Categorie
Somma Lombardo

Somma, volantini anonimi per raccogliere indumenti

Il ritiro sarà effettuato lunedì dalle 8 alle 18 anche in caso di pioggia, recita l’avviso del volantino anonimo affisso con nastro isolante, sulle cassette delle lettere sommesi.

“Grande raccolta di abiti adulti e bambini”, la scritta in rosso evidenziata ma non  basta, offrono di ritirare pure scarpe, borse e cinture.

Specificano pure in buono stato, aggiungendo in fondo al volantino: “ Mettere il il sacco in vista e ben chiuso”.

Una questione segnalata ai Carabinieri a livello locale anche negli anni scorsi ma prosegue anche quest’anno, nonostante l’attenzione dell’Arma a livello nazionale:”il traffico illecito connesso a tale tipologia di rifiuti ha avuto un fortissimo sviluppo, tanto che le frazioni oggetto delle raccolte differenziate relative all’abbigliamento (CER 20 01 10) ed ai prodotti tessili (CER 20 01 11) sono state inserite negli ambiti prioritari per l’effettuazione delle ispezioni previste dal recente Piano Nazionale delle Ispezioni adottato con il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 22 dicembre 2016 relativo al controllo dei traffici transnazionali di rifiuti.”

Cosa dice la legge a tal proposito ( sito dei Carabinieri)

L’art. 14, comma 1, della legge 19 agosto 2016, n. 166 dispone che: “Si considerano cessioni a titolo gratuito di articoli e di accessori di abbigliamento usati quelle in cui i medesimi articoli ed accessori siano stati conferiti dai privati direttamente presso le sedi operative dei soggetti donatari”. La norma, quindi, fa riferimento esclusivamente all’ipotesi di conferimento diretto da parte dei privati presso le sedi operative dei soggetti donatari, che si considera cessione a titolo gratuito di articoli e di accessori di abbigliamento usati, e dunque l’azione si fa rientrare nella fattispecie della donazione. In questo caso, pertanto, si esula dalla normativa sui rifiuti.

In realtà nel caso di Somma, non c’è conferimento diretto, e senza riferimento ad enti e/o associazioni, è lecito pensare ad un’attività illegale,un abito ceduto come indumento usato, se successivamente risultasse inidoneo alla sua funzione (perché ad esempio troppo liso), diventerebbe a questo punto “rifiuto” e da quel momento scatterebbero i doveri inerenti alla gestione dei rifiuti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *