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Cronaca

I Rifugi Alpini devono aprire.

La stagione turistica 2020 si presenta molto problematica per i Rifugi Alpini.

Giacomo Benedetti, Presidente della Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine, dice : ” Conte non ha negato la possibilità di andare a fare passeggiate in montagna. Non ci ha proprio pensato, non era nelle priorità, come sempre. Si sta studiando come aprire gli stabilimenti balneari ma strategie per il turismo montano e per come potranno riaprire i Rifugi non ce ne sono. Un Rifugio non è nè un albergo nè un ristorante. Per cui le regole non possono essere le stesse. Una cosa è certa. Come CAI (Club Alpino Italiano) Nazionale lo abbiamo ribadito a tutti i livelli : i Rifugi vanno aperti perchè sono in primo luogo presidi del territorio al di là dell’ospitalità pura. La stagione, sotto il profilo economico, non potrà che essere compromessa. Stiamo pensando di intervenire con ‘provvidenze’ a sostegno delle sezioni locali, con riduzione dei canoni di affitto. E ci stiamo organizzando per quelle che potranno essere le necessità igienico sanitarie, ma giochiamo a carte coperte, perchè non abbiamo la minima indicazione.”

Ma vediamo come si sta muovendo il CAI.

Dice ancora Benedetti : “C’è una apparecchiatura per la sanificazione degli ambienti che avrà il marchio CAI e sarà data gratuitamente a tutti i nostri rifugi. La sta approntando un’Azienda della Lombardia, studiata per noi. Ovviamente non vogliamo sanificare con il cloro o con sostanze che possono inquinare. Inoltre forniremo ai rifugi un termometro a pistola, un saturimetro e mascherine con filtro lavabile, anche queste marchiate CAI e create apposta per noi da Aziende che conosciamo.”

Ma l’ospitalità sara possibile? E se si, in che modo ? Sarà possibile allestire tende per la notte ?

Riprende il discorso Benedetti : ” Non sarebbe pensabile per un rifugio come il Pagari, mentre potrebbe essere una soluzione per altri rifugi, come la Gardetta. Ma non è una formula adottabile da tutti. Allestisco 100 posti letto in tende. E poi? Devo comunque prevedere 100 cene e 100 colazioni. E come faccio a mantenere il distanziamento ? Le domande e i dubbi sono tantissimi. Senza tener conto dell’incognita meteo. Chi dormirebbe in tenda in condizione di temporali violenti o di gran freddo ? Si può piuttosto pensare a tende per gli spazi comuni, ma sono solo ipotesi. Noi che amiamo la montagna riprenderemo ad andarci nel rispetto di tutte le misure che ci verranno indicate. L’importanza dei Rifugi è fuori discussione e, lo ribadiamo, stiamo facendo pressioni ad ogni livello perchè vengano aperti e siano un punto di riferimento per escursionisti e alpinisti. E’ un momento difficile per tutti i settori, il nostro è tra quelli che interessano meno, lo sappiamo. Ma stiamo lavorando con impegno e con tutte le migliori professionalità di cui disponiamo per dare una risposta ai rifugisti e a chi sa quanta gioia e bellezza le montagne sappiano regalare.”

Sappiamo che il Governo è impegnato su tantissimi fronti ma questo non giustifica il fatto di trascurare i Rifugi Alpini e nutriamo la speranza che presto giungano le indicazioni che permettano di ripartire.

Franco Simonetti  

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