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Domiciliari a Battisti: sfregio a Milano, afferma De Corato

CORONAVIRUS, ISTANZA DOMICILIARI BATTISTI, DE CORATO: “SAREBBE UNO SFREGIO A MILANO, DOVE HA UCCISO IL GIOIELLIERE TORREGIANI E L’AGENTE DELLA DIGOS CAMPAGNA. SALA SI FACCIA SENTIRE”- segue una nostra vecchia intervista al figlio.

Milano (9 maggio 2020) – “La richiesta di trasferimento ai domiciliari del terrorista Cesare Battisti è un oltraggio alla memoria delle sue vittime, oltre che un affronto alla città di Milano: qui infatti uccise l’agente della Digos Andrea Campagna e il gioielliere Pierluigi Torregiani, oltre a ferirne gravemente il figlio Alberto, che rimase paralizzato. In loro memoria, il Comune intitolò all’agente un parco nel quartiere Barona e al gioielliere un giardino tra via Baldinucci e via Maffucci. Credo che anche il sindaco Sala sentirà il dovere di esprimersi fermamente contro la scarcerazione”.
È il commento dell’ex vicesindaco di Milano e assessore regionale alla sicurezza, all’immigrazione e alla polizia locale Riccardo De Corato alla notizia dell’istanza di trasferimento di Battisti dal carcere di Oristano all’abitazione di suoi parenti nel Lazio, per il rischio di contagio da Coronavirus.
“È incredibile che Battisti richieda i domiciliari – prosegue l’assessore De Corato – quando ha sulla coscienza l’omicidio di quattro persone e il ferimento di tre, crimini per i quali ha iniziato a pagare da pochissimo, dopo quasi 40 anni di latitanza internazionale dalla Francia al sud America!
“Mi auguro – conclude l’assessore – che non ci sia nessun magistrato di sorveglianza che prenda in considerazione la sua uscita dal carcere a poco più di un anno dal suo arresto”.

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