Categorie
In evidenza

Roma, indagini dei carabinieri del Nas,oscurati 14 siti

L`attività info-investigativa condotta ha consentito di raccogliere elementi di responsabilità nei confronti delle piattaforme on-line per aver posto in vendita illegalmente una molteplicità di medicinali con indicazioni terapeutiche e asseritamente contenenti principi attivi ad azione dopante, antidolorifica e per il trattamento della disfunzione erettile

. Tra questi, gli accertamenti hanno individuato l`offerta in vendita, anche in lingua italiana, di medicinali a base di clorochina e di idrossiclorochina, antimalarici il cui impiego è stato temporaneamente autorizzato dall`Agenzia Italiana del Farmaco per il trattamento (e non la profilassi) dei pazienti affetti da infezione da Sars-Cov-2 e la cui dispensazione è prevista esclusivamente a livello ospedaliero, a causa nelle rigorose condizioni d`impiego ancora sottoposte a sperimentazioni e studi clinici.  ( askanews)

Ricordiamo che tra i fans della idrossiclorchina c’è persino Trump, che non si capisce bene per quali motivi, si spenda così tanto, mentre in Italia, si tende ad utilizzarla con accortezze:

“È noto che la clorochina e l’idrossiclorochina possono causare disturbi del ritmo cardiaco e questi possono essere aggravati se il trattamento è combinato con altri medicinali, come l’antibiotico azitromicina, che hanno effetti simili sul cuore. Recenti studi1,2 hanno riportato gravi disturbi del ritmo cardiaco, in alcuni casi fatali, con clorochina o idrossiclorochina, in particolare se assunti a dosaggi alti o in associazione con l’antibiotico azitromicina. La clorochina e l’idrossiclorochina sono attualmente autorizzate per il trattamento della malaria e di alcune malattie autoimmuni. Oltre agli effetti indesiderati a carico del cuore, sono medicinali noti per causare potenziali problemi al fegato e ai reni, danni alle cellule nervose che possono portare a convulsioni (scosse) e riduzione dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia). Questi medicinali sono impiegati nel contesto della pandemia in corso per il trattamento di pazienti con COVID-19 e valutati in studi clinici in corso. Tuttavia, i dati clinici sono ancora molto limitati e non conclusivi e gli effetti benefici di questi medicinali in COVID-19 non sono stati dimostrati. Sono necessari risultati di studi ampi e ben disegnati per trarre qualsiasi conclusione.” ( fonte: aifa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *