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Covid-19. Turismo, ricette inesistenti e idee inattuabili dal Governo

Poche e confuse le idee sul fine ergenza da coronavirus, che sarà effettivo e duraturo dopo la scoperta del vaccino e la sua diffusione nel mondo, ci vorranno sei mesi o un anno???

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Nel frattempo dobbiamo organizzarci per non fare morire l’Italia che ha tutto, eppure sembra al tappeto.

Turismo e Made in Italy così apprezzati nel mondo, sono i punti di forza assieme alle città d’arte, alle bellezze naturalistiche al nord come al sud d’Italia.

Ne verremo fuori con ricette concrete, affidabili e durature.

la sottosegretaria del Mibact Lorenza Bonaccorsi( Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo)

Nella foto sotto:

 

Lorenza Bonaccorsi 1200x1264

 

 dice che  non dobbiamo aspettarci flussi di turisti stranieri, che nel 2019 raggiunsero il   picco  del 51% del totale. Prevarrà un turismo domestico, di piccoli spostamenti. (   Sole24ore).

 Le idee della sottosegretaria sono le solite: 

 “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Immaginiamo una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

 L’idea di un’azienda di Serramazzoni, la Nuova Neon 2, non sembra, nonostante gli sforzi   dell’azienda, piacere quasi a nessuno.

 E anche l’uscita della sottosegretaria, sviluppo di un “turismo di prossimità” per fare   muovere meno persone non ci sembra il massimo, a meno che non spostiamo il mare a   Milano!

 Dalla Lombardia si va in Liguria oppure in Romagna, e sia nell’uno che nell’altro caso i   problemi sono decennali e mai risolti, la viabilità e i costi per esempio, rispetto all’Oriente.

Quindi se vogliamo far ripartire il settore occorre abbassare le tasse al 15% tanto per direne una concreta, defiscalizzare gli investimenti e fornire assistenza sanitaria a due passi dalle spiagge invece di chiudere gli ospedali tagliando sui servizi.

Ma sopratutto mettersi d’accordo al Governo con misure precise, durature e lungimiranti:” nessuno investe in un settore senza prospettive, e i governanti sentano gli operatori del settore, les strutture turistiche, i bagnini ( che sanno di cosa si parla), le agenzie turistiche, gli animatori, i ristoratori e i proprietari di case che hanno investito i risparmi di una vita sentendosi sulle spalle sempre più tasse, inventate dai sindaci che non riescono a garantire i servizi addossando costi assurdi sui proprietari delle seconde case invece di agevolarli ad investire e ristrutturare.” ( Giuseppe Criseo-Presidente movimento politico CASADEGLITALIANI).

Mantenere le distanze al mare?

Si al mare per rilassarsi, chiaccherare sotto gli ombrelloni, fare conquiste ( chi può), socializzare, far divertire i bimbi, trascorre la vecchiaia in santa pace e non ci si chieda di chiuderci in un box.

Caso mai bisogna insistere coi tamponi e le analisi del sangue periodiche partendo dagli anziani per arrivare a tutta la popolazione e vietare le spiagge agli ammalati accertati, non mettere paletti assurdi, antieconomici e non realistici?

Avete letto e ascoltato le lamentele del ristoratore che si è rivolto a Conte?https://www.varesepress.info/in-evidenza/ristoratore-mette-conte-con-le-spalle-al-muro-non-vogliamo-soldi-siamo-arance.html

Se continuano a mettere limiti, ci saranno posti vacanzieri che dovranno sborsare molto di più per godersi la spiaggia e resteranno aperti i bagni più grandi con migliaia di ombrelloni e poco personale.

L’effetto sarà l’aumento dei costi per tutti e il licenziamento dei 3/4 del personale, e noi non ce lo possiamo permettere.

 

 

 

 

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