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LOMBARDIA

Guardie ecologiche, regolamentazione della Lombardia

Consiglio Regionale – approvata all’unanimità riforma Legge Guardie ecologiche. Cosentino (Lombardia ideale): “Pochi slogan ambientalisti e tanto lavoro. Con questa riforma più formazione, più dignità e più organizzazione per contrastare fenomeni dannosi per il nostro patrimonio ambientale”

 

Nella giornata di oggi al Pirellone è stata approvata – all’unanimità – la riforma della Legge Regionale n. 9 del 2005 (disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica effettuato dalle Guardie Ecologiche) che regolamenta l’attività di circa 2 mila volontari lombardi e 64 enti organizzatori del servizio (Comuni, Parchi, Comunità Montane, Province, Città metropolitana di Milano).

La riforma è contenuta in due proposte di legge che sono state abbinate e votate dall’aula: il Pdl n. 50 presentato da Giacomo Cosentino, Consigliere regionale e Capogruppo del movimento civico Lombardia Ideale – Fontana Presidente, e il Pdl n. 96 proposto dalla Giunta regionale.

“Credo che il lavoro delle Guardie ecologiche sia sempre più importante per la tutela del nostro patrimonio ambientale, soprattutto per il contrasto alle discariche abusive e le ore di educazione ambientale che i volontari dedicano agli studenti. Per questo motivo ho lavorato molti mesi per scrivere la mia proposta di Legge e mi sono confrontato costantemente con alcuni gruppi Gev, in particolar modo con il gruppo della Comunità montana del Piambello (Varese) guidato da Osvaldo Mussini.”  dichiara il Consigliere Regionale Giacomo Cosentino e prosegue entrando nel merito della nuova legge di riforma “Se penso alle parole chiave per riassumere gli aspetti principali della riforma mi viene da dire che con questa Legge puntiamo a dare alle Gev più formazione, più dignità e a migliorare tutta la loro organizzazione.”

 

Principali contenuti della riforma:

 

PIU’ FORMAZIONE: per essere più efficaci nella tutela dell’ambiente

-Corsi di formazione: viene definito un programma uniforme per tutta la Regione che sarà integrato con le specificità di ciascun territorio, oltre a prevedere più puntualità nell’organizzazione dei corsi di aggiornamento. I volontari verranno formati anche per riconoscere situazioni di potenziale rischio ambientale;

PIU’ DIGNITA’: nella ripartizione dei contributi regionali e nei rapporti con altri enti

Ripartizione dei contributi: oltre agli attuali criteri che vengono seguiti per la ripartizione annuale dei contributi regionali tra i vari enti organizzatori – tra cui il numero di volontari in servizio presso ciascun ente – verranno presi in considerazione nuovi indicatori che valorizzeranno l’effettiva attività delle guardie;

Rapporti con Protezione Civile e altri Enti: viene definito in Legge il prezioso rapporto tra le guardie ecologiche ed altri Enti, prevedendo la possibilità di collaborazione – anche operativa – con altri Enti e organizzazioni come la Protezione Civile, sia per quanto compiti specifici sia riguardo ad attività legate alle emergenze (come la prevenzione degli incendi boschivi).

-PIU’ ORGANIZZAZIONE: per migliorare il servizio e renderlo più incisivo

-Età, nomina coordinatori, orari, disciplina: viene inserito un limite massimo di età (70 anni) per l’iscrizione al corso di formazione per le nuove Gev, viene disciplinata la nomina dei coordinatori, viene regolamentato a livello regionale il procedimento per l’assunzione di eventuali provvedimenti disciplinari e viene previsto un diverso conteggio delle ore minime di servizio (da ora su base annuale e non più mensile) per avere più flessibilità.

 

Infine vengono previsti due momenti annuali importanti:

 

a) Consulta regionale: luogo di confronto diretto tra l’ente Regionale e i responsabili di servizio delle Gev per capire cosa si può migliorare per venire incontro alle mutevoli esigenze dei rispettivi territori in cui si opera.

b) Giornata delle Gev: momento per celebrare e promuovere i tanti sforzi che ogni giorni vengono compiuti da tutti i volontari. 

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