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Busto Arsizio

Busto, magistrati, avvocati e Camera Penale contro Antonelli

La polemica è salita di livello a Busto, dopo le esternazioni di Antonelli per  il rilascio di una persona che era ubriaco  ed è stato rimesso in libertà per le sue “prodezze”

La sua uscita, normale su Facebook, per uno qualsiasi, ha però provocato un vespaio di un documento comune di Ordine degli Avvocati Angelo Proserpio, del presidente della Camera Penale Roberto Aventi e del presidente della sottosezione locale dall’Associazione Nazionale Magistrati Luisa Bovitutti.

D’altra parte un sindaco non può commentare come chiunque, deve essere accorto e pesare le parole, in  quanto rappresentante numero uno …

La foga e l’impeto a certi livelli, possono fare male.

 

Esternazioni dal titolo «Chiedo scusa ai miei concittadini se oggi l’aggressore è già libero» pubblicate dal Sindaco sul social network Facebook, seguivano sul medesimo social network plurimi e irripetibili commenti di iscritti dal carattere ingiurioso e minaccioso, nei confronti del giudice, del Pm titolare del procedimento e dell’avvocato difensore dell’imputato.

Occorre osservare, a fronte di tali gravi condotte, che il corretto esercizio della funzione giurisdizionale, ancorato all’applicazione di norme giuridiche e non ad estemporanee valutazioni emotive, nulla ha a che vedere con la ricerca del consenso né con l’irrogazione di pene esemplari per compiacere la collettività.

La decisione giudiziale e il complesso dei valori a chi essa si ispira non mirano certo ad assecondare le pulsioni giustizialiste di chi, sentendosi protetto da uno schermo virtuale, invoca violenza a danno del giudice, del pm o del difensore dei quali evidentemente ignora ruolo e funzione.

Non può quindi tollerarsi alcuna aggressione a tali figure istituzionali, che delle garanzie e dei diritti individuali sono i tutori; ancor più gravi appaiono le suddette condotte se si considera la peculiare situazione di emergenza sanitaria che l’intera Comunità nazionale sta vivendo e lo sforzo che si sta compiendo per consentire al sistema Giustizia di continuare ad operare.

Non si può infine non rilevare come la delicatezza che connota ogni decisione giudiziaria e i principi giuridici ad essa sottesi avrebbero quanto meno imposto un doveroso contegno in chi, per il ruolo politico rivestito, dovrebbe essere una guida per la collettività. Per le ragioni esposte l’Associazione Nazionale Magistrati, l’Ordine degli Avvocati di Busto e la Camera Penale, esprimo sconcerto per le dichiarazioni del sindaco di Busto Arsizio e indignazione e ferma condanna per i commenti che ad esse sono seguiti sui social network nonché la più ampia solidarietà e vicinanza ai magistrati ed all’avvocato destinatari di ignobili attacchi.”

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