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Samarate

Carla Brogioli e Felice Macchi una storia tra tante scelta dalla redazione

di Gianni Armiraglio

Preferiremmo scrivere di storie non tristi quando parliamo dei nostri cari, quando in una famiglia ci sono dei nonni, quelli veri che sono stati insieme una vita, si sono amati e hanno tirato grandi i figli, voluto bene ai nipoti, ma purtroppo i nonni prima o poi, se vanno e in questo momento il coronavirus ce li sta portando via. Quando poi se vanno tutti e due contemporaneamente senza sapere uno dell’altro, c’è un dramma nel dramma.

Abbiamo scelto di ricordare due persone qualunque, come ce ne sono tante, ma in questo è come se ricordassimo tutti quei nonni, tutte quelle persone anziane che, alla fine di tutto quanto sta succedendo non troveremo più.

Carla, classe 1938, era una piccola artigiana in pensione dalle mani d oro, la sartoria e i fiori le sue passioni più grandi. Ago che andava su e giù, le bastava un semplice pezzo di stoffa, una macchina da cucire e da quelle mani uscivano abiti meravigliosi.

Felice era del 1931 ed era anche Capo Reparto Vigili del Fuoco del comando di Varese, distaccamento di Malpensa, finalmente a casa a godersi un po’ di meritata pensione.

Innamorato della sua Cascina Sopra, piccolo rione di San Macario, non aveva smesso, da buon pompiere, di essere sempre al servizio di tutti, in cucina alle feste di paese, appassionato di ciclismo e musicista nella Filarmonica Samaratese.

La passione più grande di Carla e Felice: fare i nonni anzi i bisnonni. Inutile scrivere altro quando ci sono le parole dei loro cari a ricordarli :

“Devo questo ultimo saluto ai miei Nonni, veri e insostituibili pilastri portanti della mia crescita, che non ho potuto accudire e consolare nelle loro stanze in ospedale come avrei desiderato in questi loro ultimi giorni.

Siamo stati travolti da un uragano senza avere neanche il tempo di realizzare e toccare con mano quello che ci stava succedendo intorno, tutti separati, appesi ogni giorno alla speranza che il telefono suonasse con qualche notizia positiva dagli ospedali. E invece Lunedì 23 ti sei spenta tu nonna e mercoledì 26 tu nonno.

Nessuno di voi due avrebbe retto l’ eventuale notizia della perdita dell’altro e cosi l’ esistenza ha voluto che vi prendeste per mano ancora una volta e che continuaste insieme la vostra strada.

Il 13 giugno 2019 scoccarono i 60 anni di matrimonio. Un Amore grande, un grande esempio.

Sempre insieme a sostenervi dalla più piccola delle banalità alle grandi prove della vita; sempre col sorriso, sempre pronti ad aiutare tutti fino all’ultimo nonostante la vostra tenera età di 81 e 89 anni, appena compiuti, il 12 marzo, poco prima della tempesta.

Non posso che sentirmi fortunata e appagata.per avere avuto la possibilità di vivervi a pieno tutto questo tempo, per  avervi reso partecipe del mio piccolo miracolo, facendovi provare la magia dell’essere diventati anche bisnonni e che bis – nonni!

Due persone meravigliose dal cuore grande.

Per noi, e per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarvi nel loro percorso, avete lasciato un bagaglio inestimabile che custodiremo e tramanderemo con estrema cura.

La nostra piccola Emma vi porterà nel suo cuore per sempre insieme a tutti noi e ai nostri ricordi e voi continuerete a proteggerci da lassù e a illuminare le nostre giornate. Grazie per esserci sempre stati, grazie di tutto. Buon viaggio.”

Lisa

 

 

 

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