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Coronavirus,Varese: Ivana Perusin:avanti con concretezza e velocità

 

Ieri la seconda cabina di regia voluta da Palazzo Estense. Prosegue il lavoro dei tavoli di settore

Si è svolta nel pomeriggio di ieri la seconda cabina di regia per la ripartenza di Varese. L’iniziativa, promossa da Palazzo Estense, vede coinvolti rappresentanti del Comune, del mondo del lavoro, delle professioni e delle imprese; obiettivo del tavolo è quello di costruire un piano operativo coordinato per quanto riguarda la ricostruzione dello sviluppo e dell’occupazione in città.

“Nella settimana che ha seguito il primo incontro – afferma l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – siamo andati avanti con concretezza e velocità, esattamente come questa emergenza ci chiede. Abbiamo costituito tutti i tavoli di settore che avevano presentato nella prima riunione e abbiamo già realizzato i primi tre su agricoltura, professioni e commercio. Ieri, poi, abbiamo condiviso le prime proposte emerse da queste riunioni, tutte idee molto operative, e ci siamo posti i prossimi obiettivi, altrettanto rapidi e concreti. Varese, infatti, non può aspettare”.

Alla riunione, oltre a Perusin e al sindaco di Varese Davide Galimberti, erano presenti gli assessori alle Risorse Cristina Buzzetti e al Turismo, Digitalizzazione e Grandi eventi Fabrizio Lovato. Con loro anche decine di operatori dei vari settori coinvolti. Altro punto affrontato nella riunione di ieri è stato quello delle costruttive idee legate a iniziative che i singoli soggetti associativi stanno già assumendo per la ripartenza; spunti che la cabina di regia di Palazzo Estense armonizzerà rendendoli parte di un unico progetto sul territorio.

“Nella riunione di settimana prossima – sottolinea il Sindaco di Varese Davide Galimberti – tutti i tavoli presenteranno le loro schede di contributo e, insieme, cominceremo a integrarle con le idee e le iniziative del Comune, del Governo e della Regione. Il progetto omogeneo verrà presentato nelle settimane successive e, dopo l’avvio delle riaperture previste nella fase 2, dovremo tutti rimboccarci le maniche: la ricostruzione economica, infatti, sarà un progetto che ci vedrà impegnati per diversi anni e nel quale occorrerà il contributo di ognuno di noi”.

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