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Cronaca

AAA Lavoratori cercasi per i raccolti made in Piemonte

A causa del blocco delle frontiere non sono potuti arrivare i lavoratori che tutti gli anni giungono temporaneamente in Piemonte per la raccolta dei prodotti agricoli per poi ritornare nei loro paesi di origine a lavoro terminato.

Roberto Moncalvo Presidente Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale hanno lanciato l’allarme perchè c’è il rischio di non riuscire a raccogliere la frutta e la verdura.

Mezzo milione di giornate di lavoro sono andate perse in agricoltura nel mese di marzo a causa della chiusura delle frontiere ai lavoratori stranieri.

La produzione non può andare perduta in un momento in cui le scorte alimentari sono una risorsa strategica per il Paese.

Si rende quindi necessario sburocratizzare le procedure in modo da consentire ai cassintegrati, studenti e pensionati di svolgere i lavori nei campi.

Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro. Si tratta di reperire manodopera autorizzata e per maggiori informazioni si può consultare il sito : http://lavoro.coldiretti.it 

Franco Simonetti

 

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