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Trasporto pubblico: gli NCC e le fazioni interne. C’è anche chi insegue il rispetto delle regole

Alcune associazioni di categoria NCC a Roma, sedicenti maggioriormente rappresentative, hanno manifestato il 17 giugno 2020, coinvolgendo però solo qualche decina di colleghi NCC-AUTO, mentre per la maggior parte i partecipanti erano manifestanti appartenenti alla categoria NCC BUS turistici con le loro istanze e richieste.

Il tema portante che ha portato questi rappresentanti dei noleggiatori “a scendere in piazza” a Roma è dare sostegno all’ammissione di alcuni emendamenti, presentati da esponenti del centrosinistra, che vorrebbero fossero incardinati, in fase di conversione in Legge, al DL 34 del 19 maggio 2020.

Anche a Milano gli NCC si sono fatti vedere ad un presidio in piazza, ma principalmente la loro protesta aveva richieste di sostegno economico alla categoria.
La posizione “dei Milanesi” sul tema dell’operatività territoriale generalmente pare essere più moderata rispetto ai colleghi Romani, scesi in piazza, che nell’ambiente sono conosciuti come titolari di autorizzazioni “burine”.

Questi emendamenti principalmente propongono una specie di nuova “Lanzillotta positiva al coronavirus” che delinierebbe un ritorno al passato che evidentemente, vista la scarsa partecipazione alle proteste, in pochi NCC oggi condividono.

<<Chi ha davvero a cuore la tutela ed il futuro del mestiere del Noleggio Con Conducente si deve schierare assolutamente dalla parte opposta alla deregolamentazione del settore>> dichiara Simone Labozzetta, leader del network dei CONDUCENTI PROFESSIONISTI.

Dovrebbe essere sacrosanto il principio di libertà economica individuale ma Fabio Napolitano, storico NCC Milanese, precisa: <<“ciò non deve divenire un alibi per mettere il mercato del TPNL nelle mani di alcuni soggetti e multinazionali che, già nel recente passato, nascondendosi dietro ad un falso perbenismo ed un falso ideale di innovazione tecnologica, hanno solo perseguito interessi propri.”>>.

Diatribe storiche insomma che negli anni passati hanno solo portato alla creazione del “campo di battaglia” immaginario nel quale alcuni tassisti ed NCC si sono immedesimati come antagonisti.

La territorialità e la sua operatività è un valore fondamentale per quella parte di NCC che vede il proprio lavoro come un servizio artigianale e di qualita ma principalmente dovrebbe esserlo anche per l’utenza del trasporto pubblico non di linea.

Accentrare le autorizzazioni NCC di qualunque provincia e regione solo nei mercati di Roma e Milano, come spiegato anche dall’ANCI in alcune audizioni verbali nelle commissioni trasporti, andrebbe a discapito proprio di quei territori che potrebbero beneficiare di esse per accrescere ed integrare i propri servizi di trasporto locale.

Altro tema spesso dato per scontato è il rispetto per chi, che sia un tassista o un noleggiatore, queste regole le rispetta e magari ha anche investito delle ingenti risorse per farlo.

Ragion per cui un’autorizzazione rilasciata da un comune distante centinaia e centinaia di chilometri non dovrebbe avere le stesse possibilità operative di chi ne possiede la titolarità di una locale.

Francesco Salvini, titolare di autorizzazione NCC del comune di Ferno – comune del sedime aeroportuale della Malpensa dice: <<“È una questione di buonsenso oltre che di rispetto del lavoro e della professionalità altrui”>> e dietro di lui gridano a gran voce i suoi colleghi NCC del nascente -Comitato a tutela del Noleggio Con Conducente Professionale-:
<<“È una vecchia storia Italiana, dove a vincere spesso è il più furbo e non chi ne ha il merito, dove spesso è beffato chi rispetta le Leggi e chi insegue “il faro” del rispetto reciproco e del principio che la propria Libertà termina ove comincia quella altrui.”>>

La Legge quadro del settore è stata recentemente messa sotto esame e revisionata “parola per parola” dalla Corte Costituzionale che ha ribadito e sancito il principio sacrosanto del rientro in rimessa solo al termine di tutti i servizi già prenotati nella giornata ma allo stesso tempo ha certificato “la bontà” della operatività territoriale degli operatori del Noleggio Con Conducente.

Soprattutto in questo periodo, segnato dalla crisi economica da COVID19, in ogni settore è fondamentale il rispetto delle regole altrimenti l’alternativa pare essere il caos e la conseguente “guerra tra poveri” di prezzi al ribasso e a chi si accapparra più lavoro possibile per raggiungere un fatturato minimo, spesso però spogliandosi di ogni singolo valore cardine del commercio e del proprio lavoro stesso.

Gianni Pallotta, NCC di Milano città e Presidente del comitato a tutela del Noleggio Con Conducente Professionale, propone un’idea semplice ma interessante per arginare il fenomeno: << Un tassista di Milano non lo vedrete mai caricare a Torino, Roma o in un’altra qualsiasi città che non sia di sua competenza, questo perché è riconoscibile dai colleghi e forze dell’ordine della zona, un problema del noleggio con conducente è che i vettori non sono riconoscibili ,quindi per tutelare il territorio e la propria professionalità è necessario differenziare le “targette” rendendendole riconoscibili da regione a regione con un colore diverso dalle altre.

Che vinca il buonsenso e la legalità.

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