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Idrossiclorochina, pressioni su De Donno

Premessa: pur non essendo medici prendiamo quello che ci viene comunicato con le pinze, invitando gli altri a fare lo stesso.

La scienza ha bisogno dell’economia e le multinazionali dei farmaceutici ragionano in termini economici ed è risaputo. D’altra parte a parte queste prese di posizioni sulla Idrossiclorochina, è noto che nei farmaci ci sono le avvertenze e leggendole, spesso verrebbe voglia di farne a meno, visti i rischi che si corrono, ma per un periodo breve si può e e deve rischiare.

Certo che se poi le cure diventano lunghe, bisogna d’accordo col medico curante, capire se e come curarsi anche perchè le cure di ieri magari non sono uguali a quelle di oggi: la materia e delicata e noi nel  nostro piccolo teniamo gli occhi aperti

 

riceviamo e pubblichiamo

Purtroppo abbiamo appurato che il messaggio di De Donno che si scagliava contro l’idrossiclorochina appartiene a lui.
Qualcuno del nostro gruppo gli ha chiesto spiegazioni e lui non ha risposto.
Un medico che sta curando con successo e senza effetti collaterali sul territorio milanese i suoi pazienti (e non solo i suoi) con Idrossiclorochina e azitromicina, ha scritto a De Donno (che certamente lo conosce) chiedendo spiegazioni riguardo alle sue dichiarazioni ma De Donno non si è degnato di rispondere.
Moltissimi di voi mi hanno scritto profondamente delusi dal suo atteggiamento.
La maggioranza di voi mi ha manifestato il suo pensiero relativamente al fatto che o è stato “comprato” oppure ha accettato un compromesso.
Io non credo si tratti di questo.
Credo piuttosto, analizzando il linguaggio utilizzato, che siamo semplicemente in presenza di un personaggio dall’ego ipertrofico e che l’improvvisa popolarità gli ha dato alla testa.
Nessuno compera merce simile per la propria causa. Anche i lacché hanno una maggiore dignità.
Vi chiederete perché sono così pesante nel giudizio. Ve lo spiego.
Perché all’inizio lui stesso dichiarava che in fase 1 della malattia l’idrossiclorochina e l’azitromicina funzionano con ottimi risultati.
Il graduale indebolimento del virus rischia di togliergli tutti i pazienti che, assumendo idrossiclorochina e azitromicina a domicilio, guarirebbero in una settimana.
In sostanza, vuole che a qualsiasi stadio della malattia i pazienti si sottomettano ad infusione di plasma.
D’altro canto, con le sue affermazioni, ritiene di guadagnare consenso anche nel fronte a lui avverso dei suoi colleghi. Ma non guadagnerà alcun consenso da quel lato.
Il problema vero sta nel fatto che la percezione popolare è che lui sia il salvatore della patria.
In realtà sta rendendo un pessimo servizio non solo a chi, tuttora, sta curando i propri pazienti con Idrossiclorochina. Ma avalla le posizioni di AIFA e OMS.
Le posizioni di OMS stanno mettendo in grossa difficoltà i Paesi del terzo mondo, soprattutto i più poveri che sono dotati solamente di quell’arma per combattere il virus e salvare vite umane.
Lancio un appello, a chi di voi usa Facebook e che dovesse condividere il mio pensiero, di diffondere il messaggio.
Potete copiare liberamente questo messaggio e apporre il mio nome e cognome oppure esprimete la vostra idea nei modi che ritenete più opportuni.
Se la pensate diversamente, esprimetevi comunque. Dobbiamo creare dibattito su questo importante, vitale, argomento

Mauro Rango

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