
Riscontrata la verosimiglianza di quanto dedotto in esito alla essenzialità del percorso seguito dalla propria abitazione per l ‘ approvvigionamento presso il punto di distribuzione automatico di
tabacchi” e ritenuto che  l’ estrema gravità e urgenza vada apprezzata anche nella adeguata considerazione del fine giustificante le misure, il ricorso viene accolto con esclusivo riferimento
all’ atto di diffida e messa in quarantena in relazione agli detti impegni, nei limiti di quanto ad essi necessariamente connesso e nel rispetto di tutte le altre misure, condizioni e precauzioni note
al ricorrente”.
Il provvedimento lascia forti perplessità sulla motivazione ma, al di là della sua correttezza o meno, anche in termini di tutela della collettività, il pericolo segnalato si dimostra il pericolo concreto di
un numero incredibile di ricorsi all’Autorità Giudiziaria.

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