A seguito dell’emergenza Covid19 non è possibile dare la caccia ai cinghiali.
Il loro numero è così fortemente aumentato andando a creare problemi alle campagne e anche in città dove arrivano in cerca di cibo.
Si riscontrano danni a vigneti, campi seminati e agli ortaggi.
Gli ungulati hanno grufolato sui campi seminati a mais, grano e granoturco e ora la semina è da rifare.
Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti Piemonte, dichiara : ” La proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali e di aree ad elevato pregio naturalistico.”
Bruno Rivarossa, Delegato Confederale, afferma : ” Questo, oltretutto, sarebbe stato il periodo giusto, con la vegetazione ancora ridotta, per gli abbattimenti. “
Sopprimere una forma di vita, anche se animale, mi provoca sempre dolore ma , a volte, è necessario per salvaguardare il benessere e la sicurezza degli uomini.
Franco Simonetti