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Cronaca

La casa e il popolo Walser.

I Walser sono una popolazione originaria dell’Alto Vallese nella SvizzeraTedesca che, a partire dalla metà del tredicesimo secolo, si diffuse in Italia e, da noi,nelle Valli Antigorio e Formazza.

Parlano il Titsch che è una variante del dialetto tedesco meridionale e migrarono da noi spinti da ristrettezze economiche e dalla sovrapopolazione.

Le dure condizioni ambientali fecero si di abbinare l’attività rurale a quella di allevatori. Era indispensabile garantirsi l’autosufficienza così producevano latte, formaggi, carne secca salata e per produrre il foraggio necessario al bestiame dovettero dissodare il terreno con scure e fuoco per ottenere delle radure e dei campi coltivabili. I Walser erano grandi maestri nella lavorazione del legno.

Proprio la loro abilità a laviorare il legno è alla base della costruzione della casa Walser. Avevano la necessità di avere una abitazione in grado di accogliere e proteggere sia gli esseri umani che gli animali perchè senza il bestiame la sopravvivenza sarebbe stata a rischio.

Lo Stadel, che è la casa Walser a due piani, è perfetto allo scopo. I due livelli sono isolati l’uno dall’altro. Il piano basso costruito in pietra era adibito a stalla e a laboratorio di lavoro, il locale della stufa e la cucina. La separazoione fra la stalla e la cucina era fatta da una parete di legno che permetteva un minimo di igiene e, nello stesso tempo, lasciava passare il calore prodotto dal bestiame.

Una scala interna dava accesso al piano superiore dove si trovava il fienile e le camere da letto con una struttura interamente in legno di larice che veniva usato anche per i pavimenti e per rivestire le pareti del piano inferiore.

Il tetto con struttura portante sempre in larice aveva copertura in pietra.

I due piani della casa non si toccano ma sono separati da colonne a forma di fungo con il gambo fatto da un tronco di legno e il cappello da un disco di pietra. Così si isolava il fienile e la zona notte per evitare infiltrazioni di umidità dal piano sottostante e si ostacolava l’ingresso dei roditori notoriamente amanti dei fienili.

Nella casa Walser si produceva il pane, il formaggio, si filava e tesseva la canapa, si confezionavano vestiti.

E’ un microorganismo autosufficiente adatto a convivere con i rigori invernali.

Per economizzare lo spazio anche gli arredi erano particolari. Le cassapanche venivano usate anche come sedili, le culle erano sospese e i tavoli allungabili, le dispense erano ricavate nello spessore dei muri.

Ecco come erano le case Walser e come si viveva in alta quota.

Cose d’altri tempi ma piene di tradizione e di nostalgia.

Franco Simonetti.

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