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Coronavirus, la querelle sulla idrossiclorochina continua, risposta al The Lancet

Oggi abbiamo inviato tramite email con ricevuta lettera al The Lancet e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, firmata da 80 medici tra cui cattedratici e pubblicisti internazionali.

È stata “smontata” dal punto di vista medico scientifico relativo alle patologie e dal punto di vista statistico relativo alla tipologia dei dati raccolti lo studio di Mandeep Mehra e altri sulla base del quale l’OMS aveva introdotto la direttiva di sospensione di idrossiclorochina SOLO per pazienti Covid-19.
Alcuni giorni fa, 120 scienziati di tutto il mondo (ma non italiani) avevano mosso dubbi e perplessità riguardo la procedura e la metodologia nella raccolta dei dati. Noi siamo entrati nel merito del punto nodale : cioè decessi per cardiopatie a seguito assunzione di idrossiclorochina, chiarendo, oltre ogni ragionevole dubbio, che sulla base di quello studio NON è possibile attribuire all’assunzione di idrossiclorochina le cardiopatie e i decessi. È stato indicato, invece, come la relazione sussista piuttosto tra patologia virale in fase avanzata oppure pregresse patologie cardiache e cardiopatie e decessi rilevati dallo studio.
Oltre ad essere giunti ad una dimostrazione che NON PUÒ NON CAMBIARE il corso degli eventi, è stato importante che si sia levata la voce di medici italiani che per numero di casi trattati ha una autorevolezza internazionalmente riconosciuta.

Mauro Rango

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