Categorie
In evidenza

Silvia Romano, polemiche e intrighi internazionali con traffici d’avorio?

Difficile stabilire cosa sia successo con esattezza in mancanza di fonti governative precise, affidabili e non di parte, quando ci sono episodi che si ripetono ( questo è il dramma) come quello di Silvia Romano.

Linda Polman 2

Nella foto sopra Linda Polman una giornalista coraggiosa che indaga su questo mondo.

 

Sta girando sia social un articolo di giornale che poi è stato rimosso ,( un altro è attivo) e qui bisognerebbe capire il motivo della rimozione, magari il clamore internazionale o minacce dei trafficanti di avorio, perchè questo potrebbe essere il contesto secondo un’unica fonte è bene specificarlo.

Di sicuro c’è un  mercato nero di zanne di elefante e corna di rinoceronte: nel 2011 sono state confiscate 26,4 tonnellate di avorio mentre dal 2003 al 2010 ne erano state sequestrate circa la metà. Il rapporto della banca dati Etis sul commercio illegale di avorio del 2012 conferma la floridità del mercato e Il 6 gennaio 2013 il governo cinese distrugge pubblicamente sei tonnellate di avorio provenienti dal commercio illegale per sensibilizzare la popolazione sulla tematica. Di recente anche GabonFilippine e Stati Uniti hanno eliminato le loro scorte di avorio.

Sui traffici di avorio si è mossa Avaaz, 

La ong Avaaz: “Così le leggi europee coprono il traffico di avorio illegale” ( il Fatto Quotidiano)

“L’analisi – spiega Avaaz – condotta grazie ai fondi raccolti dal movimento, ha fornito la prova concreta che il mercato legale di avorio in Europa fornisce una copertura per il traffico di avorio illegale, aggravando il rischio di estinzione per gli elefanti”, vista la forte richiesta in  Europa come in Cina.

Cosa c’entra la Romano con questa storia?

Un  giornale del posto Star ipotizza di un accordo sull’avorio col suo coinvolgimento (???), ipotesi visto che non ci sono prove e neppure dichiarazioni ufficiali della Polizia…

In Italia si è parlato comunque della Onlus  per cui lavorava la Romano e che che non l’avrebbe tutelata: “Non sono io l’ordine preposto per parlare di queste cose, c’è una procura che indaga e ci pensano loro, io non rilascio dichiarazioni sull’argomento” ha però messo le mani avanti mamma Francesca ( Libero Quotidiano).

E la politica italica mette la mani avanti:

“A quel che ci risulta – scrive su Facebook Andrea Cangini, senatore di Forza Italia – la Africa Milele di Fano, fondata dalla moglie del deputato grillino Roberto Rossini, ha disapplicato i protocolli di sicurezza della Farnesina, ha indotto Silvia Romano ad operare in una zona considerata ad alto rischio, e infatti evitata da tutti i cooperanti, non ha comunicato al ministero degli Esteri la presenza in loco di una propria operatrice, non ha fatto seguire a Silvia Romano un corso di formazione né si è premurata di assicurarla per gli infortuni e le malattie. Non c’è dubbio: Silvia Romano è stata mandata allo sbaraglio”., aggiungendo pure:

Senza esperienza, senza un corso di preparazione, senza un’assicurazione per infortuni e malattie, senza protezione, senza neanche avvertire la Farnesina della presenza di un proprio operatore in una zona del Kenya dove la stessa Farnesina sconsiglia a tutti di andare. La Africa Milele di Fano si è comportata così. E forse anche perché si è comportata così una giovane, ingenua idealista ha passato per 18 mesi le pene dell’inferno, lo Stato italiano ha dovuto cedere a un ricatto, il contribuente italiano ha perso qualche milione di euro, i terroristi di Shabab hanno incassato qualche milione di euro che spenderanno in armi per rapire altri cittadini italiani, Stati Uniti e Israele si sono molto irritati… Una gigantesca valanga di problemi fatta rotolare da una piccola Onlus di provincia animata, si presume, dalle migliori intenzioni. Il che non giustifica affatto tanta incoscienza.

Non è il primo caso, vorrei fosse l’ultimo.”

Il grillino tirato in causa hs però smentito la ricostruzione.la replica del grillino, che subito ha voluto precisare: “Mia moglie non ha fondato la onlus Africa Milele. È semplicemente un membro del direttivo dal 2014, mentre la onlus è stata fondata e opera dal 2012. Da quando Silvia è stata rapita la mia unica preoccupazione, anche da parlamentare, è stata quella di informarmi quotidianamente sulle sue condizioni. In merito ai rapporti tra Silvia Romano e la onlus in questione e alla gestione della stessa, non posso che confermare la mia totale estraneità”.

Tornando alla ricostruzione sui traffici che esistono ma non possiamo affermare cose precise se non che alcune Ong pur di operare scenderebbero a compromessi e hanno  dovuto pagare al Shabaab, il gruppo terroristico somalo legato ad al Qaeda, per soccorrere nei territori controllati dai jihadisti.

Tante Ong non hanno voluto piegarsi e se ne sono andate dal territorio, pur di non scendere a compromessi, per questo generalizzare non va quasi mai bene: “shaking hands with the devil”, patti con il diavolo si dice sul posto.

Su quanto accade in quel mondo ha scritto molto la giornalista olandese Linda Polman che già nel 2009 aveva portato alla luce gli aspetti più oscuri del mondo degli aiuti umanitari, nel suo libro L’industria della solidarietà. Aiuti umanitari nelle zone di guerra (Mondadori) e ancora prima aveva affrontato il tema nel saggio, Onu. Debolezze e contraddizioni di un’istituzione indispensabile per la pace (Sperling & Kupfer 2003).

In questo contesto accade di tutto violenza contro le donne, traffici di ogni genere, affari-potere e politica che dominano come da noi ( niente di nuovo), poi intervengono le forze dell’Ordine, 007 di vari stati che trattano e avvengono le liberazioni dei più fortunati, casi di cui si parla molto e alcuni vengono salvati come successo alla fortunata Silvia, altri, magari religiosi, spariscono e non se ne parla più. Misteri di un mondo torbido e senza luce.

Noi sappiamo e conosciamo quel poco che filtra.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *